“Giornata del Ricordo” dei Martiri delle Foibe, il Movimento sociale in piazza in diversi centri della Calabria

"Come ogni anno il Movimento sociale italiano – Fiamma tricolore si appresta a celebrare, in diversi centri della Calabria, la Giornata del Ricordo dei martiri delle Foibe.

Da Crotone a Catanzaro, da Cosenza a Lamezia Terme fino a Reggio Calabria il movimento scenderà in piazza, insieme ad associazioni, movimenti e cittadini, per ricordare il genocidio di migliaia di italiani di Istria, Fiume e Dalmazia e della tragedia degli otre 350 mila profughi che, a guerra finita, furono costretti ad abbandonare le proprie case, aziende e proprietà per sfuggire alle violenze dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito e delle sue bande italiane.

Un orrore che, dopo decenni di negazionismo di stato, menzogne e tentativi di minimizzare quanto accaduto ai confini dell’Italia orientale tra il 1943 e gli anni successivi alla fine della guerra, è stato sdoganato grazie all’istituzione della “Giornata del Ricordo” avvenuta solo nell’anno 2004.

Purtroppo, ancora oggi, siamo costretti a sopportare interventi di associazioni (anti)storiche nazionali che vivono di finanziamenti e sussidi governativi, palesemente negazioniste del genocidio, che tentano di riversare su altri le responsabilità storiche e materiali, i crimini e gli assassini che sono invece ascrivibili, ogni oltre ragionevole dubbio ai comunisti slavi (e in qualche caso italiani) agli ordini del Maresciallo Tito.

La segreteria regionale del Movimento sociale Fiamma tricolore auspica che i comuni calabresi e gli istituti scolastici si prodighino al meglio per celebrare tale ricorrenza nel modo opportuno affinchè quella memoria fino a pochi anni fa negata possa divenire finalmente memoria collettiva condivisa da tutto il popolo italiano".

E' quanto si legge in una nota del coordinatore regionale per la Calabria del Movimento sociale - Fiamma tricolore, Francesco De Leo.

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Brogli alle comunali di Reggio Calabria, la Fiamma tricolore denuncia “l’immobilismo di partiti e istituzioni”

"Intimoriti dalle minacce di chi ha fatto votare persino i morti e ora minaccia querele, abbiamo aspettato un paio di giorni prima di farci coraggio, sfidare la sorte e rinforzare lo stomaco per le porcherie lette producendo codesto comunicato stampa.

Quanto accaduto alle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria, nonostante si parli di “sistema collaudato nel tempo”, appare sempre più scandaloso, contro ogni forma di legalità e delegittima giorno dopo giorno sindaco, giunta e consiglio comunale scaturiti da elezioni totalmente falsate.

Non vogliamo per l’ennesima volta fare inutili richiami alle inesistenti dignità di chi oggi amministra la città: sarebbe bastato riconoscere il degrado in cui la si è gettata in questi anni per dimettersi per manifesta incapacità.

Il silenzio, per le faccende serie, che oggi come sempre contraddistingue il sindaco e la squadra di governo della città nasconde però grande nervosismo a Palazzo San Giorgio da parte di chi sa ormai di essere spacciato: troppo evidenti i brogli, troppo evidente l’utilizzo spregiudicato del potere, degli uffici comunali a proprio uso e consumo.

Così mentre il mese di marzo è ormai alle porte, senza che il consiglio comunale si sia riunito nemmeno una volta nel nuovo anno, è la magistratura a gettare l’ennesima tegola in testa a chi rimane disperatamente saldato alla poltrona.

Ci chiediamo dunque: può essere il Castorina unico capro espiatorio dell’intera vicenda? Sicuramente il più spregiudicato, il più insofferente alle regole ed alle procedure ma certamente non l’unico!

Non possiamo non accodarci alle dichiarazioni di “fiducia nella magistratura” che deve e dovrà fare il suo corso. Noi però non siamo semplici cittadini che chiedono giustizia sia fatta: noi facciamo politica e pertanto non possiamo assistere al fatto che i partiti lascino esclusivamente alla giustizia una vicenda che la riguarda per intero e che avrebbe dovuto portare ad una profonda riflessione seguita da dimissioni di massa.

In questo contesto i partiti stanno facendo veramente una pessima figura nel nome della partitocrazia più nauseabonda in cui non può non registrarsi il silenzio assordante e la complicità delle istituzioni governative di ogni livello che, mancando le dimissioni politiche, avrebbero da subito dovuto annullare le elezioni e ridare la parola al popolo sovrano ancora una volta violentato delle proprie volontà".

