A Crotone sbarcati altri 775 immigrati

Alle 12 di oggi, a bordo della nave militare irlandese “Samuel Beckett”, sono giunti nel porto di Crotone  655 cittadini stranieri (di prevalente nazionalità subsahariana). Dall'imbarcazione sono state sbarcate anche tre salme. Una volta giunti a terra, gli immigrati sono stati sottoposti allo screening di routine da parte del personale del locale SUEM 118 che ha riscontrato condizioni generali discrete. Per i 25 minori non accompagnati è stato attivato il consueto iter di assistenza, a cura dei servizi sociali territoriali. Una volta identificati, tutti i gli immigrati raggiungeranno le diverse località, previste nel piano di riparto predisposto dal Viminale. Lo sbarco segue di poche ore l’arrivo di altra imbarcazione a vela con 120 persone a bordo, intercettata a largo di Capo Rizzuto da motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di porto. Scortata fino allo scalo crotonese,  gli occupanti l'imbarcazione sono stati sottoposti alle attività di rito, prima di essere destinati ai centri di accoglienza presenti sul territorio nazionale.

Crotone, per domani previsto l'arrivo di altri 653 immigrati

È previsto per le ore 10 di domani 6 ottobre 2016 l’arrivo al porto di Crotone di circa 653 immigrati a bordo della nave irlandese Samuel Beckett. Le operazioni di primo soccorso e assistenza, coordinate dalla Prefettura, sono garantite dalla Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, nonché dal personale sanitario della Croce Rossa. I migranti saranno trasferiti, dapprima presso il C.D.A./C.A.R.A. “S. Anna” di Isola Capo Rizzuto (KR) per le attività di compiuta identificazione e fotosegnalamento e, successivamente, in altre province in base al piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno.

Due casi di malaria e 450 di scabbia tra i migranti sbarcati oggi nel porto di Vibo Valentia

Due sospetti casi di malaria sarebbero stati riscontrati tra gli immigranti sbarcati questa mattina nel porto di Vibo Valentia. Dei 725 immigrati che si trovavano a bordo della nave Acquarius, 450 sarebbero affetti da scabbia, mentre due donne avrebbero denunciato di aver subito violenze sessuali. Una volta completate le operazioni, sarà avviata la fase 2 che prevede la distribuzione sul territorio nazionale di uomini e donne maggiorenni. I 178 minori non accompagnati, invece, dovrebbero trovare ospitalità in strutture del vibonese al momento non ancora individuate.

Crotone: arrivano 704 immigrati, 234 presentano "segni di scabbia"

Ancora uno sbarco d'immigrati a Crotone, nel cui porto, nella mattinata odierna, è attraccata la nave “Borsini” della Marina Militare con a bordo 704 persone provenienti dall'Africa sub sahariana. Le operazioni di sbarco si sono concluse intorno alle 15. Le varie fasi, dal dispositivo di soccorso, alle operazioni di screening sanitario, sono state  "svolte nel rispetto delle condizioni di sicurezza, sotto il coordinamento della Prefettura di Crotone, con la collaborazione del Comune di Crotone, della Capitaneria di Porto, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Suem 118, della Protezione Civile, dell'Azienda sanitaria provinciale, delle associazioni di volontariato e delle organizzazioni umanitarie". In 234 casi sono stati rilevati "segni di scabbia". Una volta terminata la "procedura di fotosegnalamento presso il CARA di Isola di Capo Rizzuto, in qualità di Hub regionale", "450 extracomunitari saranno trasferiti in altre regioni d’Italia, secondo il seguente piano di riparto:

-          150 in Lombardia

-          100 in Emilia Romagna

-          50 rispettivamente in Liguria, Molise, Piemonte e Veneto.

Altre 200 persone saranno trasferite dal prossimo sabato, secondo il seguente piano di riparto:

-          100 in Toscana

-          50 rispettivamente in Basilicata e Umbria.

Gli altri extracomunitari resteranno presso il CARA di Isola di Capo Rizzuto".

