Coronavirus, Italia: lieve diminuzione delle vittime, oggi sono 651

Lieve diminuzione, rispetto agli ultimi giorni, dei contagi e dei morti da coronavirus in Italia.

Secondo gli ultimi dati comunicati dal commissario Angello Borrelli, durante la conferenza stampa alla protezione civile, nelle ultime 24 ore ci sono stati 651 morti (ieri 793).

Complessivamente i decessi sono 5476.

I 3.957 nuovi contagiati portano invece a 46.638 il numero dei malati.

Con i 952 guariti di oggi, il totale arriva a 7.024.

Ad oggi sono ricoverate in terapia intensiva 3009 persone (+152).

Il totale dei contagiati, tra morti e guariti, è 59.38

Coronavirus: 38 nuovi casi in Calabria, i positivi sono 273

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 2872 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 273 (+38 rispetto a ieri), quelle negative sono 2599.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 12 in reparto; 10 in rianimazione; 36 in isolamento domiciliare

- Cosenza: 29 in reparto; 3 in rianimazione; 26 in isolamento domiciliare; 3 deceduti

- Reggio Calabria: 19 in reparto; 4 in rianimazione; 56 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 4 deceduti

- Vibo Valentia: 2 in reparto; 10 in isolamento domiciliare

- Crotone: 15 in reparto; 38 in isolamento domiciliare; 1 deceduto

I soggetti in quarantena volontaria sono 6721, così distribuiti:

- Cosenza: 1330

- Crotone: 595

- Catanzaro: 622

- Vibo Valentia: 721

- Reggio Calabria: 3453

Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 10.777.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro.

Coronavirus: per fermare l'esodo dal Nord, Catalfamo chiede controllo vie d'accesso alla Calabria

L'assessore regionale alla pianificazione e sviluppo territoriale ing. Domenica Catalfamo, in riferimento alle limitazione degli spostamenti su tutto il territorio regionale in conformità all’Ordinanza P.G.R. n. 15/2020,  per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, fa sapere che per rendere efficace il blocco dei flussi in ingresso in Calabria, sarà necessario il supporto delle prefetture per il controllo delle reti di accesso attraverso il coordinamento delle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Esercito) Anas, Capitaneria di Porto, SACal, Rfi, Trenitalia, Regione Calabria, Province e Città Metropolitana (polizia locale), Anci Calabria (polizie locali), rappresentanti autolinee. 

"Nello specifico - scrive l'assessore in una nota - dovranno essere controllate le reti d’accesso via gomma al confine a nord: SS106, SS18 , strade interne (provinciali, comunali) , A2 autostrada; Svincoli: A2 autostrada - SS280 - svincolo Lamezia,  SS282 - svincolo Rosarno.

 Il controllo delle autolinee bus (collegamento con Calabria, collegamento con Sicilia, altri collegamenti) comprendono: uscita ogni svincolo A3 (in prossimità innesto con viabilità secondaria). I gestori autolinee dovranno impartire disposizioni su monitoraggio, controllo, comunicazione (la piattaforma Core della Regione Calabria monitora gli spostamenti delle autolinee).

 Per le ferrovie, oltre al controllo della discesa dei viaggiatori, il controllo su treno sarà così effettuato: tirrenica – controllo stazione Tortora (treni locali ed altri se fermano) e comunque stazione di prima fermata altri treni (diretti, intercity, freccia); ionica: stazione Rocca Imperiale (controllo treni in ingresso- treni locali ed altri se fermano) e comunque stazione di prima fermata treni diretti e intercity. 

Proseguirà e sarà intensificato il controllo dello Scalo di Lamezia Terme

Per mare: sbarco traghetti diretti a Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Controllo anche delle rotte da Salerno, Genova, ed altri porti che giungono in Sicilia e a Messina. 

L’Anas -  conclude l'assessore - su mia richiesta, ha immediatamente attivato oltre che i controlli ai varchi, anche i pannelli di divieto a messaggio variabile sull’A2 e sul tratto di SS 106 della Basilicata".

Coronavirus, il plauso di Wanda Ferro (FdI) per l'ordinanza di chiusura della Calabria

 «Ottima decisione quella della governatrice Jole Santelli, che ha disposto tempestivamente la chiusura dei confini regionali imponendo il divieto di spostamento in entrata ed in uscita dalla Calabria. Una misura drastica che si è resa necessaria dopo l'annuncio da parte di Lombardia e Piemonte della sospensione delle attività di uffici pubblici e attività private, e dopo la decisione da parte del governo di chiudere tutte le attività produttive considerate non essenziali».

