Chiaravalle: oltre 180 firme per chiedere la riapertura del ponte della vecchia linea ferroviaria, di località Arcine

Una petizione, sottoscritta con oltre 180 firme, è stata promossa da un gruppo di cittadini, per sollecitare la riapertura del ponte della ex linea ferroviaria a scartamento ridotto, in località Arcine a Chiaravalle.

La richiesta è stata protocollata presso i Comuni di Chiaravalle Centrale e di San Vito sullo Ionio e indirizzata ai sindaci, perché ciascuno in base alle proprie attribuzioni e con gli interventi necessari, si attivi per restituire la fruibilità a quanti se ne servivano, anche giornalmente.

Di seguito il testo della petizione:

«Premesso che il ponte prossimo al confine tra i due Comuni è di importanza rilevante per i numerosi proprietari dei diversi appezzamenti di terreno di un’ampia zona e quindi di fondamentale interesse per coloro praticano l’agricoltura,

Premesso che il ponte consentiva l’agevole collegamento tra i due Comuni, in particolare a coloro che risiedendo in uno dei due Comuni necessitavano di raggiungere gli appezzamenti nell’altro, se non addirittura per coloro che si trovano ad avere appezzamenti sui lati opposti del fiume sottostante,

Premesso che il ponte fa parte del tracciato ferroviario della linea a scartamento ridotto Soverato- Chiaravalle, inaugurata nel dicembre 1923 e dismessa nel settembre 1969 e quindi da lungo tempo è a servizio degli agricoltori e residenti del posto e per interesse storico è utile preservarlo,

Considerato che la chiusura, avvenuta a novembre 2020 con la costruzione di un muro che ne sbarra il passaggio, ha creato gravi disagi ai tanti che per esigenze dell’agricoltura, se ne servivano anche quotidianamente,

Considerato che la chiusura ha costretto a giri di chilometri, percorrendo strade già gravemente dissestate come quella di località Serre,

Considerato che gli agricoltori e residenti della zona erano già costretti a percorsi alternativi poco agevoli, per la chiusura, da parecchi anni, di un altro ponte, sito in località Copaglione-Campo nel territorio di Chiaravalle, e che la chiusura del ponte di località Arcine non fa che aggravare una situazione già problematica,

Considerato che la chiusura del ponte di località Arcine, espone un’ampia parte del territorio comunale di Chiaravalle, all’abbandono, all’incuria, alle ruberie varie che già sono state registrate,

Considerato che diverse volte le suddette esigenze sono state manifestate, all’Amministrazione comunale di Chiaravalle, ma ciò nulla ha prodotto,

I sottoscritti chiedono ai Sindaci in indirizzo, ciascuno per le sue competenze, di porre in essere tutte le misure necessarie e l’eventuale messa in sicurezza, per restituire nel più breve tempo possibile, la fruibilità del ponte a utenti e residenti dei due Comuni».

Serre, il comitato Pro Catanzaro va avanti con la petizione

Riceviamo e pubblichiamo

"Continua l’impegno del Comitato “Pro Catanzaro”, nel fare ritornare le comunità della zona delle Serre nella circoscrizione provinciale catanzarese.

Un impegno che giorno dopo giorno si concretizza con nomi e cognomi di migliaia di cittadini che hanno già firmato la proposta di iniziativa popolare da sottoporre ai consigli comunali interessati.

Uno strumento di democrazia, nulla più. È questo ciò che il Comitato rappresenta, lontano dai colori partitici e creato solo ed esclusivamente per dare voce ad un’esigenza di popolo.

Negli anni, infatti, la volontà di dire basta ai continui scippi di servizi e all’isolamento infrastrutturale ha progressivamente preso forma nelle coscienze civiche ed ora si tramuta in un coro univoco che rivendica una identità territoriale e l’orgoglio di un territorio isolato da troppo tempo.

