Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Serra, vertice in ospedale per superare le criticità. Barillari: “Bene la programmazione, ma occorre mettere mano alla pianta organica”

Si è svolto stamattina presso il locale ospedale un incontro, promosso dal sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari, volto a fare il punto della situazione sanitaria e ad individuare le soluzioni per superare i punti critici presenti nella struttura serrese. 

Al confronto hanno preso parte, oltre al primo cittadino, il presidente della Commissione Sanità Michele Comito, il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, il referente sanitario dell’Asp Antonio Talesa e i medici operanti nel nosocomio locale.

In particolare, sono emerse difficoltà riguardante la carenza di organico nel reparto di medicina ed in relazione allo svolgimento del servizio di dialisi, nonché la sostanziale assenza di un radiologo (allo stato attivo solo nella giornata di giovedì), che rappresenta invece una figura essenziale per la diagnostica.

Il commissario Giuliano ha illustrato la possibilità di procedere, nel breve periodo, all’assunzione di medici ed infermieri a tempo determinato, specificando che nel medio periodo avranno luogo i necessari concorsi.

“Durante il dibattito – ha commentato Barillari a margine dell’iniziativa – abbiamo approfondito le criticità inerenti il personale del nostro presidio ospedaliero, tema che ormai accomuna diversi territori della Calabria e per il quale serve il massimo impegno da parte delle istituzioni. Sono positivi – ha aggiunto  - i segnali in termini di programmazione che riguardano Serra (ammodernamento tecnologico e Casa della comunità), ma servono interventi imminenti sulla pianta organica ospedaliera per garantire i servizi di sanità pubblica ad un intero comprensorio che, per le sue problematiche, merita di essere al centro dell’azione politica”.

  • Published in Politica

Esclusione ospedale di Serra dal Piano di emergenza, Tassone (Pd) alza il tiro contro Giuliano

 “Spiace essere costretti ad intervenire in modo veemente in una fase delicatissima, ma sulla Sanità non arretreremo nemmeno di un millimetro. Lo dobbiamo alla nostra comunità che non può subire più torti e privazioni”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone non ci sta a far ricadere sulla popolazione gli effetti della decisione di “escludere l’ospedale di Serra San Bruno dal Piano di emergenza contro il Coronavirus” e di “indebolire l’area territoriale” e punta chiaramente l’indice contro il commissario dell’Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano.

“Non capisco – sostiene Tassone – a quale logica organizzativa, amministrativa o politica possa riferirsi l’idea di ridisegnare la Sanità in provincia di Vibo Valentia procedendo con un sostanziale smantellamento degli ospedali di Serra San Bruno e Tropea. È grave che a Serra San Bruno non sia prevista l’attivazione di alcun posto di terapia intensiva e, di certo, non staremo a guardare. È altrettanto grave che siano prodotti ordini di servizio per spostare il personale a Vibo. Non consentiremo che manager calati dall’alto adottino decisioni fondamentali per il destino della comunità in maniera leggera, sfrontata e senza alcun confronto. Il commissario Giuliano deve rispondere di questi atti davanti ai cittadini, deve dare conto del suo operato. Se pensa che tutto ciò possa passare sotto silenzio sbaglia di grosso. E sbaglia se pensa di attuare un disegno che estromette le aree periferiche. La gente ha diritto di sapere perché nelle zone montane non è possibile avere la stessa tutela della salute che altrove. Questo non lo accettiamo e siamo pronti a far valere i nostri diritti in tutte le sedi ed a tutti i livelli”.

Nell’intraprendere “questa durissima battaglia a difesa del territorio”, Tassone fa capire di voler adottare ogni strumento consentito dalla legge: “lo sappia anche il generale Cotticelli che, se necessario, ricorreremo ad aspre forme di protesta coinvolgendo anche i cittadini che invito a riflettere attentamente ed ulteriormente al fine di condividere le azioni da programmare ed attuare, vista la percezione della gravità della situazione che si prospetta. E sappia – conclude – che sulla Sanità la comunità non si farà sopraffare da logiche divisorie, ma sarà pronta a lottare con compattezza e determinazione”.

