Cannizzaro e Arruzzolo: "Chiediamo un Consiglio per la Cardiochirurgia reggina"

“Chiederemo al presidente Scalzo nel corso della Conferenza dei capigruppo in programma lunedì prossimo una seduta ad hoc sulla sanità ed in questo contesto, in particolare, cercheremo di capire ed approfondire la situazione reale del Centro Cuore di Reggio Calabria”. E’ quanto asseriscono i capigruppo della Casa delle Libertà e del Nuovo Centro Destra, Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo. “In realtà, avevamo già avanzato, nel corso della stessa Conferenza, la necessità di dedicare una riunione specifica al sistema della sanità calabrese ed alla specificità reggina legata ad una Cardiochirurgia che tarda ad aprire i battenti, registrando solo voci su voci che tutto fanno tranne che chiarire il reale stato delle cose.   E se per ragioni di opportunità legate alle vicine elezioni amministrative, si è convenuto in quel momento di rinviare la discussione – aggiungono Cannizzaro ed Arruzzolo – ma adesso non è più accettabile, rappresentando il progetto della Cardiochirurgia reggina un vero e proprio momento di svolta per la sanità regionale che, invece, continua ad essere preda di beghe politiche e di polemiche incomprensibili che allontanano dall’importante obiettivo. Tutto questo come se l’investimento complessivo di 40 milioni di euro non rappresentasse un costo altissimo non solo per le casse regionali, ma per gli stessi cittadini ai quali, giornalmente, viene negato un servizio fondamentale e la tutela del diritto alla salute”. Per Arruzzolo  e Cannizzaro “l’apertura della Cardiochirurgia realizzerebbe due momenti: da una parte, eleverebbe l’offerta sanitaria posizionandola su livelli di eccellenza in un territorio, quello della provincia reggina, dai grandi bisogni; dall’altra, l’azienda ospedaliera ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’ diventerebbe una risorsa per una utenza più vasta e per tutta l’area dello Stretto, raggiungendo, con la dotazione di una sala ibrida, tra le poche presenti sul territorio nazionale, nuovi ed elevati livelli di competitività rispetto alle realtà del Paese più all’avanguardia. Per tali ragioni, crediamo - concludono i due consiglieri regionali - sia urgente un intervento del presidente della giunta e del commissario Scura per rimuovere tutti gli ostacoli che hanno impedito ai cittadini dell’Area dello Stretto e dell’Azienda ospedaliera di avviare questa importante struttura di servizio”. 

 

 

Immigrazione, Cannizzaro: "Ci auguriamo che Oliverio si svegli"

