Un operaio muore travolto dalla terra in un fossato

Incidente mortale sul lavoro a Laurignano, piccolo centro alle porte di Cosenza, dove un uomo, Luigi Guarascio di 61 anni ha perso la vita mentre stava realizzando una buca che avrebbe dovuto ospitare una tubatura destinata a fungere da canale di scolo. L'incidente si sarebbe verificato quando, per cause ancora in corso d'accertamento, le pareti del fossato sarebbero crollate travolgendo l'operaio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Compagnia di Cosenza per gli accertamenti del caso. 

 

Giovane ucciso dopo una lite in discoteca

 Ci sarebbe una lite in discoteca all'origine dell'omicidio di Antonio Taranto, il ventiseienne ucciso a colpi di pistola a Cosenza. Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, il ragazzo stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata in discoteca quando sarebbe stato raggiunto da alcune persone una delle quali gli avrebbe sparato un colpo di pistola che lo ha raggiunto alle spalle. Il giovane è stato soccorso e portato in ospedale dove è giunto cadavere. Sull'accaduto sono in corso le indagini della squadra mobile.

Diciottenne si toglie la vita gettandosi dal balcone

Un diciottenne si è tolto la vita nel primo pomeriggio di oggi a Cosenza. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo si sarebbe buttato dal balcone della sua sua abitazione a causa di una delusione sentimentale. Sul posto, oltre ai carabinieri sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

"Indennità di accompagnamento" percepita indebitamente, 518 denunciati

Sono 518 le persone denunciate per truffa dal nucleo Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza. I soggetti coinvolti nell’indagine, tutti titolari di pensione d’accompagnamento, sono accusati di aver omesso di comunicare all’Inps i ricoveri in ospedale o in case di cura protrattisi per oltre 30 giorni e per i quali non avrebbero avuto diritto alla corresponsione del beneficio economico. Il periodo esaminato dagli uomini delle Fiamme Gialle copre un arco temporale che va dal 2010 al 2014. Le somme "indebitamente" percepite dai singoli variano da un minimo di 800 euro ad un massimo di 28.000, per un danno complessivo al Servizio Sanitario Nazionale di circa 800 mila euro

La polizia trova 10 grammi di cocaina nel bagno di un circolo ricreativo di Cosenza. Denunciato il titolare

 

E' stato denunciato dagli agenti della polizia di Stato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta del titolare di un circolo ricreativo di Cosenza trovato in possesso di dieci grammi di cocaina. La scoperta è avvenuta nel corso di un controllo effettuato presso il circolo di cui il denunciato era titolare. Lo stupefacente, suddiviso in dosi, era stato occultato nel bagno.

Trova un topo nella carne in scatola

Apre una scatoletta di carne in gelatina e ci trova dentro la testa di un topo. Sembra un fatto incredibile, ma è successo davvero. L’episodio accaduto, ad agosto dell’anno scorso, ha avuto protagonista un bambino di 9 anni di origini ucraine che risiede a Rende con la famiglia. La vicenda, resa pubblica in questi giorni, com’era prevedibile, ha avuto uno strascico giudiziario dal momento che la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. Non si conosce il nome del produttore della scatoletta, tuttavia, l’Asp di Cosenza ha provveduto a bloccare la vendita delle altre confezioni presenti in commercio.

Il Redattore e l'eresia della verità

Potremmo esordire in questo nostro primo incontro con i lettori facendo ricorso ad un abusato: “saremo un giornale libero ed indipendente”. Potremmo, ma non lo faremo. Risparmiamo a voi la fatica di leggerlo ed a noi quella di scriverlo, perché nessun giornale avrà mai la schiettezza ed il coraggio di affermare il contrario. Anzi, l’indipendenza e la libertà, il più delle volte, sono inversamente proporzionali alla frequenza con le quali si rivendicano e si declamano. Noi, al contrario, ci proponiamo di non essere né liberi, né indipendenti.

Non saremo liberi, perché non ci prenderemo alcuna licenza non conforme ai principi fondamentali del rispetto degli altri e del buon senso. In nome della libertà non violeremo la vita privata o la dignità di nessuno, non travalicheremo le regole del buongusto e della decenza, non ci trasformeremo in un’arena in cui uomini e donne si danno in pasto ai leoni pur di compiacere gli spettatori.

Non saremo liberi, quindi, ma non avremo padroni!

Saremo, inoltre, fieramente dipendenti, perché assoggettati alla nostra coscienza ed ai valori nei quali crediamo. Ci asterremo, pertanto, dal prendere parte alle quotidiane Olimpiadi del ciarlatanismo, del turpiloquio e della calunnia. Consapevoli dell’esistenza di lettori, ancora in grado di distinguere tra fermezza e virulenza, all’urlo sguaiato e scomposto preferiremo, sempre, il ragionamento pacato ed il civile confronto.

Detto ciò che non faremo e saremo, ci preme dire, ciò, che, invece, cercheremo di fare e di essere.

Racconteremo i fatti con obiettività e rigore, tenendo, in campi ben distinti e separati, l’informazione ed il commento, il fatto e l’opinione.

Un punto, poi, dal quale non defletteremo mai, sarà la ricerca della verità. Pertanto, faremo guidare i nostri passi al dubbio, nella consapevolezza che niente nasconde così bene la menzogna come la verità. Non confezioneremo, quindi, teoremi e non cercheremo d’inverare tesi precompilate, fondate sull’idea che tra i buoni ed i cattivi a noi il destino ha regalato la parte dei buoni. Non ci faremo, dunque, condizionare da nessuna pregiudiziale di simpatia o di rancore e lo dimostreremo non negando ospitalità o diritto di replica a quanti non la pensano come noi.

La ricerca della verità e la vocazione al dubbio rappresenteranno i postulati della nostra eresia. Un’eresia che ci farà rifuggire la chiesa affabulatoria ed inconcludente del politicamente corretto e quella sorniona e silente del conformismo. Saremo eretici, inoltre, perché nel cercare la verità, non saremo mai indulgenti. Non saremo compiacenti con chi sta in alto, ma neppure con chi sta in basso. Non ometteremo di scrivere ciò che potrebbe urtare la suscettibilità dei “potenti”, ma non scriveremo neppure ciò che il “popolo” vuole o preferisce leggere. Saremo eretici, perché, cercheremo sempre e solo la verità. E se è vero come è vero che i “fatti sono nemici della verità” è altrettanto vero che, in Calabria, nessuno può essere più eretico di chi cerca e dice la verità!

La Redazione: Bruno Vellone – Angelo Vavalà – Michele Grenci - Biagio La Rizza – Mirko Tassone

  • Published in Diorama
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