Donna rifiuta una relazione, lui la perseguita: arrestato

I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip della città pitagorica, hanno arrestato un  cittadino pachistano di 37 anni, accusato di atti persecutori.

In particolare, l’indagato da qualche anno lavorava in un’azienda agricola isolitana e si era invaghito di una donna del luogo, iniziando a manifestare in modo insistente attenzioni, momentaneamente interrotte quando era stato raggiunto da un provvedimento restrittivo per altra causa. Al suo rientro ad Isola di Capo Rizzuto, al termine dello scorso anno, l’uomo avrebbe ripreso i suoi comportamenti molesti nei confronti di tutto il nucleo familiare della donna, con pedinamenti, appostamenti e minacce, con l’obiettivo di avere una relazione sentimentale mai iniziata e mai condivisa dalla presunta vittima.

Il provvedimento eseguito oggi interrompe quindi una situazione diventata ormai insostenibile sia per la donna che la sua famiglia.

Il 37enne è stato rintracciato a Crotone e dopo le formalità di rito è stato accompagnato nel carcere del capoluogo pitagorico.

Operazione “Krimata”: sequestrati beni per 1,5 milioni di euro, sette indagati

Questa mattina, la guardia di finanza ha eseguito, a Isola di Capo Rizzuto, Cutro e Crotone, un decreto di sequestro emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, a carico di sette indagati.

Tre dei destinatari della misura erano già stati interessati da un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa nell’ambito dell'operazione “Krimata” eseguita a gennaio scorso, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di frode fiscale, riciclaggio, impiego di utilità di provenienza illecita e trasferimento fraudolento di valori.

Il sequestro preventivo è stato emesso con riferimento alle ipotesi di reato di carattere tributario e di riciclaggio, a vario titolo contestati ai sette indagati e scaturisce all’esito di ulteriori approfondimenti investigativi di natura patrimoniale connessi all'operazione  “Krimata”.

Il sequestro, che ha interessato somme di denaro e beni per un valore di circa 1.5 milioni di euro, afferisce all’ipotizzato profitto illecito che sarebbe stato conseguito attraverso l’interposizione di imprese "cartiere" operanti nel settore edile, anche intestate a prestanome, le quali, mediante fatture per operazioni inesistenti, avrebbero consentito di generare, a vantaggio delle società utilizzatrici, un notevole risparmio d’imposta che sarebbe stato monetizzato al fine di celarne l’origine.

Il sequestro è stato eseguito su cinque immobili, due terreni, un’attività commerciale nel settore della somministrazione di alimenti e bevande e tutti i rapporti bancari intestati e/o riconducibili agli indagati.

Sorpreso a forzare un’auto, arrestato

Nella serata di ieri, i carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto (Kr) hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino romeno di 44 anni, ritenuto responsabile di vari tentativi di furto.

L’uomo è stato sorpreso mentre forzava il portellone posteriore di un’auto in sosta nella località Capo Piccolo. A dare l’allarme era stato il proprietario del mezzo che, notato quanto stava accadendo, ha avvisato i carabinieri.

Inoltre, durante la notte a cavallo tra mercoledì e giovedì scorsi, l’indagato era già stato sorpreso dai militari mentre cercava di compiere furti ai danni di alcune auto.

Pertanto, l’uomo è stato arrestato e in seguito al giudizio con rito direttissimo celebrato questa mattina, è stato condannato alla pena di 1 anno e 9 mesi di reclusione.

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Scia di furti in case e negozi, identificati i presunti responsabili

Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto (Kr) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Crotone, nei confronti di due persone del luogo ritenute responsabili di numerosi furti commessi, tra dicembre e gennaio scorsi, ai danni di esercizi commerciali e aziende agricole.

All’individuazione degli indagati, i carabinieri sono giunti in seguito alle indagini durante le quali sono state passate al vaglio immagini di videosorveglianza e diverse testimonianze.

Per gli investigatori, i due sarebbero responsabili di una pluralità di furti con i quali sono stati sottratti computer, somme di denaro, materiale di vario genere all’interno di negozi e proprietà private, un ciclomotore e un’auto.

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Controlli amministrativi in esercizi commerciali, scattano le sanzioni

La divisione polizia amministrativa della Questura di Crotone, con il supporto del Reparto prevenzione crimine di Cosenza, ha effettuato una serie di controlli amministrativi in alcuni esercizi commerciali di Isola di Capo Rizzuto, al fine di verificare l’osservanza di norme e regolamenti nello svolgimento delle attività.

Gli accertamenti svolti in una rivendita di tabacchi e generi di monopolio hanno consentito di rilevare la presenza di un dipendente, il quale non risultava regolarmente assunto, per cui il titolare è stato segnalato all’Ispettorato territoriale del lavoro per il seguito di competenza.

Inoltre, nel corso della verifica in un bar caffetteria, è stato rilevato che il titolare non era in regola con la normativa riguardante la sicurezza e l’igiene dei servizi e dei beni destinati alla vendita di prodotti alimentari, per cui è stata applicata la sanzione pecuniaria prevista.

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Scoperto nascondiglio con all'interno due sacchi di marijuana

La Squadra mobile della questura di Crotone ha rinvenuto più di sei chili di marijuana nascosti nelle campagne di Isola di Capo Rizzuto. In particolare, gli agenti hanno individuato due grossi sacchi in tela contenenti 6,2 chili di stupefacente, in un'area caratterizzata dalla presenza di terreni incolti e casolari abbandonati.

Una volta sequestrata la droga, i poliziotti hanno avviato le indagini per cercare d’individuare i responsabili dell’occultamento.

Anziana aggredita in casa, 27enne in manette per tentato omicidio

I carabinieri sono intervenuti a Isola di Capo Rizzuto (Kr), in seguito ad una chiamata al 112 con la quale è stata segnalata un’aggressione ai danni di una 77enne.

Giunti a casa della donna, i militari l’hanno rinvenuta quasi priva di sensi e con evidenti traumi e ferite al capo. Una volta fatta trasferire l’anziana in ospedale, gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini che hanno permesso d’identificare il presunto aggressore in un 27enne del luogo trovato con i vestiti ancora macchiati di sangue.

Inevitabile, quindi, l’arresto con l’accusa di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà.

Ancora da ricostruire il movente del gesto. La donna è stata trasferita all’ospedale di Catanzaro, dove è stata ricoverata con prognosi riservata. L’indagato, al termine delle formalità di rito, è stato portato nel carcere di Crotone, dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni.

Pesca di frodo con esplosivo: una denuncia a Le Castella

Al termine di un’attività svolta nei giorni scorsi dalla Squadra amministrativa della Questura di Crotone e dal personale della Capitaneria di porto, un uomo residente a Le Castella di Isola di Capo Rizzuto è stato denunciato con l’accusa di fabbricazione, detenzione e porto di congegni e materiali esplosivi.

In particolare, le forze dell’ordine, durante un servizio di controllo, hanno rinvenuto nascosto nella scogliera dell’area marina protetta di Le Castella, un ordigno esplosivo. La bomba, del peso di oltre due chili, è stata messa in sicurezza dagli artificieri della Questura di Catanzaro.

Contestualmente, gli agenti hanno avviato una serie di verifiche che hanno permesso di risalire all’identità del presunto responsabile della realizzazione e occultamento dell’ordigno che, secondo gli investigatori, avrebbe dovuto essere impiegato nella pesca di frodo.

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