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Occupazione, Guccione: “Agganciare la Calabria alla ripresa nazionale”

“Dobbiamo riaccendere il motore della speranza e lo facciamo immettendo liquidità nel sistema delle imprese e della domanda di lavoro. Abbiamo fretta perché dobbiamo precostituire subito le condizioni per consentire alla Calabria di agganciarsi alla ripresa nazionale. La Calabria sarà pronta se ci sarà reciprocità con i territori. È da questa sinergia che partirà la ripresa. Ecco perché queste riunioni frequenti in tutte e cinque le province sono preziose e strategiche, anche in vista del piano regionale per il lavoro che, attraverso l'offerta di ulteriori strumenti, ufficializzeremo nelle prossime settimane”. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro e allo Sviluppo economico Carlo Guccione intervenendo questa mattina al seminario informativo sul Fuoc e su Garanzia Giovani promosso da Fincalabra ad Amantea. All’incontro hanno preso parte il sindaco Monica Sabatino, il vicesindaco Giovanni Battista Morelli ed il presidente di Fincalabra Spa Luca Mannarino. “Abbiamo il mandato e la volontà di spendere i soldi” ha dichiarato quest’ultimo, condividendo con l'assessore Guccione di investire su tutti i territori, con un lavoro di frontiera che sta includendo i centri periferici dotandoli di sportelli informativi. “La riuscita di questa nostra esperienza di governo – ha poi concluso Guccione - si misurerà sul lavoro e sulla nostra capacità di rendere efficaci tutti gli strumenti a disposizione per governare l'emergenza occupazione. In meno di un mese abbiamo avuto conferme importanti con questo metodo di presenza, informazione e formazione sui territori. Il percorso da fare é ancora lungo. Noi torneremo anche in questo comune, come in tutti gli altri visitati fino ad oggi, per verificare e commentare i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi che ci siamo dati con Fincalabra. A circa un mese dall'avvio del Fuoc, saranno erogati i primi fondi e quindi evase le prime domande”.

Lavoro, Guccione: "Con il Fuoc, parte la rivoluzione in Calabria"

“Fuoc, i tempi certi per l'erogazione saranno la vera risposta alla grande domanda di lavoro. 30 giorni sotto i 100 mila euro. E più trasparenza. Noi e Fincalabra ci mettiamo la faccia. Mettiamo sul mercato calabrese liquidità per 57 milioni di euro senza intermediazione bancaria. La nostra é una sfida. Ce ne assumiamo la responsabilità ma abbiamo il dovere di stimolare l'economia di questa regione. É una scelta politica chiara: sostenere chi ha avuto ed è in difficoltà offrendo una chance di inserimento nel mondo del lavoro. Con questi 57 milioni di euro previsti per il Fuoc attuiamo un'inversione di tendenza, una vera e propria rivoluzione cercando di recuperare un ritardo. Finalmente un sistema moderno e competitivo. É una sfida importate che condividiamo con tutti gli attori. Il nostro obiettivo é adesso ancorare queste misure e questo metodo alla nuova programmazione comunitaria. Il dialogo con i territori sarà il valore aggiunto. Troppi bandi per parrucchieri ed estetisti fino ad oggi. Adesso si cambia!”. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico ed al Lavoro Carlo Guccione intervenendo questa mattina alla presentazione ufficiale del Fuoc, il Fondo Unico per l’Occupazione e la Crescita, costituito dal dipartimento Sviluppo economico, Lavoro e Politiche sociali della Regione Calabria, e ospitata dalla sede di Unindustria Calabria di Catanzaro. All’evento di informazione promosso da Fincalabra, società finanziaria regionale, hanno preso parte il presidente Luca Mannarino, Daniele Rossi (vicepresidente di Unindustria Calabria) e Antonio De Marco (dirigente generale del dipartimento regionale Lavoro e Sviluppo economico). Le domande potranno essere prodotte on line dal 3 aprile. “I 57 milioni – ha precisato De Marco -  derivano dal fondo sociale europeo. Da spendere entro il 21 dicembre 2015. La velocità delle procedure deriva e serve a questo. Gli strumenti di nuova generazione messi in campo dal dipartimento saranno efficaci se saremo capaci di vincere una scommessa. Quella di dare attrattività e competitività alle imprese calabresi. E per la prima volta lo facciamo congiuntamente, agenzie pubbliche e private per il lavoro. A ciò dovrà seguire una strategia di servizi efficaci per gli investimenti destinati allo sviluppo. Il nostro slogan é: in 30 giorni vi diamo i soldi. È importante che le imprese adesso facciano la loro parte. La sinergia in questo partenariato é preziosa. Siamo fiduciosi: questa volta forse abbiamo visto giusto nella predisposizione di determinati strumenti. Segneremo una pagina positiva per la Calabria”. “Ci affideremo, certo, ad una griglia di valutazione con punteggi e controllo su centrale rischi – ha dichiarato Mannarino - ma la nostra valutazione non sarà ovviamente di tipo bancario. Il nostro metodo è velocizzare la spesa ed andare verso i territori. Tutto il fondo é rotativo: guardiamo anche a quelli che verranno. Cerchiamo di recuperare risorse anche per domani. É un fondo che si rigenera, non un fondo perduto. Finanziamo a tasso zero senza esigere garanzie bancarie. Tutti possono partecipare. Il plafond – ha aggiunto - é molto elevato: finanziamo fino a 750 mila euro”. Sarà possibile procedere con la compilazione online delle domande. Le novità sono essenzialmente le seguenti: erogazione diretta, possibilità di finanziare imprese esistenti e che hanno difficoltà di acceso al credito.

