Auto finisce in mare nel porto di Reggio Calabria, salvo un 62enne

Questa mattina, un 62enne, per cause in corso d'accertamento, è finito con la sua auto nelle acque del porto di Reggio Calabria. Grazie al tempestivo intervento di due poliziotti in servizio presso la Sezione nautica dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e di un militare della guardia costiera l’uomo è stato tratto in salvo.

I soccorritori, che si trovavano nei pressi del molo, non hanno esitato a tuffarsi in mare e, dopo aver frantumato il finestrino della macchina, hanno estratto il 62enne dal mezzo ormai inabissato.

Il malcapitato, seppur non in pericolo di vita, è stato condotto in ospedale dai soccorritori del 118 per gli accertamenti del caso.

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Porto di Reggio Calabria, Fiamma tricolore: "Ancora una volta in campo gli illusionisti dell’amministrazione comunale"

"I migliori venditori di fumo al mondo dovrebbero venire a prendere lezioni dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria che oggi brinda al restyling, con i lavori di abbattimento dei silos, del porto della città.

Con la solita mossa di prestigio si tenta di dare a intendere ai cittadini che il merito dei lavori sia dell’amministrazione comunale che in questa vicenda ha poco o nulla a che fare.

Il terreno su cui sorge il porto di Reggio Calabria infatti è gestito e amministrato esclusivamente dall’ASPT, Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, che si occupa di tutti i porti siti nell'area dello stretto di Messina, Milazzo incluso, e che con il comune di Reggio Calabria non ha nulla a che spartire se non attraverso la partecipazione, marginale e nemmeno obbligatoria, di un proprio rappresentante al Comitato di Gestione solo in quelle occasioni in cui la materia in oggetto sia circoscritta al porto cittadino.

La concessione dei silos è scaduta al 31 dicembre ed è proprio la ASPT a non averla rinnovata, tutto qui, ed è la ASPT, con i suoi fondi, che ha deciso di eseguire una serie di lavori, finalizzati al loro abbattimento, al fine di poter rendere fruibile il porto cittadino a navi di maggiori dimensioni rispetto a quelle fino ad oggi ospitate in funzione turistica.

Ancora una volta quindi questa amministrazione tenta di accaparrarsi meriti non suoi andando in pubblico ad esibire il mantello da supereroe. Una uscita in fallo per il neo assessore Battaglia componente di una giunta che ad oggi non riesce a cambiare una lampadina o asfaltare una strada come si deve.

Per il covid forse un giorno si troverà una cura ma per i venditori di fumo nostrani sarà veramente difficile trovare una soluzione".

Così la segreteria reggina del Movimento sociale - Fiamma tricolore.

 

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Mauro e Battaglia sostengono l'idea di Falcomatà: "Per il porto di Reggio destinazione turistica"

