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Serra. Sistema idrico, Jlenia Tucci: “Dal PD contorte manovre per appropriarsi ingiustamente dei meriti”

“È già un passo avanti che, dopo i nostri approfondimenti mirati a ricostruire la verità dei fatti, sia stata riconosciuta almeno l’esistenza di un documento del 2014 che testimonia la conferma del finanziamento per il potenziamento del sistema idrico, ora si tratta di far ammettere all’amministrazione comunale che, essendo quell’atto emesso dalla Regione Calabria in data successiva al decreto di revoca prodotto per difetto di comunicazione fra gli uffici, sarebbe stato da considerarsi perfettamente valevole senza l’intervento di contorte manovre politiche volte a far appropriare il PD della paternità di quel finanziamento”.

È quanto afferma il consigliere comunale Jlenia Tucci che ricostruisce l’intera procedura che ha portato il Comune di Serra San Bruno ad ottenere il finanziamento di 250.000 euro che costituisce l’inizio del processo di distacco da Sorical.

“Ho già avuto modo di ribadire – spiega l’esponente di ‘In alto volare’ - che la riassegnazione delle risorse con un nuovo decreto è un fatto meramente tecnico che serve ad equiparare la fonte di revoca e quella di riaccredito. Dunque, un passaggio formale che consente alla Regione di riassegnare i fondi con un atto dello stesso livello. Lo dimostra, ancora, l'agire in continuità in merito alla procedura di gara di affidamento dei lavori che, come avevo già avuto modo di spiegare anche ai microfoni di RS98, vengono affidate in via definitiva senza indire nuove gare.

Il resto, e cioè le dichiarazioni pronunciate in assenza di contraddittorio, è solo propaganda a buon mercato. Detto che l’avvio dei lavori è indubbiamente un evento positivo per la nostra comunità, non si può però sorvolare sul modo di approcciarsi alle diverse situazioni dell’amministrazione comunale che, con fare spesso arrogante, tenta di impadronirsi dei risultanti conseguiti da altri. 

Se l’amministrazione è davvero capace – conclude Tucci – procuri ed utilizzi nuovi fondi. Solo allora avrà titolo ad autoelogiarsi e non ora che si giova di un finanziamento ereditato”.

Regione. In Commissione discussione sulle carenze di Protezione Civile, Sorical e Arpacal

La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta da Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori odierni i rappresentanti della Protezione civile della Calabria, della Sorical (Società per le risorse idriche) e dell’Arpacal.  “La seduta di oggi – ha detto Morrone a conclusione dei lavori – ha avuto il merito di far emergere dai rappresentanti delle tre società le carenze e le criticità di importantissimi settori della infrastrutturazione civile regionale. Non vi è dubbio, anche per la contingenza del momento – ha rilevato Giuseppe Ennio Morrone – che l’audizione del dottore Tansi, responsabile della Protezione civile, abbia messo in chiaro quanto sia poco efficace e mal distribuita sul territorio la rete della Protezione civile calabrese. Tansi – ha detto ancora Morrone – ha riportato all’attenzione della Commissione lo stato di disorganizzazione di una struttura, che conta ben 91 dipendenti in sala operativa contro i nove della Regione Lombardia,  dedicata soprattutto ad interventi di particolare cruenza naturale, come i terremoti e le alluvioni. In tal senso, giudico positivo che siano stati interessati tutti i Comuni calabresi affinché entro i prossimi 90 giorni provvedano ad inviare alla Regione ed alla Protezione civile la mappatura dei luoghi di raccolta delle popolazioni in caso, appunto, di terremoti e l’individuazione di zone per l’atterraggio degli elicotteri per accelerare i primi soccorsi in caso di sisma di forte entità. I dati comunicati da Tansi – ha detto  il presidente della Commissione – lasciano di che riflettere, peraltro confermati dalla recentissima elaborazione dell’Istituto nazionale di Statistica, che evidenziano come in Calabria siano circa 450 mila gli edifici a rischio sismico”.  Su tali problematiche, la Commissione ha approvato una mozione unitaria per chiedere al Presidente Nicola Irto una seduta apposita di Consiglio regionale.  In seguito, la Commissione ha audito il Commissario liquidatore della Sorical, l’on. Luigi Incarnato, e il direttore generale della società, il dottor Simone Lo Piccolo.  “Dalle loro audizioni – ha proseguito Giuseppe Ennio Morrone -  emerge lo stato di grave crisi debitoria dei Comuni calabresi, pari a 368 milioni di euro, nei confronti della Sorical. Non vi è dubbio – ha affermato – come sia necessario corresponsabilizzare gli enti e, contemporaneamente, affrontare con determinazione il rilancio degli investimenti per il potenziamento e l’ammodernamento della rete idrica calabrese che appare fatiscente in ogni provincia della regione. Infine, l’audizione dell’avv. Francesca Gatto, commissario dell’Arpacal – ha terminato Giuseppe Ennio Morrone – ha chiuso una giornata di straordinario interesse di cui la Commissione  presto ne discuterà con gli altri organi istituzionali. L’organismo ha molto apprezzato le linee di lavoro dell’avv. Gatto, i cui esiti sono certamente esiziali per affrontare in maniera efficace la prevenzione e la salvaguardia in materia ambientale”. Il presidente della Commissione ha reso noto che durante la prossima seduta saranno auditi ilvVicepresidente della Giunta regionale, professor Antonio Viscomi, il dirigente generale del dipartimento risorse umane e controlli della Giunta reigonale, il dirigente generale del dipartimento Bilancio riguardo la situazione economico/finanziaria delle società partecipate e/o controllate, nonché degli enti strumentali della Regione Calabria.  Ai lavori hanno fornito il loro contributo i consiglieri Nicolò, Pasqua, Cannizzaro e Guccione.

