Incendio in una casa, illesi gli abitanti

Momenti di panico la notte scorsa a Montebello Ionico (Rc), dove una casa è stata devastata da un incendio in località “Caracciolino”.

Le fiamme, divampate poco dopo la mezzanotte, hanno provocato enormi danni sia agli arredi che alla struttura. Fortunatamente gli abitanti sono riusciti ad allontanarsi senza subire danni.

Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco che, al termine delle operazioni, hanno interdetto l’accesso all’area in via precauzionale.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Al momento non è chiara la causa dell’incendio.

Rapina con tentato omicidio, il presunto responsabile è stato arrestato ad Atene

Nella giornata di ieri, ad Atene, la polizia greca, ha arrestato in esecuzione di un mandato di arresto europeo, un 32enne di nazionalità georgiana, ritenuto responsabile, insieme ad altri complici, di una rapina in abitazione avvenuta il 16 maggio 2021, presso la frazione di Fossato di Montebello Jonico (Rc), oltre che di tentato omicidio nei confronti di un 59enne originario di Melito di Porto Salvo.

Nello specifico, dalla ricostruzione della vicenda, è emerso che i malviventi sono entrati nella casa delle vittime, immobilizzato l’uomo e i familiari e dopo aver messo a soqquadro tutte le stanze, hanno portato via diversi monili in oro e denaro contante custoditi in una cassaforte, prima di colpire con 2 fendenti il 59enne. Le vittime, inoltre, sono rimaste immobilizzate per diverse ore, legate con oggetti di fortuna rinvenuti in casa dai malfattori, che non hanno esitato a colpire, provocando loro lesioni, due donne e un neonato.

I rapinatori - scappati con un’auto, individuata poco dopo dai carabinieri in località Sant’Elia - sono infine riusciti a riparare all’estero a bordo di un’altro veicolo.

Dalle indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, che si sono avvalsi della collaborazione del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, è emerso che il 32enne, durante la latitanza, avrebbe usato diversi pseudonimi per cercare di sottrarsi alla cattura.

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Rinvenuti e sequestrati oltre 400 botti, denunciato un 66enne

Un 66enne, P.D., è  stato denunciato dai carabinieri  a Montebello Jonico (Rc), con l’accusa di omessa denuncia, fabbricazione, commercio ed omessa custodia di materiale esplodente.

In particolare, i militari dell’Arma, durante una perquisizione nel garage di proprietà dell’uomo, hanno rinvenuto materiale pirotecnico, detenuto senza autorizzazione, in violazione delle disposizioni di legge che impongono un limite alla detenzione fissato in 50 chili.

I carabinieri hanno, quindi, sequestrato 403 fuochi pirotecnici di categoria f2, contenenti più di 73 chili di polvere da sparo.

Il materiale, destinato alla vendita in vista delle prossime festività, è stato messo in sicurezza dagli artificieri del Nucleo investigativo di Reggio Calabria.

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Uccide la moglie con l'ascia e chiama i carabinieri

Tragedia nella frazione Zuccarà di Montebello Ionico, nel Reggino, dove ieri sera un uomo di 69 anni, C.M., ha ucciso la moglie 60enne con un'ascia.

L'omicida ha poi chiamato i carabinieri che l'hanno arrestato.

Secondo le prime indiscrezioni, all'origine del delitto ci sarebbe la gelosia.

 

Coronavirus, in quarantena un altro comune calabrese

Dopo Montebello Jonico (per leggere la notizia clicca qui), la presidente della Regione Calabria mette in quarantena un altro comune.

Oggetto della nuova ordinanza disposta dalla governatrice calabrese è San Lucido (CS). 

La "misura - si legge in una nota di Jole Santelli - si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati fra ieri e oggi.

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. 

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

L’ordinanza - conclude la nota - consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

 

Coronavirus: disposta la 'chiusura' di Montebello Jonico

"Ho appena emanato l'ordinanza che dispone la 'chiusura' del comune di Montebello Jonico (RC). 

Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati fra ieri e oggi.

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. 

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

'Ndrangheta, operazione "Affari di famiglia": Salvatore Minniti ritorna in carcere

I carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo, diretti dal Capitano Gianluca Piccione, hanno tratto in arresto Salvatore Minniti.

L’uomo è ritenuto organico alla cosca Iamonte che opera a Melito di Porto Salvo (RC) e nei comuni vicini.

Nello specifico, i carabinieri della Stazione di Saline di Montebello Jonico, dopo aver raggiunto Minniti nei pressi della sua abitazione, gli hanno notificato un ordine di carcerazione per un residuo di pena.

Il reato contestato è quello di tentata estorsione continuata in concorso, aggravata dalle modalità mafiose.

Minniti è stato coinvolto nell'operazione “Affari di Famiglia” con la quale, nel febbraio del 2012, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria diedero esecuzione al fermo di indiziato di delitto nei confronti di cinque persone appartenenti alla cosche di ‘ndrangheta dei “Ficara-Latella” e “Iamonte”, operanti nel “mandamento di Reggio” ed in particolare nei comuni di Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo e Montebello Ionico.

Le investigazioni dell’epoca riuscirono a documentare l’infiltrazione pervasiva della ‘ndrangheta, nella sua espressione unitaria delle cosche operanti sul territorio, negli appalti per la realizzazione delle opere di ammodernamento e di messa in sicurezza della SS 106, nel tratto compreso tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo.

Una volta arrestato, Minniti è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria dove rimarrà recluso per i prossimi 7 mesi e mezzo.

L’uomo infatti era stato condannato ad una pena complessiva di 4 anni e 4 mesi ed aveva già scontato 3 anni e mezzo di carcere.

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Condannato per furto aggravato: in carcere un 38enne

In esecuzione all’ordinanza di carcerazione emessa dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale, i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 38 anni,  Giovanni Zampaglione, di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria.

Dovrà espiare una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, nonché corrispondere 1.200 di multa e scontare 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, poiché ritenuto responsabile del reato di furto aggravato in concorso, commesso nel 2007.

Espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale "Arghillà" di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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