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Serra. L'opposizione all'attacco: chiesti gli atti delle ultime attività amministrative del Comune

I consiglieri comunali di minoranza del "nuovo" centrosinistra Raffele Lo Iacono e Pino Raffele si sono presentati presso gli uffici del Comune per prendere visione degli atti del "Piano regolatore". Secondo i due, infatti, proprio in questo passaggio amministrativo ci sarebbero "più ombre che luci". Ma non è tutto. La parte dell'opposizione che rappresentano sarebbe intenzionata a vederci chiaro su quasi tutta la documentazione amministrativa prodotta in una fase precedente la vera e propria campagna elettorale che, visti gli ultimi avvenimenti, subisce in questo modo una brusca accelerazione. Più in particolare, Lo Iacono e Raffele avrebbero fatto richiesta di accedere ed estrarre copia anche di tutta la documentazione inerente il concorso per la selezione, tramite colloquio pubblico, di 14 agenti part-time di Polizia Municipale, da inquadrare in posizione economica C1, categoria C. Un'altra richiesta riguarda poi la documentazione relativa all’avviso di manifestazione di interesse per Cooperative sociali di tipo "B", finalizzato all’affidamento in gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Secondo indiscrezioni, inoltre, i due consiglieri del centrosinistra sarebbero intenzionati ad acquisire molte delle determinazioni relative all’area tecnico-manutentiva del Comune. Una opposizione di centrosinistra che spinge il piede sull'acceleratore in vista delle prossime Comunali quando la cittadina della Certosa sarà chiamata alle urne per eleggere il nuovo sindaco e con esso il prossimo Consiglio comunale. Una parte dell'opposizione che, da sorniona, diventa battagliera. La parola ora alla maggioranza che, se non attaccherà a sua volta, sarà destinata all'arrocco. 

 

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Serra, Rosi stronca Lo Iacono: “Prima di criticare faccia un esame di coscienza”

All’indomani dell’attacco condotto in primis dall’ex sindaco Raffaele Lo Iacono arriva la replica, tutt’altro che tenera, da parte dell’attuale primo cittadino Bruno Rosi che cambia l’orientamento dei fari delle polemiche puntandoli sullo schieramento avversario. I toni sono per alcuni versi inediti, forse sollecitati dall’asprezza delle critiche ricevute. “Finalmente – sostiene il capo dell’esecutivo della cittadina Certosa – il PD ha gettato la maschera mostrando chi sono i veri manovratori di quella compagine. Quei protagonisti che, ancora oggi, omettono di dire quali sono stati i veri motivi della caduta dell'amministrazione comunale Lo Iacono-Censore-Raffele. Prima di emettere sentenze sugli altri – puntualizza Rosi – questi esponenti dovrebbero fare luce sulle vicende che hanno riguardato quell'esperienza su cui gli elettori si sono già pronunciati chiaramente. E, anzi, si era precedentemente pronunciato lo stesso Censore, rassegnando le sue dimissioni da consigliere comunale. Non si comprende, in particolare, come faccia un (ex) sindaco defenestrato dalla sua stessa maggioranza e sonoramente bocciato dagli elettori alle ultime elezioni regionali, alle quali si era candidato senza avere contezza del proprio peso elettorale, a parlare degli altri. Non si capisce come faccia a tacciare gli altri di incapacità quando sotto la sua amministrazione sono deflagrati i problemi della potabilità dell'acqua e della gestione dei rifiuti, sotto la quale sono state abbandonate strutture come l'ex carcere e il centro polifunzionale che noi siamo riusciti a recuperare, sotto la quale è stato perso il finanziamento del Pis Oreste (i lavori andavano realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2010). Chi ha generato tutti questi disastri e oggi mi definisce 'avventuriero' – è lo stizzito ammonimento di Rosi - dimentica di guardarsi allo specchio, probabilmente perchè impegnato fra una fondazione e l'altra, e fare un esame di coscienza. Cerca invece di riproporsi, dietro altre figure, sotto una veste candida che certamente non gli appartiene”. Non mancano diretti riferimenti a Censore: “stupisce che il parlamentare che ha deciso di stroncare il suo futuro politico adesso lo riproponga: ma questo, forse, fa parte del repertorio di una classe politica che continua ad operare secondo rancide logiche. Evidentemente, quel popolo del centrosinistra che si era illuso circa la possibilità di assistere ad un confronto normale è stato tradito ed ora deve constatare che c'è ancora chi opera per aprire una nuova stagione di veleni”. Il finale è riservato ad una sorta di rendiconto morale dell’ultimo lustro: “l'amministrazione che ho l'onore di guidare ha sempre lavorato nella piena legalità e nell'interesse collettivo, a volte anche commettendo errori che ogni essere umano può commettere ma sempre anteponendo il bene della comunità alle aspirazioni individuali. Resto, dunque, disponibile a confrontare l'operato della mia amministrazione con quello dell'amministrazione precedente”.

