Appalto Calabria Verde saltato: Nicolò (FI) chiede ad Oliverio un chiarimento urgente

"Qualcuno abbia la pazienza di chiarire se risponde a vero, come tutto lascia intendere, che per errori, incomprensioni e sovrapposizioni la Calabria starebbe per perdere 60 milioni di fondi comunitari".  E’ la richiesta del presidente del Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò che aggiunge: "E’ urgente che il presidente Oliverio chiarisca i termini della questione che interpella Regione e Calabria Verde e che riguarda il Piano di potenziamento del parco autoveicoli destinato a funzioni di antincendio boschivo. Perché l’appalto da 33,6 milioni di euro è saltato? Ed è vero che - chiede inoltre Nicolò - contestualmente un’altra gara per dotare Calabria Verde di una batteria di ruspe e altri mezzi per interventi di messa in sicurezza del territorio è andata in fumo? Siamo in presenza di una gara d’appalto che prende il via nel 2015 su input del Dipartimento della Presidenza da finanziarsi col Por Calabria Fesr 2007-2013e e che ha avuto il parere positivo dell'Autorità di gestione del Por".  Spiega il capogruppo di Forza Italia: "A nessuno sfugge l’utilità di un progetto finalizzato a dotare l’Azienda Calabria Verde di mezzi antincendio e il rischio di lasciare la Calabria non adeguatamente attrezzata nella difesa dagli incendi in un settore cruciale per lo sviluppo come il patrimonio boschivo, ma ciò che è importante conoscere, proprio per far fare alla Calabria un salto di qualità nel pieno utilizzo delle risorse europee, sono i meccanismi che costituiscono i retroscena di vicende spesso non note ai cittadini e da cui scaturisce l’impossibilità, aldilà di propagande e proclami, di mettere a profitto i fondi comunitari". Ancora Nicolò: "L’approvazione del Por Calabria 2014-2020 da parte della Commissione europea è un fatto positivo, così come l’approvazione del Piano di sviluppo rurale che dovrà slancio alla nostra agricoltura. Tutti noi però sappiamo quanto sia indispensabile, proprio per consentire alla Calabria di cogliere le opportunità messe a disposizione, rendere trasparenti e celeri le procedure burocratiche che vanno attivate per l’utilizzo dei fondi europei, perciò è importante capire cosa sia esattamente accaduto nel rapporto Regione-Calabria Verde circa l’appalto in questione e quali dinamiche e disguidi l’abbiano connotato, addirittura fino a giungere alla possibilità di vanificarlo con la perdita di milioni di risorse".

 

Regione e Calabria Verde “si fumano” 33 milioni di euro: addio ai mezzi antincendio

Come aver bisogno, in un territorio esposto a molteplici rischi, dei mezzi necessari per fronteggiare le emergenze e riuscire a perdere le risorse per i soliti allungamenti dei tempi e per il rimpallo di responsabilità di cui i calabresi sono diventati maestri. Non dovrebbe succedere, eppure l’ennesimo caso che si tinge di giallo si concretizza con la deliberazione del direttore generale di Calabria Verde n. 226 di ieri recante “Annullamento in autotutela della deliberazione dg n. 181 del 07.072015”. Veniamo ai fatti. Dovendo attuare il “Piano regionale antincendi boschivi”, Calabria Verde elabora e trasmette alla Regione “Il Piano di potenziamento del parco autoveicoli destinato a funzioni di antincendio boschivo” con il dettaglio delle relative caratteristiche, valore economico, tempistica di acquisizione e di messa in esercizio per un importo complessivo di 33.615.000 euro. Il tutto va fatto “entro i termini di eleggibilità della spesa del POR Calabria FESR 2007/2013 per la valutazione dell’ammissione e finanziamento nell’ambito della linea di intervento 3.2.3.2 del POR” e considerando che occorre potenziare la “struttura operativa di Protezione civile tramite acquisizione di attrezzature e mezzi per la Colonna Mobile regionale Vigli del fuoco e Protezione civile”.  La fornitura degli automezzi sarebbe dovuta avvenire “tramite procedura aperta, al fine di garantire la massima partecipazione alla stessa, da ultimare entro e non oltre il 28.12.2015”. E qui si ha la plastica dimostrazione di cosa sia la burocrazia. Perché la Protezione civile invia una nota alla direzione generale di Calabria Verde e quest’ultima chiede ed ottiene dal dirigente del servizio 2 – settore 1 un parere al quale viene aggiunta la proposta di “adozione di adempimenti e provvedimenti ritenuti opportuni”. La direzione generale a questo punto sospende la deliberazione n. 181 e dispone l’invio degli atti all’Anac, al Rup ed alla Regione Calabria alla quale poi sollecita “l’emissione di un atto formale” contenente “indicazioni risolutive dell’intera corrispondenza”. Il direttore generale riceve, però, nuove osservazioni dal dipartimento Agricoltura e decide di chiedere un parere “in ordine alla legittimità dell’espletamento delle procedure di gara” ad un legale che esprime “parere positivo in relazione all’iter giuridico percorso dall’Azienda, senza entrare nel merito di altri aspetti riguardanti la procedura”. Ieri il dirigente del servizio 2 – settore 3 comunica al direttore generale che “ad oggi non è ancora intervenuto alcun provvedimento da parte della Regione Calabria attestante la disponibilità delle risorse a beneficio dell’Azienda per la fornitura”. La direzione generale si accorge così – ieri, 26 novembre 2015 - che non ci sono più i tempi. In particolare, nota che “anche qualora pervenissero i riscontri da parte dell’Anac”, essi “risulterebbero tardivi ai fini del rispetto dell’inderogabile termine del 31.12.2015, attesi i tempi di espletamento, perfezionamento e conclusione dell’iter di gara, l’attuazione della fornitura, il collaudo, la liquidazione ai fini della rendicontazione ed il numero dei soggetti coinvolti nel rilascio dei provvedimenti da acquisire”. Rileva soprattutto che “il mancato rispetto del termine del 31.12.2015 e la conseguente impossibilità di rendicontazione per non rispetto del termine comporterebbe, nell’ipotesi di espletamento delle attività di gara, un pregiudizio economico rilevante a causa della mancanza di risorse a disposizione di Azienda Calabria Verde”. Quindi procedura annullata in autotutela con tanti saluti agli oltre 33 milioni di euro. Alle emergenze, magari, ci penseremo dopo.