 

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Alaco, "Acqua sporca": rinvio a giudizio anche per 2 dipendenti del Comune di Serra San Bruno

Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione. Sono questi i reati contestati a vario titolo, dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, alle 16 persone rinviate a giudizio nell'ambito dell’inchiesta denominata "Acqua sporca".

Le indagini,  finalizzate a far luce sulla gestione del bacino idrico dell'Alaco, nel 2012 hanno portato, tra l’altro, al sequestro dell’invaso che eroga acqua potabile a decine di comuni delle province di Vibo Valentia,  Catanzaro e Reggio Calabria.

Fissata anche la data della prima udienza del processo che verrà celebrata il 21 aprile del 2017. A sostenere la pubblica accusa sarà il pubblico ministero Benedetta Callea. Nel processo si sono costituite parte civile cinque associazioni a difesa dei consumatori e un comitato civico.

Questi i nomi dei 16 rinviati a giudizio: Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro (quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti di potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo); Vincenzo Pisani (addetto analisi di laboratorio e trattamento delle acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico del Comune di Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo del Comune di Serra); Francesco Catricala' (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente servizio prevenzione e promozione salute del settore Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio.

Sorical “taglia” l’acqua ai Comuni che non pagano: gli enti interessati

La Sorical è pronta a ridurre la portata dell’acqua fornita a numerosi Comuni calabresi. La decisione deriva dal mancato pagamento delle relative quote e causerà nuovo disagi ai cittadini. Nella foto potete riscontrare i Comuni interessati.

Serra. Caso acqua, Jlenia Tucci punge l'amministrazione comunale: “Agire subito, evitare i calcoli politici”

“Considerando la rilevanza della questione relativa alla potabilità dell’acqua, ho ritenuto, insieme al gruppo di cui faccio parte, di approfondire tutti i dettagli relativi al progetto del potenziamento del sistema idrico”. È quanto afferma il consigliere comunale di “In alto volare – Serra pulita” Jlenia Tucci che va a fondo su un aspetto molto sentito dalla popolazione serrese. Il distacco da Sorical e la realizzazione dell’autonomia del rifornimento idrico sono infatti percepite come azioni non differibili e nella scorsa campagna elettorale tutte le compagini hanno espresso la volontà di attivarmi in questo senso. “Non ritenendomi soddisfatta dalle risposte avute a seguito dell’interrogazione presentata – spiega Tucci riferendosi anche al civico consesso di qualche settimana addietro - ho chiesto ed ottenuto una serie di informazioni presso gli uffici del Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria. In particolare, da queste interlocuzioni è emerso che tendenzialmente l’amministrazione regionale sta cercando di recuperare tutti i fondi inerenti progetti di questo tipo per poi riassegnarli e che allo stato il finanziamento di 250.000 euro, diversamente da quando i vertici dell’esecutivo avevano affermato, non è stato revocato e che è possibile evitare la revoca proponendo una nota in cui va evidenziato che il progetto è esecutivo, che è stato già indetto il bando di gara e che il Comune di Serra San Bruno ha stipulato il contratto di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Spiace rilevare – sostiene l’esponente dell’opposizione - che il sindaco voglia resettare tutto adducendo una presunta carenza progettuale e ricominciare da capo elaborando un nuovo progetto. In questo momento, servirebbe una maggiore celerità e se proprio ci sono delle carenze sarebbe più opportuno apportare eventuali modifiche e non ripartire da zero perdendo ulteriore tempo. Perdere il finanziamento potrebbe significare da un lato creare un pregiudizio erariale in capo all’Ente e dall’altro far attendere ancora la comunità che ha bisogno di certezze su un tema così importante. I serresi – conclude - sperano che gli interessi della collettività prevalgano sui calcoli politici e che su tutto ciò che riguarda la salute pubblica ci sia sempre la collaborazione e non operazioni di altro tipo”.

