La solidarietà di Mangialavori ad Arena

“La Calabria terra sempre più martoriata dall’endemica piaga della violenza. Una triste realtà che non deve comunque indurre alla rassegnazione ma a una reazione di rigetto corale e decisa. Le intimidazioni, ormai cronaca giornaliera, rattristano, creano ansia, minano ogni prospettiva di sviluppo. A Domenico Arena, destinatario di un gesto di minacciosa intimidazione, esprimo affettuosa vicinanza umana e politica”. Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che invita il coordinatore provinciale di Forza Italia “a proseguire sulla via dell’impegno politico, imprenditoriale e civile. Perché ogni ipotesi di crescita deve basarsi, innanzitutto, sul sentimento della libertà e della libera iniziativa; in ogni segmento delle dinamiche sociali. Domenico Arena, fra l’altro, ha saputo spendersi sulla via del riscatto e dell’emancipazione del territorio come pochi altri; per tale ragione – conclude Mangialavori - gli rinnovo la più ampia solidarietà”.

 

 

Sanità, Mangialavori: "Urge un'inversione di rotta"

“Le vecchie scuole di partito insegnavano che regola inderogabile della politica fosse la capacità di dialogo. Il presidente Oliverio quelle ‘scuole’ le ha conosciute molto bene. Ma sembra discostarsi dai loro insegnamenti”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL) secondo il quale: “sulla sanità, settore nevralgico della politica regionale, il livello di conflittualità col Governo nazionale ha caratterizzato l’incipit del suo mandato amministrativo. Insufficiente, la capacità di confronto e condivisione delle scelte. E su questa posizione sembra avvitarsi l’attuale compagine di maggioranza. Ulteriore prova – aggiunge l’esponente del centrodestra -  è data dalla bocciatura di Scura all’operato del presidente della Regione con riferimento ai dirigenti delle Aziende sanitarie. I commissari nominati da Oliverio, in qualche caso, avrebbero nominato direttori sanitari e amministrativi esterni. Opzione oggetto di censura da parte di Scura. Tale scelta esterna, infatti, comporterebbe l’esborso di altri stipendi, incompatibile con la riduzione delle spese. Da qui - prosegue Mangialavori - il suggerimento del commissario di avvalersi, per l’esercizio di tali funzioni, di referenti già retribuiti dalle Aziende. E pare che, anche sul progetto dell’Azienda unica sanitaria regionale, le perplessità di Scura siano rilevanti. Insomma, sulla sanità, la gestione politica regionale, sia nelle linee di fondo che in alcune scelte specifiche non sembra affatto proiettarsi verso il superamento di tutte le criticità presenti. Urge – chiosa Mangialavori - un'inversione di rotta. Obiettivo primario: garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini calabresi”.

Mangialavori (Cdl): " I provvedimenti del commissario Scura ridimensionano il diritto alla salute dei calabresi. "

“Il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera del commissario ad acta, Massimo Scura, mette in atto un inaccettabile ridimensionamento del diritto alla salute dei calabresi”. Lo afferma in una nota in consigliere della Casa delle Libertà Giuseppe Mangialavori. “ Sono molti i punti che presentano criticità. Sull’argomento, la politica e la più alta rappresentanza istituzionale regionale non possono più tergiversare. Urge ampio dibattito, approfondimento e un’azione coerente, efficace tesa a concretizzare uno standard di assistenza sanitaria adeguato e appropriato ai tempi. Suscita estrema preoccupazione – sottolinea ancora Giuseppe Mangialavori - il documento di riorganizzazione della rete ospedaliera presentato, proprio pochi giorni fa, al Tavolo “ex Massicci”, ovvero l’organismo ministeriale che vigila sul Piano di rientro della sanità calabrese. Un primo rilievo va mosso con riferimento alle strutture vibonesi preposte alle cure oncologiche mediante trattamenti di chemioterapia. Il provvedimento del commissario Scura depotenzia in maniera considerevole e significativa, in tutto il comprensorio vibonese, l’assistenza e la cura delle patologie oncologiche. Specie in ordine ai servizi resi dal Presidio ospedaliero di Tropea che utilizzava – evidenzia Mangialavori - anche i cinque posti letto multidisciplinari diurni di quello di Serra San Bruno. Il dato colpisce per tre ragioni. Prima di tutto, in quanto tale grave depauperamento, interessa, di fatto, solo il Vibonese e sarà fonte di disagi umani e materiali per i cittadini dell’intera provincia. In secondo luogo perché ciò originerà una prevedibile emigrazione sanitaria, con considerevole esborso economico da parte della Regione Calabria. Infine, in quanto a fronte della crescita di tali patologie – conclude Giuseppe Mangialavori - si sopprime il relativo servizio di cura. Insomma, la “razionalizzazione” della spesa pubblica si traduce, ancora una volta, in una negazione dei più elementari diritti dei calabresi. L’auspicio è che gli altri consiglieri vibonesi si esprimano e si attivino per scongiurare l’impoverimento dei servizi oncologici in questione”.

