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Qualità della vita, Saccomanno (Lega): "Calabria ancora ultima, indispensabile un cambio di passo"

“Nulla è cambiato! Ancora la Calabria è ultima per qualità della vita. Questo è l’amaro resoconto della graduatoria nazionale dell’annuale rapporto del “Sole 24 ore”. Le cinque città calabresi in fondo alla classifica. A parte il buon clima per il resto buio totale! Dati questi che devono far riflettere e che comprovano la grande difficoltà della regione di poter fare dei passi avanti dinnanzi ad un disastro esistente da oltre 20 anni a causa di una palese mala politica. La Calabria ha tutte le condizioni e gli elementi per poter, veramente, diventare una regione di rilievo e ove la vita potrebbe essere migliore rispetto a tanti altri luoghi. Ma, pur avendo delle enormi risorse naturali, non riesce a decollare per una politica che ha commesso tanti errori e specialmente nella assoluta assenza di seria programmazione. Non si può vivere alla giornata per affrontare le urgenze di sempre! E’ indispensabile che si comincino ad affrontare le criticità costruendo dei piani decennali e su questi poi proseguire affrontando sia le urgenze giornaliere che gli interventi strutturali. La Lega è pronta ad affrontare la sfida e, comunque, si augura che si voglia veramente cambiare passo e si cominci a correre per superare quelle disuguaglianze che, invece, di diminuire sono in forte aumento”.

Lo scrive in un nota, il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.

  • Published in Politica

Sono calabresi le due province italiane con la peggior qualità della vita

 

È riuscita a fare peggio dell'anno scorso. Vibo Valentia è diventata, infatti, l'ultima provincia italiana per qualità della vita. Il dato emerge dall'annuale indagine condotta dal Sole 24Ore in cui vengono comparati, su scala nazionale, una serie di indicatori.

Tra i parametri presi in considerazione per stilare la graduatoria, il quotidiano economico ha analizzato: affari, lavoro e innovazione; reddito, risparmi e consumi; ambiente, servizi e welfare; demografia, famiglia, integrazione; giustizia, sicurezza, reati; cultura, tempo libero e partecipazione.

Nell'edizione numero ventisette del rapporto, la provincia di Vibo Valentia si colloca in coda, ritornando nella medesima posizione occupata nel 1997 e nel 2005. Rispetto all'anno scorso, il vibonese scende, quindi, di un gradino e si colloca al 110/mo posto.

Non se la passa molto meglio, neppure la provincia di Reggio Calabria che precede Vibo di una sola posizione. Tuttavia, rispetto all'ultima edizione del rapporto il reggino ha recuperato una posizione.

Di poco migliore la sutuazione delle altre province calabresi. Crotone su situa, infatti, al 106/mo posto. L'area pitagorica in un anno è scivolata giù di ben 17 posizioni.

Ha perso terreno anche Cosenza passata, dalla 106/ma, alla 103/ma posizione.

Decisamente buona, invece, la performance della provincia di Catanzaro che dal 100/mo posto del 2015 è risalita all'attuale al 95/mo. 

Dalla parte opposta della graduatoria si trova, invece, Aosta che, forte dei dati relativi ad economia, demogradia e ordine pubblico, conquista il primato così come aveva già fatto in altre due occasioni

 

Qualità della vita, Crotone fanalino di coda d’Italia. Male Vibo, Reggio Calabria e Catanzaro

Risultati sconfortanti per le province calabresi in relazione alla qualità della vita misurata attraverso la classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza di Roma che tiene conto di 9 dimensioni d’analisi (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), 21 sottodimensioni e 84 indicatori di base.

In testa c’è Mantova (che dopo 4 anni scalza Trento), mentre in coda si trova Crotone (che perde 24 posizioni). Questo dato è però da approfondire: l’area pitagorica vanta un discreto tenore di vita ed è addirittura considerata “virtuosa” nel rapporto criminalità/popolazione, ma crolla in riferimento agli altri parametri.

A parte Cosenza (che dal 91^ posto sale al 77^), vanno male gli altri territori calabresi. Reggio Calabria scende dal 90^ al 102^ gradino, Vibo Valentia dall’83^ al 98^, Catanzaro dall’80^ al 96^.

In generale, la qualità della vita è “scarsa” o “insufficiente” in 54 province su 110.

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