Serra, Psc: Lagrotteria e Tassone attaccano Galeano

“Mercoledì 8 Giugno, come anticipato giorni addietro, raccogliendo un invito del consigliere Galeano, ci siamo recati, insieme al Dott. Francesco Tassone, presso gli uffici del Comune di Serra San Bruno per avere tutte le informazioni atte a verificare lo stato del procedimento per l’approvazione del  P.S.C. (c.d. piano regolatore).

Arrivati in Comune alle 16,00 abbiamo trovato solo il personale dell’ufficio urbanistica, che ci ha gentilmente e pazientemente “ospitato” per il tempo che abbiamo potuto attendere, ma del Galeano e degli amministratori nessuna traccia, cosa non insolita negli uffici comunali.

Nonostante, l’attesa, di circa un’ora, il Galeano non si è fatto trovare e non solo, non ha neanche avuto la buona educazione di declinare direttamente l’invito o rinviarlo ad altra data come richiesto nell’articolo del 6 giugno, altro che “Inaudita altera parte”.

Comunque sia, già questo basterebbe a chiedersi: Se non hanno nulla da nascondere e sono sicuri delle proprie ragioni e di quanto fatto, sempre se è stato fatto qualcosa, perché non si è presentato il Galeano? Né lui, né altri di tutti questi attuali amministratori illuminati?

 In fondo la domanda che volevamo porre è semplice, soprattutto per un tecnico come il Galeano:

Sono trascorsi circa due anni dall’insediamento della nuova amministrazione vorremmo sapere a che punto è la procedura per la redazione e l’adozione del nuovo P.S.C..?

La domanda è fatta nel nome di un interesse generale, non personale, la risposta è dovuta “alle Serresi e ai Serresi” ai quali avete chiesto il voto e vi hanno votato (pari al 40% dei votanti, oggi in evidente calo) ma anche a chi, in maggior numero, non vi ha votati (che è un ben più numeroso, 60% dei votanti). 

Al Galeano, giusto per buttarla in caciara, ricordo che io sig. Walter Lagrotteria, che non mi sono sottratto al giudizio dei cittadini ho ottenuto un consenso in voti maggiore di quello “dal di lui conseguito”, pur essendo candidato in una lista non vincente, giusto se questa, a suo dire, deve essere la discriminante alla tutela dei diritti dei cittadini, di tutti i cittadini, dei quali anche io peraltro faccio parte.

Ricordiamo a noi stessi che chi è eletto, da sempre, deve rappresentare con impegno e dedizione, per quanto ne è capace, l’intera cittadina. Questo è un principio di correttezza istituzionale che dovrebbe esser chiaro a chi si propone per ricoprire tali ruoli, soprattutto se per i quattro anni precedenti ne ha fatto, a torto o ragione, un cavallo di battaglia. Crediamo sia utile farsi dare qualche lezione da qualche luminare, scelto tra quelli vicini, possibilmente gli stessi ai quali si è richiesto l’aiutino. Questo, umilmente, lo consigliamo perché altrimenti si rischia di sembrare un amministratore “improvvisato” e quanto mai inadeguato al ruolo svolto.

Successivamente, nell’attesa che il Galeano, o qualcuno degli amministratori illuminati si presenti, scopro e leggo, su indicazione del Dott. Tassone, che il Galeano mi risponde su Facebook, come è solito fare di questi amministratori del cambiamento, con una sequela di tendenziose baggianate. Per altro chiaramente smentite dall’atto che egli stesso pubblica, che a questo punto credo, che egli stesso, non abbia letto o addirittura se lo ha fatto non lo ha ben compreso, basterebbe si sedesse con i tecnici comunali e così troverebbe di sicuro sollievo alla confusione che sembra affliggerlo.

E’ chiaro, leggendo il documento pubblicato, che nel periodo, giugno 2016 – febbraio 2019, durante il quale ho avuto l’onore di esser Amministratore di questa splendida cittadina, al contrario di quanto detto dal Galeano, sia stata tanta e intensa l’attività svolta in poco più di sei mesi dall’insediamento, insieme ai tecnici comunali, per riavviare quelle che sono state le attività necessarie a far ripartire il procedimento amministrativo relativo al  P.S.C. .

Legga con più attenzione, consigliere, la lettera pubblicata dove gli si dice che con delibera di giunta comunale, quella di cui facevo parte, viene avviata, dopo 7 anni, una nuova Conferenza di Pianificazione per riavviare l’iter di approvazione del Piano. Altro che nulla di fatto, sia onesto prima di tutto con se stesso.