Il ritorno alla provincia di Catanzaro rappresenta tutto ciò, e il consenso che i cittadini stanno dimostrando con le loro adesioni sintetizza la bontà di una iniziativa trasversale e imparziale, volta a canalizzare, con strumenti di democrazia diretta, un’esigenza che non rimarrà più isolata nei pensieri ma approderà nei luoghi di rappresentanza istituzionale.

Il ritorno alla provincia di Catanzaro non si limita però ad essere una questione identitaria e di rottura rispetto alla provincia di Vibo.

Ma rappresenta una opportunità anche in termini di miglioramento della realtà di migliaia di persone.

Non può passare inosservato, in tal senso, il fatto che riguarda gli stanziamenti per 10 milioni di euro programmati in questi giorni dal consiglio provinciale di Catanzaro, volti al miglioramento delle strutture scolastiche e della rete viaria.

Un dato di fatto in netto contrasto con quanto accade nel frattempo a Vibo, dove la Provincia mette in vendita beni e proprietà per pagare debiti e stipendi arretrati.

La proposta di iniziativa popolare rappresenta quindi un’occasione di rilancio per le comunità delle Serre oltre a fare alzare alta la voce di cittadini che per anni, in silenzio, hanno visto calpestare i propri diritti in un immobilismo civico e politico che è giunto il momento di rompere.

Oggi, a Mongiana, ci sarà un’altra occasione per farlo; in Piazza San Rocco, dalle 10, sarà possibile firmare la petizione.

Negli altri comuni (Spadola, Serra San Bruno, Brognaturo, Simbario, Fabrizia) è possibile apporre la propria firma presso l’Ufficio di Segreteria nelle ore di ufficio dei giorni lavorativi oppure attraverso i referenti di ogni comune, i quali saranno ancora attivi nella raccolta firme con iniziative e postazioni che verranno comunicate alla cittadinanza nei prossimi giorni.

Invitiamo per tanto tutti i cittadini interessati ad aderire ad una proposta che nella sua essenza appartiene esclusivamente a loro".

Comitato Pro Catanzaro

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Trasversale delle Serre, centinaia di adesioni alla petizione contro l'Anas

Centinaia di adesioni in poche ore. Semplici cittadini, ma anche sindaci e parlamentari. La petizione lanciata dal Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” ha già colto nel segno.

Un obiettivo da raggiungere: 5mila firme da inviare ai ministri Padoan e Delrio per chiedere l'immediato commissariamento dell'Anas. L'azienda viene, infatti, individuata come la principale responsabile dei “danni” causati dalla mancata realizzazione della superstrada Jonio-Tirreno.

“Una incompiuta che continua a rimanere tale da 50 anni, nonostante milioni e milioni di euro spesi per avviare cantieri sospesi o abbandonati” tuona il Comitato che, nel frattempo, prepara la prossima giornata di mobilitazione.

Sabato 28 ottobre tutti a Gagliato, in provincia di Catanzaro, estremo capolinea dei pochi tratti di Trasversale finora resi operativi. Sarà l'occasione per raccogliere nuove sottoscrizioni e per ribadire le finalità della protesta. “Questo territorio è stanco di subire e vuole alzare la testa” spiega una nota del sodalizio. Al fianco del Comitato si schierano tanti sindaci. Il primo cittadino di San Nicola da Crissa (Vv), Giuseppe Condello, ad esempio, si è reso lui stesso promotore della raccolta firme nel suo comune. Altri amministratori locali si sono già proposti per fare altrettanto.

Il deputato Paolo Parentela, tra i primi a sottoscrivere la petizione, ha preannunciato la sua partecipazione all'assemblea di Gagliato. Insomma, tante voci si uniscono alla mobilitazione che punta a sollevare un vero e proprio caso nazionale, direttamente sul tavolo del governo.

“E' inaccettabile che in 50 anni l'Anas non sia riuscita a realizzare 50 chilometri di strada” sottolinea ancora il Comitato che, a febbraio di quest'anno, aveva incassato nella direzione compartimentale di Catanzaro dell'azienda la promessa di nuove aperture, mai realizzate. Impegni disattesi che hanno fatto scattare la nuova ondata di proteste. 

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