Trovato con cento grammi d'eroina, arrestato

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Questa l'accusa con la quale un ventiduenne è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Cosenza. Il fermo è scattato nel corso di un controllo, quando i miltari hanno perquisito il ragazzo trovandogli addosso due buste di cellophane contenenti la droga

 

Sperona l'auto dei rapinatori e recupera il bottino

Ha speronato l'auto dei rapinatori facendola ribaltare. E' successo a Cosenza dove tre malviventi, dopo aver rubato 50 mila euro in un supermercato, sono stati inseguiti dal figlio del titolare che non si è fatto intimidire neppure, quando, uno dei rapinatori ha sparato un colpo di pistola in aria. Dopo il ribaltamento, i tre sono scappati lasciando il bottino nella vettura. Sul fatto indaga la polizia.

 

La Guardia di Finanza sequestra centinaia di uova di Pasqua

La Guardia di Finanza di Cosenza ha sequestrato centinaia di uova pasquali in plastica. Nel corso di un’operazione di controllo le Fiamme gialle hanno scoperto che un’importante catena di negozi che commercializza giocattoli nella provincia di Cosenza aveva riprodotto ed utilizzato marchi registrati per contrassegnare le uova. Successivi accertamenti hanno permesso di risalire, anche, ad un altro esercizio commerciale nel catanzarese, ad un’azienda grafica e alla tipografia che ha riprodotto e stampato abusivamente le immagini ed i simboli dei noti marchi. Per il titolare della catena di negozi ed i rappresentanti legali delle aziende di pubblicità e stampa è scattata la denuncia per riproduzione abusiva e commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti. Nel corso delle perquisizioni, oltre alle uova, sono state rinvenute numerose etichette pronte per essere applicate sulle confezioni dei giocattoli.

Tenta di uccidere il figlio di due mesi, arrestato

E' accusato di tentato omicidio ai danni del figlio di due mesi e di maltrattamento e violenze nei confronti della convivente, Haziri Kemo, il cittadino serbo di 35 anni, arrestato dalla Polizia di Cosenza. L'uomo, avrebbe picchiato ripetutamente il figlio provocandogli delle lesioni tali da metterne a rischio la vita. Il trentacinquenne avrebbe, inoltre, picchiato più volte la convivente quando era incinta. Le indagini hanno avuto inizio dopo che il bimbo è stato sottoposto alle cure mediche.

Un operaio muore travolto dalla terra in un fossato

Incidente mortale sul lavoro a Laurignano, piccolo centro alle porte di Cosenza, dove un uomo, Luigi Guarascio di 61 anni ha perso la vita mentre stava realizzando una buca che avrebbe dovuto ospitare una tubatura destinata a fungere da canale di scolo. L'incidente si sarebbe verificato quando, per cause ancora in corso d'accertamento, le pareti del fossato sarebbero crollate travolgendo l'operaio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Compagnia di Cosenza per gli accertamenti del caso. 

 

Giovane ucciso dopo una lite in discoteca

 Ci sarebbe una lite in discoteca all'origine dell'omicidio di Antonio Taranto, il ventiseienne ucciso a colpi di pistola a Cosenza. Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, il ragazzo stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata in discoteca quando sarebbe stato raggiunto da alcune persone una delle quali gli avrebbe sparato un colpo di pistola che lo ha raggiunto alle spalle. Il giovane è stato soccorso e portato in ospedale dove è giunto cadavere. Sull'accaduto sono in corso le indagini della squadra mobile.

Diciottenne si toglie la vita gettandosi dal balcone

Un diciottenne si è tolto la vita nel primo pomeriggio di oggi a Cosenza. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo si sarebbe buttato dal balcone della sua sua abitazione a causa di una delusione sentimentale. Sul posto, oltre ai carabinieri sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

"Indennità di accompagnamento" percepita indebitamente, 518 denunciati

Sono 518 le persone denunciate per truffa dal nucleo Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza. I soggetti coinvolti nell’indagine, tutti titolari di pensione d’accompagnamento, sono accusati di aver omesso di comunicare all’Inps i ricoveri in ospedale o in case di cura protrattisi per oltre 30 giorni e per i quali non avrebbero avuto diritto alla corresponsione del beneficio economico. Il periodo esaminato dagli uomini delle Fiamme Gialle copre un arco temporale che va dal 2010 al 2014. Le somme "indebitamente" percepite dai singoli variano da un minimo di 800 euro ad un massimo di 28.000, per un danno complessivo al Servizio Sanitario Nazionale di circa 800 mila euro

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