I Vigili del Fuoco bloccano lo Stretto: protesta presso gli imbarchi a Villa

I Vigili del Fuoco della USB Calabria stanno manifestando a Villa San Giovanni. La protesta segue quelle già effettuate nei giorni scorsi sia a livello regionale che a livello nazionale e chiede un’inversione di tendenze rispetto al vecchio piano Monti che ha tagliato le risorse al Corpo e, di fatto, sta licenziando i precari. Oggi in Italia il numero dei Vigili del Fuoco è davvero irrisorio, con un rapporto per numero di abitanti che è il più basso d’Europa: infatti, secondo gli standard europei, in Italia occorrerebbero ben 60.000 Vigili del Fuoco permanenti, mentre nella realtà attuale ve ne sono soltanto 28.000! Nella nostra regione, poi, si raggiungono dei numero davvero assurdi, con punte di 1 vigile del Fuoco ogni 9.000 abitanti a Cosenza (lo standard europeo prevede il rapporto di 1 V.F. per 1.000 abitanti), per una provincia che è tra le più estese d’Italia. Per questo motivo i Vigili del Fuoco oggi si sono riuniti a Gioia Tauro per chiedere da una parte assunzioni immediate, a partire dai precari che sono stati lasciati in mezzo ad una strada dopo anni ed anni di servizio, dall’altra per ottenere i rinnovi contrattuali bloccati da oltre 7 anni, con una perdita, in termine di potere di acquisto degli stipendi, assolutamente inaccettabile. A causa della protesta, il transito dei traghetti da e per Messina, sta subendo forti ritardi e blocchi parziali. La protesta di oggi precede lo sciopero del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, con manifestazione prevista a Roma per dopodomani (venerdì 11 giugno).

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Migranti, Usb: “Finisce il presidio, ma non la lotta”

“L’autonoma decisione dei migranti di rientrare nel centro accoglienza nasce dagli impegni assunti ieri in Prefettura che lasciano sperare in condizioni di vita migliori all’interno della struttura,  per cui ci sarà una massima attenzione perché le cose cambino davvero”. È quanto si legge in una nota dell’Usb che precisa la vicenda. “Stamattina – spiega il sindacato autorganizzato - al termine della conferenza stampa tenuta dai comitati locali, da alcuni sindacati, tra cui Usb, e dai rappresentanti dei migranti, questi ultimi hanno dato seguito a quanto deciso ieri sera in un’assemblea e sono rientrati nel centro. Alta sarà l’attenzione di tutti perché gli impegni siano rispettati e, in tutti i casi, il comitato che si è spontaneamente costituito, vigilerà e si terrà in contatto con i migranti per verificare che le condizioni siano davvero diverse rispetto al passato. Se così non dovesse essere, la protesta riprenderà in modo ancora più determinato e deciso di prima. Il responsabile nazionale della Usb Migranti – viene aggiunto - ha intanto chiesto un incontro al Ministro degli Interni, per valutare la situazione a Lamezia e sapere quali saranno le azioni perchè sia la dignità delle persone sia tutelata e rispettata. La solidarietà diffusa manifestata verso i migranti in protesta, che fa da contraltare alle dichiarazioni infastidite ed a volte xenofobe di alcuni esponenti della destra locale, ha fatto scoprire una Lamezia diversa, una Lamezia viva, solidale, una Lamezia disposta all’ascolto e all’accoglienza. È da questa esperienza, che ha permesso a molti di venire a contatto e conoscere una umanità straordinaria rappresentata da ragazzi venuti da lontano – è la conclusione - che occorre ripartire per mettere in risalto le capacità che questa città ha di accogliere e di essere vicina a chi reclama il rispetto dei diritti”.

Caso Sacal, l’Usb “con i lavoratori per il rispetto dei diritti”