Lavoro, vertice di Oliverio e Guccione con i sindacati

Presieduto dal presidente della Regione Mario Oliverio, con la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro, Carlo Guccione e di alcuni dirigenti regionali, si è tenuto questa mattina presso la sala giunta di Palazzo Alemanni a Catanzaro l’atteso incontro sul lavoro annunciato nei giorni scorsi. Alla riunione erano presenti anche le delegazioni di Cgil, Cisl, Uil e Ugl guidate dai rispettivi segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti, Santo Biondo e Antonio Franco. "La mancanza di lavoro – ha detto Oliverio, introducendo i lavori - è uno degli indicatori più drammatici dell’emergenza sociale ed economica che vive la nostra regione e che può essere fronteggiata solo attraverso lo sforzo di tutti. Occorre quindi che, attraverso una forte concentrazione delle risorse esistenti, di provenienza comunitaria (FSE e FESR), nazionale e regionale, e attraverso un forte coinvolgimento del partenariato sociale e di categoria, si costituisca un ‘Fondo straordinario per l’occupazione’ e si proceda alla elaborazione di un ‘Piano strategico per l’occupazione’, che si ponga l’obiettivo di dar vita ad una iniziativa shock che incida in modo significativo sugli attuali indici della disoccupazione giovanile, che attraverso il fenomeno diffusissimo dei Neet (né lavoro né studio né formazione), e attraverso l’emigrazione intellettuale, sta dilapidando un capitale sociale di giovani, minando alla base ogni ipotesi di ripresa economico-sociale della Calabria”. A tal proposito, il presidente Oliverio ha sottolineato la necessità che si dia vita, al più presto, in Calabria, ad un vero e proprio  Patto per il lavoro che preveda due livelli di attenzione: una strategia sul precariato calabrese e sugli strumenti di ammortizzatori sociali, finalizzata ad eliminare le condizioni strutturali del precariato ed a garantire la progressiva stabilizzazione produttiva del lavoro precario ed assistito; una serie di iniziative finalizzate alla creazione di nuove opportunità di occupazione e per la promozione di impresa”. L’assessore Guccione, dal canto suo, ha illustrato diverse azioni già in atto o alla studio dell’esecutivo regionale per affrontare la drammatica situazione occupazionale calabrese: la piena e immediata attuazione regionale del Programma nazionale Garanzia Giovani, l’attivazione di un Programma sostenuto e diffuso di incentivi per le Imprese a sostegno di nuove assunzioni stabili nelle diverse nuove forme contrattuali a tutele crescenti; l’attivazione del Fondo Unico per l’Occupazione e la Crescita, l’istituzione di un adeguato Fondo di garanzia fideiussoria per il sostegno al credito delle nuove Imprese giovanili, al fine di sostenere i progetti di sviluppo occupazionale che non sarebbero sostenibili con il credito bancario ordinario; azioni di welkfare to work per donne e soggetti svantaggiati; sostegno diffuso ai Progetti di Start-up (anche minimi) di giovani, per lo sviluppo di idee imprenditoriali o di applicazioni informatico/telematiche o industriali/commerciali, connessi a processi di spinn-off accademici o scientifici e di ricerca, o ad attività di innovazione e sviluppo di potenzialità di nuovi mercati interni o esterni; sostegno diffuso alle esperienze di spinn-off accademici o scientifici e di ricerca con le Università calabresi e agli Istituti di ricerca o Poli di innovazione/Distretti tecnologici, attraverso lo strumento delle borse-lavoro o dei vouchers formativi ed occupazionali in modo da incentivare la permanenza dei quadri di alta specializzazione e ricercatori in Calabria ed evitare l’emigrazione dei cervelli; il lancio sperimentale di un Progetto di utilizzo di giovani disoccupati qualificati e incentivati, a seguito di un piano formativo adeguato, per la difesa idrogeologica e sismica del territorio o per la difesa dei beni culturali ed archeologici (sull’esempio del Parco archeologico di Sibari), e per la mappatura del territorio con l’aggiornamento della carta dei rischi georeferenziata, per garantire una soluzione integrata tra difesa del territorio ed opportunità di lavoro;  il rilancio delle iniziative di emersione del lavoro irregolare, finalizzate a consolidare le opportunità di regolarizzazione del lavoro sommerso in prospettiva di stabilizzazione d’impiego, con una azione di sostegno alle imprese interessate e di incentivazione iniziale dei processi di stabilizzazione. “Parte importante di una strategia di un Piano per il Lavoro in Calabria – ha concluso Guccione - rimane, comunque, un prima sperimentazione di forme di Reddito Minimo di Cittadinanza a significative fasce di popolazione emarginata dal reddito e dalle opportunità di lavoro, da collegare a misure di politiche attive del lavoro obbligatorie per i soggetti incentivati (formazione professionale, orientamento, tirocini aziendali, inserimento lavorativo, autoimpiego ed autoimprenditorialità, servizio civile volontario), da finanziare  con le risorse del FSE 2014/2020 e con risorse nazionali del Governo”. Al termine dell’incontro unanimi apprezzamenti sono stati espressi dai segretari regionali delle organizzazioni sindacali al metodo e al percorso individuati dal presidente Oliverio e dal suo esecutivo. Da tutti è stata auspicata la volontà di continuare a dialogare con questo metodo e su questa impostazione.