È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che è in continuo contatto con la presidente della Regione per sostenere, con tutte le necessarie iniziative parlamentari, l’impegno della Calabria nell’emergenza coronavirus. 

«Era necessario scongiurare il rientro in Calabria di molti concittadini che lavorano al Nord, per evitare ulteriori contagi. Ora è cruciale - aggiunge Wanda Ferro - garantire i controlli sull’applicazione dell’ordinanza regionale. È evidente che l’unica sanzione che la Regione può applicare,  la misura sanitaria della quarantena obbligatoria, non può bastare come deterrente. Occorre che le forze dell’ordine intensifichino l’attività di controllo e impongano il rispetto, oltre che delle misure previste dai decreti governativi, anche dell’ordinanza regionale, denunciando i trasgressori ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, che prevede anche l’arresto fino a tre mesi. Faccio un appello al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al ministro della difesa Lorenzo Guerini, ai prefetti e ai vertici delle Forze dell’Ordine, perché dispongano servizi di controllo stringenti sul rispetto dell’ordinanza regionale, anche con l’utilizzo dell’Esercito, il cui invio in Calabria abbiamo sollecitato sia io che la presidente Santelli, senza ottenere risposta da parte del governo. Su questo auspichiamo di avere la condivisione e il sostegno da parte dei parlamentari calabresi della maggioranza».

Coronavirus: ancora un morto in Calabria, ora sono sette

Il coronavirus fa un'altra vittima in Calabria.

Si tratta di uomo di 75 anni, originario di San Lucido, morto la notte scorsa nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

Sale quindi a sette il numero dei decessi registrati in Calabria, a causa dell'epidemia da covid-19

Coronavirus, Calabria: altri due comuni in quarantena

"Ho appena emanato l'ordinanza che dispone la 'chiusura' dei Comuni di Rogliano e Santo Stefano di Rogliano (CS).

Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni.

 L’ordinanza, così come già avvenuto per altri comuni negli scorsi giorni, prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

 L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Serra, altre 18 persone in quarantena

Diciotto persone in quarantena obbligatoria.

È quanto dispongono le ordinanze emanate ieri dal commissario al Comune di Serra San Bruno, Salvatore Guerra.

I provvedimenti, che interessano sia persone di sesso maschile che di sesso femminile, avranno efficacia fino al prossimo 3 aprile.

Contestualmente e stato attivato anche  il Centro operativo comunale per l'emergenza Covid-19.

Si tratta di ordinanze emanate all'indomani del primo caso di Coronavirus accertato nel centro delle Serre (Per leggere la notizia clicca qui).

 

 

 

Coronavirus, Calabria: centinaia di medici e infermieri in malattia. "Una vergogna che non può offuscare il sacrificio di chi onora il camice"

«Bisogna fare chiarezza su quanto avvenuto all’ospedale di Crotone  dove, secondo quanto denunciato dal direttore generale, centinaia tra medici, infermieri e operatori sanitari si sarebbero messi in malattia, in coincidenza con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus. Il dato è certamente anomalo, ed individuare e stroncare eventuali situazioni di abuso è doveroso sia nei confronti di chi è realmente ammalato, sia nei confronti di quel personale sanitario che in tutti gli ospedali, anche in quelli calabresi, sta lottando in prima linea per salvare la vita ai pazienti, con enormi sacrifici personali e familiari, e senza tirarsi indietro davanti alla fatica e al rischio di contagio».

È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che annuncia un’interrogazione al governo sulla vicenda.

«Le autorità preposte - prosegue Wanda Ferro - devono fare immediatamente luce sull’eventuale comportamento truffaldino e irresponsabile di persone che hanno scelto, in un momento di grande difficoltà per l’intera Nazione, di sfuggire al proprio dovere. Ci sarebbe persino chi, chiamato a rinforzare gli organici dell’ospedale, si sarebbe “ammalato” il giorno dopo aver firmato il contratto. Si tratta di una vicenda di una gravità inaudita, ancor di più in una regione che vive una drammatica carenza di personale e di strutture, e che con grande sforzo di tutti si sta organizzando per affrontare una grave emergenza sanitaria. Una vergogna che non può offuscare il lavoro di chi, negli ospedali calabresi, sta onorando il camice che indossa, mostrando dedizione, coraggio e responsabilità nei confronti dell’intera collettività. Gli abusi vanno puniti con l’immediato licenziamento e l’applicazione di pene esemplari qualora vengano accertate fattispecie di reato».  

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