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Fondazione Pisani, l'ex sindaco di Serra rinuncia alla prescrizione

L’ex sindaco di Serra San Bruno, Raffaele Lo Iacono ha chiesto di essere giudicato.

Con riferimento al procedimento inerente le vicende della fondazione “Monsignor Biagio Pisani”, l’ex primo cittadino (difeso dall’avvocato Maurizio Albanese), ha rinunciato alla prescrizione.

Oltre a Lo Iacono ed all’ex vice segretario Salvatore Amato, nel procedimento, per il reato di abuso d’ufficio, erano coinvolti gli ex consiglieri comunali: Vincenzo Damiani, Luigi Calabretta, Leonardo Calabretta, Biagio Vavalà, Giuseppe Raffele, Antonio Procopio, Maria Abronzino e Francesco Bonazza.

In particolare, nel maggio del 2010 i consiglieri comunali avevano deliberato il passaggio di alcuni beni di proprietà del Comune alla Fondazione presieduta dall' allora sindaco Raffaele Lo Iacono.

L’udienza proseguirà il 10 aprile.

Serra. Fondazione “Pisani”, la prescrizione si avvicina: rinvio al 6 ottobre

È stata rinviata al 6 ottobre 2017 l’udienza relativa al processo riguardante le vicende della fondazione “Monsignor Biagio Pisani”. Coinvolti nel processo sono l’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, presidente della Fondazione, Luigi Calabretta, Leonardo Calabretta, Biagio Vavalà, Giuseppe Raffele, Antonio Procopio, Maria Abronzino, Francesco Bonazza e Vincenzo Damiani. Questo amministratori o consiglieri votarono il 4 maggio 2010  il passaggio alla Fondazione di alcuni beni comunali. In giudizio vi è poi l’ex vicesegretario generale del Comune di Serra San Bruno Salvatore Amato.

All’ “appuntamento”odierno erano presenti fra gli impuntati Lo Iacono, Raffele e Amato, mentre fra i testimoni vi erano Nazzareno Salerno, Gerardo Bertucci e il maresciallo Giuseppe Domenico Grillo.

Nelle ipotesi degli inquirenti (formulate sulla base di un esposto presentato dall’allora minoranza), attraverso alcune delibere, alla fondazione “Monsignor Biagio Pisani” sarebbero stati dati in comodato d’uso gratuito i beni di un vivaio forestale e la gestione dell’area attrezzata del Santuario regionale di Santa Maria Bosco. Nello specifico, il voto di chi, nel civico consesso, aveva espresso parere favorevole all’atto deliberativo avrebbe, sempre secondo l’accusa, procurato un ingiusto vantaggio a Lo Iacono, mentre il “visto” della giunta alla concessione di un contributo economico alla Fondazione, sarebbe stato privo del parere contabile. 

A Lo Iacono viene inoltre contestato di essere stato determinante, con la sua presenza, per il raggiungimento del numero legale ai fini della votazione. Per il funzionario comunale i grattacapi derivano invece dall’aver predisposto la delibera per il trasferimento di 5 mila euro alla fondazione.

Referendum, lunedì su RS98 il confronto fra Lo Iacono e Albanese

Siamo ormai arrivati agli sgoccioli della campagna referendaria che condurrà verso le consultazioni del prossimo 4 dicembre sulla Riforma costituzionale. Ed anche Radio Serra chiude gli approfondimenti sul Referendum con un appuntamento che vedrà in studio esponenti delle ragioni del Sì e del No.

A favore della riforma Boschi l’ex primo cittadino di Serra San Bruno, Raffaele Lo Iacono, delegato dal comitato cittadino per il Sì, mentre le ragioni del No saranno sostenute dal presidente del Comitato civico pro Serre e referente del Comitato per il No sociale, Salvatore Albanese. Lo speciale Referendum di "On the news", che si svilupperà dunque in un confronto con inizio dalle ore 18.00, andrà in onda all’interno del consueto appuntamento del lunedì di “Verba Volant”.

Alla conduzione, come sempre, Antonio Zaffino.

