Scoperta in Calabria centrale del falso: due persone denunciate e 900 articoli sequestrati

Il contrasto al "mercato del falso" e alle "frodi nell’esercizio del commercio" continuano ad essere una delle priorità operative del dispositivo di sicurezza che la Guardia di Finanza attua costantemente a tutela dei marchi registrati e della collettività. Così, nell’ambito dell’attività istituzionale effettuata in materia di contraffazione e pirateria audiovisiva, i Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto una centrale operativa dedita alla contraffazione di marchi di note case di moda. L’operazione delle Fiamme Gialle ha portato alla denuncia di due soggetti di nazionalità senegalese, già con precedenti specifici in materia di contraffazione. Gli uomini avevano deciso di "mettersi in proprio", allestendo un laboratorio attrezzato per la produzione di capi contraffatti. Le attività di servizio presso l’abitazione, hanno consentito di rinvenire una pressa a caldo oltre ad altri numerosissimi oggetti che permettevano ai singolari "artigiani" della contraffazione la formazione di capi d’abbigliamento, di borse e scarpe sui quali venivano stampate le immagini dei marchi più di tendenza. Le operazioni di perquisizione sono state estese anche alle autovetture dei soggetti denunciati rinvenendo ulteriore merce riportante marchi ed immagini registrate. In particolare, partendo da notizie acquisite nell’ambito di una attenta azione d’intelligence e di controllo economico del territorio, i militari sono riusciti a ricostruire l’esatta ubicazione, in un Comune della Locride, del centro di produzione commerciale di articoli contraffatti, assicurando i responsabili all’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Locri.

Tentata estorsione: arrestato un commerciante ambulante

I Carabinieri hanno stretto le manette ai polsi di un uomo accusato di aver tentato di estorcere denaro a due commercianti ambulanti. Protagonisti della vicenda tre senegalesi. Uno di loro, un 45enne, mentre si stava celebrando la festa d'estate che riempie il lungomare di Bonifati, ha intimato alle vittime di consegnarli una porzione dei soldi incassati. In caso contrario, ha detto, li avrebbe uccisi colpendoli violentemente con la mazza da baseball di cui disponeva. Sulla scorta di quanto accertato dai militari dell'Arma, i tre hanno litigato in modo acceso in quanto il presunto estorsore avrebbe preteso che i connazionali si allontanassero dalla zona sotto il suo controllo. 

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