Serra, è ancora scontro in Consiglio comunale sulla raccolta differenziata

Serpeggia ancora la tensione fra i diversi gruppi presenti in Consiglio comunale. Il civico consesso (assenti Cosimo Polito e Francesco Zaffino) vive infatti una seduta caratterizzata da un acceso scambio di vedute fra le parti in causa dal quale emerge uno scontro che sembra andare al di là del profilo prettamente amministrativo. In apertura, il sindaco Luigi Tassone risponde all’interrogazione di “Liberamente” illustrando “la difficile situazione di partenza” con riferimento ai rifiuti e sottolineando “gli effetti del sequestro dell’isola ecologica” e “l’abbandono del parco macchine”. Ammette l’assenza di un piano economico, ma rileva “l’evidente risparmio” derivante dal nuovo sistema di raccolta e “la diminuzione dell’indifferenziato”. Rosanna Federico mostra insoddisfazione per “una risposta che non è stata dettagliata” e ribadisce “la perdita rispetto al servizio svolto in autonomia”. Dello stesso avviso è Alfredo Barillari per il quale “quelle dette dal sindaco sono cose note”, peraltro prive di “cifre precise”, ed indicano “una scelta sbagliata” dell’impostazione del servizio di raccolta che, dato l’abbinamento dell’umido all’indifferenziato, si traduce in “disagi per i cittadini” e “non consente risparmi”. Tassone specifica che “è stata tamponata l’emergenza” ed il vicesindaco Walter Lagrotteria aggiunge che “della situazione è ben cosciente qualche esponente oggi nelle fila di ‘Liberamente’ ”. Jlenia Tucci coglie l’occasione per informare che relativamente al progetto del potenziamento della rete idrica “al momento non c’è nessuna revoca, ma l’amministrazione regionale intende procedere in tal senso. Tuttavia – spiega la rappresentante di ‘In Alto volare’ – il Comune, per evitare la revoca, può presentare una nota facendo presente che è già stata indetta una gara, che è stato sottoscritto il mutuo e che le prime rate sono state pagate”. Il primo cittadino esprime la volontà di “rivedere il progetto” in quanto “carente” e rassicura circa “il distacco da Sorical”. Ma la discussione sorta dal fuoriprogramma di Tucci, allo stesso modo del dibattito sui rifiuti, lascia trapelare un evitabile nervosismo stoppato dalla presidente del Consiglio Maria Rosaria Franzè che procede al passaggio al successivo punto all’ordine del giorno. Sulla deliberazione n. 47/2016 della Corte dei Conti relazione Lagrotteria che pone l’accento sulle “criticità” concernenti “la riscossione dei tributi” e “le erogazioni ai dipendenti”. Il disco verde alla presa d’atto avviene con l’astensione delle opposizioni. Identica votazione poi sul riconoscimento di un debito fuori bilancio con Federico che invoca “una ricognizione delle sentenze esecutive” e Tassone che replica sostenendo che “siamo impegnati in una ricognizione di tutto il contenzioso”, settore additato come “esplosivo”. 

