"La riforma della scuola ha inserito odiosi elementi gerarchici"

"Recentemente il Consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità una mozione affinché sia adita la Corte costituzionale sulla legge ‘La Buona Scuola’. Di concerto con il movimento dei docenti calabresi e sentiti tutti i sindacati, presenterò una mozione in Consiglio regionale della Calabria con la quale s’impegna il Presidente Oliverio e la Giunta regionale a sollevare la questione di legittimità sulla norma in questione". E’ quanto afferma Giovanni Nucera, capogruppo de La Sinistra che aggiunge: “La controriforma scolastica, ovvero la cosiddetta ‘Buona Scuola’ voluta dal Governo Renzi e approvata dal Parlamento il 2 luglio scorso, ha inserito odiosi elementi gerarchici all’interno della scuola, quella istituzione che fino ad oggi, nonostante le difficoltà economiche, si è sempre sviluppata, nel solco della Costituzione, come luogo di formazione di cittadini democratici. La figura del superpreside andrà a incidere notevolmente sull’autonomia dei singoli docenti che vivranno nel timore costante di dover assecondare il dirigente quando, invece, la Costituzione all’articolo 33 afferma la libertà d’insegnamento. Ricordiamo che una scuola libera è un diritto e non una concessione dello Stato". Aggiunge Giovanni Nucera: “Inoltre – sacrificato questo principio di democraticità per un falso mito di efficienza e produttività, che nei fatti non si traduce in un sostegno al merito degli studenti e dei docenti – il provvedimento non ha previsto un piano pluriennale per la stabilizzazione dei precari che nella maggior parte dei casi sono docenti che da anni svolgono un ruolo fondamentale nella nostra scuola. Peraltro, in questa riforma non si spende nemmeno una parola per il diritto allo studio e contro la dispersione scolastica. Una Buona Scuola – non quella renziana – può cambiare il destino di una intera nazione. Per questo motivo, esprimo solidarietà a tutto il mondo della scuola che si trova a subire, dopo anni di continuo depauperamento delle risorse, anche un intervento di riforma che invade perfino materie del Contratto nazionale di lavoro. Le legittime richieste di dialogo del mondo della scuola si sono scontrate con un Governo sordo che dimostra di essere decontestualizzato e talmente lontano dalla scuola reale da preferire un esercizio di forza muscolare, perdendo un’occasione storica di riformare la scuola insieme a chi la scuola la vive ogni giorno". 

 

Nucera (La Sinistra) insiste: "Reddito minimo segno di riscatto sociale"

