Operazione “Fields of Golf”. Scoperti nel Vibonese 200 “falsi braccianti”: truffa per 750.000 euro

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno concluso una vasta operazione di Polizia giudiziaria e tributaria a contrasto delle frodi a danno degli Enti previdenziali e assistenziali e, più in particolare, a contrasto del cosiddetto fenomeno dei “falsi lavoratori”. Le indagini, eseguite nei confronti di 4 aziende, hanno permesso di portare alla luce un articolato sistema di frode basato sulla creazione di fittizi rapporti di lavoro subordinato e di posizioni assicurative e previdenziali, posto in essere con lo scopo precipuo di far percepire indebitamente a pseudo lavoratori indennità di disoccupazione, malattie e altri benefici previsti dalla normativa di settore. L’operazione di servizio ha preso spunto da un’attività info-investigativa svolta dai militari nei confronti di aziende della provincia che presentavano elevati indici di rischio, calcolati sulla base del cospicuo numero di lavoratori assunti, non giustificabili dal contesto imprenditoriale sottostante. All’esito delle investigazioni, le Fiamme Gialle vibonesi hanno rilevato che, nelle annualità dal 2009 al 2014, i titolari delle aziende attenzionate hanno fittiziamente dichiarato di aver assunto e fatto lavorare circa 200 lavoratori inesistenti, al fine di consentire ai medesimi di percepire, a danno dell'Inps, indennità per quasi 750.000 euro. I titolari delle aziende, nonché i pseudo assunti sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni dello Stato, richiedendo, contestualmente, l’applicazione della misura cautelare del sequestro delle somme indebitamente percepite. La Guardia di Finanza è costantemente impegnata sul versante della difesa degli interessi erariali del Paese e della tutela della spesa pubblica nazionale, settori in relazione ai quali il Corpo svolge attento ed imprescindibile contributo al fine di prevenire e reprimere illeciti in tale ambito, anche mediante l’esecuzione di progetti a livello nazionale.

Percepivano indennità di disoccupazione e malattia: denunciati 84 “falsi braccianti”

Le Fiamme Gialle hanno smascherato, al termine di una complessa attività di indagine, una truffa perpetrata ai danni dell’INPS ad opera di una azienda operante nel settore agricolo per assunzioni inesistenti; ben 84 assunzioni fantasma che hanno creato un danno alle Casse dello Stato per circa mezzo milione di euro. L’impresa, in base alle indagini svolte, ha presentato all’ente previdenziale falsi documenti a partire dall’anno 2011, ottenendo la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione e malattia per un importo di circa 200.000 euro, beneficiando inoltre di indebite riduzioni contributive pari a circa 300.000 euro con un danno complessivo all’Erario di circa 500.000 euro. La società ha denunciato all’INPS un consistente numero di (false) giornate lavorative effettuate su fondi agricoli di cui non ha effettivamente avuto la disponibilità, attestandone l’uso attraverso il deposito di falsi contratti di comodato d’uso. La fittizia attestazione di oltre 7.000 false giornate di lavoro ha inoltre consentito all’azienda di beneficiare di indebite riduzioni contributive per circa 300.000 euro e l’omesso versamento di ritenute previdenziali per circa 170.000 euro. Nello specifico, 84 soggetti, inesistenti lavoratori ma ben esistenti al momento di richiedere le indennità contributive, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di truffa ai danni dello Stato e di falso. Prosegue l’attività di prevenzione e repressione della Guardia di Finanza – in questo caso di Rossano con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari - a tutela degli onesti, contro la sleale concorrenza e a tutela del libero mercato, contro ogni forma di inquinamento e di danno alle Uscite dalle Casse dello Stato. L’azione delle Fiamme Gialle determina e va a ricostituire fondi con risorse disponibili verso gli aventi regolarmente diritto, che spesso invece si ritrovano esclusi per incapienza di fondi, dirottati verso soggetti che vivono nel totale disprezzo delle normative.

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Truffa all'Inps: denunciati 7 imprenditori agricoli e 257 falsi braccianti

Sette imprenditori agricoli e 257 finti braccianti sono stati denunciati dai militari della Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria di Locri che hanno smascherato una truffa ai danni dell'Inps. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, i proprietari delle aziende agricole, che si trovano nell'area dell'Aspromonte, hanno notificato all'ente previdenziale l'utilizzo di lavoratori che, invece, non prestavano la loro opera. Un sistema che ha permesso ai fasulli braccianti di incassare assegni familiari, indennità di disoccupazione e di malattia che non spettavano loro. Sulla scorta di quanto appurato dagli inquirenti, il raggiro sarebbe costato all'Inps una somma pari ad un milione e 445 mila euro.