La delibera di giunta, di cui si parla, è la n.° 36 del 13 marzo 2017. Leggerla oltre che chiarirle qualche dubbio potrebbe arricchirle la conoscenza dell’argomento. Imparerebbe, dal punto di vista della opportunità amministrativa e politica, che il lavoro fatto, da chi ti ha preceduto, và, se si possiedono le capacità, valutato, capito e se valido non và disperso. Ma per questo ci vuole umiltà, carattere e grande onestà intellettuale, cose di cui si avverte enorme carenza tra gli illuminati.

Dobbiamo dire che, noi cittadini Serresi, speranzosi, confidiamo tutti nella capacità amministrativa e nella volontà del Galeano.

Nella stessa lettera pubblicata dal Galeano leggendola è chiaro che la scelta allora fatta dall’Amministrazione aveva una motivazione tecnica di opportunità normativa al fine di portare vantaggio all’Ente e ai serresi, vantaggio ancora in essere e che le suggerisco di farsi spiegare dagli uffici al fine di mantenerlo e non disperderlo, sarebbe una enorme iattura.

Ancora, della documentazione citata dalla Regione come parzialmente mancante e della quale viene richiesta integrazione potrebbe chiedere ai Tecnici comunali e a quelli incaricati alla redazione del piano, che nei mesi a seguire hanno lavorato per integrarla secondo le indicazioni date della Regione in occasione di incontri di confronto tecnico-normativo con gli stessi tecnici.

Facciamo notare che i rilievi fatti nella lettera non sono una negazione della formulazione del Piano stesso ma una prima positiva valutazione di approvazione dell’impianto formulato e della proposta nel suo complesso, che, per onestà morale e correttezza istituzionale, devo dire, trova origine nei precedenti atti, quelli dal 2010 a seguire. Se la legge attentamente e senza pregiudizio alcuno si accorgerà che la stessa non è altro che un parere preliminare affinché il comune potesse procedere con l’iter di formazione e approvazione del Piano, secondo quanto previsto dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02.

Inoltre, a dimostrazione di quanto detto, basterebbe che si facesse informare degli atti che gli stessi tecnici incaricati, su richiesta del Commissario Prefettizio Dott. Guerra, hanno consegnato all’Ente nel 2020, ci riferiamo, principalmente, alle tavole del R.E.U., atti fondamentali e propedeutici al prosieguo del procedimento di adozione del  P.S.C. .

Questo a dimostrazione che non è vero ciò che afferma il Galeano, che probabilmente disconosce l’argomento di cui parla oppure, ancora peggio, mente sapendo di mentire.

Ma ora vorremmo tornare ai giorni nostri, dove abbiamo una amministrazione eletta il 20 settembre 2020, con la promessa elettorale di “approvare nel più breve tempo possibile il P.S.C. quale strumento fondamentale di programmazione dello sviluppo...” (Programma elettorale di Liberamente). 

Ad oggi, trascorsi circa due anni, l’Amministrazione del cambiamento non ha prodotto un solo atto utile a completare il procedimento di adozione del  P.S.C. . Anzi al contrario, l’attuale amministrazione si è resa, addirittura, destinataria di un sollecito “disperato” da parte della Regione.

Perché il Galeano non pubblica, lo invitiamo a farlo, la lettera del 20 Maggio 2022 ricevuta dalla Regione, che scrive all’attuale Amministrazione degli Illuminati, invitandoli a procedere, entro dieci giorni, oramai già trascorsi abbondantemente, “ai successivi adempimenti previsti dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02”

Articolo che così recita:

“Successivamente all’approvazione del P.S.C. da parte del Consiglio comunale, una copia integrale del piano approvato è trasmessa alla Regione e alla Provincia secondo le modalità ed i tempi di cui all’articolo 8, comma 8, della presente legge. Il PSC ed il rapporto ambientale unitamente agli atti di cui all’articolo 17 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. sono depositati presso il Comune per la libera consultazione. L’avviso dell’avvenuta approvazione del piano e del suo deposito viene pubblicato sul B.U.R. Della stessa approvazione e avvenuto deposito è data altresì notizia con avviso su almeno un quotidiano a diffusione regionale.”

Ciò dimostra, in modo inequivocabile, il contrario di ciò che lui, mentendo, afferma.