Sanità, Mangialavori: "L'azienda unica è l'ennesimo bluff di Oliverio"

“Sulla sanità, una volta dato il tempo al Commissario di effettuare la necessaria ricognizione, è urgente che intervenga la III Commissione del Consiglio regionale. Invitando sia il Commissario ad acta a misurarsi con le forze politiche di maggioranza e di opposizione che tutti i Commissari delle Aziende a relazionare sulle realtà che sono stati chiamate a presidiare.  Il percorso appare abbastanza definito per concludersi quindi con un dibattito a più voci in Consiglio regionale”.  E’ quanto sostiene il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL) che aggiunge: “per quanto riguarda l’azione della Giunta regionale, spiace riscontrare che la proposta di legge sull’istituzione di un’unica Azienda sanitaria ed ospedaliera, appaia come l’ennesimo bluff. Spiace che tuttora la Giunta regionale, nonostante la disponibilità dell’opposizione di partecipare - per la propria parte e nella distinzione dei ruoli - alle scelte fondamentali per ridare speranza alla Calabria, continui nell’abitudine d’introdurre nel dibattito diversivi d’ogni tipo. Al contrario, specie dinanzi alla condizione grave in cui versano settori come la sanità - avverte il consigliere - occorrerebbe il massimo di responsabilità e di idee condivise che, alla base, abbiano puntuali relazioni finanziarie. In questo settore la Calabria non ha certo bisogno di salti nel buio, ma di comprendere dove si annidano le inefficienze e di rimuoverle. Quando si riscontrano, anche in questa proposta di legge, soltanto parole d’ordine, tipo: ‘porre rimedio alla eccessiva burocratizzazione del sistema ed  alla frammentazione organizzativa’, senza che si spieghi come, dove e con quali modalità procedere, si capisce che la Giunta regionale va avanti a tentoni. Anche a volersi sforzare di comprendere quale sia l’obiettivo dei tre articoli che compongono la proposta di legge - sottolinea Mangialavori - non si riesce ad individuare l’ammontare del risparmio finanziario né l’efficienza che ne dovrebbero derivare, posto che dagli accorpamenti precedenti ancora non se n’è venuto a capo. Il punto forte della proposta appare essere il risparmio di risorse destinate ‘alle strutture tecnico-amministrative e agli uffici di staff dei 9 direttori generali attualmente in carica nelle aziende’. Ma anche questa finalità - ad avviso del consigliere - non resiste un solo istante all’osservazione secondo cui gli staff possono essere razionalizzati ed i direttori debbono corrispondere a criteri di efficacia ed efficienza nella gestione amministrativa, altrimenti si rimuovono. Come si evince dai comportamenti sulla Fondazione Campanella – conclude Mangialavori -  l’impressione, in sostanza, è che la Giunta regionale, non avendo alcuna progettualità generale, per rimettere in sesto la sanità (le cui competenze,  occorre non dimenticarlo, spettano al Commissario nominato dal Governo), voglia cavarsela ipotizzando provvedimenti calati dall’alto, in parte impossibili  da realizzare e in parte diretti a creare ulteriore confusione”.