"Il segretario generale della Cisl calabrese Paolo Tramonti ed il segretario regionale Giuseppe Lavia hanno espresso con forza la necessità di adottare in Calabria il Reddito Minimo Garantito". E’ quanto afferma il consigliere regionale (La Sinistra) Giovanni Nucera per il quale si rende sempre più urgente l’approvazione del reddito minimo. "Pochi giorni fa, è uscito un report dell’ISTAT sulla povertà in Italia. Se i dati nazionali rilevano un calo della povertà assoluta - rileva Nucera-, per la Calabria si parla invece di un lieve aumento dei cittadini in stato di difficoltà economica  e che si trovano sotto la soglia di povertà. La Calabria passa infatti da una incidenza del 26,6% del 2013 al 26,9% del 2014, su una media nazionale del 10,3%. Il quadro è ancora più aggravato per via del calo della spesa corrente per il sociale che, per quanto riguarda la Calabria, nel quinquennio 2009-2013 ha toccato punte fino a -29%, contrariamente a quanto la situazione avrebbe richiesto. Vivere sotto la soglia di povertà significa non riuscire a comprare beni e servizi essenziali, cioè, in parole comprensibili a tutti, vuol dire non avere i mezzi di sussistenza minimi per acquistare pane, pasta e latte e per dare da mangiare ai propri figli e per pagare affitto e vestiario". "Per entrare dentro alla gravità della situazione – aggiunge Giovanni Nucera- dobbiamo forse ricordarci che dietro gli asettici grafici e dati dell’Istat, si declina un numero enorme di famiglie calabresi che stentano ogni mese a procurarsi di che vivere. Il Governo nazionale sembra avere dimenticato lo stato emergenziale in cui versano le regioni meridionali, e fra queste soprattutto la Calabria. Se guardiamo i dati relativi al reddito e alla povertà nella nostra regione, ci accorgiamo che corrispondono pressappoco a quelli della Grecia e Roma dovrebbe aprire gli occhi e rendersi conto della crisi che si trova in casa. È proprio in Grecia, come in Italia, che manca uno strumento d’inserimento sociale per i meno abbienti. Con la nostra battaglia per l’approvazione del Reddito minimo garantito in Calabria intendiamo aiutare le famiglie a rientrare nei binari di una condizione di vita normale. Essere poveri, soprattutto in Calabria, significa vivere in una condizione di fragilità e ricattabilità, accettando spesso di essere sottopagato o addirittura di lavorare gratis nella speranza che tale sacrificio venga prima o poi ripagato. Significa anche che i nostri giovani sono costretti ad abbandonare la loro terra, per sfuggire allo sfruttamento e al malaffare di chi approfitta di tale disperazione. Significa quindi infliggere ferite lungo i territori un tempo abitati e ora svuotati di quelle giovani menti ed energie che abbiamo contribuito, con grossi sacrifici economici delle  famiglie, a crescere e formare e che portano così ricchezza altrove. Significa anche che i nostri giovani non possono progettare il loro futuro e la costituzione di una famiglia". Giovanni Nucera conclude così: "La proposta di Reddito minimo garantito che ho presentato in Consiglio regionale, approvata in III Commissione e ora al vaglio della Commissione bilancio, non è la panacea di tutti i mali. Ma innanzitutto, in una società politica sorda e muta che consente rimborsi e stipendi eccezionali e ingiustificati in ambito dirigenziale, è un mutamento di segno nella direzione di un riscatto sociale atteso e ormai ‘insperato’ da molte famiglie calabresi. D’altra parte, i fondi per l’inclusione sociale ci sono, lo ha detto recentemente anche il dottor De Marco. Necessaria adesso è la volontà politica di questa Giunta, che su questo tema si gioca la propria credibilità programmatica e identitaria come coalizione di Centrosinistra. Abbiamo il sostegno di Libera, dei sindacati, di parte della Chiesa, delle associazioni, del Terzo Settore, dei sindaci, dei cittadini, perciò è arrivato il momento di costruire un nuovo patto sociale tra le istituzioni e chi versa in condizioni di difficoltà, prima che sia troppo tardi".

 

Regione, lavoratori in mobilità: Nucera incalza l'assessore Roccisano

“Al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e all’assessore regionale al Lavoro e al Welfare, Federica Roccisano - unendoci alla posizione assunta dal Sindacato Unitario dei Lavoratori di Reggio Calabria, coordinato da Aldo Libri - chiediamo di convocare il prima possibile la Commissione Tripartita per l’approvazione delle pratiche di mobilità, previste dalla legge 223/91”. Ad affermarlo è il consigliere regionale e capogruppo de “La Sinistra” Giovanni Nucera. "Tale Commissione - prosegue - non si riunisce da marzo scorso pregiudicando l’erogazione da parte dell’INPS delle indennità, a causa della mancata approvazione e pubblicazione delle liste di mobilità. Pertanto alcune migliaia di lavoratori in tutta la Calabria sono in attesa da tempo di percepire questa fonte di reddito e corrono il rischio che ne venga bloccata l’erogazione". "Ricadendo la responsabilità di tale convocazione nei poteri dell’assessore competente - che noi ci auspichiamo sia già al corrente di questa grave situazione - ci rivolgiamo direttamente all’assessore Roccisano affinché - sottolinea Nucera - ci dia una data certa per risolvere la questione al più presto". "Siamo certi - continua il capogruppo de ‘La Sinistra’ - che si provvederà con l’opportuna celerità per ripristinare il diritto che i lavoratori hanno acquisito affinché possano così riscuotere le indennità previste per legge. Soprattutto in un periodo di difficoltà economiche, come quello che stiamo vivendo, non è accettabile che il ritardo della politica venga scontato dai cittadini, i quali aspettano tali somme per provvedere al loro sostentamento” - conclude Giovanni Nucera. 