Referendum costituzionale, sabato a “On the news” Lo Iacono espone le ragioni del sì

Continua, con la puntata di sabato alle ore 10, la campagna di informazione di “On the new” per il referendum del prossimo 4 dicembre, che vedrà gli italiani chiamati a esprimersi sulle modifiche costituzionali apportate dal Governo Renzi. Un pronunciamento, pertanto, molto importante che merita una partecipazione qualificata con un voto consapevole sui molteplici aspetti della riforma.

“Il testo della riforma – spiega una nota di RS 98, introduce diverse novità, tra cui l’abolizione del bicameralismo paritario e del Cnel, la riduzione del numero dei parlamentari, la modifica del quorum per l’elezione del presidente della Repubblica e l’aumento del numero delle firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare.

Per questo tipo di referendum, chiamato anche confermativo, non è necessario il raggiungimento del quorum, vincerà, pertanto, l’opzione (Sì o No) che ha ottenuto la maggioranza dei consensi a prescindere dal numero di votanti.

Ad oggi, ultimo giorno per i sondaggi, gli indecisi sono ancora tanti, che si dividono tra quelli che non hanno deciso come votare e quelli che devono ancora scegliere se votare o restare a casa”.

Nel salotto di “On the news”, ai microfoni di Antonio Zaffino, per le “ragioni del Si”, ci sarà l’ex sindaco di Serra San Bruno, Raffaele Lo Iacono.

Serra. Vincente ma non troppo: i difetti del centrosinistra

L’obiettivo è stato centrato: dopo 5 anni il centrosinistra ha riconquistato la guida della cittadina della Certosa facendo sedere sulla principale poltrona del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci il fedelissimo Luigi Tassone. Le previsioni della vigilia sono state rispettate, ma fino ad un certo punto: il largo vantaggio sulla seconda (chiunque fosse) è stato dissipato strada facendo a causa di una chiusura a riccio che si è tramutata nell’assenza di qualsiasi confronto. Non è in discussione il consenso ottenuto sul campo, perchè a quasi 2000 voti non si arriva per caso. Anzi, è il frutto di un “lavoro” quotidiano e capillare basato sulla conoscenza del territorio e dei cittadini. Insomma, Tassone è diventato sindaco perchè l’apparato di partito ha funzionato e perchè i candidati hanno saputo capitalizzare lo scontento nei confronti della passata amministrazione. Alcuni fattori non possono comunque essere ignorati. Il punto di forza, che poi è anche la principale contestazione mossa dagli avversari, è l’ingombrante presenza della storica triade. Il centrosinistra serrese era ieri ed è oggi rappresentato da Bruno Censore, Raffaele Lo Iacono e Giuseppe Raffele. Sul palco, nel corso dei diversi comizi, sono saliti tanti giovani che hanno illustrato il programma e sferrato attacchi ai concorrenti, ma l’essenza della compagine – inutile nasconderlo – sono ancora loro. Sono loro ad “avere i voti”, sono loro a dettare l’agenda politica, sono loro a disegnare la strategia. E fra loro, chi ha maggiore potere decisionale è senza dubbio il parlamentare del PD che ha imposto il suo candidato a sindaco. Lo ha selezionato nel tempo, gli ha aperto la strada, gli ha dato la possibilità di farsi conoscere e lo ha fatto vincere. Luigi Tassone ha affrontato una campagna elettorale a tratti complicata per via del suo ruolo di segretario particolare del consigliere regionale Michele Mirabello (incarico lasciato per dedicarsi completamente all’impegnativa carica di sindaco): le contestazioni, concentrate sull’aspetto concernente la busta paga, sono diventate sempre più pressanti e gli hanno fatto perdere del terreno. Ma non abbastanza da compromettere la vittoria. Forse perché c’è stato chi, senza farsi abbagliare dall’antipolitica, ha capito che Tassone è figlio di lavoratore, da sempre schierato sulla stessa posizione politica. Ora, però, deve dimostrare di saper amministrare senza commettere gli errori che hanno portato alla fine dell’ultima esperienza del centrosinistra, quella che vide sindaco Lo Iacono.