Coronavirus, Serre: parte la raccolta fondi per l'ospedale San Bruno e la protezione civile di Fabrizia e Mongiana

Il gruppo di Protesta contro l’abbandono assoluto dei paesi delle Serre ha avviato una raccolta fondi per aiutare l’ospedale di Serra San Bruno e la Protezione civile di Fabrizia e Mongiana.

Le donazioni saranno impiegate per acquistare dispositivi di protezione individuale a favore della Protezione civile e dell’ospedale di Serra San Bruno.

Per effettuare una donazione clicca su: https://www.gofundme.com/f/emergenza-cv19?utm_source=customer&utm_medium=copy_link-tip&utm_campaign=p_cp+share-sheet&fbclid=IwAR2O_5ZtXwUj-LdahqrVFCTlSrZ68FU_kJgXUmrbLju4eeR1-cI2MMlm02A

Sanità nelle Serre, la denuncia del sindaco d'Arena: " Siamo ad un passo da una vera e propria emergenza sociale"

“Sono bastati pochi centimetri di neve, diventata ghiaccio in queste gelide nottate, per trasformare il parcheggio e l'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale di Serra San Bruno in una lastra di ghiaccio, che costringe i pazienti e i loro familiari ad effettuare veri slalom tra i cumuli di neve sparsi nelle aree destinate al parcheggio, ad oggi ancora presenti”.

È quanto denuncia con una nota il sindaco d'Arena, Antonino Schinella. 

“Una situazione - prosegue il comunicato - diventata ancora più critica anche in considerazione dello stato di manutenzione delle aree verdi circostanti diventate da qualche mese una vera e propria selva dove gli alberi, soprattutto quelli ad alto fusto, necessitano di una urgente potatura, prima che possano mettere a rischio l'incolumità dei cittadini che si portano presso il nosocomio serrese per ottenere le ormai minime prestazioni garantite. Chiedo e mi chiedo se la direzione sanitaria della struttura abbia richiesto gli interventi necessari per risolvere i problemi esistenti, compresa la mancata manutenzione e pulizia delle vetrate esterne che sembrerebbe ancora non eseguita. Ma le criticità che oggi gli stessi cittadini del comprensorio delle Serre riscontrano nell'erogazione dei servizi sanitari non si fermano a questo. Il servizio di prelievi che veniva effettuato nelle sedi comunali non viene più garantito. Infatti, dopo il pensionamento dell'unico infermiere che si occupava di tale prestazione, consentendo a tutti di poterne usufruire, non si è provveduto alla nomina del suo sostituto. Inoltre, in alcuni centri il servizio di medico di base viene garantito a singhiozzo, con restrizioni sugli orari di apertura degli ambulatori che in alcuni casi sembrerebbero ridotti al lumicino. Il tutto - aggiunge Schinella - a esclusivo danno dei pazienti che attendono, anche per diversi giorni, come il caso più volte segnalato alla responsabile del servizio del distretto di Serra San Bruno riguardante la postazione del Comune di Nardodipace. La situazione andrà ulteriormente ad aggravarsi in considerazione di alcuni imminenti pensionamenti di medici di base. Ad oggi non è dato sapere se l'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia abbia avviato le procedure e le attività volte sia al superamento delle criticità esistenti che di quelle che nelle prossime settimane andranno a presentarsi. In una situazione così delicata, ad un passo da una vera e propria emergenza sociale, è necessario che le autorità competenti adottino tutti i provvedimenti ritenuti idonei, senza ulteriori rinvii perché i cittadini, soprattutto le fasce più deboli come gli anziani,non possono più sopportare il fardello che un sistema male organizzato scarica esclusivamente su di loro. È necessario convocare con la massima urgenza la Conferenza dei sindaci per superare le criticità esistenti e per consentire alle popolazioni del comprensorio di poter usufruire dei servizi sanitari, seppur minimi, indispensabili per la tutela della loro salute. Il tempo dei rinvii - conclude Schinella - è finito e non si può accettare l’inerzia soprattutto se proviene da quegli stessi organi di garanzia posti al controllo dei servizi. I cittadini vogliono risposte chiare e immediate”.