Partecipata manifestazione dei dipendenti Sacal questa mattina davanti al Comune di Lamezia Terme. “I lavoratori – spiega al proposito l’Usb - hanno ritenuto di manifestare il proprio disagio poiché da tempo preoccupati per la piega che sta prendendo la vicenda della smembramento della Sacal, con la costituzione di una società parallela, i cui orizzonti sono a tutt’oggi indefiniti: sarà una società interamente controllata da Sacal? Si avrà una quota minoritaria del 40% ceduta a soggetti terzi? Oppure sarà addirittura a maggioranza privata? E i lavoratori, a tempo indeterminato o stagionali, in che modo saranno tutelati, visto che i primi accordi, raggiunti con le solite sigle complici, non chiariscono affatto questi dubbi, anzi. La manifestazione con la presenza di quasi tutti i lavoratori interessati – sottolinea il sindacato autorganizzato - fatta eccezione per coloro che erano in servizio questa mattina, ha visto una folta partecipazione dei delegati Ubs  che hanno sventolato con orgoglio la bandiera del sindacato. L’impatto della presenza di così tanti lavoratori ha avuto come effetto quello di portare il sindaco ad aprire le sale del consiglio comunale ai manifestanti in una sorta di assemblea aperta, nella quale i rappresentanti dei lavoratori hanno esposto le ragioni del sit-in di oggi. Giuseppe Benanti, dirigente regionale delle Usb Trasporto Aereo – viene precisato - ha chiesto chiaramente le immediate dimissioni dell’attuale CdA della Sacal ed ha manifestato la forte preoccupazione per le incognite di un futuro assolutamente incerto, così come prospettato dall’accordo sottoscritto solo da sigle minoritarie, accordo che manderebbe allo sbaraglio i dipendenti senza le giuste e dovute garanzie. Benanti ha comunque annunciato che, nel previsto incontro di mercoledì prossimo, richiesto ed ottenuto dall’Usb con il sindaco della città, saranno illustrati i dettagli della vicenda, specificando meglio tutte le questioni inerenti alla questione in argomento. La posizione del sindaco di Lamezia, che, trascurando alcuni passaggi importanti a causa dei quali si è arrivati a questa situazione, ha assicurato la difesa di tutti i posti di lavoro, stabili e precari, appare comunque importante in vista del Consiglio di Amministrazione del prossimo 23 marzo. Proprio in vista di quest’ultima riunione – conclude l’Usb - un’analoga richiesta di incontro come quella che si svolgerà mercoledì con il Comune di Lamezia, l’Usb Trasporto Aereo, l’ha lanciata anche al presidente della Provincia di Catanzaro, visto che, dopo il Comune di Lamezia, questa è il socio maggioritario”.

Sacal, l’Usb proclama lo stato di agitazione del personale

“Dopo la denuncia di Usb Lavoro Privato Calabria, che ha portato a conoscenza dell’opinione pubblica e della classe dirigente regionale, lo smembramento in atto della società aeroportuale, la dirigenza Sacal continua imperterrita nel suo percorso distruttivo di smembramento dell’azienda e di annullamento dei diritti e di riduzione dei salari dei dipendenti, malgrado molti esponenti del Cda e politici abbiano chiesto di volerci vedere chiaro, dal momento che il mandato dato al presidente non è in linea con quanto da lui effettivamente realizzato”. È quanto si legge in una nota del sindacato autorganizzato che dà la sua versione dei fatti: “nell'accordo sottoscritto, con la complicità di alcune OO.SS., Cisl e Uil, che ha visto il netto rifiuto delle altre,

A) non vi è traccia, qualora la nuova società dovesse fallire o essere in crisi, di alcuna tutela nei confronti dei lavoratori, con gli stessi lasciati al loro destino;

B) si precisa che ‘... nei confronti dei lavoratori stagionali la società handling si impegna a riconoscere entro 24 mesi dal trasferimento, il diritto di precedenza normato dalla legge anche nel caso di assunzioni a tempo indeterminato’, il che vuol dire che per due anni, se si dovessero fare assunzioni, la precedenza è di chi ha già lavorato in Sacal. E poi? L’accordo consente di assumere chi vogliono loro, seguendo criteri non specificati e chi ha lavorato con Sacal come stagionale per anni, si arrangi.

C) si specifica che ‘...la società di handling, manterrà gli accordi di secondo livello precedentemente sottoscritti da Sacal Spa, con l'impegno a ridiscuterli, non appena verrà costituita la nuova società attraverso la contrattazione di secondo livello’, il che  vuol dire che questi accordi di secondo livello potranno essere annullati successivamente, con la chiara intenzione di  produrre un peggioramento delle condizioni salariali dei dipendenti, aggirando quanto previsto dall’art.47 della legge 428/90, che stabilisce che : ‘... è tenuto ad applicare i trattamenti economici e normativi, previsti dai contratti collettivi anche aziendali vigenti alla data del trasferimento...’;

D) si stabilisce che verrà mantenuta ‘L’Afa regolata dall’ordine di servizio prot. n 1323 del 20.12.2013’ o ‘L’Indennità percepita al personale ex Alitalia rimarrà nella medesima voce di corpo del cedolino è congelata nella misura percepita all'atto del trasferimento’ col risultato di mantenere un trattamento economico di favore per alcuni dipendenti, mentre per altri con molta probabilità non verranno confermati i vecchi premi di produzione?

