Battaglia (Pd): Il Governo vigili sull'Omeca

 “Chiediamo al Governo nazionale di vigilare con fermezza sul mantenimento dei livelli occupazionali delle ex Officine Omeca di Reggio Calabria, tenendo fede all’impegno che il Premier Renzi ha assunto in occasione della sua visita in riva allo Stretto allo stabilimento di Torre Lupo, uno dei gioielli industriali del comparto metro-ferroviario”. A poche ore dall’ufficializzazione dell’accordo raggiunto tra Finmeccanica e Hitachi per la cessione di Ansaldo Breda e Ansaldo Breda Sts, il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia “rilancia la necessità di continuare a dare certezze alle centinaia di lavoratori di uno stabilimento che ha occupato le prime pagine dei giornali per l’eccellenza della produzione e per l’alta professionalità delle maestranze. Se così non dovesse essere, stigmatizza Battaglia, la compressione dell’occupazione aprirebbe al pericolo di una esplosione sociale a danno della città e dell’intera provincia reggina. Ben 500 infatti  le maestranze interessate compresi i lavoratori interinali; 700 complessivamente i lavoratori, se si considera anche l’indotto”.“Occorre dunque allontanare le ombre che si addensano sul futuro di un sito che resta una delle poche eccellenze produttive della già gracile realtà economica reggina. Una struttura - sottolinea Battaglia - che ha raggiunto livelli di produttività e di qualità del prodotto in linea con gli standard delle aziende più avanzate d’Europa”. L’esponente politico alla Regione evidenzia come “siano già in atto le commesse per la Metro Expo. Tutte le carrozze che verranno impiegate nelle nuove linee a Milano in occasione dell’Expo 2015 saranno made in Reggio Calabria; così anche le commesse di materiale rotabile e ferroviario per Copenaghen, Taipei, Honolulu e Lima. Dati che attestano come le produzioni delle Omeca di Reggio Calabria siano apprezzate in tutto il mondo”. “Rinnoviamo con forza dunque l’appello alla politica affinchè - conclude Mimmo Battaglia - al di là della proprietà e delle sue ragioni, di concerto con i sindacati, riporti al centro dell’agenda per il Sud, il rilancio del settore industriale e ci auguriamo che l’investimento di questo colosso industriale in Calabria sia proficuo e annunciatore di speranze anche per le nuove generazioni”.

D'Agostino (Vice presidente Consiglio regionale): La Calabria guardi allo sviluppo delle coste

“Abbiamo il dovere di guardare con grande attenzione alle politiche concertate tra territori ed Europa in tema di sviluppo sostenibile delle coste e delle loro straordinarie risorse, garantendo tutto il sostegno necessario affinché gli interventi siano finalmente decisivi e capaci di superare le criticità attuali”. Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino in apertura del 2° meeting di Cooperazione transnazionale progetto “Shades” organizzato dal gruppo di azione costiera “Dello Stretto” sulla questione degli “Approcci allo Sviluppo sostenibili ed olistici nelle Coste europee”. Il progetto “Shades”, che rientra nell’ambito del “Piano di sviluppo locale” finanziato dal Fondo europeo per la pesca, coinvolge anche i Gac della Spagna, della Polonia e della Lituania. “Un fatto, questo – ha puntualizzato D’Agostino – che sottolinea il potenziale positivo della Calabria nei percorsi europei di cooperazione per lo sviluppo. Quando si affrontano temi legati allo sviluppo locale – ha spiegato Francesco D’Agostino – è necessario mettere in campo concretezza e visione d’insieme. Dopo anni caratterizzati da tante, troppe parole, sono certo che questa Amministrazione regionale saprà aprire una nuova fase di rilancio per la Calabria. In riferimento alle azioni specifiche per lo sviluppo delle aree costiere – ha proseguito – l’urgenza è approcciare la questioni aperte con percorsi di gestione integrata, puntando sulla pesca sostenibile come motore di una crescita complessiva dei territori. In questo percorso virtuoso – ha aggiunto il vice presidente del Consiglio regionale – si innesta il lavoro importante che i gruppi di azione costiera calabresi stanno svolgendo, aprendo nuovi circuiti di confronto e conoscenza grazie alla cooperazione fruttuosa con altre realtà dell’Unione Europea. Per queste ragioni – ha concluso D’Agostino – va apprezzato e sostenuto il lavoro di sinergia messo in campo dall’associazione dei Gac calabresi, dal suo presidente Antonio Alvaro, dall’Autorità per la gestione del Fondo Europeo per la pesca e dal Dipartimento regionale delle risorse agricole e forestali coordinato dal dirigente Carmelo Salvino”.