Serra. Distacco da Sorical e sistemazione parco giochi, Jlenia Tucci chiede lumi al sindaco

Due questioni, per motivi diversi, molte sentite dalla popolazione serrese sono state poste al centro di altrettante interrogazioni presentate dal consigliere di minoranza Jlenia Tucci che ritiene necessario controllare quei processi che incidono in maniera significativa sulla qualità della vita. La prima concerne “l’attuazione del progetto di potenziamento del sistema idrico e la tempistica del processo di distacco da Sorical”. Dopo aver ricordato i disagi derivanti dalla non potabilità dell’acqua e le vicende – anche di carattere giudiziario - concernenti l’invaso dell’Alaco, l’esponente di “In alto volare – Serra pulita” pone l’accento sul finanziamento assegnato, sul finire del 2012, dalla Regione Calabria al Comune di Serra San Bruno, dell’importo di 250.000 euro per il “Potenziamento della rete idrica”, strutturato attraverso la concessione di un contributo annuale quindicennale di 16.700 euro da utilizzare per il rimborso delle rate di ammortamento di un mutuo a carico dell’Ente. Considerato che la precedente Giunta comunale ha approvato la direttiva per l’utilizzo dei fondi ed il progetto esecutivo (che prevede il recupero delle sorgenti esistenti e la captazione di nuove sorgenti), Tucci chiede di conoscere “la data di inizio dei lavori relativi al potenziamento del Sistema idrico e la tempistica di attuazione del processo di distacco da Sorical”. Il secondo quesito riguarda “il recupero del Parco delle Rimembranze ubicato lungo il viale Certosa”. Tale area, ad avviso della rappresentante dell’opposizione, “appare degradata a causa del logorio delle strutture nonché per azioni connotate dall’assenza di senso civico”. Il precedente esecutivo ha ottenuto un finanziamento dalla Regione di 150.000 euro per la sistemazione del parco giochi e il progetto esecutivo prevede “la sistemazione delle aree pubbliche destinate a pubblici parcheggi esistenti e la formazione di nuovi parcheggi”; punta a “riqualificare e valorizzare l’area di intervento implementando l’arredo e il verde urbano”; consente di “integrare la già esistente pubblica illuminazione con apparecchi innovativi alimentati da fonte di energia rinnovabile” e migliora, “essendo previsto l’impianto di videosorveglianza, le condizioni di sicurezza”. Nello specifico, è prevista “la sistemazione del Parco giochi con la realizzazione di un’altalena classica monoposto, un’altalena classica biposto, un dondolo bilico a due posti, e un gioco a molla in polietilene singolo a molla singola”. Tucci chiede ora di sapere “i motivi per i quali i lavori inerenti il recupero del ‘Parco delle Rimembranze’ non sono ancora partiti e la tempistica, prevista ed effettiva, di concretizzazione del progetto”.

Sorical: “Acqua conforme nel 97% dei casi, giù i costi del 10,30%”

"Oggi l’assemblea del soci di Sorical Spa ha approvato il bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2015. L’esercizio chiuso ha fatto registrare un netto miglioramento del quadro economico e finanziario che, come effetto immediato, ha consentito già da gennaio del 2016, di ridurre la tariffa applicata ai Comuni del 10,30% rispetto al 2015”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Società risorse idriche calabresi. “In assemblea – viene specificato - la Regione Calabria, che detiene il 53,5%, è stata rappresentata dal Capo della segreteria del presidente Mario Oliverio, Franco Iacucci, mentre il socio privato, Acque di Calabria S.p.a., è stato rappresentato dall’ingegnere Guido Turconi. All’assemblea hanno partecipato anche i liquidatori Luigi Incarnato e Baldassare Quartararo. In particolare, i dati consuntivati nel Bilancio approvato mostrano, anche per il 2015, una riduzione significativa rispetto ai dati del 2013 dei costi generali del 14% ed in particolare dei costi operativi dell’11% e un aumento degli incassi, triplicati rispetto al 2013 (erano del 53% nel 2014 sul 2013) che si attestano a 93,9 milioni di euro. L’indebitamento consolidato ha subito un’ulteriore contrazione, passando dai 373 milioni di euro del 2014 a 229 milioni nel 2016 con una riduzione di 114 milioni di euro (-31%). Nel corso dell’assemblea i due liquidatori hanno tra l’altro esposto ai soci il piano di investimenti programmati per l’anno in corso, che prevede a consuntivo impieghi complessivi per 16 milioni di euro. I liquidatori hanno esposto ai soci gli esiti delle analisi di qualità delle acque svolte nel corso del 2015, che su un totale di  5.013 controlli, hanno riscontrato la conformità nel 97% dei casi”.

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