 

Nucera col popolo greco: "Il referendum riguarda tutti noi"

“Il 5 luglio in tutta Italia abbiamo vissuto una giornata di mobilitazione per sostenere la Grecia, giorno in cui i cittadini greci si sono espressi con un Referendum sugli accordi di salvataggio finanziario. Quello di Atene è un Referendum che chiede una scelta, ma soprattutto una svolta per cambiare direzione rispetto a quella fin oggi percorsa. Chiede un ribaltamento di prospettiva per un’Europa che metta al centro la dignità delle persone, con i loro diritti civili e umani e non le banche”. Lo sostiene Giovanni Nucera, capogruppo de La Sinistra, che aggiunge: “In concomitanza con la visita in Grecia di una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà composta dal presidente Nichi Vendola, dai capigruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris, insieme al coordinatore nazionale e deputato Nicola Fratoianni e i parlamentari Michele Piras e Massimo Cervellini, in molte piazze italiane è stato possibile confrontarsi sulla situazione che si sta vivendo in Grecia e, in segno di solidarietà, abbiamo lasciato un pensiero da trasmettere al popolo greco. Reggio Calabria non è mancata a questo appuntamento, perché il referendum in Grecia riguarda tutti noi. Da piazza San Giorgio al Corso, con il nostro banchetto abbiamo accolto e informato i nostri concittadini, raccogliendo anche le loro impressioni. Questa manifestazione si è svolta contemporaneamente a Siderno, Pizzo e in molti altri Comuni calabresi. In questo giorno difficile per il popolo greco, anche noi ci sentiamo idealmente in Grecia per esprimere tutta la nostra vicinanza. In questi anni di stenti e di fame per la Grecia, l'Europa non ha capito la sofferenza di una intera nazione. L'Europa, creata per la solidarietà e per l'inclusione dei popoli, in questo momento è quell'Europa delle banche che sta portando alla più nera disperazione i cittadini greci". "Anche noi - conclude Nucera - diciamo no a questa Europa ed auspichiamo un cambiamento di prospettiva che guardi al bene di tutti. Al popolo greco e al suo leader Alexis Tsipras diamo tutti la nostra solidarietà”.

