Riapertura Miramare, Quartuccio: "Falcomatà lo ha salvato, ora tocca a noi saperlo valorizzare"

"Dopo undici anni aria nuova dentro l’Hotel Miramare. Volevano svenderlo, il sindaco Falcomatà lo ha salvato e lo ha riaperto alla città. È il segno del cambiamento di questa Amministrazione. La polvere e la puzza di chiuso hanno lasciato il passo al profumo dell’arte, della cultura, della musica. E tutto a costo zero, senza che il Comune e i cittadini abbiano sborsato un solo centesimo». È quanto dichiara il consigliere comunale Filippo Quartuccio commentando la recente riapertura del Grand Hotel Miramare. "Ogni giorno l’Amministrazione Falcomatà dimostra con i fatti la voglia di rinascita di questa città. Passo dopo passo - ha aggiunto Quartuccio - si riaccendono le luci di Reggio che lentamente riacquista la sua connotazione di città bella e gentile. Dopo la riapertura del Castello Aragonese, la riattivazione del teatro Cilea, la consegna dei lavori del teatro ex Enal di Gallico, solo per citare alcuni dei risultati conseguiti negli ultimi mesi, adesso è la volta del Miramare. Nonostante il piano di rientro stringente, l’Amministrazione dimostra grande capacità e dinamismo, ma soprattutto una grande attenzione al mondo della cultura che è il vero motore della rinascita della città. Il mio invito adesso va ai cittadini, che sappiano avere cura dei beni comuni, che li trasformino in centri di aggregazione e di cultura degni della nostra bella città". "Il sindaco Falcomatà ha dimostrato di non voler svendere i gioielli di famiglia - ha concluso Quartuccio - adesso tocca a noi saperli lucidare e valorizzare per come meritano".

 

Riapertura Miramare, Castorina (PD) esulta: "La politica del fare vince sulle chiacchiere da bar"

"Alle chiacchiere da bar dei soliti ignoti ancora una volta la politica del fare dell'Amministrazione Falcomatà ha la meglio: dopo undici anni di buio e tentativi maldestri di svendita per coprire le magagne dei bilanci fuffa finalmente il Miramare - esulta Antonino Castorina, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo San Giorgio - viene restituito ai cittadini grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione comunale e le associazioni che si sono aggiudicate il bando. La struttura sarà officina di arte, di cultura, di musica, ma sopratutto centro nevralgico di incontro per tutti i turisti che avranno un motivo in più per scegliere Reggio Calabria, con l'orizzonte sempre più vicino dell'utilizzo definitivo per finalità turistico-alberghiere in un quadro di sinergie istituzionali che devono fare decollare la nostra città".

 

Caso Miramare, Fratelli d'Italia alza il tiro: "Falcomatà tace perché imbarazzato"

"In avvio della seduta odierna del Consiglio comunale, il sindaco ed i componenti della sua Giunta, di fronte alla legittima domanda posta dal capo dell’opposizione, dottor Lucio Dattola, in merito alla vicenda legata all'assegnazione dell’hotel Miramare, hanno scelto l'opzione, imbarazzante ed imbarazzata, del silenzio". Con queste parole il coordinamento Città Metropolitana di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale contesta aspramente l'atteggiamento adottato dal Primo Cittadino in occasione della riunione del Civico Consesso svoltasi oggi. "Noi - è scritto in una nota - ben comprendiamo la riluttanza di Falcomatà e degli assessori, davanti all'esigenza impellente di chiarire i passaggi, avvolti da nubi oscure, che hanno fin qui caratterizzato il caso Miramare. Il disagio che traspare è palese, reso tale con ancora maggior evidenza dalla volontà di non esprimersi. Anche il più giovane praticante di diritto amministrativo sa che la delibera con cui si è voluta affidare la gestione di alcuni locali dell’immobile è frutto di un fantasioso artificio organizzato dal sindaco e dai membri dell'Esecutivo comunale. "Un provvedimento scaturito da una riunione  di Giunta durante la quale, in fretta e furia,i presenti formalizzano e sottoscrivono una delibera che, invece di essere di indirizzo, come consuetudine vuole, diventa di gestione. Si parla, infatti, di associazioni al plurale, ma in realtà nella stessa il Miramare viene affidato ad una sola di esse, la 'Sotto scala' (guarda caso vincente in partenza). Nel passaggio più importante, che fornisce il via alla delibera, manca il periodo di concessione, maldestramente camuffato con la parola 'temporaneo'. A questo si aggiunga, ad ulteriore aggravamento di una situazione già abbondantemente compromessa, che del piano aziendale non viene fatta menzione alcuna nella delibera, altra grave mancanza, alla quale l'Amministrazione prova, senza riuscirci, a mettere una toppa con un successivo comunicato stampa. Soltanto dopo lo scoppio del caso, alla città, attonita davanti a cotanta sciatteria, viene spiegato che con qualche miglioria i locali dell’immobile potrebbero tornare funzionali. Si tratta di una vera e propria follia, visto che ci si dimentica della sicurezza che avrebbe dovuto essere garantita, visto che uno degli eventi riguardava l’esposizione dei quadri della collezione di Gioacchino Campolo. Fra l'altro, l'istanza di disporre dei locali del Miramare, è stata presentata utilizzando moduli che servivano a richiedere al Comune i siti messi a disposizione per l'Estate reggina e, dunque, per essere occupati per 2-3 giorni e non per 3 mesi e forse più. Quindi di cosa possono parlare? E' ovvia, drammaticamente ovvia la loro fuga dalla verità, ancor più indecente se pensiamo ai silenzi a cui abbiamo assistito, non solo comunali, ma anche regionali. Tutto il Pd reggino non ha sentito il dovere di affrontare la questione, sapendo, naturalmente, che avrebbe incassato un pesantissimo autogol. Quanto al tema clou della seduta odierna del Consiglio Comunale, leggiamo di consiglieri di maggioranza che elogiano con orgoglio un bilancio che per la prima volta sarebbe, a loro dire, veritiero! Uno scivolone tremendo perché ciò starebbe a significare che quelli adottati dai commissari prefettizi inviati dallo Stato centrale erano solo meri artifici. Il dubbio, però sorge spontaneo: non è che si vuole mascherare per l’ennesima volta la realtà contabile della casse cittadine? La destra c’è - termina il comunicato -  e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, come nella vicenda Alitalia, una delle tantissime testimonianze della riluttanza tipica della sinistra, sporcata ancor più vergognosamente dalle dichiarazioni dell’onorevole Carbone, contrasterà con ogni mezzo l’arroganza del PD reggino, calabrese e nazionale, un partito ormai ammalato di manie di onnipotenza".

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