Perché, il Galeano, non dice che della terna dei tecnici incaricati per la redazione del  P.S.C., due si sono dimessi da tempo e ne rimane solo uno? Perché, il Galeano, non dice che l’unico tecnico rimasto in carica, forse, è stato convocato e ascoltato solo successivamente al nostro intervento e cioè mercoledì mattina, 8 giugno.

Perché non dice, il Galeano, che ad oggi ancora non hanno prodotto atti tesi alla sostituzione dei tecnici dimissionari. E ciò rende impossibile completare la redazione degli atti residuali necessari alla approvazione del P.S.C.?

Il Galeano forse dimentica che, lui e gli illuminati, sono stati eletti per amministrare oggi e non per assillare la popolazione con le lagnanze di ciò, che a loro dire, non è stato fatto ieri. E’ finita oramai da tempo la campagna elettorale.

Al Galeano diciamo che i fatti, quelli veri, stanno a zero, meglio a -1.

La verità è che visto il lavoro preparatorio svolto in occasione della convocazione della Conferenza di Pianificazione del 2017 e quello successivamente fatto nei mesi a seguire sino al 2018 e successivamente nel 2020 con la consegna delle tavole del R.E.U. al Commissario Prefettizio, previa integrazione di alcuni elaborati tecnici peraltro già in parte predisposti, informiamo il Galeano che  il P.S.C. è pronto da portare in consiglio comunale per l’approvazione e la successiva pubblicazione per la libera consultazione da parte dei cittadini Serresi.

Quindi visto che sono oramai trascorsi circa due anni, di riposo, dalla vostra elezione e avete tanta voglia di lavorare, datevi da fare, entro il 2022 il  P.S.C.  può essere approvato e adottato, significherebbe tanto per i Serresi e anche per le casse dell’Ente.

Se il Galeano o altri tra gli illuminati volessero avere un confronto sull’argomento al solo fine di portare a termine un procedimento così importante per Serra e i Serresi noi siamo a Vostra disposizione, come già detto, a confrontarci già da domani ma onde evitare di scomodare i principi del foro, la cui espressione latina meriterebbe miglior approfondimento, rimaniamo in attesa di ricevere in quanto cittadini, riteniamo anche sufficientemente rappresentativi, data e ora dell’incontro per un costruttivo e fattivo confronto nell’interesse della comunità.

Basta trovare scuse nel passato, conoscevate bene le problematiche, vi siete candidati, dopo quattro anni di opposizione, proponendo un programma con il quale dicevate di avere chiare le problematiche e allo stesso tempo avete detto di avere le soluzioni a tutto e su quello avete chiesto il voto.

Oggi siete Amministratori del cambiamento è ciò su cui dovete misurarvi non è quello che è stato ma ciò che sarà il Vostro operato, basta lagne non siete opposizione ma siete la maggioranza di amministrazione, dovete ai Serresi solo soluzioni,  quelle promesse.

Ad oggi: Dissesto, Sanità, Viabilità, Rifiuti, Acqua, Riorganizzazione degli Uffici Comunali e  P.S.C. sono prova evidente della vostra incapacità amministrativa. 

Pertanto o dimostrate di essere all’altezza di dare risposte concrete e valide ai cittadini oppure dimettetevi risparmiando ulteriori disagi a coloro i quali dite di voler bene: “alle Serresi e ai Serresi”".

 

Walter Lagrotteria

Francesco Tassone

Associazione Politico Culturale

Stefanaconi, dal Consiglio comunale disco verde al Piano strutturale comunale

Dopo oltre 20 anni il Consiglio comunale di Stefanaconi (Vv) licenzia il Piano strutturale comunale. Con voto a maggioranza l’assise Comunale dà quindi il via libera allo strumento urbanistico.

A seguito della pubblicazione dell’avviso di avvenuta adozione del Psc sul Bur Calabria n. 51 del 1 Giugno 2017 sono state regolarmente espletate le attività di consultazione, informazione e acquisizione delle osservazioni sul Piano adottato e sul rapporto ambientale.

In totale sono state presentate 16 osservazioni, di cui solo 3 non sono state accolte. L’assise ha ritenuto di fare propria la proposta del Sindaco, Salvatore Solano, di conformarsi alle risultanze dei pareri dei tecnici.

Era l’1 dicembre del 1995 quando la giunta comunale dell’epoca affidò l’incarico della redazione del P.R.G.C. ai prof. Arch. Giovanni Giannattasio, arch. Gabrio Celani e arch. Mario Francini.