E) si afferma che: ‘... i lavoratori si sono dichiarati soddisfatti delle informazioni avute…’, significando che i lavoratori hanno approvato quanto proposto dalla dirigenza. Ma così non è, perché  alla riunione con Sacal, non erano presenti tutti i 126 dipendenti interessati, come spesso dichiarato, ma solo una minima parte”

“Ora – aggiunge l’Usb - a fronte di un attacco violento ai diritti dei lavoratori Sacal, assistiamo al solito balletto dei sindacati, in un continuo di accuse reciproche, che dopo essere stati latitanti in tutti questi anni e aver fatto fallire per ultimo le elezioni per le RLS, finiscono con il dimenticare la cosa più importante: i lavoratori ed i loro diritti. A questo punto, dopo le molteplici dichiarazioni stampa di politici e sindacalisti, non vorremmo che, avuto il proprio personale momento di notorietà, tutto ricada nel silenzio assordante del dimenticatoio, trascinando tutti i lavoratori, le loro famiglie e i loro diritti e da qui a breve, a perdere posti di lavoro e vedere diminuire le aspettative di vita delle nostre famiglie. Per questo motivo – è la conclusione - nell’attendere ancora il richiesto confronto con il sindaco della città di Lamezia Terme, nella sua qualità di azionista di maggioranza, la scrivente O.S. Usb Lavoro Privato Calabria, si vede costretta ad attivare le procedure di raffreddamento dei conflitti sindacali – legge 146/90 e ss.mm. 83/2000 e di ufficializzare lo stato di agitazione del personale”.

Usb denuncia: “Alla Regione personale spostato come pacchi”

“I lavoratori della Regione Calabria stanno manifestando questa mattina davanti la cittadella regionale per protestare contro lo smantellamento della protezione civile. In un territorio come il nostro, costretto all’eterna emergenza per i gravissimi e ben noti problemi di dissesto idrogeologico, la Regione Calabria decide in modo sconsiderato, di tagliare di quasi il 50% il personale della Protezione civile, dichiarando l’esubero di 48 lavoratori, messi a disposizione del personale, con la dichiarata intenzione di esternalizzarne i servizi”. È quanto viene affermato in una nota dalla federazione regionale dell’Usb, presente alla manifestazione odierna, che essendo “al fianco dei lavoratori scesi a protestare davanti al palazzo della cittadella,” denuncia “oltre a questa iniziativa suicida della politica regionale, anche l’idea che si ha alla Regione Calabria di poter disporre del personale, spostandolo come dei pacchi postali, non solo da un ufficio all’altro, ma anche addirittura da una città all’altra. Una delegazione di lavoratori – viene infine precisato - ha chiesto di essere ricevuta dai vertici politici della Regione”.

Lavoratori precari: USB Calabria ha incontrato i rappresentanti del Governo

Ieri a Monasterace, in occasione della Festa della Ripartenza, la federazione regionale USB, assieme ai lavoratori Lsu-Lpu, hanno incontrato il ministro Poletti ed il vice ministro Bubbico. Ai rappresentanti del Governo il sindacato ha rappresentato i problemi dei lavoratori precari specificatamente alla continuazione dei progetti per l’anno 2016 ed in particolare al problema relativo ai Comuni in dissesto o pre-dissesto, oltre alla questione dei tempi medi di pagamento dei lavoratori. Su questi argomenti, si è convenuto che la USB invierà le proprie proposte per risolvere i problemi.  Al termine dell’incontro, la USB ed i lavoratori hanno anche incontrato l'assessore regionale Roccisano, al quale è stato chiesto di inviare immediatamente una lettera ai Comuni calabresi, dando disposizioni per la continuazione, senza soluzione di continuità, dei progetti anche per il 2016. Infine, è stato chiesto all’assessore di farsi portavoce con il presidente della Giunta Oliverio, per la convocazione di una assemblea di tutti i sindaci calabresi, al fine di chiarire tutti gli aspetti contrattuali da mettere in atto per la continuazione dei rapporti di lavoro degli Lsu-Lpu, così come fatto lo scorso anno. Al termine degli incontri, la USB attende "fiduciosa gli interventi sia del governo centrale, sia della Giunta regionale".