De Raffele contro Lo Iacono: “Su di lui gli elettori si sono già espressi”

“Non mi pare che Raffaele Lo Iacono sia il più titolato ad esprimere valutazioni”. Risponde così il presidente del consiglio comunale di Serra San Bruno Giuseppe De Raffele agli attacchi frontali formulati dall’ex sindaco durante la trasmissione radiofonica “On the news”. “Su di lui – precisa De Raffele – si sono già espressi gli elettori e prima ancora la sua stessa maggioranza che lo ha mandato a casa, forse su suggerimento di qualche illustre esperto in materie giuridiche, ed adesso non lo rivuole più. Questo è il vero problema: è molto facile affermare ‘io non mi candido’, ma forse sarebbe più preciso dire ‘non mi vogliono nella lista’. Dunque, non capisco perché si ostina ad emettere sentenze senza averne alcun titolo. Se proprio vuole aprire un dibattito lo faccia sui motivi della caduta della sua amministrazione e fornisca alla cittadinanza tutti i chiarimenti utili sulla Fondazione Pisani. Suppongo che di cose da dire ce ne siano in abbondanza”. In particolare, De Raffele punta l’indice contro “la ricostituzione dell’asse Censore-Lo Iacono che tanti dispiaceri ha provocato, dal punto di vista amministrativo, alla nostra comunità” e invita la controparte ad elencare “quali problemi sono stati risolti durante quell’esperienza amministrativa”. “Noto – afferma l’esponente di Forza Italia – una certa cautela su tematiche importanti come la potabilità dell’acqua ed il funzionamento dell’ospedale, delle quali solo ora si riconosce la complessità, mentre sui rifiuti vengono utilizzati termini a dir poco inappropriati”. “A prevalere nel PD – ipotizza poi De Raffele – sono le vecchie logiche dei soliti noti che cercano, agendo da dietro le quinte, di riportarci in un passato superato dalla storia”. Non manca la bacchettata finale: “Lo Iacono ha parlato di ricerca di nuove maschere. Credo che questo sia l’unico argomento su cui può dare lezioni, visto che è un esperto in materia. Solo in questa però”.

Comunali Serra, Lo Iacono attacca: “Cercano una nuova maschera per coprire i danni causati”

“Serra San Bruno è una straordinaria località dalla storia millenaria, i cui fondamentali sono l’ambiente e la spiritualità”. È partito da questa premessa l’ex sindaco Raffaele Lo Iacono che, durante la trasmissione radiofonica di RS 98 “On the news”, ha offerto la sua visione sui problemi che attanagliano la cittadina della Certosa e sulle prospettive di sviluppo. Precisato che in riferimento all’aspetto sanitario, e dunque all’ospedale, le responsabilità sono di un livello superiore a quello locale, e che l’aspettativa è quella di avere “un buon pronto soccorso e una buona attività medica”, Lo Iacono è passato all’analisi della questione concernente i rifiuti. “Noi – ha spiegato – abbiamo avviato la raccolta differenziata togliendo 300 cassonetti” coscienti della necessità di una efficiente “organizzazione” e della “preparazione dei cittadini”. L’attuale amministrazione comunale  ha invece “oltraggiato la dedizione alla differenziata, prima rimettendo i bidoni e poi ritirandoli”. Sui rifiuti, a suo avviso, sono state fatte “promesse false e stupide” e, oggi, si devono fare i conti con “una situazione di fatto” che è quella del “sequestro dell’isola ecologica”. “Il bando per l’affidamento diretto – ha aggiunto Lo Iacono – è una illegalità e peraltro ad agosto sarà scaduto”. Quindi i passaggi prettamente politici: “io non mi candido – ha affermato – e non candido un membro della famiglia. Puntiamo sui giovani” ai quali sarà garantito supporto ed “esperienza”. “Anche dall’altra parte parlano di rinnovamento – ha sostenuto – ma solo perchè cercano una nuova maschera per coprire i danni causati. La realtà è che c’è un disastro ambientale e lavorativo, basta con l’illusionismo”. Quanto alla composizione della lista, Lo Iacono, rivolgendosi a “comitati e movimenti” che si sono impegnati su temi dalla grande rilevanza come “acqua potabile e ospedale”, ha auspicato che “tutte le forze sane comprendano che questo è il momento di agire”. Con una precisazione: sull’ipotesi del distacco da Sorical va tenuto in conto che “Serra ha bisogno di 30 litri d’acqua al secondo”. Molto abbottonato sul nome del candidato a sindaco: “sarà la sintesi di tutti”. E, comunque, non ci possono essere pretese ( “o faccio il sindaco o niente”, ad esempio) nè imposizioni del tipo “questo è il sindaco e basta”.

