Udc Giovani chiede le dimissioni del ministro Valeria Fedeli

Riceviamo e pubblichiamo

"Il coordinamento nazionale dei Giovani UDC riunitosi questa mattina ha deciso in modo unanime di presentare lettera di dimissioni del neo Ministro del MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On. Valeria Fedeli del gruppo parlamentare Partito Democratico. Constatate la sua falsa dichiarazione di Laureata in Scienze Sociali e la grave promulgazione della teoria gender che è di grande pericolo per l’identità cristiana del Paese e la difesa della famiglia, chiediamo al Presidente del Consiglio On. Paolo Gentiloni la revoca della nomina. In tal senso, seguirà raccolta firme unitaria con associazioni e movimenti di ispirazione cattolica in sintonia con la segreteria nazionale del Partito guidata dall’On. Lorenzo Cesa".

Marco Martino - Coordinatore nazionale giovani Udc

Referendum, Martino (Udc): "schiacciante la vittoria del No al Sud"

"Il nostro primo commento sul referendum è di felicità per la vittoria del NO, che non vogliamo assolutamente strumentalizzare come sta succedendo adesso, con alcuni leader di partiti che pensano di prendersi il merito del voto popolare degli italiani".

E' quanto afferma in una nota, il coordinatore nazionale dei giovani dell'Udc, Marco Martino.

"Il dato della vittoria che più fa riflettere - prosegue il comunicato - è la vittoria schiacciante del No al Sud. Le riforme autoritarie hanno portato tanti italiani al voto, che hanno saputo ben difendersi dagli attacchi alla carta costituzionale redatta dai padri costituenti. Inutile nascondere la soddisfazione dopo mesi dove io ed il coordinamento da me guidato siamo stati impegnati con grande sacrificio, passione e coraggio in stretta sintonia con il partito nazionale capitanato dall’On. Lorenzo Cesa. Gli italiani  - continua Martino - hanno deciso, le annunciate dimissioni sono comprensibili per la personalizzazione del premier sul voto e cosi si è ben sottratto dagli attacchi e dal conto che gli presenterà la fronda del suo partito. Il nostro NO non è stato frutto di comparazione tra governo e maggioranze varie, ma esclusivamente nel merito della riforma Boschi. Sul possibile Governo di scopo, integrante la maggioranza più estesa del Parlamento, il movimento giovanile - conclude al nota -  auspica che il vero scopo sia di breve termine.  e che metta al centro questioni importanti come la legge elettorale in evidenza, e poi porti gli italiani al voto, in modo da garantire una rappresentatività che da anni viene sempre più messa in discussione".

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