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Calabria Verde annuncia: “In arrivo gli stipendi di ottobre”

L’azienda Calabria Verde garantisce che gli stipendi relativi al mese scorso saranno liquidati al massimo entro il prossimo fine settimana. Il lieve ritardo, come sottolineato dai vertici dell’ente strumentale della Regione Calabria, è da attribuirsi ad alcuni intoppi riscontrati durante la trasmissione dei listini da parte di alcuni distretti. L’azienda comunica inoltre che verranno presi provvedimenti qualora si dovessero riscontrare comportamenti dolosi in merito alla vicenda. 

E' stata ritrovata la cercatrice di funghi scomparsa da sabato

E' finita stamattina l'odissea dipanatasi attorno alla scomparsa della donna di 53 anni di cui si erano perse le tracce nella mattinata di sabato. Di Brunella Guagliani non si avevano più notizie da quando nell'area boschiva compresa fra Bocchigliero e Longobucco, nelle montagne cosentine della Sila, si era persa durante un'escursione ala ricerca di funghi insieme al cognato. A ritrovarla sono stati gli uomini del Corpo forestale dello Stato e gli addetti di Calabria Verde che l'hanno individuata nel canalone in cima a cui nella giornata di ieri erano stati individuati un cesto ed un coltello appartenenti a lei. Le operazioni per recuperarla saranno lunghe e sul posto sta arrivando un elicottero munito di verricello per facilitare le procedure. Complessivamente sembra stia bene, sebbene sia in preda allo spavento e senta molto freddo.

  

Donna scomparsa nei boschi mentre cercava funghi con la famiglia

Sono trascorse olte ventinove pre ore da quando si sono perse le tracce di una donna di 54 anni addentratasi nella mattinata di sabato nelle zone boschive della Sila con l'intento di prendere funghi. Con lei i suoi familiari che, accortisi della sua sparizione, si sono subito messi in contatto con le forze dell'ordine. Le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Cosenza, stanno vedendo impegnati, fra gli altri, personale volontario del Soccorso Alpino e gli specialisti della Guardia di Finanza. I soccorritori, fermatisi durante le ore notturne, hanno riavviato le operazioni alle prime luci dell'alba. Due elicotteri, uno appartenente a Calabria Verde, l'altro ai Vigili del Fuoco, sorvolano l'area di collegamento fra la Fossiata e Longobucco.  

Calabria Verde, Giuseppe Barilaro nuovo responsabile dell’Ufficio Forestazione del distretto di Serra

Novità di rilievo negli assetti di Calabria Verde. Con specifica disposizione di servizio Giuseppe Barilaro è stato designato quale responsabile dell’Ufficio Forestazione del distretto n. 8 – Serra San Bruno. Il compito era finora svolto da Tonino Errigo, attuale commissario straordinario del Parco delle Serre. Laureato in Giurisprudenza, già presidente del consiglio provinciale di Vibo Valentia, Barilaro è stato rieletto alle scorse elezioni amministrative sindaco di Acquaro.