 

Uomo violentato, Forza Nuova: “Episodio grave. Dagli immigrati toni e atteggiamenti insolenti”

“L’arresto di un immigrato della Guinea, avvenuto ad opera dei carabinieri della Compagnia di Falerna, per estorsione e violenza ai danni di un uomo del posto è un episodio sicuramente grave, indipendentemente dal fatto che lo abbia compiuto un extracomunitario o meno, ma che deve far riflettere e porre l’accento sul fatto che gli ospiti di queste strutture di accoglienza sono libere di andare in giro per tutto il giorno in maniera tranquilla senza che nessuno badi al loro controllo”. A sostenerlo è il portavoce regionale di Forza Nuova Igor Colombo che aggiunge: “riceviamo spesso, presso la nostra segreteria di partito, segnalazioni di cittadini che ci raccontano di essere presi letteralmente a ‘parolacce’ da immigrati davanti a supermercati e luoghi di parcheggio sol perchè gli si viene rifiutata la classica moneta. Tutto ciò porta ad un clima di tensione ed anche di paura tra gli autoctoni che si sentono spesso minacciati da queste persone che, con toni ed atteggiamenti insolenti, incutono timore, soprattutto a donne in presenza di bambini. Da qui il passo poi può essere decisamente breve in reati ben più gravi – afferma Colombo - come appunto questo avvenuto a Falerna che parla di estorsione bella e buona e, purtroppo, non è la prima volta che ciò accade e che vede protagonisti gli ospiti delle strutture di accoglienza. Per far fronte a questa situazione noi di Forza Nuova chiedemmo ai vari sindaci calabresi il divieto di accattonaggio e maggiori controlli delle zone principali di parcheggio delle città,come scuole e Tribunali. Dopo essere stati ricevuti da alcuni prefetti delle Provincie della Calabria e dagli organi di Polizia per discutere di questioni legate alla sicurezza, siamo stati informati dalle stesse autorità sulla loro impossibilità di azione riguardo ad un qualsiasi provvedimento teso a limitare le libere uscite degli ospiti delle strutture di accoglienza, in quanto sono considerati liberi cittadini. Tutto assurge incredibilmente a beffa quando poi nelle nostre strade sono liberi di circolare extracomunitari in odore di criminalità per reati specifici, come per esempio proprio l’immigrato arrestato a Falerna. A questo poi si aggiunge che un valido controllo preventivo non viene effettuato al momento dell’arrivo sul nostro territorio di queste orde di immigrati,tra le quali spesso si annidano persone violente ed irrispettose della legge anche del Paese che li ospita. Alla luce del grave episodio verificatosi nella cittadina di Falerna – conclude Colombo - chiedo al prefetto di Catanzaro, dottoressa Latella, di procedere all’immediato rimpatrio come provvedimento urgente di chi è ospite nel nostro Paese a carico di noi contribuenti e che si macchia reati”.

Protesta immigrati Briatico, Piserà: “D’ora in poi i soldi siano destinati ai disoccupati italiani”