E' quanto si legge in una nota del portavoce provinciale della federazione reggina del Movimento sociale - Fiamma tricolore, Giuseppe Minnella

 

 

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Giorno del Ricordo: la Fiamma tricolore reggina commemora i martiri delle Foibe

"Puntuale come ogni anno anche in questa occasione il Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore ricorderà i martiri delle Foibe nella giornata del Ricordo istituita dal parlamento italiano nel 2004 per ricordare i nostri connazionali massacrati dalle bande di partigiani titini e italiani ed infoibati spesso ancora in vita.

Una tragedia, quella del genocidio e il successivo esodo a cui furono costretti centinaia di migliaia di italiani del confine orientale, che ancora oggi una certa storiografia cerca di minimizzare: intere famiglie scomparse inghiottite nell’oscurità delle foibe; basti pensare che l’ultima è stata ritrovata in Slovenia ancora questa estate restituendo circa 250 corpi di giovanissimi.

La manifestazione si terrà pertanto mercoledì 10 febbraio alle ore 18 presso il monumento ai Caduti sito sul Corso Vittorio Emanuele a Reggio Calabria.

Durante il corso della commemorazione, che sarà eseguita tenendo conto delle distanze di sicurezza secondo la normativa anti-covid19, sarà deposto un mazzo di fiori a ricordo di tutti i Caduti.

A seguito degli interventi ricorderemo la figura della Patriota Maria Pasquinelli.

A conclusione, e se il meteo lo consentirà, ci sposteremo sulla via Marina bassa per far volare in cielo, in forma simbolica, delle lanterne luminose simboleggianti le anime dei tanti bambini infoibati in quei giorni ed anni di terrore".

E' quanto si legge in una nota della Federazione provinciale di Reggio Calabria del Movimento sociale - Fiamma tricolore

 

Nomina Zuccatelli, duro affondo della Fiamma tricolore: "Il ministro Speranza mercanteggia sulla vita dei Calabresi"

Riceviamo e pubblichiamo

"Un trombato alle elezioni, un negazionista sull’uso della mascherina dalle più che discutibili capacità amministrative: dopo il generale con le “crisi di identità” arriva l’ennesimo incompetente a gestire la sanità calabrese.

Un bilancio, quello della sanità regionale, di oltre 3 miliardi di euro messo prima nelle mani di un generale dei carabinieri in pensione, persona rispettabilissima per carità, totalmente incapace però a gestire il complesso problema della sanità calabrese e adesso l’ennesima lottizzazione politica mentre negli ospedali calabresi salta ogni tracciatura del virus, il personale già risicato continua a infettarsi e i malati di altre patologie vengono completamente abbandonati!

Il ministro Speranza che in estate passava il tempo a scrivere il suo libro in cui descriveva come aveva affrontato e sconfitto, forse in un suo mondo immaginario, l’emergenza Covid in Italia (presentazione poi ritirata dopo la diffusione del contagio delle ultime settimane) anziché controllare l’effettiva attuazione dei piani Covid, gioca l’ennesima carta della porcheria politica all’italiana ai danni dei cittadini calabresi e della loro salute!

Uno scenario da miserabili da cui i 18 parlamentari nostrani dei 5 stelle, ennesimo tumore politico della Calabria, sono totalmente assenti e la loro qualità talmente inesistente che non hanno alcun peso politico nelle scelte, del loro stesso presidente Conte, che riguardano la nostra regione.

Tralasciate le solite boutade sensazionalistiche di Morra è il Presidente del Consiglio che ha a questo punto il dovere morale di intervenire personalmente riunendo le professionalità della nostra regione, sanitarie e amministrative per operare fin da domattina al ristabilimento della normalità.

Chiediamo ai sindaci della provincia di Reggio Calabria e di tutti i comuni della Regione, a tutti gli organi istituzionali di provvedere immediatamente a richiedere al Governo la rimozione del neo commissario Zuccatelli, tra l’altro in quarantena per Covid (nemmeno fossimo su Scherzi a Parte!) e le immediate dimissioni di un ministro, non solo incompetente, ma sconfessato dal suo stesso segretario di partito per la porcheria immonda di cui ha fatto oggetto la Calabria.

Bisogna fare presto: non c’è più tempo! Fino ad oggi la Calabria è stata graziata dai numeri esplosi già nelle altre regioni ma ci chiediamo quale scenario ci troveremmo di fronte in caso nel caso in cui, e cosi sarà presumibilmente, i numeri dovessero ancora peggiorare?

Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore offre le proprie competenze e collaborazione per risolvere il problema della sanità calabrese: oggi più che mai è finito il tempo delle spartizioni e delle ruberie; ciò che serve gente seria.

Noi ci siamo e siamo pronti ad offrire il nostro contributo per la Calabria ed i Calabresi".

Segreteria regionale Movimento sociale - Fiamma tricolore

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Coronavirus, De Leo (Ms-Ft):” In Calabria si rischia il disastro. Subito investimenti nella sanità”

Riceviamo e pubblichiamo

"Il Movimento sociale Fiamma tricolore preso atto delle parole pronunciate dal presidente f.f. della regione Calabria Spirlì in merito al nuovo Dpcm non può che approvarle e sottoscriverle.

Definiamo assolutamente irresponsabile e al limite del criminale il comportamento di un governo di incapaci che durante l’estate, in attesa della prevista seconda ondata, fronteggiava l’emergenza “covid-19” con monopattini elettrici e banchi a rotelle.

Più volte dal mese di marzo abbiamo chiesto l’impegno delle risorse per ripotenziare la sanità pubblica smantellata nel corso degli ultimi 30 anni, la riapertura di ospedali da poco dismessi e la costruzione di nuovi, l’assunzione di personale sanitario qualificato.

Nulla di tutto ciò è avvenuto: abbiamo assistito a sei mesi di sceneggiate come quelle quotidiane del presidente della regione Campania che ad oggi ha meno posti di terapia intensiva attivi della Calabria! Mesi e mesi di cui si è discusso dei cavilli per il bonus 110% per le ristrutturazioni; abbiamo assistito a truffe milionarie, quelle sì “made in Italy”, su camici, tamponi e mascherine.

Sei mesi sprecati dunque facendo un bel nulla se non dilapidare miliardi di euro per ritrovarsi oggi peggio di quando la pandemia è iniziata.

Con il nuovo decreto il governo decide ancora una volta di snobbare le regioni: già nel mese di aprile definimmo criminale il comportamento di un esecutivo che decideva di chiudere in modo indiscriminato tutto il territorio nazionale e la nostra regione, la Calabria, che esclusi i casi dei cosiddetti “contagi di ritorno” non aveva avuto alcuna emergenza sanitaria creando, quella sì ad arte, un'emergenza economica in una terra già afflitta da povertà e disoccupazione.

E mentre si tenta di colpevolizzare i cittadini senza che nessuno al governo ammetta un benchè minimo errore, uno studio dell’Istituto superiore di Sanità pubblicato due settimane fa evidenziava come il 77,85% dei casi di contagio avviene proprio all’interno delle mura di casa.

Ci chiediamo dunque alla luce di questi dati cosa si dovrebbe rispondere ai gestori di bar, ristoranti, pizzerie e tutte le altre attività messe in ginocchio dall’ennesimo Dpcm di un governo di incompetenti?

Imprenditori a cui sono state imposte spese ingenti tra igienizzanti, plexigass, riduzione di coperti e di orari in modo totalmente indiscriminato oggi rischiano di chiudere definitivamente.

Oggi l’Italia paga il prezzo dell’incompetenza e dell’inadeguatezza di chi la guida tra manie di protagonismo mediatico ed ignoranza assoluta.

Questo provvedimento, lo possiamo affermare con certezza, sarà l’ennesimo fiasco totale, l’ennesima perdita di tempo che porterà solo ad ulteriori disastri economici: oggi, a differenza di marzo e aprile in cui tutti eravamo costretti in casa, ci troviamo di fronte al paradosso di avere milioni di persone a cui viene vietato e impedito di lavorare che saranno liberi di circolare per le città anzichè occupare il proprio posto di lavoro.

Vogliono forse lorsignori fare un nuovo Dpcm con cui li si costringe agli arresti domiciliari? Se qualcuno pensa così di abbattere la curva dei contagi è un illuso.

Invitiamo pertanto il presidente f.f. della regione Calabria a mettere in atto ogni azione per fronteggiare dal punto di vista sanitario un'epidemia di cui la tracciatura tramite tamponi è ormai fuori controllo in quanto materialmente impossibile visto l’elevatissimo numero di asintomatici: investire dunque nelle strutture sanitarie e nel personale per ridurre al minimo il prezzo di vite umane che anche la Calabria si troverà a dover pagare da qui al prossimo mese di aprile".

Francesco De Leo - Segretario regionale Movimento sociale Fiamma tricolore

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