Da qui una serie di attività e di atti che portarono ad una serie di cambiamenti di rotta, anche in virtù delle modifiche legislative che nel tempo erano state apportate dalla Regione Calabria.

Un iter travagliato che finalmente giunge a conclusione con l’adozione finale del PSC da parte dell’Amministrazione Comunale di Stefanaconi.

“Oggi – ha dichiarato il sindaco Solano - un primo traguardo è stato raggiunto, adesso spetterà alla Regione Calabria, attraverso i suoi dipartimenti, esprimere un parere definitivo sul Psc. Questo consentirà di rilanciare l’economia di un territorio, dalle molteplici potenzialità, e che l’amministrazione comunale nelle sue azioni quotidiane sta dimostrando di saper sviluppare, guardando il futuro da un’altra prospettiva. Il nostro impegno continua giorno dopo giorno per costruire una realtà che sappia esprimere il meglio di sé”.

Chiaravalle, Piano strutturale comunale: tutti i dubbi di Chi.Ce

Riceviamo e pubblichiamo

"Come probabilmente è successo a molti Chiaravallesi, la notizia del commissariamento del Piano Strutturale Comunale ci ha lasciati alquanto perplessi. Il solito articolo propagandistico descrive quello che apparentemente era sembrato l’ennesimo passaggio a vuoto di questa Amministrazione come un atto dovuto ed importante, fino quasi a sfiorare la marcia trionfale. Il Piano strutturale Comunale è ormai la tela di Penelope delle ultime quattro Amministrazioni (inclusa la gestione commissariale). L’incarico per la redazione dello strumento urbanistico era stato affidato dalla Giunta guidata da Nino Bruno (di cui faceva parte anche l’attuale sindaco) ad un team di professionisti. Il percorso del Psc, costellato da diverse vicessitudini, si è ben presto arenato (e la colpa di chi è? Qualcuno ce lo spiega?) ed infine, tre anni fa la lista “Ripensiamo Chiaravalle” lo inserì tra le priorità assolute del suo programma in campagna elettorale. L’Amministrazione in carica e il suo (ex) assessorato all’Urbanistica coinvolse subito i tecnici locali e la cittadinanza in questo maestoso teatrino, al fine di arrivare presto e bene all’agognata approvazione del Psc. Ora, 3 anni, 1000 giorni dopo l’insediamento di questa Amministrazione, clamorosamente ci si accorge che «sullo strumento urbanistico troppe le dichiarazioni di incompatibilità espresse dagli eletti nel civico consesso per la presenza di possibili interessi diretti che la legge fa risalire fino al quarto grado di parentela. Per cui, decisione obbligata quella del commissariamento». Anche in questo caso, è doveroso porre delle domande precise a questa Amministrazione, che frattanto, grazie anche alla scomparsa delle opposizioni, riesce a far passare le faccende ordinarie come un successo straordinario.

1. Concretamente, quando è cambiato l’indirizzo urbanistico di questo paese?

2. Quando è stato deciso di cambiare assetto e dare tutto in mano alla regione?

3. Quale procedura è stata seguita?

4. E con quali indirizzi viene affidato il Psc alla regione?

5. Perché per anni avete annunciato di essere prossimi alla soluzione del problema e adesso vi definite eroi per averlo demandato ad altri?"

CHI.CE 

Chiaravalle Centrale, il Piano strutturale comunale sarà commissariato

Il Piano strutturale comunale di Chiaravalle Centrale sarà commissariato. Sullo strumento urbanistico troppe le dichiarazioni di incompatibilità espresse dagli eletti nel civico consesso per la presenza di possibili interessi diretti che la legge fa risalire fino al quarto grado di parentela.

Per cui, decisione obbligata quella del commissariamento, presa ufficialmente nel corso dell'ultima seduta di consiglio comunale. Spetterà alla Regione la nomina che porterà il nuovo Psc  nella fase dell'adozione definitiva

. L'assise ha anche dato il disco verde al Documento unico di programmazione e al Bilancio, oltre a confermare le aliquote fissate dal regime di dissesto finanziario.

Qualche scaramuccia dialettica si è registrata tra maggioranza e opposizione sui temi del rimpasto di giunta e della Casa della Salute.