La violenta protesta da parte di immigrati ospiti nella struttura alberghiera Hotel Torre Sant’Irene di Briatico, ci fa gridare con rabbia e indignazione: ‘rimpatrio immediato per tutti gli ospiti della struttura’”. È quanto afferma il referente provinciale di Vibo Valentia di ‘Noi con Salvini’ Antonio Piserà per il quale “non può passare il messaggio che in Italia tutto è permesso, non possiamo assistere a queste situazioni che saranno sempre in continuo aumento, soprattutto non possiamo noi cittadini pagare per mantenere questa gente. Dobbiamo dire a chiare lettere agli italiani – sostiene Piserà- che non siamo di fronte ad una normale e  naturale immigrazione, ma siamo davanti ad una invasione (forse voluta) dalla quale non nascerà mai integrazione quanto solamente instabilità, insicurezza e impoverimento per l’Italia. Non esistono ragioni valide per una tale protesta violenta. Se è vero come è vero che questi hanno protestato per il ritardo nei pagamenti loro spettanti, diventa  grave e offensivo in un territorio dove il tasso di disoccupazione è altissimo, diventa ancor più grave e offensivo della dignità dei lavoratori. Il pensiero non può che andare ai lavoratori della Provincia di Vibo Valentia, che sono padri e madri di famiglia che non ricevono lo stipendio da mesi da parte dello Stato e molti di loro, che conosco personalmente, sono sul punto di  far interrompere gli studi universitari ai loro figli compromettendo il loro futuro. Stiamo assistendo al continuo taglio di servizi essenziali dalla sanità alla scuola, e allo stesso tempo non possiamo però mantenere questa gente. Nel nostro territorio le forze dell’ordine non possono essere sottratte dalla lotta alla ndrangheta e dal garantire la sicurezza ai cittadini che pagano le tante tasse. Le forze dell’ordine hanno subito tanti tagli, ma nonostante tutto con abnegazione portano avanti il loro lavoro.  La solidarietà ai carabinieri feriti nei tafferugli, mentre nessuna solidarietà a chi, abbagliato da un guadagno facile,  ha messo a disposizione la struttura non capendo che in questo territorio, ad alto tasso turistico, tutto il settore potrebbe essere compromesso deteriorando la buona reputazione  di cui godiamo in Italia e all’estero. Mi auguro – aggiunge Piserà - che le associazione turistiche pongano un freno a tutto questo evitando che altre strutture vengano destinate a tale scopo, ma soprattutto che quelle attualmente adibite a tale uso vengano presto liberate. Vorrei ricordare a tutti un passo tratto del discorso di San Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla): ‘Costruire condizioni concrete di pace, per quanto concerne i migranti e i rifugiati, significa impegnarsi seriamente a salvaguardare anzitutto il diritto a non emigrare, a vivere cioè in pace e dignità nella propria Patria’. Non staremo a guardare a questo deterioramento voluto dal Governo Renzi-Alfano, non faremo distruggere la nostra identità territoriale e nazionale dalle lobby europee che del problema immigrazione si stanno lavando le mani, facendo gravare tutto l’onere sull’Italia e suoi cittadini. Grideremo a gran voce – conclude - che i soldi destinati a mantenere gli immigrati debbano essere spesi per i disoccupati italiani”.

Richiedente asilo ospitato a Brognaturo sorpreso a spacciare sostanze stupefacenti: arrestato

Nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio cittadino, un equipaggio della Squadra Volante, coadiuvato da due unità cinofile antidroga dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico diretto dal Commissario Capo, dottoressa Riccio, ha proceduto al controllo di un giovane cittadino extracomunitario che stava aggirandosi con fare sospetto nei pressi del Terminal Bus in Via dell’Emigrante a Vibo Valentia, già interessato dalla presenza di numerosissimi studenti in procinto di partire per le loro destinazioni. I cani Bruce e Floyd hanno immediatamente fiutato la presenza di sostanza stupefacente: infatti la perquisizione personale a cui il giovane è stato sottoposto ha dato esito positivo in quanto, nella tasca della sua giacca, sono stati rinvenuti e sequestrati 14,5 grammi di marijuana suddivisi in 20 dosi già pronte per lo spaccio, destinate alla vendita tra la moltitudine di studenti pendolari che affolla il terminal negli orari di arrivo e partenza dei pullman per i paesi della provincia. Il soggetto – un 18enne di origini ghanesi - è risultato essere un richiedente asilo giunto presso il porto di Vibo Marina nell’agosto dello scorso anno, trattenuto nella provincia vibonese perché all’epoca minore non accompagnato, ed attualmente ospitato presso il Centro di accoglienza “Stella del Sud” di Brognaturo in attesa del pronunciamento della Commissione territoriale. Anche presso il suo alloggio è stato rinvenuto, e sottoposto a sequestro, un giubbotto con residui di marijuana. Dopo le incombenze di rito, il giovane è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e associato presso la locale Casa circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria. 

La Svezia espellera` 80 mila immigrati

La Svezia espellera` circa 80 mila richiedenti asilo la cui domanda è stata respinta. La notizia e` stata data dal ministro degli Interni, Anders Ygeman che ha spiegato che i rimpatri saranno effettuati con voli charter. Il numero delle persone che hanno chiesto asilo in Svezia nel 2015 e` pari a 163 mila unita`. Si tratta della cifra pro capite piu` alta in Europa. Dei circa 58.800 casi trattati l'anno scorso, il 55% delle richieste sono state accolte.

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