 

Erosione, Mangialavori: "Urgente salvare le coste tirreniche"

"Erosione costiera, ricognizione sugli interventi eseguiti e nuova strategia politica”. Questo l’oggetto dell’ultima interrogazione presentata dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. “Negli ultimi anni – afferma l’esponente della Cdl - la Comunità europea ha finanziato vari interventi a tutela delle fasce costiere calabresi interessate a crescenti fenomeni di erosione. Linee di intervento poi curate dalla Regione Calabria che però non ha speso tutti i fondi disponibili. Per come comprovato da una ricognizione sommaria sullo stato attuale delle coste interessate alle opere, tali esecuzioni non si sono rivelate risolutrici. Dagli studi della grave problematica – aggiunge - è emerso che le cause dell’erosione costiera sono dovute ad agenti esogeni o endogeni in relazione alla loro collocazione esterna o interna alla superficie terrestre. La principale responsabilità dell’erosione ha origine naturale, ma pure l’azione umana ha contribuito al processo di desertificazione e crisi delle spiagge nel nostro Paese come nel resto del mondo. Esempi di tutto ciò gli ingenti danni subiti nel lungomare di Nocera Terinese o nella strada statale 118. E ancora a Fuscaldo, dove le opere realizzate a difesa della coste, come le barriere frangiflutti, si sono sbriciolate in poco tempo a causa delle mareggiate invernali. Analoga sorte è toccata alla costa di Zambrone, dove nonostante gli interventi tecnici degli anni passati, l’erosione è ben lungi dall’essere arginata. La problematica ha assunto dimensioni gravissime, in particolare nella parte nord e centrale del Tirreno calabrese. Urge quindi effettuare una ricognizione capillare delle politiche fin qui poste in essere e delle scelte strategiche e tecniche adottate. La giunta regionale ha l’onere di intervenire sulla questione con somma urgenza e priorità. In particolare – conclude Mangialavori - sui criteri di erogazione della spesa attraverso una puntuale programmazione dei fondi comunitari e mediante il coinvolgimento di tecnici e professionalità anche di caratura e dimensione internazionale".

Riordino delle funzioni degli Enti locali, la soddisfazione di Mangialavori

“L’approvazione da parte dell’Esecutivo del disegno di legge sul riordino delle funzioni già appartenenti alle Province non può che essere accolto positivamente. A tale proposito, il Consiglio, poche settimane fa, aveva approvato, all’unanimità, una mia mozione finalizzata, soprattutto, proprio a stimolare tale provvedimento legislativo”. Lo dichiara il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. “La sua necessaria approvazione – aggiunge l’esponente della Cdl - costituisce il presupposto per avviare il trasferimento di personale alla Regione. Un modo efficace per assicurare la salvaguardia del patrimonio professionale costruito nel tempo. Un volta approvata definitivamente tale norma, potranno finalmente essere stipulati specifici accordi che interesseranno i dipendenti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato (delle Province) con rapporto di lavoro in itinere. Da un lato, tale riforma verrebbe incontro alle legittime istanze dei 380 dipendenti della Provincia di Vibo Valentia che da mesi vivono in condizioni di precarietà senza percepire lo stipendio. Dall’altro, precluderebbe, per il futuro, l’apertura di controversie politiche, istituzionali ed economiche con i dipendenti  delle altre province. Insomma, il principio di sussidiarietà tra gli Enti della pubblica amministrazione troverebbe, finalmente, concreta attuazione. Condivisibile lo spirito di fondo dell’emananda normativa che assegnerebbe alle Regioni funzioni di indirizzo e alle altre autonomie locali compiti più gestionali. Tutto ciò – conclude Mangialavori - naturalmente non esime dal dare seguito e monitorare anche agli altri passaggi della mia mozione:  attivazione presso il Governo, di un tavolo tecnico-istituzionale per la vicenda collegata alla condizione dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia; riproposizione, al Governo, dell’istanza  finalizzata alla sospensione delle rate di mutuo a carico delle province in dissesto, fino alla conclusione del processo di riordino di cui alla Legge Del Rio”.