Alle critiche espresse dai consiglieri di minoranza Pino Maida e Francesco Maltese ha inteso replicare direttamente il sindaco, Mimmo Donato

. Sul turn-over che ha portato al cambio  di esecutivo nello scorso mese di gennaio, Donato ha rivendicato la sua “autonomia di scelta politica” sottolineando “la forza, la solidità e la compattezza” della sua compagine “che sta rispettando tutti gli impegni programmatici presi durante la campagna elettorale”.

Altrettanto ferma la risposta sulla Casa della Salute. Alle contestazioni espresse da Maida sui ritardi che stanno rallentando la riconversione dell'ex ospedale, il sindaco ha ribattuto punto su punto. Innanzitutto, ha spiegato tutto l'iter che ha ormai portato alle fasi esecutive il progetto  di costruzione del nuovo edificio, elencando, poi, le nuove assunzioni di personale che, nel frattempo, hanno potenziato i servizi già esistenti.

Nel corso della seduta di consiglio comunale è stato, infine, approvato il nuovo regolamento in materia di affidamenti di incarichi legali, in conformità alle linee guida dettate dall'Anac (Autorità nazionale anticorruzione).

Cosenza, Guccione (Pd):"Sul Psc l'ennesimo atto di arroganza di Occhiuto"

Riceviamo e pubblichiamo

"A domanda non risponde. È trascorso un mese dalla presentazione della mia interrogazione al sindaco di Cosenza sul Piano strutturale comunale (Psc). Con una delibera di Giunta comunale del giugno 2017, con la scusa di “modificare e adeguare alcune tavole del Psc finalizzate a una buona lettura e fruizione delle stesse”, venivano modificati e spostati – rispetto al Piano strutturale comunale del 2015 che aveva avuto tutti i pareri dalla Conferenza di Pianificazione - milioni di metri cubi edificabili dalle frazioni e periferie della città al centro di Cosenza. Il sindaco fa finta di non capire che questa modifica sostanziale del Psc, licenziato nel 2015 con tutti i pareri di legge dalla Conferenza di Pianificazione, deve essere nuovamente sottoposta ai pareri di tutti gli organismi istituzionali competenti. Infatti, la modifica degli indici territoriali di perequazione e compensazione al Psc/Reu è da considerare come variante sostanziale allo strumento urbanistico in corso di approvazione. Qualsiasi variazione apportata al Psc/Reu invalida il precedente parere rilasciato dalla Regione Calabria - Settore 2 Vigilanza normativa tecnica sulle costruzioni e supporto tecnico – quale parere prodromico all’adozione dell’atto. Siamo al disprezzo delle regole e delle procedure. A questo punto servirebbe un atto di correttezza istituzionale e chiarezza da parte del sindaco: dica finalmente alla città, in maniera trasparente, chi sono i beneficiari di questa modifica subdola, mascherata da un atto amministrativo. Un atto che non evidenzia in maniera chiara che veniva avviata una procedura di modifica sostanziale degli indici di edificabilità. Nei fatti comporta uno spostamento di milioni di metri cubi nel centro di Cosenza per attività edificatorie. Da ciò emerge, ancora una volta, l’arroganza istituzionale e politica di collocarsi fuori dal confronto e dalle procedure a garanzia della buona amministrazione. Il sindaco, invece, ha fatto prevalere l’interesse privato rispetto a quello pubblico. Non dimentichiamo poi che il sindaco architetto nel Piano strutturale comunale (Psc) ha previsto, nei prossimi vent’anni, un aumento di soli 620 abitanti nel centro storico di Cosenza, proprio nel momento in cui il governo Gentiloni stanziava 90 milioni di euro e oggi il governo Conte sta programmando la spesa per la realizzazione delle opere che si dovranno realizzare per il rilancio di questa parte della città. Siamo veramente al paradosso. Si spenderanno 90 milioni per il centro storico di Cosenza e il sindaco, nel suo Psc, prevede di fatto uno spopolamento dell’area. Il Piano strutturale comunale andrebbe sicuramente rivisto alla luce di quello che si sta per concretizzare, e anche per non compromettere uno sviluppo a Sud della città che renderebbe più centrale la parte storica di Cosenza. Tale impostazione rischia ancora di più di marginalizzare la nostra città. I dati, forniti dall’ufficio Affari generali Servizi demografici del Comune di Cosenza, parlano chiaro: nel 2011 Cosenza aveva 69376 abitanti, nel 2017 arriviamo a 67239 (2137 abitanti in meno). Evidentemente la qualità della vita, i servizi idrici, di trasporto, il caos e la paralisi del traffico cittadino rendono sempre meno appetibile la città".

