"Medici senza ricettari, l'Asp si attrezzi per garantire il diritto alla salute"

"Ancora una volta i medici di medicina generale dell’ASP reggina si trovano a dover far i conti con la mancanza dei ricettari. Un problema che si trascina ormai da troppo tempo senza che si riesca a trovare una soluzione definitiva". E' quanto dichiara in una nota il Consigliere Delegato alla Sanità del Comune di Reggio Calabria Valerio Misefari. "La mancanza dei ricettari – spiega il Delegato - comporta notevoli difficoltà ai medici che si vedono impossibilitati a rilasciare ai propri pazienti le prescrizioni per i farmaci e per le prestazioni specialistiche di diagnostica con la conseguenza che i pazienti sono costretti a pagare sia i farmaci, per alcune patologie molto costosi, sia le prestazioni di diagnostica. Una situazione che mette in grande difficoltà soprattutto le persone economicamente disagiate che, non essendo nelle condizioni di pagare, devono rinunciare a curarsi. Viene meno, quindi, il diritto alla salute sancito dalla Costituzione". "Siamo già intervenuti altre volte in merito a questa problematica e non riusciamo a capire perché ancora dopo tanto tempo il problema non sia stato risolto. Persistendo la situazione di disagio, è necessario trovare delle soluzioni alternative che possano consentire ugualmente ai pazienti di poter usufruire delle prestazioni a carico del Servizio Sanitario. Ad esempio – suggerisce Misefari - si potrebbero autorizzare i medici di famiglia ad utilizzare i propri ricettari personali, dove potrebbero essere indicati tutti i dati che normalmente vengono utilizzati nelle ricette rilasciate dall’ASP e se questo non fosse possibile, spetta ai Dirigenti dell’ASP il compito di trovare delle soluzioni che possano consentire a tutti i pazienti, abbienti e meno abbienti, di  poter godere del diritto alla salute". 

 

Nicolò (FI): "Medici senza ricettari sono la certificazione del fallimento della Giunta Oliverio"

."La mancata fornitura dei ricettari ai medici di base di Reggio Calabria certifica il fallimento delle politiche sanitarie di questa Giunta regionale". Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò. "Migliaia di pazienti cronici stanno pagando sulla loro salute l’impossibilità di prescrivere i farmaci da parte dei loro medici di fiducia a causa dei dinieghi che questi professionisti subiscono ormai quotidianamente dalle strutture dell’Asp di Reggio Calabria. E’ obiettivamente una situazione insensata – dice Nicolò – perpetrata in nome di una spending rewiew che non solo trasferisce il debito della sanità calabrese direttamente sulle spalle dei cittadini, ma nega il sia pur minimo diritto all’assistenza ed alle cure. Ed è inconcepibile che a tutt’oggi la Giunta regionale non riesca a disincagliarsi dalle beghe interne del partito di maggioranza più forte, il Pd, lasciando in balia degli eventi servizi e problemi dell’utenza. Il senso di abbandono e di impotenza si sta imponendo nell’opinione pubblica calabrese e reggina, disorientate dalla mancanza di iniziative, sia per gli ospedali che nel territorio, per restituire serenità e sicurezza ad operatori ed ammalati. Forza Italia, pur consapevole di ritardi atavici nel settore sanitario, non può fare a meno di rivolgere forti critiche al Governo presieduto da Oliverio da cui non arriva alcun segnale che indichi neppure la più flebile delle speranze di un cambiamento a cui comunque tutti aspiriamo. In questo quadro di dissesto civile e finanziario trovano purtroppo spazio qualunquismi di ogni sorta e nichilismi distruttivi, autentici veleni per le coscienze democratiche, che aprono la strada al ciarlatanismo politico, alla polemica per la polemica fine a se stessa, restringendo gli spazi del confronto e l’avvicinamento alle soluzioni di cui abbiamo necessità. Il disagio è forte e trova alimento – afferma Alessandro Nicolò – nella disomogeneità di una Giunta regionale per nulla rappresentativa del popolo, indipendentemente dalle riconosciute professionalità, ingessata dalle lotte intestine al Pd, un partito tutto chiuso e ovattato al suo interno in lotte fratricide le cui conseguenze sono a carico dei calabresi. Il gruppo consiliare di Forza Italia, nella sua attività politico-istituzionale, durante questo primo anno di legislatura ha svolto un’azione di controllo efficace, evidenziando e segnalando una paralisi che coinvolge il Governo Regionale in molti settori strategici, inficiandone lo sviluppo e la crescita della nostra regione, non rinunciando però ad esporre il proprio orientamento. Pertanto ciò non ha prodotto quei risultati auspicati, ovvero anche un maggiore coinvolgimento dell’Assemblea nella costruzione degli asset strategici della Regione per realizzare con largo spirito costruttivo un progetto di rinascita civile, un nuovo modello di governance della Regione che tenga in maggiore considerazione tutti i corpi democratici della società, in una coralità di intenti che segni davvero lo spartiacque con l’esperienza che abbiamo finora vissuto".

 

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