  • Published in Politica

Ospedale "San Bruno", Tassone: “Arrivano segnali di rilancio: presto altri 30 posti letto, un nuovo ecografo e l’automedica”

Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha incontrato il management dell’Asp di Vibo Valentia, guidato dal dg Angela Caligiuri, affrontando “criticità e problemi dell’ospedale ‘San Bruno’ e diversi aspetti dell’offerta dei servizi territoriali”.

Le principali novità riguardano l’approvazione dei progetti esecutivi dei reparti di Lungodegenza e Riabilitazione relativamente ai quali nei prossimi giorni ci sarà la gara d’appalto.

“Il nostro ospedale – ha affermato il primo cittadino - sarà il punto di riferimento provinciale di questo settore e disporrà di 10 posti letto di Lungodegenza e 20 di Riabilitazione, oltre ad una palestra attrezzata. Quindi 30 nuovi posti letto per il nostro nosocomio che andranno ad ampliare i servizi e che ribadiscono con forza che il nostro ospedale può e deve svolgere un ruolo fondamentale per la tutela della salute per una vasta area territoriale”. Tassone ha dato notizia della predisposizione dell’acquisto di “un ecografo all’avanguardia per il potenziamento del reparto di Medicina” e ha precisato che nell’incontro è stata analizzata in maniera approfondita la situazione del 118. “Ho avuto conferma – ha sostenuto Tassone – che, a breve, un’automedica 4x4, dunque appropriata per le zone montane, sarà messa a disposizione dell’ospedale con una propria equipe medica e che sarà pronta ad intervenire nel caso l’ambulanza fosse impegnata”. 

“Possiamo dire – ha commentato Tassone – che abbiamo posto rimedio a gravi lacune. Pur nella consapevolezza che il lavoro da compiere è ancora lungo e impegnativo e che servirà tenere alta l’attenzione e vigilare affinché ogni procedura e ogni azione siano eseguite celermente, riscontriamo segnali che vanno nella giusta direzione nel processo di salvaguardia e potenziamento del nostro ospedale, che è un baluardo essenziale per la difesa del diritto alla salute”.

SLAI COBAS attacca Tassone e Censore sull'ospedale San Bruno

Riceviamo e pubblichiamo un duro attacco dello SLAI COBAS nei confronti del primo cittadino di Serra San Bruno, Luigi Tassone, e dell'on. Bruno Censore che è alla guida della Commissione Sanità della regione Calabria.

Abbiamo appreso, con rinnovato stupore, dell’ennesimo annuncio trionfale di cui si è reso autore il primo cittadino di Serra San Bruno, Luigi Tassone, riguardo alle «buone notizie» che interesserebbero il locale presidio sanitario. Dobbiamo constatare che, mentre il resto del mondo è ormai immerso nel clima natalizio tipico del periodo, il sindaco sembra si trovi piuttosto fermo al primo d’aprile o a Carnevale. È in vena di scherzi, infatti, il primo cittadino che guida anche la Conferenza dei sindaci dell’Asp di Vibo, perché ancora una volta diffonde notizie che non trovano alcun riscontro concreto nella cruda realtà dei fatti e nelle enormi criticità in cui versa il nosocomio montano.

A leggere le parole di Tassone sembrerebbe infatti che tutto stia procedendo per il meglio, e che l’ospedale di Serra San Bruno sia ormai avviato verso una rigogliosa rinascita. Una condizione che sarebbe frutto dell’azione posta in essere dalla cordata di partito del sindaco e al suo «impegno quotidiano e costante che mira a potenziare l’ospedale». L’occasione per diffondere l’ennesima nota di giubilo pare essere stata quindi quella dell’imminente arrivo di un’unità medica aggiuntiva al Pronto Soccorso, in servizio a Serra dal prossimo 2 gennaio: «Registro con soddisfazione – ha spiegato a tal proposito Tassone – un risultato frutto di un’impostazione politica che abbiamo voluto dare sin dall'insediamento della giunta regionale guidata dal presidente Oliverio, che punta a potenziare gli organici e a migliorare i servizi offerti agli utenti. C’è un’inversione di tendenza, questo è un dato di fatto, così come l’arrivo di un nuovo medico al Pronto soccorso costituisce uno dei tanti tasselli che si aggiungono a quelli già portati a compimento nel corso di questi mesi». Il sindaco, nella sua sfarzosa nota stampa, dimentica però di raccontare ai cittadini che il nuovo medico non aggiungerà nulla di più ai servizi offerti attualmente dal Pronto Soccorso, perché si tratterà in realtà di una semplice sostituzione: il nuovo medico subentrerà al collega andato in pensione in questi giorni. Di conseguenza il numero di medici in servizio al Pronto Soccorso serrese resterà invariato e nulla, al contrario di quanto asserito, sarà potenziato.