“Nei prossimi giorni ci giochiamo molto dell'identità europea e la nostra voce si farà sentire forte perché è la voce di un Paese fondatore. Se il Consiglio europeo sceglierà la solidarietà, bene. Se non lo farà, abbiamo pronto il piano B”. Così, il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro ha aperto il suo intervento sull’immigrazione, questione al secondo punto all’ordine del giorno dei lavori odierni di Consiglio regionale. “A dire il vero, registrando l’assenza del presidente Oliverio e la poca sensibilità su una questione così importante, avevo deciso di non intervenire, ma alla fine ha prevalso il senso di responsabilità, augurandoci che il presidente della Giunta si svegli al più presto. Allargando il quadro, è necessario che alle parole del Premier seguano fatti veri ed immediati, affinché la tendenza dell’Europa, che ci ha ridotto a discarica di esseri umani, possa essere invertita – ha detto Cannizzaro-. Quanto sta accadendo in queste ore nella cittadina ligure di Ventimiglia deve far riflettere ed aprire, una volta per tutte, gli occhi al Governo affinchè trovi soluzioni politiche e dia risposte serie al Parlamento. Il caso di Ventimiglia è emblematico, gravissimo, e dimostra plasticamente l’indisponibilità della Francia e degli altri Paesi europei ad accogliere i disperati sbarcati in Italia. Di fronte alla nostra solitudine, si pone la necessità che tutte le forze politiche vengano coinvolte nella gestione dell’emergenza, attraverso un tavolo di coesione nazionale, come da più parti auspicato, affinché si possa realmente pensare di fronteggiare questa tragedia umana che assume contorni sempre più apocalittici. Con una conseguenza che è sotto i nostri occhi: è proprio la nostra regione, la Calabria a pagare, in termini numerici, un prezzo altissimo, essendo l’avamposto territoriale prediletto di questa emergenza con le navi di salvataggio usano le nostre coste per sbarcare migliaia di profughi, che i nostri paesi e le nostre città ormai non riescono più a contenere, ad assistere, a confortare”. “Cosa fare quindi? Serve un umanitarismo efficiente accompagnato da una assoluta fermezza realistica – ha aggiunto Cannizzaro-. E’ nostro dovere chiedere al Parlamento Italiano di discutere seriamente al più presto sul blocco immediato dell’invasione e comprendere le scelte da condividere con la decisione di dire basta e di chiudere le porte all’invasione delle loro regioni da parte dei Presidenti di Liguria, Lombardia e Veneto, una scelta, ripeto, di coraggio e responsabilità. Altro che demagogia o populismo, propri invece di chi ritiene ancora sostenibile socialmente, umanamente ed economicamente, lo tsunami di immigrati che gli islamici con le loro organizzazioni criminali spediscono in Italia”. “C’è una massa di popoli che si sta dirigendo verso Nord – ha rilanciato Cannizzaro-. E il punto di arrivo è l’Italia, ed in questo ambito soprattutto la Calabria. Ed è criminale verso i calabresi e gli italiani tutti, verso i profughi e gli immigrati onesti, lasciare che questo nostro amato Paese sia schiacciato da un peso che non è in grado di sopportare, facendo poi sprofondare tutta l’Europa, altro che Grexit... In questo ultimo weekend, sono seimila i migranti soccorsi in mare e trasportati da noi”. “Oggi – ha concluso Cannizzaro- deve partire dalla Calabria un richiamo forte affinché il Governo ed il Premier non continuino ad accettare come dominanti e praticamente esclusive sul piano europeo la questione della Grecia e su quello del più vasto scacchiere internazionale quella dell’Ucraina. Demagogia è fingere di ritenere capace il popolo italiano di reggere senza crollare questo spostamento enorme di masse di uomini e donne. Il Parlamento deve discutere al più presto del blocco immediato dell’invasione dell’Italia”.

Sanità, Cannizzaro: "Mobilità passiva ridotta grazie alle intuizioni di Scopelliti"

“Finalmente anche i numeri certificano la bontà delle scelte effettuate dal Commissario Scopelliti in tema di sanità. Dopo la questione relativa alla diminuzione dell’addizionale Irpef, che è facilmente riconducibile ad una gestione oculata dell’ex Presidente della Regione, nuovi dati confermano le intuizioni di Scopelliti”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo consiliare della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro che spiega: “Faccio riferimento in particolare alla convenzione tra l’Ospedale Pediatrico ‘Bambin Gesù’ di Roma ed il Pugliese di Catanzaro, avversata da tanti, soprattutto da medici e politici catanzaresi di centrosinistra. E’ di oggi infatti il dato, pubblicato sul Quotidiano del Sud, relativo alla mobilità passiva, che grazie a quella lungimirante convezione fortemente voluta dal Commissario Scopelliti, si è ridotta drasticamente. Solo infatti l’1% dei pazienti ricoverati a Catanzaro si è poi trasferito a Roma per continuare le cure, i restati le hanno proseguite nella struttura catanzarese, evitando a tante famiglie sprechi di danaro, per viaggio e soggiorno, assicurando comunque l’alta qualità delle prestazioni. I dati evidenziano, si legge ancora ‘che  la produzione di ricoveri in regime diurno nell'anno 2013 è più che triplicata rispetto l'anno 2011 ( 537), mentre sono diminuiti i ricoveri ordinari e le degenze del 30%’”. Conclude così Cannizzaro: “Esempi di scelte lungimiranti quelle effettuate da Scopelliti ed oggi, la Calabria, Catanzaro in particolare, raccoglie frutti importanti. Eppure il deputato Barbanti ed il senatore Molinaro, entrambi di 5 Stelle, dichiaravano, in riferimento alla convenzione, di ‘ennesimo fallimento delle strategie regionali calabresi in ambito sanitario, con un continuo sperpero di denaro’. Ebbene, cosa diranno oggi?”. 