Regione, reddito minimo: Nucera inchioda il Pd alle proprie responsabilità

Si è svolta ieri pomeriggio a Lamezia Terme l’assemblea pubblica di tutta le forze politiche e le associazioni che stanno sostenendo la battaglia a favore della proposta di legge n.19/10^ (“Sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati”) presentata lo scorso marzo dal capogruppo de La Sinistra Giovanni Nucera. “La Calabria - ha spiegato Nucera - è la regione più povera d'Italia e d’Europa. Non capisco come sia possibile che la Lombardia, che è invece la regione più ricca, abbia avviato recentemente una sperimentazione circa il reddito di cittadinanza investendo mezzo miliardo di euro e perché mai, dunque, la stessa cosa non si possa fare anche qui da noi. La politica non può far finta di nulla di fronte alla povertà estrema che sta strozzando molte delle nostre famiglie. La nostra proposta di legge è la cartina al tornasole che permetterà di capire se questa Giunta è veramente una Giunta di centrosinistra. Se non verrà approvato il reddito minimo il Pd dovrà assumersi le proprie responsabilità e spiegare come sia possibile che nella passata legislatura esponenti del Pd hanno presentato un progetto di legge su questo tema, visto, tra l’altro, che nella terza Commissione il ‘Reddito Minimo’ è stato approvato all’unanimità. Ora è caduto definitivamente anche l’alibi della copertura finanziaria, infatti recentemente il dottor De Marco, direttore generale del dipartimento Lavoro e sviluppo economico della Regione, ha annunciato un intervento economico a favore dei cittadini utilizzando il residuo del FSE 2007-2013 per la Calabria. Si parla delle stesse risorse presenti nella nostra relazione dettagliata a copertura del reddito minimo che abbiamo presentato. I soldi ci sono e vanno spesi. La volontà politica è decidere dove e come. Noi riteniamo che i soldi debbano andare non in corsi di formazione fittizi in cui ad arricchirsi saranno i soliti noti, ma direttamente nelle case delle famiglie”. All’assemblea di Lamezia  sono intervenuti – tra gli altri – Rocco Tassone, Essere Sinistra per la Calabria, Michelangelo Tripodi, sindaco di Polistena e segretario regionale del PCdI, Damiano Guagliardi, ex consigliere regionale e componente dell’Associazione nazionale “Sinistra Lavoro”, Nicola Limoncino, segretario provinciale Rifondazione Comunista, Fernando Pignataro, presidente provinciale Sel di Cosenza, Salvatore Minniti, sindaco di Fabrizia, Mimmo Panetta, leader responsabile Sel Ionica, Mario Melfi, segretario regionale Sel Calabria,  Gianni Speranza, già sindaco di Lamezia Terme, Rosario Rocca, sindaco di Benestare, Pino Ciano, componente della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, Teresa Ferraro, segretario politico “Fattore Comune” di Siderno, Sonia Rocca, giornalista e impegnata in Rifondazione comunista e Salvatore Belfiore dei No TRIV Calabria e segretario PRC Catanzaro. “La proposta –sottolinea Nucera -  ha ricevuto più volte il plauso di Libera, che in concomitanza con l’assemblea portava in Parlamento le istanze delle famiglie che stanno soffrendo la crisi”. Ha affermato Mimmo Nasone di Libera: “È il momento di avere il coraggio di dare un segnale forte a tutela di chi si trova in situazioni di disagio”. Inoltre, Nucera ha colto l’occasione per proporre “anche in Calabria lo stesso cantiere per la costruzione di una sinistra unita e plurale che Nichi Vendola sostiene già a livello nazionale”. Nucera auspica “la convergenza di tutta la sinistra calabrese, fatta non solo di partiti, ma soprattutto di società civile e di associazioni, in questa nuova aggregazione per costruire il cambiamento e il riscatto di questa regione. Sarà un percorso nuovo che raccoglierà il meglio delle forze comuniste, ambientaliste e sociali per un fronte nuovo, soprattutto in questi tempi in cui i cittadini hanno perso la fiducia nella politica. Questo progetto rappresenta l’ultima speranza per la Calabria e per questo motivo è già partita l’iniziativa politica fondata sul lavoro di gruppi presenti nel territorio. 

Reddito di cittadinanza: continua la battaglia di partiti ed associazioni

“Martedì 30 giugno alle ore 17.00, presso il ‘Grand Hotel’ di Lamezia Terme, si terrà l’Assemblea Pubblica di tutte le forze politiche e le associazioni che stanno sostenendo la battaglia a favore della proposta di legge n.19/10^ ‘Sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati’”. Ad annunciarlo il consigliere regionale e capogruppo de La Sinistra, Giovanni Nucera, che lo scorso marzo ha presentato la proposta normativa successivamente votata all’unanimità in III Commissione. “Il testo è adesso al vaglio della Commissione Bilancio che - precisa Nucera - non potrà non tenere conto della dettagliata relazione tecnico-finanziaria da noi presentata a sostegno della stessa”. “Più di 25.000 famiglie calabresi che oggi vivono in condizione di estrema povertà, potranno beneficiare - rilancia Nucera - di questa misura di sostegno che si pone l’obiettivo di rimuovere le disuguaglianze e costruire criteri di giustizia sociale. Questo perché siamo convinti che un calabrese che esce fuori dalla povertà è un calabrese che si libera dalla morsa della criminalità organizzata e dai suoi ricatti. Non è una proposta meramente ideologica, ma di alta politica economica in grado di riattivare la crescita e lo sviluppo in Calabria”. “Di questo e delle prossime iniziative in cantiere a sostegno del Reddito Minimo Garantito, parleremo martedì 30 giugno al ‘Grand Hotel Lamezia’. L’incontro vuole essere un’occasione per sviluppare un dibattito aperto che coinvolga il più ampio numero di persone, associazioni e forze politiche che intendono, in questa realtà, riportare al centro della politica le persone con i loro bisogni e le loro aspettative”. Secondo il presidente del gruppo “La Sinistra”: “È dal basso che si costruisce la nuova politica, non nelle stanze chiuse del potere romano. Noi auspichiamo che questa battaglia sacrosanta che sta raccogliendo attorno a sé tante realtà della nostra regione, possa continuare e possa far rinascere in Calabria un forte movimento dal basso che crei le condizioni del cambiamento reale. È arrivato il momento di dare un segnale forte e cambiare la Calabria” - conclude Giovanni Nucera.