È Raffaele Lo Iacono l’ospite di “On the news” di sabato 23 gennaio

"Elezioni comunali Serra San Bruno, esperienze amministrative a confronto”. È questo il titolo della puntata di “On the news” che andrà in onda sabato, a partire dalle ore 10, sulle frequenze di Radio Serra 98. La trasmissione radiofonica inizia così il suo percorso d’informazione relativo alle elezioni amministrative del 2016. La composizione delle liste ed i nominativi dei rispettivi candidati a sindaco suscitano infatti interesse e curiosità fra i cittadini-elettori. Ampio spazio sarà poi dato ai punti di forza ed alle eccellenze della cittadina della Certosa da promuovere e valorizzare, come pure a quelli di debolezza per i quali è necessario porre in essere le giuste risolutive misure. Di questo, e di molto altro ancora, nel salotto di “On the news”, si parlerà con l’ospite in studio Raffaele Lo Iacono, ex sindaco di Serra San Bruno. Nel corso della puntata ci sarà posto anche per  la nuova rubrica "Sindaco per un giorno", durante la quale i radio ascoltatori potranno individuare e consigliare la soluzione ad eventuali problemi e proporre potenziali idee di sviluppo.

Serra, De Raffele: “Riecco Censore-Lo Iacono, ci spieghino perchè è caduta la loro amministrazione”

“Ci hanno parlato di cambiamento, di nuove idee, di svolte epocali. Infine hanno gettato la maschera mostrando il loro vero volto e confermando che i progetti politici del PD poggiano, ancora una volta, su quei personaggi che i serresi hanno imparato a conoscere”. È la premessa di una nota del presidente del consiglio comunale di Serra San Bruno Giuseppe De Raffele che commenta negativamente le dinamiche interne al centrosinistra locale. “Dopo essersi scontrati per motivi tutti da approfondire, con gli esiti per quell’amministrazione che tutti conosciamo – sostiene De Raffele - Censore e Lo Iacono tornano a braccetto come se nulla fosse. Evidentemente ritengono che i cittadini abbiano dimenticato a cosa ha portato la loro esperienza amministrativa, rimuovendo anche le accuse che si sono reciprocamente rivolti dai palchi durante la scorsa campagna elettorale. Mandano in avanscoperta a fare polemiche qualche giovane, a cui magari non hanno detto proprio tutto – aggiunge - ma poi nei momenti cruciali sono loro a fare le strategie e a prendere le decisioni. Le loro parole, pronunciate durante pompose passerelle, si rivelano però presto per quello che sono: promesse da marinaio a cui può credere solo chi è stato abbagliato dalle aspettative. L’ultimo esempio, quello della Trasversale delle Serre, è emblematico sulla loro credibilità: annunciano l’imminente apertura del tratto Argusto-Gagliato, ma poi sono smentiti dai fatti, perchè l’Anas ammette problemi (risolvibili ma ci vorrà tempo) che impediscono la percorribilità. È questa la loro incisività? È questo il loro rinnovamento? Non avevamo bisogno di ulteriori conferme, ma hanno voluto ugualmente darcele. Se li conosci – è la conclusione condita con la tipica ironia di De Raffele – li eviti”.

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Caso De Raffele, la maggioranza: “Lo Iacono vuole prendersi la leadership del centrosinistra”

S’infiamma lo scontro sorto a seguito della contestazione da parte dell’opposizione della delibera di elezione di Giuseppe De Raffele a presidente del consiglio nella quale risultano scambiate le posizioni di Carmine Franzè e Raffale Lo Iacono (assenti alla seduta) con  quelle di Cosimo Polito e Rosanna Federico (effettivamente presenti). “Si tratta – sostiene l’amministrazione comunale – dell’ennesimo tentativo di mistificare la realtà poiché sarebbe bastato leggere il contenuto degli atti e ci si sarebbe subito accorti di quello che è solo un errore materiale”. Al riguardo è stata emessa dalla Responsabile dell’Area amministrativa Maria Censore una nota di rettifica nella quale viene evidenziato “il mero errore di battitura”. La squadra con a capo Bruno Rosi non ci sta quindi ad incassare gli attacchi della controparte e ribatte che “la minoranza, non avendo argomenti validi su cui basare una legittima battaglia democratica, si lascia guidare dalla frenesia e dalla fantasia del consigliere Lo Iacono che, dopo essere stato sfiduciato come sindaco e sonoramente bocciato alle recenti elezioni regionali, tenta di prendersi così la leadership del centrosinistra”. Quanto all’aspetto concernente la produzione degli atti, gli esponenti azzurri ribadiscono che “la nostra azione è impostata su criteri di trasparenza e legalità”, mentre dal punto di vista politico auspicano che “in futuro il confronto possa avvenire sui contenuti e sui progetti e non su questioni di lana caprina che tanto affascinano il tuttologo Lo Iacono. A dirla tutta – concludono gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci – sorge il sospetto che questa tempesta in un bicchier d’acqua sia stata creata ad arte per cercare di confondere i cittadini, sviandoli dall’attualissimo problema che riguarda le previsioni di ridimensionamento dell’ospedale ‘San Bruno’ contenute nel decreto 9/2015”.

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