Evasione per 11 milioni di euro e assunzione di 319 “falsi braccianti”: sequestrato opificio

La Guardia di Finanza di Sibari, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa di polizia economica finanziaria condotta nei confronti di un consorzio agricolo di produttori operante nel territorio della Sibaritide, ha scoperto una truffa ai danni dell’Erario per oltre 3 milioni di euro ed una evasione fiscale per circa 11 milioni di euro. L’attività di indagine ha inizialmente accertato l’indebita percezione di contributi pubblici dal Consorzio per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, concessi per la realizzazione di un programma di investimenti. Per realizzare la truffa sono state costituite due società ed utilizzate fatture false per circa 4 milioni di euro. Una prima società aveva il compito di sovrafatturare (per circa 150%) il costo dei lavori, delle prestazioni di servizio e delle cessioni di beni oggetto di finanziamento; la seconda, attraverso l’emissione di false fatture, consentiva la restituzione finanziaria del denaro. Le successive attività di investigazione hanno consentito di accertare una ulteriore truffa ai danni all’Insp, mediante il diretto coinvolgimento dei “(falsi) braccianti agricoli” del consorzio. In particolare è risultato che il Consorzio agricolo, nel periodo 2011-2013, ha denunciato all’Inps complessivamente 319 falsi braccianti agricoli. La falsa attestazione di assunzione di braccianti agricoli e la fittizia dichiarazione di circa 25.000 giornate lavorative ha consentito di ottenere indebite indennità previdenziali ed assistenziali per oltre un milione di euro. Il controllo della posizione fiscale del consorzio ha evidenziato ulteriori gravi irregolarità risultando costituita una contabilità parallela dell’impresa, atta a dissimulare la reale situazione economica della società. Complessivamente è stata accertata l’omessa dichiarazione di circa 10 milioni di euro ed una evasione di Iva per oltre 1 milione di euro. All’esito delle indagini il Tribunale di Castrovillari ha disposto il sequestro dell’intero opificio e di un impianto industriale per la lavorazione di prodotti agricoli, per un valore complessivo di circa  7.000.000 euro. La Sezione giurisdizionale per la Calabria della Corte dei Conti di Catanzaro è stata inoltre notiziata di un danno erariale per circa 2,2 milioni di euro, pari all’importo pubblico erogato fino all’intervento dei finanzieri. Alla Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha coordinato l'attività, è stata inviata apposita denuncia per “Truffa ai danni dello Stato” e “dichiarazione fraudolenta”. Continua l ‘azione delle Fiamme Gialle cosentine per contrastare la sleale concorrenza e tutelare gli imprenditori che operano nella legalità e che subiscono forti danni da tali comportamenti illeciti e truffaldini.

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Falsi braccianti, truffa all'Inps da 235 mila euro

La Guardia di Finanza di Corigliano Calabro, coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, ha scoperto l’ennesima frode in danno dell’INPS, perpetrata con metodi ormai collaudati nel tempo. Una cooperativa agricola praticamente inattiva, a mezzo contratti di servizi agricoli fasulli ed altri documenti falsi, trae in inganno  l’Istituto Nazionale di Previdenza, raffigurando una realtà contabile e gestionale dell’impresa ben diversa da quella reale, con la presentazione di false denunce aziendali e di  manodopera agricola, consente a falsi braccianti agricoli la percezione di provvidente pubbliche assolutamente non spettanti. Ammonta a 235.000,00 euro la truffa della quale l’Inps è stata vittima, quali somme corrisposte a titolo disoccupazione agricola, assegni nucleo famigliare ed indennità di malattia, a 99 falsi braccianti agricoli, tutti denunciati per i reati di truffa e falso, unitamente al rappresentante legale della stessa cooperativa.  Il servizio condotto è di vitale importanza per la tutela degli interessi finanziari dello Stato, alla luce delle note esigenze di bilancio e di lotta agli sprechi, in atto su scala nazionale. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico - finanziaria predisposto, a livello locale, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, proprio nello specifico comparto dei “braccianti agricoli”

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Indagine su falsi braccianti: danno erariale di 3 milioni di euro

I militari della Guardia di finanza  hanno trasmesso una segnalazione alla Corte dei conti in riferimento ad un danno all'Erario pari a 3 milioni di euro. Il reato da cui essa è scaturita è quello di illecita percezione di finanziamenti pubblici in materia di disoccupazione agricola, maternità e malattia. Si tratta di un'appendice dell'operazione "Arcadia 2", eseguita cinque mesi fa. Al centro dell'inchiesta, condotta dalle Fiamme Gialle di Catanzaro, la posizione di 459 falsi braccianti che, secondo quanto ipotizzano gli inquirenti, si sarebbero intascati gli indennizzi. Coinvolti nell'indagine, nell'ambito della quale erano stati effettuati due arresti e sequestrati beni del valore di tre milioni di euro, altri cinque soggetti che avrebbero favorito le illecite erogazioni di denaro. 

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