"Il porto di Reggio Calabria rimarrà una struttura a destinazione turistica. Non vedo una soluzione diversa per questa infrastruttura che rappresenta una delle principali porte d’accesso alla città e come tale va valorizzata. Il governo è già a conoscenza degli intendimenti dell’Amministrazione che ha già espresso in più occasioni la sua assoluta contrarietà a qualsiasi ipotesi di attraversamento dei mezzi pesanti sul porto cittadino". È quanto dichiara in una nota il consigliere delegato alla Città Metropolitana Riccardo Mauro. "Nei Patti per il Sud che presto firmeremo con il Governo - aggiunge Mauro - è contenuto il progetto per la riqualificazione del porto in ottica turistica. E sarà un’opera che darà un nuovo volto a tutta l’area del fronte mare cittadino, insieme con gli altri interventi programmati nel Masterplan che consegneremo al Governo". "Di sicuro - prosegue il Delegato alla Città Metropolitana - non ci faremo dettare le linee di sviluppo del territorio da imprese private che possono legittimamente presentare tutti i progetti che vogliono, ma che dovrebbero sicuramente coinvolgere preventivamente gli amministratori locali e che devono fare i conti con gli intendimenti espressi dal sindaco e dall’Amministrazione che, fino a prova contraria, sono gli unici soggetti titolati a rappresentare la città". "La nostra posizione è chiarissima - aggiunge Mauro - e non rappresenta peraltro una mera opposizione ai progetti presentati dai privati per il passaggio dei mezzi pesanti nella zona nord del porto. La nostra è infatti un’idea complessiva che si sostanzia in progetto strategico di sviluppo molto più ampio, che mira al recupero del rapporto tra la città ed il suo mare, soprattutto in chiave turistica, e che si esprimerà nei progetti contenuti nei Patti per il Sud che firmeremo con il Governo". "A sostenere la posizione espressa dal consigliere Mauro è il consigliere regionale delegato alle politiche nell’Area dello Stretto Domenico Battaglia. "È legittimo che un’impresa privata presenti un progetto - ha dichiarato Battaglia - ma ritengo che tutto vada concordato e definito secondo le linee espresse dalle amministrazioni locali, ancor più adesso in vista della costituzione della Città Metropolitana che sarà il centro nevralgico della programmazione per lo sviluppo del territorio". "Sostengo pertanto l’idea promossa dal sindaco Falcomatà e dal consigliere delegato Mauro - ha concluso Battaglia - è vitale per il nostro territorio che il porto di Reggio mantenga, anzi sviluppi ancor di più, la sua destinazione turistica".

 

Caso tir al porto di Reggio, Gangemi replica all'opposizione

"Altro che misfatto. Qui i fatti parlano chiaro, anzi chiarissimo! I consiglieri del centrodestra arrivano, con la loro conferenza stampa spot, in netto ritardo non solo rispetto agli eventi, ma anche alle reazioni che questi hanno generato". E' quanto dichiara Francesco Gangemi, consigliere comunale del Centro Democratico, in relazione alla querelle scoppiata attorno alla spinosa questione del transito al porto di Reggio Calabria dei tir da e per la Sicilia. "Il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessore alla Mobilità Agata Quattrone - spiega l'esponente della maggioranza consiliare - hanno già abbondantemente chiarito la contrarietà dell’Amministrazione a qualsiasi ipotesi di utilizzo del porto di Reggio per il passaggio del traffico pesante sul porto di Reggio così come è stato ampiamente smascherato il tentativo truffaldino di attribuire al nostro Sindaco un presunto accordo segreto con una società di navigazione privata per lo spostamento dei tir sul porto reggino.  L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria non può certo impedire che un'azienda privata presenti una proposta al Ministero. Nelle sedi romane dei Dicasteri di proposte del genere ne arriveranno centinaia ogni giorno, da ogni parte d’Italia. Di fronte a questo ci chiediamo come si possa arrivare a prospettare ipotesi fantasiose e polemiche strumentali basate su tesi completamente inventate. I consiglieri del centrodestra arrivano in netto ritardo per almeno tre ragioni. La prima è che il Comune di Reggio Calabria, così come ha affermato l’Assessore Quattrone, ha già predisposto il parere tecnico contrario che sarà rappresentato al Ministero in sede di conferenza dei servizi. La seconda è che il Sindaco si è già attivato a suo tempo per esprimere l’assoluta contrarietà dell’Amministrazione a qualsiasi ipotesi di utilizzo del porto di Reggio che sia diversa dalla destinazione turistica". "A questo proposito - ironizza Gangemi - suscitano quasi tenerezza le affermazioni di una sprovveduta consigliera di minoranza che si aspettava di trovare a bilancio i fondi di investimento per il rifacimento del porto turistico. Non possiamo pensare che i consiglieri di centrodestra ignorino lo stato in cui sono state lasciate le finanze del Comune dai loro degni predecessori. O forse anche loro appartengono a quella scuola che ha prodotto negli ultimi dieci anni bilanci disinvolti infarciti di opere fantasiose che hanno ridotto il Comune di Reggio Calabria nello stato in cui si trovava fino a ieri. È ovvio che l’opera di riqualificazione del porto rientra in altre linee di finanziamento che nulla hanno a che vedere con il bilancio del Comune. Alla sprovveduta minoranza chiediamo di pazientare solo qualche settimana, prima di apprendere i piani dell’Amministrazione che ridisegneranno il volto della città, in virtù alla nuova credibilità acquistata da Reggio sul piano nazionale grazie all’autorevolezza del Sindaco Falcomatà e alla sua proficua interlocuzione con il Governo. La terza ragione è di gran lunga la più grave perché è segno tangibile della strumentalità di quanto affermato dai consiglieri di opposizione. Lor signori ignorano infatti che gli unici ad avanzare l’idea di spostare il traffico pesante sul porto di Reggio siano stati proprio i loro predecessori del gruppo comunale di Forza Italia, che qualche anno fa, durante il primo mandato dell’ex Sindaco Scopelliti, nell’ambito di una proposta avanzata nella commissione consiliare competente, hanno messo nero su bianco l’idea di spostare i tir su Reggio Calabria. Ipotesi alla quale ci opponemmo con fermezza, tanto da bloccare sul nascere ogni tentativo di farla giungere in Consiglio comunale.  Ci fa piacere che oggi Forza Italia abbia cambiato idea e condivida le nostre posizioni". "Finalmente - chiosa Francesco Gangemi - ci sono arrivati anche loro. Anche se, come sempre, un po' in ritardo.