 

 

Ruolo unico, Cannizzaro: "Oliverio richiamato dal governo 'amico'"

“L’abrogazione dei commi n. 1, 2, 3 dell’articolo 1 della legge che prevedeva la creazione del ruolo unico senza differenza tra personale della giunta e del consiglio ai fini del contenimento della spesa regionale rappresenta la conseguenza naturale rispetto ad un provvedimento frettolosamente approvato, che, già ad una prima lettura, come da noi evidenziato, presentava forti dubbi di costituzionalità”. Ad affermarlo è il capogruppo Cdl Francesco Cannizzaro che aggiunge: “è successo quello che era prevedibile. La legge abrogativa del ruolo unico, infatti, si è resa necessaria dopo che il dipartimento Affari regionali del ministero aveva informato la presidenza del consiglio regionale che il consiglio dei ministri avrebbe potuto  sollevare una questione di legittimità costituzionale. Va da sé, infatti, che tale legge (la 3/2015), in quanto legge ordinaria, non può abrogare  o modificare lo Statuto della Regione Calabria nel quale, tra l’altro, è codificato il principio dell’autonomia funzionale gestionale e contabile  del consiglio regionale. Proprio per queste ragioni – sottolinea Cannizzaro - ancor prima che la legge venisse licenziata dall’aula e, quindi, già nel momento in cui prendeva corpo l’ipotesi di congiungimento dei ruoli, non ho esitato ad esprimere forti perplessità sull’utilità reale di tale provvedimento. E ciò, sia per il rispetto che si deve all’autonomia del consiglio regionale, che ha radici culturali e storiche e che trova il suo fondamento nello Statuto, sia per la fattibilità reale di realizzare risparmi sulla spesa regionale, come, invece, ci volevano far credere il presidente della giunta Oliverio e la sua maggioranza che hanno continuato a perseverare nel loro intento, senza alcuna apertura al dialogo e alla riflessione, come  l’importante materia avrebbe richiesto. Fino al passo indietro di ieri, sotto gli occhi dei calabresi, e dopo il ‘richiamo’ proprio del governo ‘amico’”.

Cannizzaro (CdL): Soddisfazione per il reparto di cardiochirurgia dei Riuniti di Reggio

“L’utilizzo, da parte del chirurgo vascolare, della sala operatoria ibrida, fiore all’occhiello del blocco cardiochirurgico-emodinamico degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, è testimonianza di una politica che, attenta ai bisogni della difficile e complessa realtà sanitaria, stimola le eccellenze che ‘abitano’ nell’ospedale reggino, pur in questo momento così difficile del sistema”. E’ quanto afferma il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro che aggiunge: “Salutiamo con soddisfazione il fatto che, ultimate le verifiche previste dalla legge, il reparto egregiamente diretto dal dott. Pietro Volpe, possa operare in regime di assoluta tranquillità, sicurezza ed efficienza. La possibilità di effettuare interventi ad alta complessità in questa preziosa struttura, gioca un ruolo anche sul fronte della migrazione passiva sanitaria, che è una delle scommesse più importanti che deve impegnare l’intera politica regionale. Certamente – conclude Cannizzaro- non possiamo abbandonare il progetto della cardiochirurgia reggina, anche perché avere in dotazione una sala ibrida, tra le poche presenti sul territorio nazionale, è una ‘risorsa’ per l’Azienda ospedaliera, per la città dello Stretto e per tutta la Calabria. Un capitale tecnologico sul quale far convergere le migliori professionalità che, quindi, non solo non  va disperso, ma va sfruttato al meglio per invertire la tendenza ed elevare il diritto costituzionale della tutela della salute nella sua accezione più ampia”.

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