Carlo Guccione -Consigliere comunale Pd - Cosenza

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Serra, Psc: Liberamente incalza l'amministrazione comunale

Riceviamo e pubblichiamo

"Nel marzo 2017, l'attuale amministrazione si impegnava a riprendere la stesura del Piano strutturale comunale (Psc) sulla base di quanto stabilito nel 2010 con il piano 'Città degli Orti'. Pochi mesi dopo, durante la festa del Pd dell'agosto 2017, dallo stesso palco sul quale si annunciava la cittadinanza onoraria al presidente Oliverio, il sindaco dichiarava che il Psc era in dirittura di arrivo. Da queste promesse sono trascorsi due anni, eppure di questo 'arrivo' che la cittadinanza aspetta speranzosa, l'unica traccia è possibile riscontrarla in altre dichiarazioni, questa volta dell'ex vice sindaco, fornite lo scorso dicembre e secondo le quali l'amministrazione si impegna a portare il Psc in consiglio comunale per la prossima primavera. Alla luce dei continui annunci, poiché crediamo che questo tema sia di vitale importanza per il tessuto economico e produttivo di Serra, abbiamo presentato una interrogazione comunale nella quale chiediamo informazioni accurate sulla stato procedurale del piano strutturale. Riteniamo opportuno, infatti, che la tematica in oggetto debba essere esposta nei dettagli e che l'amministrazione sia in dovere di fornire delle risposte al fine di prendere impegni seri e concreti nei confronti della cittadinanza.

Di seguito, l'interrogazione comunale a firma dei consiglieri del Movimento civico serrese LiberaMente:

Premesso che

- l’attuale crisi economica ed occupazionale dovrebbe vedere l'Amministrazione comunale impegnata attivamente a fare quanto utile e necessario per risollevare l’economia cittadina;

- l'edilizia rappresenta uno dei settori più importanti per la nostra comunità non solo dal punto di vista economico ma anche e, soprattutto, da quello occupazionale;

- l’approvazione del PSC e del relativo Regolamento Edilizio ed Urbanistico potrebbe contribuire ad una ripresa dell’attività edilizia e delle numerose attività alla stessa correlate;

- l'approvazione del PSC avrebbe delle ripercussioni fortemente positive per le imprese ed i lavoratori del settore edilizio sia in termini di salvaguardia degli attuali posti di lavoro sia, verosimilmente, per la creazione di nuova occupazione e darebbe, altresì, nuovo impulso all’economia ed ai consumi con vantaggi anche per le attività commerciali locali;

- sono decorsi esattamente due anni e mezzo dall’insediamento dell’attuale maggioranza che aveva posto l’approvazione del nuovo PSC tra i punti principali del proprio programma elettorale e della futura attività amministrativa;

-ad oggi, nonostante gli impegni assunti, nonostante gli annunci di riattivazione dell’iter fatti già nell’imminenza dell’insediamento e nonostante il lasso di tempo intercorso, gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica che tanto potrebbero giovare all’economia della nostra cittadina non hanno ancora visto la luce.

Tutto ciò premesso,

i sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Liberamente, sollecitando l’Amministrazione ad intraprendere ogni azione necessaria per una rapida conclusione del procedimento.

 Interrogano per sapere

- a che punto si trovi il procedimento per la formazione ed approvazione del Piano Strutturale Comunale e del relativo Regolamento Edilizio ed Urbanistico;

- quali passaggi ulteriori sono stati fatti rispetto allo stato dell’iter al momento dell’insediamento; - quali i tempi verosimilmente previsti per la conclusione del procedimento e definitiva approvazione di tali strumenti di pianificazione.

Chiedono che su tali interrogativi venga fornita risposta scritta".

I Consiglieri comunali del gruppo Liberamente: Alfredo Barillari, Rosanna Federico, Cosimo Polito

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Piano strutturale comunale, il gruppo consiliare “Maierato democratica - lista Campana” replica alla maggioranza

Riceviamo e pubblichiamo

"Facendo seguito alle dichiarazioni fatte da qualche consigliere comunale di maggioranza relativamente all’iter per l’approvazione del Piano Strutturale Comunale (PSC) del Comune di Maierato, ci preme evidenziare alcune importanti situazioni che sembrerebbero essere state completamente ignorate o disconosciuto dal pur attento oratore sopra citato.