 

 

Expo 2015, Mangialavori: "Il governo regionale valorizzi le realtà culturali calabresi"

“Nei giorni scorsi ho promosso un’interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto: ‘Expo 2015, preoccupante ritardo di strategia politica e progetti qualificanti la partecipazione della Regione Calabria’. La più grande esposizione universale - afferma il consigliere Giuseppe Mangialavori (CdL) - offre, infatti, opportunità uniche che urge capitalizzare. In primis, assicurare la promozione delle tecnologie finalizzate a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del pianeta e dei suoi equilibri. Intorno a questo evento la città meneghina allestisce tante altre iniziative di qualità. Un modo saggio - asserisce Mangialavori - per allargare la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione e promuovere le innovazioni per un futuro sostenibile. La conferma di tutto questo è data dalla scelta di Confartigianato Calabria che ha deciso di partecipare ad un evento parallelo, denominato ‘Fuori dall’expo’ che consentirà alle ditte regionali di esporre i loro prodotti. Quest’ultimo, infatti, è lo spazio espositivo parallelo al Padiglione Italia di 1.800 metri quadrati presente all’Esposizione Universale. A tale riguardo va infatti sottolineato che Expo 2015 è evento squisitamente culturale. E pertanto, le rigide regole imposte dall’organizzazione internazionale che sovraintende alla sua gestione impediscono qualsiasi utilizzo di marchi aziendali a fini pubblicitari, meno che mai la commercializzazione diretta. L’auspicio - conclude Giuseppe Mangialavori - è che l’amministrazione regionale, già attivatasi per la partecipazione all’Expo, valorizzi sapientemente la presenza delle realtà culturali (e non solo) calabresi in occasione delle manifestazioni d’eccellenza che interesseranno il capoluogo lombardo nei prossimi mesi”.

Mangialavori (Cdl): "Soddisfatto per la nomina nella Commissione tripartita "

"Per la nomina a componente della Commissione regionale tripartita ringrazio, innanzitutto, i miei colleghi consiglieri. La loro fiducia, nei miei confronti, è anche un segnale di unità dello schieramento di centro-destra e di volontà corale ad impegnarsi con entusiasmo ed energia nell’attività amministrativa. Il mio operato sarà orientato ad offrire un contributo di valori e di idee al servizio della comunità regionale". E' quanto dichiara, in una nota, il Consigliere regionale Giuseppe Mangialavori.  "La commissione - prosegue la nota - istituita con legge regionale 5/2001, assolve al delicato compito di 'assicurare il concorso delle parti sociali alla determinazione delle politiche del lavoro'. In un contesto di crisi così diffuso, è un ruolo di elevata responsabilità che svolgerò con il massimo impegno. Cosicché, valutazioni, opzioni, decisioni saranno sempre oggetto di ponderazione attenta e calibrata. La programmazione del settore risente dell’andamento negativo generalizzato che imporrà nuove idee e una vigorosa positiva progettualità. Il rilancio delle politiche regionali sul lavoro rappresenterà uno dei settori sui quali si decideranno le sorti del futuro  calabrese. Assolverò al mio compito alla costante ricerca di appropriate soluzioni. Per essere incisivi - conclede Mangialavori - occorrerà puntare al pieno e razionale impiego delle risorse disponibili, fra cui quelle assicurate dal bando “Garanzia giovani” e dal Fuoc (Fondo unico per l’occupazione e la crescita). In sintesi, avviare una nuova stagione, quella della conoscenza e della meritocrazia, presupposto di ogni progetto di crescita efficace e coerente. L’incisività e il pragmatismo le linee guida che orienteranno la relativa azione politica".

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