Lavoro: Parte "Garanzia giovani", il programma regionale destinato ai disoccupati

Si svolgerà domani, con inizio alle 16,30, presso il Centro agroalimentare di Lamezia Terme, la presentazione di "Garanzia giovani". Il programma predisposto dal Dipartimento 6 (Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali) della Regione Calabria, per il quale sono stati stanziati 111 milioni di euro destinati a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei cosiddetti "neet", ovvero i giovani tra i 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano. Il pacchetto d'interventi inteserrerà 46 mila persone, a fronte dei 129 mila giovani calabresi che, allo stato, non lavorano e non frequentano percorsi di istruzione. L’appuntamento lametino, promosso dall'assessorato regionale al Lavoro, si aprirà con i saluti del sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Antonio Scalzo. I lavori, coordinati dal dirigente generale del Dipartimento regionale "Sviluppo economico e lavoro", Antonio De Marco, saranno introdotti dal presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzucca. Interverranno, inoltre, Paolo Reboani, presidente di "Italia lavoro", Stefano Scabbio, presidente Assolavoro e l'assessore regionale al Lavoro ed allo sviluppo economico, Carlo Guccione. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Call center, chiusura più vicina

SERRA SAN BRUNO – Magari non lo ammettono pubblicamente, ma serpeggia la rassegnazione fra i lavoratori del call center di via Catanzaro. Come anticipato dal Redattore, i margini per la risoluzione della problematica sarebbero praticamente nulli perché la rigidità delle posizioni della Abramo Customer Care sarebbe tale da impedire una effettiva trattativa. Il motivo – e i collaboratori di Infocontact ne sono consci – è proprio questo: non si discute perché c’è una parte che ha già deciso per tutti. L’incontro in prefettura con i vertici regionali non ha dato i frutti sperati, c’è semplicemente una generica “disponibilità” da parte dell’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione, ma niente di più. La responsabilità non è evidentemente dell’esponente del Pd, quanto di un’acquirente che ha idee chiare ed intende attuarle. Eppure il tavolo romano resta aperto e sarà aggiornato giovedì, anche se le aspettative sono quelle che sono. La riduzione degli orari di lavoro è data per scontata, la chiusura dei centri periferici dovrebbe addirittura materializzarsi a breve. Le proposte del sindacato non sono esaltanti: l’idea è quella di partecipare alle manifestazioni di protesta senza però intaccare la produttività. Si percepisce una certa impotenza, la resistenza sta per essere spezzata. Non si capisce, infatti, che senso abbia aver timore di un licenziamento quando si sta per perdere il posto di lavoro. C’è aria di sconfitta e poca voglia di credere nel potere di mediare delle Istituzioni.