Serra, Lo Iacono esce fuori dall'inchiesta sull'Eurocoop

Escono dall’inchiesta “Bis in idem” gli ex sindaci di Vibo Valentia e Serra San Bruno, Franco Sammarco e Raffaele Loiacono e l’ex direttore dell’Asp Ottavio Bono. Lo Iacono, che non aveva mai preso contezza delle accuse che gli erano state mosse a suo carico e che si era visto sequestrare per alcuni giorni certi beni, era rimasto sbigottito dal suo coinvolgimento. Ora la sua posizione, nei fatti, è stata stralciata e tutto ciò conferma il suo corretto operato in qualità di sindaco di Serra San Bruno. Ma rimangono diciotto – come conferma la Gazzetta del Sud - tra politici, funzionari pubblici ed ex amministratori dell’Eurocoop,  gli indagati nell’ambito della stessa inchiesta raggiunti dall’avviso di conclusione indagini firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Michele Sirgiovanni. Secondo quanto riportato dall’accusa, avrebbero incassato oltre otto milioni di euro attraverso false attestazioni. In sostanza, poiché l’Eurocoop in precedenza aveva usufruito di tutte le agevolazioni previste dalla normativa, le risorse pubbliche percepite dall’azienda, passando per lo sgravio contributivo totale e per il credito d’imposta, non potevano essere erogate.

 

 

 

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Serra. Debiti fuori bilancio, Lo Iacono e Raffele chiedono l’accesso agli atti

I consiglieri comunali Giuseppe Raffele e Raffaele Lo Ioiacono presenteranno stamattina una richiesta di accesso agli atti concernente i debiti fuori bilancio al 31 marzo 2016. I due esponenti del centrosinistra chiederanno anche “se sono in itinere pratiche per il riconoscimento di debiti pregressi al fine di transazioni, ovvero, se sono stati adottati provvedimenti deliberativi relativamente a:

1. Gestione del sevizio rifiuti solidi urbani con riguardo a debiti derivanti dal servizio di trasporto e movimentazione;

2. Spese per Lavori pubblici non inclusi nei Quadri economici;

3. Spese derivanti da manifestazioni sportive e spettacoli;

4. Spese derivanti da consumi per pubblica illuminazione.

Lo Iacono e Raffele mirano poi a conoscere questi servizi “sono stati notificati provvedimenti esecutivi e/o decreti ingiuntivi ed eventualmente lo stato in essere degli stessi. Chiedono, infine, di ottenere “la copia della deliberazione di Giunta comunale n. 117 del 25 novembre 2015”.

Serra. Fondazione Pisani, ecco i rinviati a giudizio

Tutti rinviati a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio e con il processo che inizierà il 10 novembre prossimo. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Vibo Valentia nell’udienza preliminare che si è tenuta questa mattina con la quale il giudice, Anna Maria Concetta Loiacono, ha disposto il processo per gli ex amministratori del Comune di Serra San Bruno che erano rimasti coinvolti nell’indagine sulla “Fondazione Pisani”.  Ad essere rinviati a processo sono l’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, presidente della Fondazione, Luigi Calabretta, Leonardo Calabretta, Biagio Vavalà, Giuseppe Raffele, Antonio Procopio, Maria Abronzino, Francesco Bonazza e Vincenzo Damiani. Tutti amministratori o consiglieri che votarono il passaggio alla Fondazione di alcuni beni comunali. Rinvio a giudizio inoltre anche per il vicesegretario generale del comune Salvatore Amato. Ad avviso degli inquirenti, per mezzo delle delibere incriminate, alla fondazione “Monsignor Biagio Pisani” sarebbero stati dati in comodato d’uso gratuito i beni di un vivaio forestale e la gestione dell’area attrezzata del Santuario regionale di Santa Maria Bosco. Il voto di chi, nel civico consesso, aveva espresso parere favorevole all’atto deliberativo avrebbe, sempre secondo l’accusa, procurato un ingiusto vantaggio a Lo Iacono, mentre il “visto” della giunta alla concessione di un contributo economico alla Fondazione, sarebbe stato privo del parere contabile. All’ex capo dell’amministrazione cittadina verrebbe contestato, inoltre, di essere stato determinante, con la sua presenza, per il raggiungimento del numero legale ai fini della votazione. Problemi anche per un funzionario comunale, che avrebbe predisposto la delibera per il trasferimento di 5 mila euro alla fondazione. All’epoca dei fatti, la minoranza in consiglio comunale aveva presentato un esposto alla Prefettura interessando la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti.

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