  1. Determina n.103 del 21.09.2007 : Conferimento incarico PSC e REU – Responsabile del Procedimento: Geom. Silvio Silvaggio
  2. Deliberazione della Giunta Comunale n.57/2008; Approvazione documento preliminare PSC - Responsabile del Procedimento: Geom. Silvio Silvaggio
  3. Deliberazione del Consiglio Comunale di Maierato n.25 del 30.09.2009 “Aozione Piano Strutturale Comunale” – Responsabile del Servizio: Geom. Silvio Silvaggio
  4. Determinazione n.254 del 9.12.2009 “Pubblicazione sul Quotidiano della Calabria dell’avviso di avvenuta adozione del PSC” - Responsabile del Servizio: Geom. Silvio Silvaggio

Potremmo continuare con l’elencazione di tutti gli atti collegati all’iter di approvazione del PSC attivato dall’Amministrazione Comunale di Maierato nel 2007 e si evince molto chiaramente che tutti gli atti hanno un solo responsabile dipendente comunale di categoria d4: geom silvio silvaggio.

Pertanto, non ci rimane che prendere atto della illegittimità dichiarata dall’ autorevole esponente della maggioranza relativamente a questi atti e quindi, anche a tutela dell’immagine dell’amministrazione Campana guidata dal Sindaco Sergio Rizzo, chiediamo che vengano attivate tutte le procedure per perseguire il responsabile di tanta illegittimità.

Ribadiamo,inoltre, così come già affermato dal Consigliere Franco Barbieri nell’ultima seduta di consiglio comunale, che tutti gli atti in questione vengano trasmessi alla Procura della Repubblica e alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Regione Calabria per tutti i relativi provvedimenti di competenza. Dal canto nostro ci attiveremo autonomamente a denunciare queste illegittimità ove mai fossero verificate!

Al contrario però, se così non fosse, il consigliere che ha declamato a bocca piena l’assoluta illegittimità degli atti adottati dalla nostra amministrazione relativamente all’iter di approvazione del PSC crediamo che dovrebbe fare pubblica ammenda per la leggerezza dimostrata nell’uso di certi aggettivi rivolti a chi rappresentava l’amministrazione comunale in quel periodo e correggere il tiro indirizzando la sua foga e la sua arringa contro il vero responsabile di quelle procedure!

Per quanto concerne, invece, le scelte programmatiche effettuate per la redazione del PSC ribadiamo l’assoluta convinzione che l’ampliamento da noi programmato per la Zona Industriale, anche in considerazione della condizione socio – economica che riguardava il nostro territorio, siano state le più corrette da effettuare in quel preciso momento storico! E, a questo proposito, vorremmo richiamare alla memoria di tutti coloro i quali in quel periodo hanno fortemente contrastato e criticato le scelte quanto meno poco opportune che altre amministrazioni avevano effettuato e che noi abbiamo corretto! Un particolare su tutti: se la memoria non ci inganna qualche illuminato amministratore aveva proceduto ad effettuare assegnazioni fittizie e mai rese operative di lotti ad aziende in cerca di

finanziamenti, prevedendo una estensione della Zona Industriale fino quasi all’altezza della Fontana degli Scrisi, in barba a tutte le esigenze reali delle aziende agricole e dei proprietari dei terreni interessati! Non mi pare di aver visto nemmeno una di quelle aziende assegnatarie investire e rendere operative quelle assegnazioni del tutto illegittime ed inopportune!!

Vorremmo aggiungere inoltre che tutti gli atti di competenza della Giunta e del Consiglio relativi alla procedura per l’approvazione del PSC si blocca di fatto il 15.02.2010 per tutte le ragioni e le motivazioni che riteniamo superflue ribadire, anche tra l’altro in attesa della pubblicazione e dell’aggiornamento da parte della Regione Calabria del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) almeno fino ad aprile 2016 (Delibera Giunta regionale n.3/2016 dell’11 aprile 2016 avente ad oggetto “Procedure per l’aggiornamento del Rischio Idraulico del PAI Calabria - Nuove Carte di Pericolosità e Rischio Idraulico - e la modifica delle Norme Tecniche di Attuazione e Misure di Salvaguardia (NAMS) del PAI relative al Rischio Idraulico”) ritenuta oltremodo importante e propedeutica a seguito di tutti gli eventi di dissesto idrogeologico e alluvionali che negli anni dal 2009-2010 e successivi avevano interessato l’intero territorio regionale.

