Soverato tra le mete del “buen retiro” di Panorama

C’è anche Soverato nell’elenco delle mete del “buen retiro” stilato da Panorama. Nell’ultimo numero, il settimanale diretto da Giorgio Mulè, ha compilato la classifica delle dodici località da “tenere d’occhio” nell’eventualità si decida di “mollare tutto”. Si tratta di paesi “suggestivi”, non lontani da grandi città, dove una “coppia vicina alla pensione o appena ritirata” può trasferirsi per godersi il “buon retiro”. I dodici centri selezionati, sono caratterizzati da “un’elevata qualità della vita” e vanno da “Lazise, “classificatosi quinto tra i borghi migliori del 2015 in uno studio del Sole 24 Ore”; a Spoleto, passando per la “misteriosa” Volterra e per Castellabate, “il paese del film campione d’incassi Benevenuti al Sud”, fino ad arrivare a Pianello Val Tidone, “in provincia di Piacenza, che conta appena duemila abitanti”. Nell’elenco figurano, inoltre, Broni, in provincia di Pavia, dove “ha comprato casa Giorgio Armani”; Anguillara, meta preferita per chi cerca “relax non lontano dalla Capitale”; Montemarcello “famoso per la spiaggia di Punta Corvo tra le più affascinanti della Penisola”; Aci Castello, “a due passi dal mare”; Locorotondo con i “suoi muretti a secco”; Mondovì a “ metà strada tra Torino e Savona, a soli 20 minuti dalle piste di sci e dalle terme”. A completare la lista delle mete in cui sarebbe preferibile trascorrere la vecchiaia, Soverato, la “perla dello Jonio” che può vantare “mare cristallino e spiagge a perdita d’occhio”, un luogo in cui “la bella estate sembra non finire mai”.

 

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Inchiesta "Why not": Anche il Papa nei tabulati di Genchi

«Nei sospetti, c'era anche il Papa precedente, Papa Ratzinger, in quanto le sue segretarie, le ancelle, erano vicine a Comunione e liberazione, la quale è coincidente alquanto con la Compagnia delle opere». E’ quanto riporta il settimanale Panorama, in edicola oggi, in un articolo sull'inchiesta “Why not” condotta da Luigi De Magistris, tra il 2006 ed il 2007. La rivelazione è stata fatta, lo scorso 12 febbraio, da Alfredo Garbati, nell’ambio del processo che si sta svolgendo a Salerno sull’ipotesi che l’inchiesta sia stata ostacolata. Garbati, che  nel dicembre 2007, due mesi dopo l’avocazione decisa dal capo della Procura generale di Catanzaro, subentrò a De Magistris nella conduzione dell’inchiesta "Why not", ha rivelato  che nella banca dati di Gioacchino Genchi, il consulente tecnico di De Magistris c’erano anche "52 utenze telefoniche riferibili al Consiglio superiore della magistratura", tra cui quelle personali di alcuni suoi membri, più "14 utenze della segreteria generale della presidenza della Repubblica". Panorama elenca, inoltre, una lunga serie di tabulati telefonici finiti nei controlli (per abusi sui quali De Magistris e Genchi lo scorso settembre sono stati condannati a un anno e tre mesi di reclusione in primo grado a Roma): come l’utenza del Procuratore nazionale antimafia, quella di un suo aggiunto e di qualche sostituto.

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