 

"Bocciati dal Governo gli emendamenti per i lavoratori Lsu-Lpu"

"Le notizie che giungono da Roma sulla vertenza degli LSU/LPU, non sono per niente confortanti, anzi". Ad esprimere un giudizio negativo sull'andamento dei lavori parlamentari è la Federazione regionale USB Calabria che spiega: "Nella più totale indifferenza e senza uno straccio di dibattito, la maggioranza di governo, composta da Pd, Ncd e forze limitrofe, sta bocciando, uno per uno, tutti gli emendamenti,  compresi quelli che avrebbero dovuto garantire la continuità contrattuale ai 5.000 lavoratori calabresi, condannati, invece, ad rimanere precari a vita. Ci aspettiamo una presa di posizione dura da parte di quei parlamentari calabresi che avevano assunto precisi impegni dopo gli incontri con la USB Calabria, impegni tutti disattesi per decisione del governo".  Alla luce di questo, la USB - è la sollecitazione dell'organizzazione sindacale - invita tutti i lavoratori alla mobilitazione generale, non limitandoci, stavolta, a scioperi e manifestazioni, che non sembrano riuscire a svegliare le coscienze di questa politica, ma attuando forme di protesta anche eclatanti. Non permetteremo a nessuno, dopo 20 anni di lavoro nero, di ributtare i lavoratori nel limbo della precarietà. Non permetteremo che i Comuni calabresi continuino a funzionare solo utilizzando i lavoratori in nero. Non permetteremo che quanto abbiamo conquistato con anni di lotte, venga azzerato per una decisione di un governo incapace di garantire i più elementari diritti ai cittadini ed ai lavoratori. USB invita, dunque, tutti i Sindaci, colpiti anch’essi da questa decisione iniqua, a stare al fianco dei propri lavoratori per non rendersi complici di questo governo". Ai lavoratori, infine, USB chiede di riappropriarsi della propria dignità, unendosi alle iniziative che il nostro sindacato - annuncia USB Calabria - metterà in campo assieme agli Lsu-Lpu, già nei prossimi giorni, in concomitanza dei nuovi lavori parlamentari, in cui si ridiscuterà l’emendamento. Riprendiamoci la lotta".

 

L'annuncio di USB Calabria: "Lsu-Lpu pronti alla mobilitazione"

Si è svolta a Marina di Gioiosa Jonica un’assemblea organizzata dalla USB Calabria per affrontare le problematiche dei lavoratori ex Lsu-Lpu, i cui contratti andranno in scadenza il prossimo 31 dicembre. "La situazione - denuncia una nota inoltrata dalla USB Calabria - non è certamente delle più rosee, visto che nella legge di stabilità presentata dal governo, non vi è traccia delle risorse necessarie per la continuazione lavorativa degli ex LsuLpu. L'assemblea che, oltre alla presenza dei dirigenti di USB Aurelio Monte, dell’Esecutivo regionale Calabria, Antonio Trifoli, Domenico Romeo e Cosimo Aiello, dirigenti territoriali USB, oltre che RSU in alcuni comuni della locride, ha registrato la partecipazione di delegazioni di molti lavoratori utilizzati in vari Comuni della zona, nonché la presenza di alcuni sindaci che, con il loro intervento, hanno contribuito attivamente a mettere in risalto quelle che sono le problematiche pratiche da risolvere per permettere il rinnovo della contrattualizzazione. In particolare, Antonio Longo, sindaco di Mammola, Salvatore Fuda sindaco di Gioiosa Jonica, Pino Vumbaca sindaco di San Giovanni di Gerace e Maria Tropeano vice-sindaco di Stilo, hanno posto l'accento sul fatto che è necessario un intervento giuridico per estendere le deroghe, già previste per i finanziamenti ministeriali e regionali, anche ai Comuni, in modo che questi possano utilizzare, per quanto possibile, anche proprie risorse; nel contempo, occorre anche procedere alla proroga dei contratti visto che sicuramente non vi saranno i tempi tecnici per interrompere i vecchi rapporti ed iniziarne dei nuovi". La USB, recependo le proposte dei Sindaci, ha invitato i partecipanti - fa sapere l'organizzazione sindacale - a tenersi pronti per una nuova mobilitazione se in sede parlamentare non venissero prontamente inserite le risorse e le deroghe al patto di stabilità, senza le quali i contratti sarebbero impossibili da prorogare. L’Unione Sindacale di Base nel ringraziare i parlamentari calabresi che si sono mostrati interessati ai problemi di questi lavoratori, li invita ad attivarsi per assicurare un esito positivo della vicenda. La USB continuerà, infine, a coinvolgere i lavoratori con altre assemblee in tutta la regione, a partire da quella già in programma la prossima settimana nella piana di Gioia Tauro, per indire lo stato di agitazione e prepararsi, nel caso fosse necessario, allo sciopero della categoria, le cui procedure sono state già attivate".

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