Italia al centro, Bevilacqua: “Vogliamo essere protagonisti per la Calabria”

« E’ stata una giornata scandita dal desiderio di rafforzare il protagonismo in politica e dai contenuti particolarmente stimolanti in vista delle elezioni politiche del 2023». 

Lo afferma il senatore Francesco Bevilacqua, presidente dell’assemblea federale in Calabria di Italia al Centro, con riferimento alla prima assemblea nazionale del partito di sabato scorso all’Auditorium Antonianum di Roma alla presenza, tra gli altri, del fondatore del neo contenitore politico Giovanni Toti e del coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello.

«Dalla Capitale – aggiunge Bevilacqua – siamo tornati con il convincimento che, sia in Calabria, sia in Italia, c’è ancora spazio per la buona politica.   Il  “cantiere” messo in piedi dal presidente Giovanni Toti e dal senatore Gaetano Quagliariello,  già fermenta per contenuti programmatici all’altezza delle sfide che i territori e l’intero Paese stanno attraversando. Siamo di fronte a un contenitore ideologico fatto di persone serie  e “normali” che vogliono lavorare per la gente ed esserne punto di riferimento».

«Una nuova porta che si apre nello scenario politico italiano  - evidenzia ancora -  con tanta voglia di aggregare con l’ambizione di offrire una prospettiva ai tanti delusi da politiche incoerenti, da mancanza di prospettive, da scenari incerti. Il risultato si vedrà, l’importante era partire».

Con riferimento ai contenuti, Bevilacqua parla di «idee che vanno nella direzione dello sviluppo socio-economico, di un evidente ancoraggio ai fondamentali valori sociali e di un modo di fare politica che può modernizzarsi negli strumenti e che vuole riscoprire il ruolo formativo e aggregativo dei partiti».

L’esponente di Italia al Centro, inoltre, riafferma che la presenza della delegazione calabrese al “cantiere” inaugurato a Roma da Toti e Quagliariello ha «rappresentato il desiderio di una terra che vuole essere definitivamente posta al “centro” dell’agenda politica nazionale e che vuole diventare protagonista dello sviluppo dell’intero Paese».

Premesse che approdano alla conclusione: «Abbiamo le idee chiare – chiosa Bevilacqua -  e intendiamo essere protagonisti per il futuro della nostra terra, delle nostre famiglie e dei nostri giovani».

Italia al Centro, De Nisi: “Calabria protagonista dell’agenda politica nazionale”

Era guidata dal coordinatore regionale del partito Francesco De Nisi, la delegazione calabrese che sabato scorso ha partecipato all'Auditorium Antonianum di Roma alla prima assemblea nazionale di Italia al Centro.

«Si è trattato di una sorta di “cantiere” – sottolinea De Nisi -  nel corso del quale assieme al fondatore di Italia al Centro, il governatore della Liguria Giovanni Toti, e ad altri leader nazionali, tra cui il senatore Gaetano Quagliariello, ci siamo confrontati e abbiamo discusso per progettare il futuro del Paese ponendo le fondamenta programmatiche in vista delle elezioni politiche del 2023».

Alla manifestazione, infatti, hanno partecipato sindaci, amministratori locali, parlamentari, ministri e leader politici provenienti da tutta Italia.

«La Calabria – aggiunge De Nisi -  che  sarà al centro della futura agenda politica, ha fornito un notevole contributo per un'occasione di dialogo non solo tra amministratori e  sostenitori del movimento provenienti da tutta Italia, ma anche esponenti politici di altri partiti. Siamo stati a Roma per ascoltare e dialogare con i vertici nazionali perchè alla nostra regione servono soluzioni immediate e serve una programmazione politica basata sulle competenze e sull’esperienza amministrativa. Esiste un’area di centro dove si può costruire un progetto moderato e liberale, partendo dalle idee e dalla buona politica, fatta di amministratori capaci».

Nel concludere De Nisi evidenzia che «ci sono temi nazionali come i rigassificatori, gli investimenti nella rete idrica, il libero mercato,  l'atlantismo, le semplificazioni ma anche alcuni fondamentali di ordine strettamente regionale, ai quali vogliamo contribuire grazie alla rete di amministratori che Italia al Centro ha in Calabria. Lavoreremo sui territori per dare al Presidente Toti un quadro chiaro di investimenti che nella nostra martoriata regione non possono essere rimandati». 

Dal canto suo Toti pone l’accento sul fatto che «c'è chi dice 'il centro è nostro'. Io dico 'il centro è di tutti', di tutte le persone che hanno voglia di dare un contributo per cambiare davvero la politica italiana, altrimenti rischia di essere un 'centrino', qualcosa di poco utile. Italia al Centro vuole essere questo: mettere davvero al centro i problemi dell'Italia e mettere al centro tutti quegli amministratori, straordinario esempio di efficienza di questo Paese».

«Italia al Centro  - conclude -  vuole essere un movimento politico, ma soprattutto vuole essere un'idea».

Per Quagliariello, infine, «oggi si è aperto un cantiere e quindi bisogna recintare uno spazio. Qui c'e' chi ha sempre ritenuto che di una forza liberale, centrale, anche moderata se per moderazione non si intende mollezza e inciucio, ci sia bisogno. Perché questo spazio e' stato grande quando e' stata grande l'Italia, e lo e' stato con tutte le leggi elettorali».

“Italia al centro”: De Nisi segretario regionale, Vito Regio e Romano Loielo nella segreteria regionale

Con l’avvio della strutturazione nazionale di “Italia al Centro”, anche in Calabria il movimento presieduto da Giovanni Toti e coordinato da Gaetano Quagliariello vara la sua squadra. Dotato di piena autonomia politica e organizzativa, in consiglio regionale - così come a livello parlamentare - ci sarà un accordo che vedrà un gruppo unitario dal nome  “Coraggio Italia - Italia al Centro” con la partecipazione dei due distinti soggetti politici.

Sul territorio calabrese, come a livello nazionale, il partito avrà una impostazione di tipo federale: si parte dalle realtà provinciali che si federano tra loro e delegano alcune funzioni al livello regionale.

Per questo il partito avrà un organo esecutivo, individuato nella segreteria regionale, e un’assemblea federale con funzioni di dibattito e deliberazione politica. In ossequio a questa impostazione, la strutturazione regionale vede la segreteria affidata al consigliere Francesco De Nisi, mentre l’assemblea federale è presieduta dal senatore Franco Bevilacqua.

Alfonso Dattolo è il delegato calabrese nella struttura federale nazionale. I segretari provinciali sono Vincenzo Scarcello (Cosenza), Massimo Ripepi (Reggio Calabria), Carmen Carceo (Crotone), Giuseppe Monteleone (Vibo Valentia), Mario Migliarese (Catanzaro), mentre i consigli federali provinciali sono presieduti da Pasquale Imbalzano (Reggio Calabria), Domenico Arcuri (Crotone), Nicola D’Agostino (Vibo Valentia), Pino Pitaro (Catanzaro).

La segreteria regionale è così composta: Serena Anghelone (con funzioni di vice-segretario), Domenico Campana, Antonello Cariglino, Lea Concolino, Romano Loielo, Antonio Lopez, Pasquale Montesano, Sandra Polimeno, Vito Regio.

A Giovanni Carè è stato infine affidato il coordinamento regionale dei giovani, mentre, sempre nella rappresentanza giovanile, Cetty Scarcella è entrata a far parte della segreteria nazionale del partito. Le cariche di partito, attribuite provvisoriamente, resteranno in vigore fino alla celebrazione dei congressi che si svolgeranno nei mesi di settembre e ottobre.

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