La situazione è ancora magmatica e, nonostante la sonnacchiosa atmosfera agostana, tutto si compone e si riscompone nell'arco di poche ore. L'unica certezza sembra essere l'incertezza. In un contesto così fluido, com'è ovvio, si rincorrono mille voci, a volte divulgate ad arte per depistare più i potenziali alleati che i probabili avversari. L'unica certezza è che centrodestra e centrosinistra si avviano a scaldare i motori per predisporre le strategie necessarie a vincere le prossime elezioni amministrative. Forza Italia, che è maggioranza comunale, allo stato, sembra sostenere il primo cittadino in carica, Bruno Rosi. Proprio quest’ultimo non fa mistero di volersi ricandidare ma, tra Rosi e la sua candidatura, potrebbe insinuarsi qualche altro candidato. Nel caso in cui l’attuale sindaco dovesse decidere di fare un passo indietro non si potrebbe escludere la candidatura a primo cittadino di una donna. Tra i papabili pronti a guidare le truppe del centrodestra, la più gettonata rimarrebbe il funzionario amministrativo dell’Asp di Vibo Valentia, Maria Grazia Vavalà, cognata dell’ex vicesindaco Gerardo Bertucci. E proprio nella casa al mare di quest’ultimo, a Montepaone, si sarebbe svolta una cena alla quale avrebbe partecipato il consigliere regionale azzurro, Nazzareno Salerno, durante la quale, tra le altre cose, sarebbe stata affrontata anche questa eventualità. Un problema interno alla maggioranza berlusconiana rimane quello dell’ex assessore defenestrato, Carmine Franzè, che dopo la sua esclusione dall’esecutivo comunale resta in attesa di conoscere le motivazioni politiche sulla base delle quali è stato estromesso dalla giunta. Secondo i bene informati, poi, Franzè, avrebbe anche intrapreso un dialogo interlocutorio con il centrosinistra. A preannunciare l'inversione di rotta dell'ex assessore la recente presa di posizione con la quale Franzè ha censurato la maggioranza di cui ufficialmente fa, ancora, parte in merito all'organizzazione degli eventi estivi. Nel centrodestra rimane ancora aperto il nodo assessori donne, punto rispetto al quale, col chiaro intento di “sparigliare le carte” ci sarebbe stato un tentativo di soccorso da parte dell’ex consigliere provinciale dell'ex Margherita, Raffaello Barillari, che avrebbe proposto all’ex sindaco Raffaele Lo Iacono di “salvare” la giunta Rosi attraverso l’innesto di forze femminili gravitanti nella loro orbita. Lo Iacono, a questa eventualità, avrebbe risposto con un netto rifiuto. Sul versante opposto, incarnato dal Partito democratico, il deputato e lider maximo, Bruno Censore, complice l’armonia ritrovata proprio con Raffaele Lo Iacono, avrebbe ricompattato l'intero centrosinistra. Lo Iacono, dal canto suo, come unica condizione alla ritrovata pax avrebbe chiesto a Censore che non vengano candidati a sindaco ex consiglieri comunali coinvolti nella sua caduta. I piani alti del Pd provinciale vedrebbero come candidata sindaco, Michela De Francesco. Tuttavia, a fronte di alcuni plausi, nel Pd locale ci sarebbero non pochi veti. Contro la candidatura della giovane professionista potrebbero giungere i “veti” del consigliere comunale Rosanna Federico (che avrebbe dovuto essere la candidata naturale a sindaco del centrosinistra e che ora potrebbe mettere in forse anche la propria candidatura a consigliere comunale), dell’ex consigliere Vincenzo Damiani e dell’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, che potrebbero rivangare i trascorsi dell’ex consigliere provinciale Ds e vicesindaco di Serra, Raffaele Masciari, consorte della De Francesco, "reo" di essersi candidato, alle ultime comunali, con “Al lavoro per il cambiamento”, la lista civica capitanata da Mirko Tassone, uomo di centrodestra, proprio contro la Federico, Damiani e Lo Iacono. Nel centrosinistra esiste, quindi, una rosa di nomi, una cinquina di papabili nella quale un ruolo preponderante la fanno donne come la De Francesco, la Federico e la Giancotti, quest’ultima direttamente sponsorizzata da Lo Iacono. Ma su nessuno c’è l’unanimità. Per questo potrebbe essere Censore ad indicare il candidato, sia essa una donna o un candidato di superamento quale potrebbe essere il segretario cittadino del locale circolo del Partito democratico. Una cosa comunque è certa, se cinque anni fa la rottura tra Censore e Lo Iacono fu dettata della necessità di un rinnovamento, anche oggi sembra perseguirsi la stessa strada, ma con la differenza che il centrosinistra, secondo i bene informati, sarebbe pronto per marciare unito.