Caro oratore accalorato, evita per il futuro di imbarcarti in analisi approssimate e del tutto fuori luogo effettuate magari per sentito dire o su suggerimento di qualche stratega occulto che non ha ancora avuto il coraggio di mettersi in gioco direttamente, per interesse o per codardia questo non è dato sapere.

Sostenere le proprie ragioni, anche a costo di perdere nell’ambito di una competizione corretta, non ci spaventa e non ci ha mai spaventato e lo abbiamo sempre fatto e dimostrato negli ultimi 25 anni in maniera coerente e corretta! Lasciamo ad altri le illegittimità da te declamate e sulle quali andremo avanti davanti agli organi competenti per tutelare la nostra immagine e la nostra dignità di amministratori del Comune di Maierato e per accertare le responsabilità reali di errori /o omissioni procedurali!

La presente comunicazione viene trasmessa oltre che agli organi di stampa e anche al Segretario Comunale del Comune di Maierato al fine di verificare la veridicità degli atti da noi elencati e richiamati e l’eventuale successivo accertamento, in qualità di responsabile dell’anticorruzione, di eventuali profili di responsabilità da parte del responsabile del procedimento per l’adozione e approvazione del PSC del Comune di Maierato".

I Consiglieri comunali del Comune di Maierato Sergio Francesco Rizzo - Francesco Barbieri -Domenico Liberto

A Pizzo parte il confronto sul Psc. Callipo: “Basta cementificazione e speculazioni immobiliari”

L'amministrazione comunale di Pizzo intende rispettare i tempi per l'approvazione del nuovo Piano strutturale comunale (Psc) entro il termine del 31 dicembre 2016 fissato dalla Legge regionale. È quanto comunica il sindaco Gianluca Callipo, in una lettera inviata ai consiglieri comunali per invitarli a contribuire alla redazione dell'importante strumento urbanistico, che sostituisce il Piano regolatore in vigore dalla metà degli anni ’90. “A tal fine - scrive Callipo - procederemo in breve tempo alla convocazione dell’apposita conferenza di pianificazione, così come previsto dalla Legge, partendo dal documento preliminare già approvato a suo tempo, che dovrà essere oggetto però di modifiche. È infatti intenzione di questa Amministrazione ridurre le aree urbanizzabili rispetto a quelle complessivamente previste dal documento preliminare, al fine di evitare ulteriore cementificazione in aree già eccessivamente urbanizzate, come, ad esempio, via Nazionale e i quartieri dell'ex 167”. Callipo, insomma, intende evitare “nuove costruzioni e le conseguenti speculazioni immobiliari che nei decenni passati hanno radicalmente cambiato volto alla città, con la nascita di quartieri dormitorio nella parte alta, che hanno inevitabilmente spopolato il centro storico, con gravi effetti per l'economia di Pizzo”. “Le conseguenze di quelle scelte le paghiamo ancora oggi - ha aggiunto il primo cittadino, commentando le finalità del nuovo Psc - e sebbene il centro storico stia comunque rifiorendo grazie agli interventi di riqualificazione e al rilancio del settore turistico, con molte nuove attività ricettive che stanno nascendo, sono pochi i cittadini residenti. Quando ci siamo insediati abbiamo invertito con decisione la rotta, impedendo nuove speculazioni immobiliari, a vantaggio del recupero dei vecchi edifici. Ora intendiamo proseguire su questa strada, elaborando un Piano strutturale che recepisca innanzitutto questo principio fondamentale: basta con il cemento e con i palazzoni”. Il processo di redazione del Psc sarà caratterizzato dal coinvolgimento di tutti i soggetti che vorranno partecipare, a cominciare dai consiglieri comunali, ai quali il sindaco ha chiesto massimo coinvolgimento. A questo scopo, già dall'approvazione del rapporto preliminare della Vas (Valutazione ambientale strategica) che dovrà accompagnare nella sua stesura definitiva il Psc, il sindaco ha inviato la bozza del documento a tutti i consiglieri, affinché nei prossimi giorni il preliminare di Vas possa essere portato all'attenzione del Consiglio comunale e vi sia tempo sufficiente per discutere e valutare le proposte di ognuno. “L'adozione di un Piano comunale strutturale – ha concluso Callipo - che tracci con efficacia il progetto strategico di città, è fondamentale per il futuro di Pizzo. Ecco perché mi auguro che su questo tema ci sia grande attenzione e una concreta partecipazione, con proposte scevre da finalità di mera lotta politica”.

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