Cannizzaro (CdL): Soddisfazione per il reparto di cardiochirurgia dei Riuniti di Reggio

“L’utilizzo, da parte del chirurgo vascolare, della sala operatoria ibrida, fiore all’occhiello del blocco cardiochirurgico-emodinamico degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, è testimonianza di una politica che, attenta ai bisogni della difficile e complessa realtà sanitaria, stimola le eccellenze che ‘abitano’ nell’ospedale reggino, pur in questo momento così difficile del sistema”. E’ quanto afferma il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro che aggiunge: “Salutiamo con soddisfazione il fatto che, ultimate le verifiche previste dalla legge, il reparto egregiamente diretto dal dott. Pietro Volpe, possa operare in regime di assoluta tranquillità, sicurezza ed efficienza. La possibilità di effettuare interventi ad alta complessità in questa preziosa struttura, gioca un ruolo anche sul fronte della migrazione passiva sanitaria, che è una delle scommesse più importanti che deve impegnare l’intera politica regionale. Certamente – conclude Cannizzaro- non possiamo abbandonare il progetto della cardiochirurgia reggina, anche perché avere in dotazione una sala ibrida, tra le poche presenti sul territorio nazionale, è una ‘risorsa’ per l’Azienda ospedaliera, per la città dello Stretto e per tutta la Calabria. Un capitale tecnologico sul quale far convergere le migliori professionalità che, quindi, non solo non  va disperso, ma va sfruttato al meglio per invertire la tendenza ed elevare il diritto costituzionale della tutela della salute nella sua accezione più ampia”.

Nicolò critico nei confronti della riforma del catasto

“La riforma del catasto che il Governo Renzi si appresta a varare, più che  gettare le basi per riscrivere parametri e rendite su tutto il territorio nazionale,  costituirà un ulteriore elemento di depressione economica e sociale”. E’ quanto afferma in una nota alla stampa il presidente del gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. “L’ambiziosa road map” decisa dal governo Renzi, nasconderebbe “forme di tassazione nuove sulla casa. L’aggiornamento del valore degli immobili” continua Nicolò, “attraverso il riclassamento catastale, secondo alcuni calcoli pubblicati da autorevoli quotidiani nazionali, potrebbe comportare per i proprietari aumenti tributari fino al 400%  dei livelli attuali. Se da un lato il provvedimento governativo servirà a far emergere edifici ed unità abitative tuttora sprovvisti di regolare planimetria e registrazione” dice ancora Nicolò “parimenti, puntando ai metri quadrati per definire il calcolo delle rendite, calerà come una scure sui piccoli risparmiatori e le famiglie, colpendo con un procedimento universale evasori e cittadini onesti che non hanno mai nascosto allo Stato la reale consistenza dei loro immobili”. Secondo il consigliere forzista, il sistema di ricalcolo comporterebbe un aumento della tassazione nei confronti degli immobili di categoria C, ad uso commerciale, sulla cui valutazione peserebbe, con i nuovi criteri, lo stato di conservazione dell’edificio, la sua centralità e la presenza di affacci o ascensori. Questo provvedimento, così com’è, colpirebbe il già debole tessuto commerciale della nostra regione. “E’ auspicabile, a questo punto” conclude Nicolò “che gli enti locali calabresi, prima di applicare le nuove norme, dettaglino la qualità urbana del contesto in cui gli immobili sono inseriti, quindi, le infrastrutture e i servizi, la qualità ambientale, comprendendo i caratteri paesaggistici e naturalistici”.

Fondazione Campanella, Mangialavori chiede convocazione consiglio

Il consigliere regionale della Casa delle Libertà Giuseppe Mangialavori chiede che sia convocata, quanto prima, una seduta del Consiglio Regionale per discutere della Fondazione Campanella in relazione al rischio concreto che la stessa sospenda tutte le sue funzioni. E’ dei giorni scorsi la notizia secondo cui la Fondazione, dal marzo prossimo, interromperà tutti i servizi ambulatoriali e i ricoveri. Un disastro, dal punto di vista occupazionale e soprattutto sanitario, visto che la Fondazione Campanella rappresenta l’eccellenza in ambito oncologico. “Se si giungesse alla chiusura di un’infrastruttura sanitaria così importante e necessaria per la Calabria, vista l’emigrazione che si registra per l’oncologia, la politica, che in tutti questi anni ha fatto promesse e si è impegnata, fino all’altro giorno nell’incontro romano col ministro Lorenzin, a dare risposte concrete, perderebbe la faccia”. Questo quanto dichiarato dall’esponente della CdL che aggiunge, inoltre: “nel corso della seduta consiliare il Governo della Regione potrà pubblicamente spiegare quali sono le sue reali intenzioni, cosa sta facendo e con quali risultati e, contemporaneamente, ciascuna forza politica potrà assumersi le proprie responsabilità. Si dice spesso che bisogna agire insieme dinanzi ad emergenze eclatanti; ebbene, ecco l’occasione per dimostrare che in Calabria non siamo all’anno zero della politica; che è valso qualcosa per i calabresi andare alle urne il 23 novembre e che, insomma, chi governa la Regione è capace di occuparsi dei problemi dei calabresi e non solo degli organigrammi di potere”.

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