Regione, Nucera: "Il reddito minimo mette al centro i poveri"

"In risposta alle dichiarazioni provenienti da alcuni settori dell’opposizione sulla proposta di legge presentata sul reddito minimo in Calabria che sostengono essere demagogica e confusa, vorrei ricordare prima di tutto che il nostro progetto non nasce da un capriccio, ma dai dati preoccupanti sulla povertà in Calabria registrati da Istat e Svimez". E' quanto precisa il consigliere regionale e capogruppo de "La Sinistra" Giovanni Nucera che sottolinea: "Rammento che secondo questi dati, il 31% della popolazione calabrese è in uno stato di quasi o totale indigenza economica". "Accanto a questo, dal 2012 al 2014 si sono registrati 12 punti in più di disoccupazione per cui la stragrande maggioranza dei nostri giovani è senza lavoro". "Vorrei inoltre ricordare che in III Commissione - prosegue Nucera - la proposta è stata votata da autorevoli rappresentanti della minoranza che l’hanno ritenuta degna di essere accolta e che la ricchissima Regione Lombardia, regione governata non certo dalla sinistra, sta già sperimentando una legge analoga". "È demagogica - si chiede l'esponente de 'La Sinistra - una politica che pone al centro del suo ragionamento i più poveri? E non sarebbe più giusto che gli eredi di quella destra calabrese che ha devastato la Regione si ponessero loro il problema di ridistribuire ai calabresi quello che hanno tolto negli anni della loro gestione?". "Per quanto ci riguarda - continua il consigliere - riteniamo che la Commissione Bilancio non possa far finta di ignorare la nostra relazione dettagliata e precisa, in cui punto per punto, abbiamo indicato dove prelevare le risorse necessarie per il finanziamento della legge. Potevamo non farlo, e lasciare ai dirigenti il compito di trovare la soluzione all’esigenza politica che abbiamo posto, perché è ora di chiarire che ai politici tocca progettare il futuro e ai tecnici trovare gli strumenti per realizzarlo. Noi ci siamo sostituiti anche ai tecnici". "Di recente - ricorda Nucera - il dottor De Marco, direttore generale del Dipartimento Lavoro e sviluppo economico della Regione Calabria, ha annunciato un intervento finanziario a favore dei cittadini utilizzando il residuo del FSE 2007-2013 per la Calabria. Si parla delle stesse risorse presenti nella nostra relazione dettagliata: una volte per tutte l’accusa di demagogia cade perché i soldi ci sono e vanno spesi, basta volerlo, carissimo vicepresidente della Commissione Bilancio on.Orsomarso e le rammento che alla sua presenza, Paolo Praticò - ex direttore generale del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria durante la Giunta di Scopelliti, e ripescato come consulente della presidenza dell’attuale Giunta regionale – ha affermato che per far ripartire l’economia è necessario dare i soldi alle famiglie. Di cosa stiamo dunque parlando?". "A chi vede inoltre lo spettro dell’assistenzialismo nella nostra proposta voglio dire – come suggerisce 'Libera' – che un calabrese che esce fuori della povertà è un calabrese che si libera dalla morsa della criminalità organizzata e dai suoi ricatti. Tutto questo ci permette di pensare una Calabria diversa in cui la paura è sostituita dalla speranza e in cui è possibile costruire un benessere generalizzato. Non è solo una mera ideologia - rilancia Nucera - ma una politica economica concreta che riattiverebbe la crescita e lo sviluppo in Calabria. Certo, è solo un inizio, a cui dovranno seguire le misure complementari che riguardano il lavoro e le imprese". "Il nostro obiettivo è l’approvazione di questa legge e non le sterili polemiche. Anzi chiediamo che al di là dello scontro politico, ognuno di noi si metta una mano sulla coscienza e pensi unicamente al bene degli uomini e delle donne della nostra martoriata Calabria. Per questo motivo - conclude Giovanni Nucera - auspichiamo un dibattito serio e aperto in Consiglio, con tutte le forze politiche di buona volontà, per migliorare se possibile, il nostro progetto di legge e per arrivare al voto. A quel punto ognuno si prenderà le proprie responsabilità".

