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Serra. Consultorio familiare, riorganizzata l'attività di vaccinoprofilassi. Tassone: “Nostro impegno ha avuto effetti sperati”

“L'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, guidata dal direttore generale Angela Caligiuri, a seguito dei precedenti incontri avuti con il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha reso noto che, a partire dal 2 novembre – grazie all'inserimento di un'altra unità medica – l'attività di vaccinoprofilassi presso il Consultorio familiare sarà praticata nei seguenti giorni settimanali: 

• Martedì ore 15,30 – 18,00

• Mercoledì ore 8,30 – 14,00

• Giovedì ore 8,30 – 12,30”. 

È quanto si legge in una nota proveniente dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci.

“L'Asp – ha spiegato il sindaco Luigi Tassone – si è dimostrata sensibile di fronte alle nostre richieste. Purtroppo è da anni che il Consultorio familiare si trova in questa situazione: da un lato, infatti, bisognava fare i conti non solo con le lunghe file, ma anche con il mancato rispetto degli orari prestabiliti per l'effettuazione dei vaccini e la carenza di personale. Da adesso in poi, grazie ad un nostro primo e fattivo impegno nei confronti del territorio, questa problematica è stata finalmente risolta”.

Dal primo cittadino, infine, arriva una promessa: “Faremo di tutto e metteremo in campo ogni azione possibile affinchè quanto concordato con la dottoressa Caligiuri in occasione della visita all'ospedale ‘San Bruno’ e quanto previsto nei decreti del commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Massimo Scura, nei confronti dell'ospedale venga portato a termine”.

  • Published in Politica

Serra. Lunghe file per i vaccini al Consultorio familiare, Tassone incontra i vertici dell’Asp

Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha incontrato i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, ai quali il primo cittadino, sollecitato da numerosi utenti, ha elencato “i disagi che, da un po’ di tempo a questa parte, si manifestano presso il Consultorio familiare, riguardanti da un lato le lunghe file ed il mancato rispetto degli orari prestabiliti per l’effettuazione dei vaccini e, dall’altro, la carenza di personale”. All’incontro, oltre al principale inquilino di palazzo Tucci, hanno preso parte anche il direttore generale dell’Asp, dottoressa Angela Caligiuri, il direttore sanitario, dottor Michelangelo Miceli ed il direttore del dipartimento Prevenzione, dottor Cesare Pasqua. “Ai vertici aziendali – evidenzia il sindaco – ho fatto notare queste criticità, così come, allo stesso tempo, ho chiesto esplicitamente un aumento di personale, visto che il Consultorio familiare soddisfa le esigenze di un territorio abbastanza ampio come quello dell’entroterra vibonese.  A breve, dunque, dovrebbe arrivare un altro medico, che andrà ad affiancare il personale già esistente. I dirigenti dell’Asp di Vibo hanno preso un impegno serio e concreto riguardo le problematiche che ho provveduto ad esporre durante l’incontro. Vorrei ringraziare – conclude Tassone - la dottoressa Caligiuri, il dottor Miceli ed il dottore Pasqua per la sensibilità e la disponibilità dimostrata”.

Serra, Codacons: “Dopo l’ospedale a rischio il consultorio?”

“Sono passate diverse settimane da quando, nella nota trasmissione radiofonica ‘On The News’ di Radio Serra, esponenti di primo piano dell’attuale maggioranza regionale tenevano a rassicurare i cittadini sull’imminente modifica del famigerato decreto 9 che, di fatto, smantella l’ospedale ‘San Bruno’, esasperando così una già conclamata situazione di emigrazione sanitaria verso altre provincie o regioni. Purtroppo i nostri timori erano largamente fondati”. Ad esprimere “rammarico” per la situazione d’incertezza sulla tutela della salute nell’entroterra vibonese è il responsabile di zona del Codacons, Antonio Carnovale, che segnala una serie di discrepanze che sono alla base dei suoi sospetti. “Nonostante la proposizione di dettagliate osservazioni da parte degli operatori del settore e dei sindaci del comprensorio – rileva - non si hanno notizie di modifiche del decreto 9 che già, dal primo minuto, avevamo individuato quale atto inidoneo a garantire i livelli minimi di assistenza sanitaria sul territorio e che, certo non poteva essere modificato con delle osservazioni, metodo che avevamo segnalato essere quanto meno ‘anomalo’ e non previsto dal decreto stesso. Infatti – aggiunge - sullo sfondo si sono materializzati tutti i dubbi, le perplessità e le osservazioni poste agli esponenti regionali che pure si erano detti disponibili ad intervenire in maniera forte sulla struttura commissariale, evidentemente poco attenta alle peculiarità del territorio o poco desiderosa di scoprire le difficoltà di un già penalizzato comprensorio che si ritrova senza infrastrutture viarie e con servizi carenti”. Carnovale puntualizza la differenza fra parole pronunciate ed azioni effettuate e sostiene che  “contrariamente a quanto annunciato, nessuna manifestazione è stata fatta nella cittadina serrese, tantomeno con la presenza del presidente Oliverio e del commissario Scura. Anzi, lo stesso commissario, da quanto ne sappiamo, non ha risposto alla richiesta dei sindaci di essere ricevuti per esporre le legittime esigenze provenienti dai territori dei quali sono rappresentanti, cristallizzate nel documento inviato allo stesso e che sottolinea tutta l’inadeguatezza di un atto evidentemente elaborato sulla base di considerazioni prettamente teoriche e con mentalità aziendale e che esula dalle reali condizioni di vita della gente comune”. A conferma delle teorie del Codacons vi sarebbero poi “le ultime vicende che riguardano il consultorio familiare di Serra San Bruno sul quale con interventi ‘a sorpresa’ , per quanto ci viene riferito, si stanno operando degli spostamenti di personale. Potrebbero tali spostamenti – è l’interrogativo - essere il preludio dello svuotamento della struttura e del conseguente smantellamento del servizio? Noi ci auguriamo di no, ma sicuramente rimarremo vigili anche su questo, non esitando, laddove necessario, ad intervenire attraverso gli strumenti più idonei”. Il Codacons è inoltre pronto a farsi carico della trasmissione “al Ministro Lorenzin del documento elaborato dai sindaci del territorio, esortandola a fare ricorso ai poteri costituzionali di cui è titolare per intervenire in sussidiarietà sul commissario Scura che, evidentemente, non ha la voglia o il tempo necessario per ascoltare i sindaci e recepire le istanze che i cittadini calabresi hanno il diritto di porre e di vedere realizzate. Da parte nostra – conclude il responsabile dell’associazione a tutela dei consumatori - non mancheremo di studiare tutti i mezzi giudiziari idonei a neutralizzare un atto che impoverisce il territorio serrese, trasformando il nosocomio in un centro anziani  e che non apporta alcun beneficio in termini economici alle casse regionali”.

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