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Call center, i lavoratori: “Aspettiamo vertice Bruno-Guccione, poi misure forti”

SERRA SAN BRUNO – Hanno discusso, si sono confrontati, hanno analizzato un quadro della situazione sempre più fosco. Alla fine, non senza sofferenza, hanno preso in considerazione l’ipotesi di adottare misure forti. Se tutto andrà male occuperanno lo stabile di via Catanzaro. Ma non da subito. I lavoratori del call center attenderanno gli esiti dell’incontro, previsto per martedì alle 15, fra il prefetto Giovanni Bruno e l’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione, poi decideranno. Fino a martedì eviteranno di “loggarsi” e cioè non entreranno nel sistema per avviare una sessione lavorativa. Dunque, c’è una sorta di diedline. Perché la sera del 3 marzo arriverà il momento delle scelte: riprendere a lavorare (in caso di soluzione positiva) o iniziare l’occupazione. Gli operatori hanno quindi scelto una strada ragionata, quella di dare fiducia all’Ufficio territoriale del governo. Questo non significa, però, che rinunceranno ad intraprendere le iniziative ritenute più opportune. Sentono, infatti, che il rischio dello svanire del posto di lavoro si sta inesorabilmente materializzando e ogni ora che passa tutto diventa più complicato. Il nervosismo tradisce le parole, i gesti, i pensieri, che anche se non vengono espressi paiono incisi su volti tirati. I sentimenti sono variabili: si passa dallo sconforto allo spirito battagliero, dal mezzo sorriso alle mani nei capelli. In ogni caso, la proiezione di un vicolo cieco pare essere presente in una parte non troppo recondita della mente. Chi bilancia i (potenziali) ricavi derivanti dalla prosecuzione dell’attività con i (reali) costi delle trasferte in terra lametina è ben consapevole che più che nel campo dell’aritmetica ci si trova in quello dell’algebra. I movimenti sono frenetici: le loro conversazioni sono cariche di ansia e preoccupazione. Non più di dubbi sul da farsi, il dado sta per essere tratto. Di sicuro, qualunque cosa succederà non la faranno passare sotto silenzio.    

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Legge 28/2008, Ale-Ugl: “Bene la concertazione Regione-Sindacati”

“Facciamo gli auguri al nuovo Dirigente generale reggente del nuovo dipartimento ‘Sviluppo economico, Lavoro e politiche sociali’, Antonio Nicola De Marco” poiché “siamo certi di trovare un attento interlocutore, che saprà continuare il lavoro tracciato dal suo predecessore  Vincenzo Caserta, cui vanno i nostri ringraziamenti, per aver avviato e sostenuto un percorso di stabilizzazione di tutto il precariato regionale e non, in particolare, con l’istituzione del tavolo tecnico per definire il percorso di stabilizzazione dei lavoratori della legge regionale 28/2008”. È quanto scrive in una nota l’Ale-Ugl, sindacato da sempre impegnato nella difesa dei lavoratori precari. “Il nostro plauso – viene aggiunto - va anche al neo assessore al Lavoro Carlo Guccione per aver posto l’accento sulla necessità di una concertazione Istituzione Regione - OO.SS., per definire le misure di contrasto al precariato regionale e non, riconosciuta come piaga sociale e come freno all’efficacia del buon andamento della pubblica amministrazione. Nell’attesa di poter concludere le procedure di stabilizzazione del personale di cui alla legge regionale 28/2008, oggetto di esame del tavolo tecnico costituendo – sostiene l’Ale-Ugl - siamo certi sin d’ora di poter approdare entro la fine dell’anno, alla conclusione delle fasi di stabilizzazione di questi lavoratori e di poter guardare questi lavoratori non più come precari ma come lavoratori assunti a tempo indeterminato, per come voluto e manifestato dal governatore  della Calabria Mario Oliverio”.

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