A Mileto la presentazione del libro “Poesie d’amore, di fede e di ciarpame” di Rocco Mangiardi

Libera Vibo Valentia, in collaborazione con l'associazione ApertaMente, il Cantiere Musicale Internazionale e l’associazione Mnemosyne, presenta per giovedì 30 agosto alle ore 18,30 presso il Parco Archeologico di Mileto, il libro “Poesie d’amore, di fede e di ciarpame” scritto da Rocco Mangiardi, imprenditore lametino sotto scorta dopo aver denunciato i suoi estorsori.

Rocco Mangiardi avvia, nel 1988, un punto vendita di autoforniture a Lamezia Terme città in cui si stabilisce e abita ancora oggi. Di fronte ai tentativi di estorsione lui non esita nemmeno un secondo e decide di denunciare, puntando il dito con fermezza verso una delle cosche più forti del territorio lametino, quella dei Giampà. Dal 2009 vive sotto scorta e continua imperterrito ad unire al lavoro di imprenditore, l’impegno di diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva.

Molti si aspettavano da lui, un libro che mettesse nero su bianco tutta la sua vicenda personale, dall’incontro con le cosche alla rivendicazione della sua libertà, ma lui ha preferito lasciar parlare i sentimenti e le emozioni attraverso un libro di poesie. "Il ciarpame l’ho incontrato" dice, "e l’ho sconfitto in un aula di tribunale con l’arma dell’amore e della fede. Da quel momento, la mia vita e quella della mia famiglia è rinata".

Così nasce questo libro che come scrive nella prefazione Agnese Moro, figlia dello statista Aldo Moro, disegna “un mondo pieno di impegno non retorico, voglia di cose diverse, nella semplicità di vite che chiedono solo di essere buone, non per grandi motivi etici, ma semplicemente perché sono fatte così”.

Questo è il mondo dove Mangiardi patteggia per costruire e alimentare un’etica della libertà e del bene comune grazie alle parole che sono diventate gesti indispensabili per rendere un po' più libera tutta un’intera comunità.
A dialogare con l’autore sarà la Mariagilda Sorrentino, presidente dell’associazione ApertaMente di Mileto.

Inoltre, nel corso dell’iniziativa si terrà un’esibizione canora da parte della Maestra Caterina Francese del Cantiere Musicale Internazionale.

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Vittime innocenti delle mafie, sabato a Pizzo “Il coraggio di dire NO alla ‘ndrangheta”

Il coordinamento provinciale Libera Vibo Valentia, in collaborazione con il Circolo del Cinema Lanterna Magica e la Cooperativa Kairos, presentano l’iniziativa “Il coraggio di dire NO alla ‘ndrangheta”. La manifestazione, che si terrà a Pizzo Marina sabato alle ore 17:30 negli spazi dell’ex Museo della Tonnara (Lungomare Cristoforo Colombo), è organizzata in occasione della XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa proprio dalla rete di Libera che, come ogni anno, nel primo giorno di primavera, promuove manifestazioni ed iniziative su tutto il territorio nazionale nel ricordo delle vittime innocenti cadute per mano delle mafie. Durante l’iniziativa pizzitana verrà proiettato il film “Lea” del regista Marco Tullio Giordana, che racconta la tragica vicenda di Lea Garofalo, donna calabrese che ha pagato con la vita il tentativo di riscatto da un sistema familiare mafioso e violento. Al termine della proiezione sarà dedicato ampio spazio al confronto con Rocco Mangiardi, lametino testimone di giustizia che vive sotto scorta per aver detto no al racket, denunciando le minacce e i numerosi tentativi di estorsione. “L’ obiettivo di questa iniziativa - sostengono gli organizzatori – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina, e non solo, rispetto alla pericolosità del mostro delle mafie, mostro che si muove nel nostro quotidiano e che è molto più vicino a noi di quanto spesso siamo portati, ingenuamente, a credere. Il caso di Lea Garofalo e di Rocco Mangiardi – continuano Antonietta Villella (Lanterna Magica) Giuseppe Borrello (Libera Vibo Valentia) e Francesco Pascale (Cooperativa Kairos) - ci fanno capire che il sistema mafioso è come una ragnatela: tanto sottile da risultare trasparente, ma resistente e forte da trasformarsi in una trappola dalla quale può sembrare impossibile liberarsi. Soltanto sinergie sane tra parti sane della società possono creare circoli virtuosi di buona cittadinanza, presidi di legalità e giustizia, uniche vie per liberarsi dal giogo mafioso e per sensibilizzare tutti, soprattutto i più giovani, rispetto a questo tema”.

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