Sinistra ecologia e libertà: "Non siamo omologati al Pd"

Riceviamo e pubblichiamo

 

Generosi, leali, partecipazione, coinvolgimento, sono stati gli aggettivi e sostantivi più ricorrenti tra gli intervenuti all’assemblea regionale di SEL Calabria, tenutasi ieri all’hotel Lamezia, nonostante le avverse condizioni climatiche. Erano presenti la maggior parte dei dirigenti e degli amministratori “Sellini” ed il neo Consigliere Regionale Gianni Nucera. Il coordinatore regionale, Mario Melfi, è partito nella introduzione, dalla Conferenza Programmatica ed Organizzativa, “Human Factor” di Milano, evidenziando che SEL Calabria, ha anticipato di qualche mese il nuovo percorso che intende mettere in campo. Un progetto politico di sinistra che veda partiti, associazioni, movimenti, che vogliono battersi sulle tematiche più importanti che affliggono i cittadini e che si propongono la gestione della cosa pubblica. SEL, insieme a quanti hanno dato vita alla lista “La Sinistra per cambiare la Calabria” stilerà un documento da presentare nei territori. Mario Melfi, si è poi addentrato nei problemi della politica Regionale. Siamo stati generosi e leali. Generosi: perché non abbiamo inseguito il “particulare”, l’interesse del nostro partito, che pur poteva starci, dopo le elezioni europee, con l’affermazione della lista “L’altra Europa”, ma abbiamo guardato al solo esclusivo interesse dei calabresi. Governare i processi di cambiamento, ridare una speranza ai giovani inoccupati, alleviare i disagi delle famiglie. Leali: perché abbiamo mantenuto la barra dritta, nonostante gli sbandamenti del PD, il richiamo di alcune sirene che volevano tirarci fuori dalla primarie (che sapevamo di non poter vincere), ma che avrebbero dato alla Calabria, un panorama politico che risorgeva dalle macerie lasciate dal Governo di centro destra. Partecipazione e Coinvolgimento: perché solo riconosciuto il nostro ruolo politico, dal Governatore e dal PD, sarà possibile sostanziare questi due sostantivi. Sarebbe un errore per la Calabria se si pensasse che ci si può trattare come “i parenti poveri” della famiglia ricca: invitati solo quando se ne ha bisogno. Non si dimentichi che abbiamo vinto la sfida, sconfitto gli scettici e rappresentiamo per volontà degli elettori, superando il 4%, l’unico vero partito che non può essere omologato al PD. Adesso troppo alta è la posta in gioco di questa regione: povertà, diritti negati, sanità allo sfascio, lavoro che non c’è, territori che scivolano a mare, rifiuti che abbondano nelle strade. Rispetto a tante problematiche occorre la massima partecipazione,  occorre il coinvolgimento della Sinistra. Su questi temi abbiamo le idee chiare, ad iniziare dal reddito di cittadinanza e che intendiamo portare avanti con il nostro Consigliere Regionale Gianni Nucera. Bene ha fatto il Presidente Oliverio a dare le prime risposte, ma è palese che l’impegno di un uomo solo non basta, né basta la formulazione di mini giunte. Certo, siamo rispettosi dei ruoli e della legge che essa assegna, ma la programmazione politica non può passare che da una sinergia politica, anche perché dopo il 2014 ci sarà il 2019 e saremo chiamati a rispondere ai calabresi TUTTI, NESSUNIO ESCLUSO.    

Firmato: Mario Melfi – Coordinatore Regionale SEL Calabria

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