 

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Prevenzione rischio idrogeologico: convenzione Regione-Calabria Verde

"Abbiamo sottoscritto, con Calabria Verde, una convenzione per la prevenzione del rischio idrogeologico per un totale di 135 milioni di euro".  Ad annunciarlo è Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, che spiega: "Si tratta di fondi comunitari, ottenuti nell'ambito dei Por 2007/2013, che serviranno a realizzare una serie di opere necessarie per la salvaguardia del territorio.  Gli interventi riguarderanno in particolar modo i fiumi e i torrenti, principali responsabili dei disastri naturali registrati".  "L'azienda - precisa il capo dell'Esecutivo di Palazzo Alemanni - dovrà rendicontare in maniera dettagliata le attività svolte con l'ausilio dei fondi comunitari ricevuti dalla Regione". 

Errigo replica alla Flai Cgil, "Nei miei confronti attacchi gratuiti e pretestuosi"

E' decisa, ma misurata nei toni, la replica con la quale, nella duplice veste di commissario del Parco delle Serre e di dirigente di Calabria Verde, Antonio Errigo, rintuzza la accuse mossegli dai segretari regionale e provinciale della Flai Cgil. " Finora - scrive in una nota Errigo - non ho mai replicato alle tante polemiche che si è cercato di imbastire contro di me da quando ricopro l’incarico di Dirigente dell’Azienda Calabria Verde e di Commissario Straordinario del Parco Regionale delle Serre. Anche se non lo faccio di buon grado, non posso però esimermi dal non rispondere all’attacco gratuito e destituito di ogni fondamento lanciato nei miei confronti dai Segretari Regionali e Provinciali della FLAI CGIL che in questo modo dimostrano di disconoscere il mio passato di dirigente amministrativo e nei circa 40 anni di onorevole servizio svolto tra la Camera di Commercio e alcune Comunità Montane, che più volte uno degli estensori del comunicato sindacale ha avuto il piacere sottolinearne le qualità professionali e morali". Per Errigo "probabilmente fomentati da chi cercava di ottenere indebiti vantaggi personali ed è rimasto deluso", i due sindacalisti  "oltre a lanciare accuse false e strumentali" avrebbero  " dimostrano di essere male informati anche sulle normative che regolano i settori su cui sono intervenuti". In particolare, spiega il commissario del Parco delle Serre, "avendo espresso giudizi gravi che vanno a toccare la deontologia professionale, mi limito a spiegare nel dettaglio come le mie scelte finora siano state improntate solo e soltanto al rispetto della legge". Un elemento che sarebbe indicativo della "confusione dei due sindacalisti" sarebbe riscontrabile nella loro affermazione secondo la quale "il Parco delle Serre 'orbita intorno all’Azienda Calabria Verde'. E’ noto a tutti, infatti, che i due enti sono dotati di distinta autonomia organizzativa e per la gestione del personale s’intrattengono con le rispettive organizzazioni sindacali normali e frequenti relazioni sindacali all’insegna della cordialità e della trasparenza". In ogni caso, Errigo pone un interrogativo retorico finalizzato a "conoscere in quali occasioni" si sarebbe "inventato interpretazioni" a suo "piacimento dei contratti collettivi di lavoro con lo scopo di favorire interessi di parte o per favorire questo o quell’amico e quali lavoratori e dirigenti" avrebbe "spostato per futili motivi perché non si sarebbero piegati" ai suoi "diktat. "Vorrei inoltre - prosegue la nota - che mi venissero indicati i 'presunti guasti e le presunte disfunzioni organizzative dovute all’accentramento che mi vedrebbe attore' come sostenuto nella nota dei due sindacalisti, in Azienda Calabria Verde e nel parco Regionale delle Serre dal momento che proprio ieri 6.8.2015 il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia, segnalando al sottoscritto il comportamento fattivo ed esemplare di alcuni lavoratori impegnati nell’antincendio boschivo, ha evidenziato con soddisfazione la sinergia posta in atto dagli Enti deputati alla gestione dell’emergenza incendi e quindi Calabria Verde e Parco Regionale delle Serre". Rispedite al mittente le accuse, Errigo conclude affermando che "pur non gettando la croce addosso a nessuno, è doveroso riscontrare come le affermazioni dei due sindacalisti non soltanto non stanno ne' in cielo e ne' in terra ma nemmeno nell’empireo delle più ardite fantasie. La nota dei due sindacalisti, ripeto, è forse stata suggerita dalla delusione alle richieste improntate davvero “ad antichi vizi e vecchie abitudini”. Ringrazio le tante attestazioni di solidarietà che oggi mi sono pervenute dal mondo dirigenziale e da quello operaio e da numerosi dipendenti pubblici, che nel tempo hanno avuto modo di conoscermi apprezzando le qualità organizzative e ad amministrative, le quali mi hanno veramente fatto commuovere".

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