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Provincia di Vibo Valentia, il presidente Niglia convoca una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha convocato per lunedì 28 agosto, alle ore 10, una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale.

La lettera di convocazione dell’assise, vista la situazione assai delicata in cui versa l’ente, è stata inviata per conoscenza anche alla Prefettura e alla Questura di Vibo Valentia.

Nel corso della consesso provinciale, che si terrà nell’ufficio di presidenza, verranno trattate tematiche di estrema importanza sociale quali la sicurezza di strade e scuole, nonché la questione attinente al pagamento dei lavoratori dell’ente, che non percepiscono lo stipendio ormai da sei mesi.

I consiglieri provinciali, inoltre, verranno resi edotti dell’esito della riunione d’urgenza che il presidente Niglia e il segretario generale Giuseppe Corrado hanno tenuto, stamattina, con i funzionari e i tecnici dei settori Edilizia scolastica e Viabilità, per l’avvio di un’analisi dettagliata delle condizioni in cui versano gli istituti scolastici e le arterie stradali provinciali. 

Elezioni comunali Dasà, l’ex vicesindaco Scaturchio al momento indisponibile a candidarsi

È ancora in alto mare lo scenario che caratterizzerà le elezioni comunali a Dasà, piccolo centro delle Preserre vibonesi che torna alle urne per effetto delle dimissioni dell’ex sindaco Giuseppe Corrado. Rispetto alla precedente competizione, alla quale parteciparono 4 distinte compagini, la situazione appare incerta e magmatica. Soprattutto non ci sono elementi univoci sulla squadra che era stata chiamata all’azione amministrativa: l’ipotesi della convergenza sull’ex vicesindaco Raffaele Scaturchio è scartata, ad oggi, dal diretto interessato, che, espressamente interpellato, si limita ad affermare di essere “concentrato sulla sua attività lavorativa”. Dunque, l’impegno diretto del consigliere provinciale sembra adesso lontano, anche se in politica escludere in termini assoluti equivale a commettere un errore. Non c’è, in sostanza, nessuno schema predefinito in vista del confronto politico che porterà alla designazione della nuova amministrazione comunale. Se ci sarà continuità o rinnovamento saranno i prossimi mesi a certificarlo.

Dasà, il sindaco Corrado non ritira le dimissioni: in arrivo il commissario

Non tornerà indietro sui suoi passi, farà trascorrere queste ultime ore senza pensarci più. Il sindaco di Dasà Giuseppe Corrado non ritirerà le sue dimissioni e, dunque, per il piccolo centro del Vibonese l’imminente destino sarà quello del commissariamento. “Non c’è un perché, ma tanti perchè” è la sua risposta all’apposita domanda. È evidente un senso di “stanchezza”, ma anche il rammarico dovuto al fatto che la carica di sindaco è incompatibile con tante altre relative alla sua professione. In più, c’è la consapevolezza che amministrare oggi significa tener conto di tante disposizioni legislative: serve una squadra completa e disponibile, senza defezioni. L’ultima fase della sua gestione è stata travagliata con le dimissioni, una dietro l’altra, dei tre componenti dell’esecutivo. Oltre alla realizzazione di diversi punti del programma amministrativo, con decisioni talvolta impopolari ma necessarie per rimettere l’Ente in carreggiata, resta il messaggio di aver rinunciato a parte dell’indennità impiegando i relativi importi per fini sociali.

 

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Dasà, il sindaco Corrado ed il vicesindaco Scaturchio rinunciano alle indennità

Nel mezzo di una tempesta amministrativa, con i componenti dell’esecutivo che si sono dimessi uno dietro l’altro, spunta una delibera – la n. 31 del 1* settembre, pubblicata ieri - che certifica un gesto concreto e meritorio. Il sindaco di Dasà, Giuseppe Corrado, ed il vicesindaco, Raffaele Scaturchio, rinunciano alle loro indennità. Il primo non incasserà parte dell’indennità 2015, per un ammontare di 3.000 euro, che saranno utilizzati per il completamento dei lavori del Parco delle Rimembranze; il secondo non avrà l’intero importo delle spettanze 2015, pari a 2.000 euro: 1.500 saranno devoluti alla parrocchia San Nicola e San Michele e 500 andranno alla Caritas parrocchiale. Ma questa scelta non è una novità. Perché l’operazione di non intascare le indennità è già stata effettuata per il 2013 ed il 2014, con circa 10.000 euro che gli amministratori hanno preferito mettere a disposizione della collettività. Un gesto che testimonia l’attaccamento alla propria comunità e che rappresenta un segnale di vicinanza alla popolazione in un momento di difficoltà economiche.

 

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Dasà, si dimette il sindaco Corrado

Il sindaco di Dasà, Giuseppe Corrado, ha rassegnato le dimissioni.  L’atto con il quale il primo cittadino del centro delle Preserre ha comunicato l’indisponibilità a proseguire il mandato è stato acquisito al protocollo dell’Ente questa mattina. Indirizzate al segretario comunale ed al prefetto di Vibo Valentia, le dimissioni sono state motivate con la rinuncia, presentata il 26 agosto scorso, alla carica sia di assessore che di consigliere da parte di Assunta Maggio. “Considerato – si legge nel documento firmato dal sindaco - che sono venuti meno i presupposti per i quali ci era stato affidato il mandato dalla popolazione dasaese; considerato altresì che non sussistono i presupposti  di un rapporto di maggioranza, con la presente rassegna le dimissioni  dalla carica di sindaco”. Le motivazioni, tuttavia, presentano, qualche zona d’ombra poiché prima di presentare le proprie dimissioni, nella mattina odierna, Corrado aveva provveduto a sostituire l’ex assessore Maggio, con Nancy Scaramozzino cui aveva affidato deleghe importanti, quali pubblica istruzione, cultura, attività produttive, e rapporti con le associazioni culturali. Non meno singolare è stata la scelta di non indirizzare le dimissioni al consiglio  comunale che dovrebbe riceverle ai sensi dell’art. 53 del D. lgs 267/2000, il quale, tra l’altro, dispone: “Le dimissioni presentate dal sindaco o dal presidente della provincia diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario”. A questo punto, l’esperienza amministrativa iniziata nel 2012, sembrerebbe compromessa. Tuttavia, qualora Corrado decidesse di ritirare le sue dimissioni prima del trascorrere di venti giorni, tutto ritornerebbe come prima, o quasi. Diversamente, fino alle prossime elezioni comunali, la guida dell’Ente verrebbe assunta da un commissario prefettizio.

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