 

Sbarco tir a Reggio, Azione Nazionale: "Sconcertante l'inadeguatezza dell'Amministrazione Comunale"

"Si sta consumando in questi giorni la vicenda riguardante il trasferimento - si legge in una nota trasmessa da Azione Nazionale Reggio Calabria - nella nostra città del trasporto gommato da e per la Sicilia. Di fronte a una stucchevole quanto inutile diatriba è necessario intervenire con determinazione, rapidità e competenza per scongiurare le pesanti conseguenze che detta decisione comporterà per la nostra città. E' bene ricordare che nel mese di giugno del 2013, anno in cui la città era Amministrata dai famosi "servitori dello Stato", fu l'allora assessore regionale Demetrio Arena a lanciare l'allarme, riguardo l'attivazione di una procedura amministrativa, che oggi sta per concludersi, partita con la richiesta da parte della Caronte di una concessione demaniale nell’area portuale per l’attracco delle navi della compagnia di navigazione. Arena sollecitò a mezzo stampa tutte le Istituzioni e associazioni di categoria interessate a formulare le proprie osservazioni intervenendo nella procedura attivata. L’unica Istituzione che si oppose con decisione e con fermezza fu la Regione guidata dall’allora Presidente Scopelliti che formalizzò, con una nota circostanziata all'ineffabile Prefetto Vittorio Piscitelli,  i motivi per i quali  il trasferimento del 'gommato'  da Villa a Reggio avrebbero creato disagi enormi alla città, compromettendo  la valorizzazione del porto di Reggio, che ha invece necessita di una ristrutturazione a favore delle attività diportistiche e  crocieristiche.  "Stucchevoli e imbarazzanti - secondo Azione Nazionale - appaiono oggi in questo senso le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale, che giornalmente manifesta una sconcertante inadeguatezza. Delle due l’una: o il sindaco ha partecipato alle ultime riunioni indette per discutere questa scelta e consapevolmente ha svenduto la  città oppure, ipotesi per certi versi ancor più grave, non è stato nemmeno chiamato a partecipare e dunque non viene tenuto in minima considerazione dinanzi ad importanti  scelte che coinvolgono così pesantemente Reggio. In virtù del silenzio delle Istituzioni competenti, l’unico appello che possiamo rivolgere è alle associazioni di categoria che già in passato si erano dette contrarie all’ipotesi, affinché possano intervenire concretamente  nella procedura amministrativa a difesa della città. É necessaria una mobilitazione che deve vedere protagonista l'intera comunità , che pur  provata da continue vessazioni non può permettersi di perdere il diritto-dovere di indignarsi".  Noi ci siamo stati, ci siamo e - assicura Azione Nazionale - ci mobiliteremo a tutela degli interessi e del futuro di Reggio".

 

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