Tra l’altro, in merito al nuovo arrivo, è stato lo stesso sindaco a rivelare un particolare inquietante: il nuovo medico avrebbe superato «il periodo di prova al Pronto soccorso dell’ospedale Iazzolino». Che cosa significa nello specifico superare un periodo di prova in un ospedale (Vibo) prima di poter lavorare in un altro (Serra)? Da quando i medici prima di entrare in servizio, dopo aver conseguito una laurea e un’abilitazione, devono essere sottoposti a periodi di prova come se si trattasse di una fase di apprendistato? Ancora una volta dunque l’impressione è che il sindaco si avventuri in temi che disconosce totalmente, magari su dettato di altri che gli vogliono male o che lo considerano un soldatino da mandare alla guerra.

Nessuna clamorosa buona notizia, dunque, per il Pronto Soccorso al contrario di quanto si vuol far credere alla cittadinanza, così come nessuna buona notizia interessa purtroppo il resto di un ospedale ridotto al minimo storico e che si regge in piedi a fatica grazie ormai soltanto all’impegno quotidiano, alla volontà e alla dedizione di pochi medici e infermieri che sono costretti ad operare in gravi condizioni di sottodimensionamento che interessano ogni reparto. Basti pensare che per la Medicina e Lungodegenza a fronte dei 10 medici previsti in pianta organica (6 in Medicina e 4 in Lungodegenza) al momento ce ne sono in attività soltanto 3, chiamati a garantire il servizio per i 30 posti letto in dotazione ai due reparti. A Vibo, invece, tanto per rendere l’idea della condizione organizzativa della rete sanitaria provinciale, si registra la presenza di 12 medici per 12 posti letto del reparto Medicina, uno per ogni paziente.

Forse anche questi particolari il sindaco Tassone non li conosce o, peggio ancora, fa finta di non conoscerli. Così come non conosce, visto che nella sua nota non ne da conto, la condizione in cui verte il Day Surgery di Chirurgia dell’ospedale di Serra San Bruno, che è stato negli ultimi tempi ridotto da 3 sedute settimanali ad una soltanto (che tra l’altro spesso viene soppressa). Di recente, inoltre, il consigliere regionale Michele Mirabello – anche lui diretta espressione del deputato Bruno Censore e alla guida della Commissione Sanità della Regione Calabria – ha istituito un nuovo Day Surgery di Chirurgia a Vibo, proprio con lo scopo di penalizzare progressivamente e poi chiudere quello di Serra, che in precedenza era l’unico previsto in tutta la provincia. Non va meglio per quel che riguarda gli Anestesisti che dovrebbero essere destinati all’ospedale di Serra, ma che, anche in tal caso, vengono inspiegabilmente chiamati in servizio a Vibo. Una condizione, questa, che spesso e volentieri fa saltare tutte le sedute operatorie programmate proprio a Serra San Bruno.

Si rapporti poi il sindaco Tassone con gli infermieri di Sala operatoria, chieda loro magari in quale condizione lavorano quotidianamente, perché forse il sindaco non sa di come vengono continuamente vessati dai direttori dell’U.O. complessa e del dipartimento di Chirurgia di Vibo che li “invitano” ripetutamente a recarsi allo Iazzolino, pena la chiusura del Day Surgery di Serra. Eloquente, in tal senso, è anche quanto accaduto nei primi 5 giorni di dicembre nel corso dei quali i turni della Sala operatoria di Serra sono stati modificati 4 volte (in particolare rispetto alle reperibilità e ai pomeriggi) con il mero scopo di costringere gli infermieri di Serra a recarsi a Vibo, probabilmente per consentire ai colleghi dello Iazzolino di organizzare e godere, come meglio credono, delle ferie natalizie e delle feste di fine anno. Questo modus operandi porterà alla chiusura certa e definitiva della Sala operatoria di Serra e, anche in tal caso, le note stampa intrise di frottole non potranno bastare a risollevare le sorti di un ospedale sempre più abbandonato a se stesso e tutt’altro che potenziato e migliorato come vogliono invece far credere il sindaco Tassone e il parlamentare Censore.

Ospedale San Bruno, PD: "Una nuova fase dopo i fallimenti targati Scopelliti-Salerno-Rosi"

"Al netto di un quadro complessivo, in cui tanti elementi sono ancora da chiarire, il riassetto della rete territoriale che viene fuori dal D.C.A. n°30 sembra finalmente partire - scrive in una nota il circolo PD di Serra San Bruno - da un approccio diverso rispetto alla vicenda dell’Ospedale 'San Bruno'. E’ evidente che la stagione dei tagli indiscriminati, dei concreti rischi di chiusura, delle mortificazioni di professionalità e della privazione di diritti dei cittadini sia definitivamente chiusa. L’azione politica messa in campo dal Partito Democratico con una strategia non più meramente difensiva, ma finalmente improntata al merito delle questioni ed alla centralità dei servizi da offrire al cittadino, ha finalmente dato frutti concreti. Non siamo ancora in grado oggi di dire o prevedere come si concluderà una partita, quella della rete ospedaliera, che presenta molti aspetti di criticità per la nostra provincia, ma una cosa oramai è certa: l’ospedale di Serra, all’interno delle dinamiche dell’offerta sanitaria calabrese, ha finalmente una sua autonoma dimensione". Dopo la stagione fallimentare della gestione Scopelliti-Salerno-Rosi, con la promessa mai mantenuta dell’ ospedale del futuro, si apre - secondo gli esponenti serresi del Partito Democratico - una fase  nuova e positiva per il futuro di un nosocomio che era stato ridotto all’osso.  Come locale circolo del Partito Dmocratico saremo lavoreremo e ci batteremo, grazie anche ai nostri interlocutori istituzionali, affinché la nuova e positiva fase avviata possa ridare al nostro ospedale la giusta dignità". 

 

Ospedale ‘San Bruno’, affidati i lavori di efficientamento energetico

Sicuramente non è la svolta che gli abitanti del comprensorio si aspettavano, ma la pubblicazione sull’albo pretorio dell’Asp di Vibo Valentia della delibera avente ad oggetto “Affidamento dei lavori di Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori finalizzati alla realizzazione di opere di efficientamento energetico presso il P.O. di Serra San Bruno ‘Progetto DEMETRA P.O. SERRA SAN BRUNO – ASP VV’ ammesso a finanziamento da parte della Regione Calabria nell’ambito del POR Calabria Fesr 2007/2013 – Linea d’intervento 2.1.2.1. – Aggiudicazione definitiva” rappresenta comunque una buona notizia. Il richiamo, nella premessa dell’atto, nel quale viene affermato che “con decreto n. 13522 del 27 settembre 2012 la Regione Calabria, Dipartimento Attività produttive, ha approvato la graduatoria definitiva delle istanze ammesse e non ammesse a valutazione” e quello successivo che cristallizza l’approvazione dello scorrimento della graduatoria definitiva nel decreto n. 427 del 20 novembre 2013 fanno capire che la tempistica non sia stata da record, eppure ad un risultato si è arrivati. Ad aggiudicarsi i lavori è stato “l’operatore economico A.T.I. SF Costruzioni Srl – Lombardo Serramenti Srl – Stem Srl – Sprovieri Srl che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa” per “l’importo di euro 1.761.000 oltre Iva sull’importo complessivo a base di gara di euro 2.182.825,72 oltre Iva”. La speranza dei cittadini è che tali lavori servano a rendere migliore un nosocomio che deve essere il baluardo della tutela della salute nelle aree interne del Vibonese e non siano invece un modo per spendere risorse su una struttura morente, destinata a perdere importanza e a offrire sempre meno servizi.

 

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed