Emendamento di Alfano per scongiurare il taglio delle Prefetture

"Antenne dello Stato", è questa la definizione scelta dal ministro dell'Interno Angelino Alfano per le Prefetture sparse sul territorio nazionale. A firma del titolare del Viminale un emendamento alla Legge di Stabilità finalizzato ad impedire la soppressione di 23 Uffici Territoriali del Governo. "Ho presentato un emendamento alla Legge di Stabilità del 2016 perché le Prefetture restino, tutte, a presidio dei territori come antenne dello Stato in questo particolare momento in cui la loro presenza capillare - ha argomentato Alfano - è fondamentale per i cittadini in termini di sicurezza e di garanzie sociali", ha dichiarato Alfano, spiegando: "L'emendamento da me proposto ha lo scopo di organizzare al meglio la loro presenza sul territorio, armonizzandola con le disposizioni previste dalla cosiddetta legge Madia, e ha già ricevuto il parere favorevole del Dipartimento della Funzione Pubblica e del ministero dell'Economia e delle Finanze". "Questa - ha spiegato - la logica che ho seguito per evitare la chiusura di alcune prefetture, scongiurando l'isolamento dei territori interessati, che sarebbero stati privati di quella cinghia di trasmissione che lega i cittadini alle istituzioni". E "sono soddisfatto del risultato ottenuto, mi sono impegnato sin dall'inizio perché si potesse raggiungere". "Lo Stato non fa passi indietro e tiene ben saldi i suoi presidi di legalità. Mi sono battuto perché il governo seguisse questo orientamento". "Come Governo e come maggioranza - è la conclusione del ministro dell'Interno - abbiamo dato una grande prova di fiducia ai Prefetti, confermando il loro importante ruolo, e abbiamo ricevuto prove di grande efficienza e di tenuta nelle fasi di emergenza, in considerazione di far parte di una eccellenza dello Stato".

 

Soppressione Prefettura di Vibo, Caridi (FI) presenta interrogazione parlamentare ad Alfano

"Mi trovo in totale accordo con quanto messo in evidenza nell'interrogazione alla Camera, proposta da Jole Santelli e Roberto Occhiuto, in merito alla situazione legata alla Prefettura di Vibo Valentia e alla sua salvaguardia. Il senatore di Forza Italia, Antonio Caridi, interviene sulle polemiche sorte attorno alla paventata soppressione della Prefettura di Vibo Valentia. "La tutela di un presidio di legalità come la Prefettura di Vibo - sostiene Caridi, che riveste anche l'incarico di vice coordinatore regionale di Forza Italia - mi ha spinto a presentare, al Senato, l'interrogazione al ministro Alfano perché ritengo, sostanzialmente, che il contesto del vibonese in particolare, sia afflitto quotidianamente da problemi di ogni genere, con in cima la criminalità organizzata che presenta dei dati allarmanti, che dovrebbero tutelare prontamente Vibo Valentia. Un'attività di indagine istituzionale mette in evidenza ben 11 atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici locali, dal 1 Gennaio 2015, che rappresentano un elemento che parla da se; l'emissione di 15 interdittive antimafia in considerazione dei rapporti tra le organizzazioni e l'imprenditoria locale, che chiarificano la difficile situazione nel vibonese; per non parlare dei 15 Comuni sciolti per mafia. Un altro problema è, senza dubbio, l'elevato flusso migratorio che, quotidianamente, costringe la Prefettura, presidio di legalità, a tutelare la Provincia di Vibo Valentia che rischierebbe, altrimenti, il soffocamento. Sono chiaramente a favore di quella presa di posizione contro lo schema di D.P.R di riorganizzazione del Ministero dell’Interno, che prevede la soppressione del Prefetto e l’accorpamento della Prefettura di Vibo Valentia a quella di Catanzaro". "È fondamentale, inoltre, evidenziare che la presenza dello Stato nel territorio di Vibo sarebbe fondamentale - sottolinea Antonio Caridi - nelle vesti di Prefettura, Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri; tutte situazioni migliorabili con un rafforzamento sistematico che andrebbe a tutelare l'intera Provincia.

Soppressione Prefettura di Vibo, Ferro (FI): "Il Governo batte in ritirata contro la criminalità"

"Il Governo nazionale sia attento alle reali esigenze dei territori del Mezzogiorno e in particolare della Calabria, anziché proseguire sulla strada delle riforme fini a se stesse, come la riforma-aborto per il ridimensionamento delle province che non ha generato alcun risparmio di spesa né ha prodotto effetti positivi per i cittadini e per il territorio. Quella di sopprimere la prefettura di Vibo Valentia è un’idea scellerata, in un territorio in cui è fortissima la presenza criminale e tante sono le questioni sociali critiche, tra cui quelle legate all'emergenza immigrazione, e le vertenze occupazionali che hanno nell’ufficio del Governo un punto di riferimento imprescindibile". E’ quanto afferma la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro, che ha preso parte alla manifestazione che ha portato in piazza a Vibo Valentia sindaci, amministratori, rappresentanti politici e sindacali e tantissimi cittadini per dire no alla paventata soppressione della Prefettura. Wanda Ferro, che ha partecipato anche al tavolo con il prefetto Giovanni Bruno, ha rimarcato come “la Calabria, terra defraudata ed esclusa da tante opportunità di sviluppo, non può accettare di vedersi sottratto un presidio di legalità fondamentale in un territorio, quello vibonese, in cui si registrano dati emergenziali rispetto alle attività della criminalità organizzata, delle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni e delle tante intimidazioni ai pubblici amministratori. Lo Stato dovrebbe piuttosto rafforzare la propria presenza, anziché battere in ritirata abbandonando Vibo e la sua provincia agli interessi e alle interferenze della criminalità". 

Manifestazione contro chiusura Prefettura di Vibo, appello di De Angelis (FdI): "Svegliamoci"

"'Prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo Stato che fa  si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità"'. Ritornano quantomai attuali - dichiara Fausto De Angelis, Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale a Vibo Valentia - le note intonate in 'Don Raffaè' da Fabrizio De Andrè.  La decisione sulla soppressione delle Prefetture non può lasciarci indifferenti, soprattutto a Vibo Valentia, una provincia martoriata, in cui l'alto tasso di criminalità impone il rafforzamento dei presidi di garanzia e non la loro riduzione. Tutto ciò anche alla luce dei gravi episodi di cronaca. In particolare quanto accaduto a Parigi dovrebbe indurre a sostenere con fermezza che tagliare sulla difesa del territorio è la scelta meno opportuna". Pertanto, occorre che cittadini, politica e associazioni, insieme, spingano il Governo - sostiene il rappresentante di FdI -  a riconsiderare seriamente le decisioni prese in tema di spending review e le gravi ripercussioni, sottaciute, che la soppressione della Prefettura avrebbe sull'aspetto psicologico dei cittadini. Lo Stato che arretra, seppur in un'ottica di risparmio, non può che comportare effetti negativi sul tessuto economico-sociale con un incentivo a chi abitualmente delinque ed un disincentivo agli investimenti imprenditoriali, ed un galoppante impoverimento del territorio. Eppure, nonostante le evidenti certezze, il Governo continua a tagliare servizi essenziali e non si arresta lo sperpero per il superfluo. Quanto accaduto alla struttura che ospita la Scuola di Polizia, venduta ai privati e successivamente locata dagli stessi al pubblico, è una delle innumerevoli dimostrazioni che siamo ben lontano da azioni serie e mirate. Quale ratio giustifica tale manovra? Svegliamoci e difendiamo i nostri diritti". "Sono queste le ragioni per cui appoggio con convinzione - conclude Fausto De Angelis - l'iniziativa che si terrà sabato 21 novembre a partire dalle ore 9,30 tra le vie principali della città. Noi di Fratelli d'Italia saremo presenti e confidiamo in una responsabile partecipazione, esortando i cittadini a prendere parte per far valere i propri diritti e dire 'NO' alla morte del territorio".

SEL invita i cittadini a mobilitarsi contro la soppressione della Prefettura di Vibo

"Il prossimo 21 novembre - si legge in una nota trasmessa da Sinistra Ecologia Libertà Vibo Valentia - tutti i cittadini della provincia di Vibo Valentia sono chiamati a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti contro l’insensata e ormai prossima soppressione della Prefettura. Noi di Sinistra Ecologia Libertà ci saremo per dire una volta e per tutte che i cittadini vibonesi non sono cittadini italiani di serie C! Reputiamo infatti irragionevole che in territorio dove 'operano' numerose consorterie mafiose, in cui il tasso di micro-criminalità sta notevolmente aumentando, in un territorio palcoscenico di numerosi sbarchi di profughi vittime della guerra e dei boia neri dell’Isis, venga meno un presidio di legalità quale l’Ufficio territoriale del Governo, ufficio che in questi anni ha spesso sopperito tra mille difficoltà ad un colpevole se non dolosa latitanza della politica". "Quello che noi temiamo è infatti un potenziale effetto cascata  che di qua a pochi anni- secondo SEL -  rischia seriamente di portare via con sé altri presidi dello Stato sul nostro territorio, quali ad esempio  la Questura ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Cosa che per altro è già avvenuta con la Provincia (ente che ad oggi non riesce in molti casi a garantire la viabilità delle strade, e la sicurezza ed i riscaldamenti nelle scuole)  la Camera di Commercio, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Tropea ecc. Nell’ultimo decennio il Vibonese è stato vittima di un vero e proprio latrocinio che ha portato non solo alla perdita di numerosi posti di lavoro, ma anche (cosa ancor più grave) ad una crescente perdita di fiducia nei confronti della politica e delle istituzioni che vengono sempre più viste come un qualcosa di lontano dai reali bisogni dei cittadini. Per questo motivo scenderemo in piazza: per dire a chi vuole da Roma decretare per mere logiche di 'mercato' e di 'risparmio economico' la morte di un territorio, che la dignità delle persone oneste e dei liberi cittadini non può essere calpestata in questo modo". "Invitiamo dunque tutti i vibonesi - è l'invito conclusivo di Sinistra Ecologia Libertà - alla mobilitazione generale, per ricordare a questi signori che in Italia la sovranità non appartiene a loro, ma al Popolo".

 

Fratelli d'Italia aderisce alla manifestazione contro la soppressione della Prefettura di Vibo

Alla manifestazione  del 21 novembre contro la soppressione della Prefettura, Questura e del Comando dei Vigili del Fuoco, sempre più soggetti stanno dando la propria adesione, per quella che si prospetta essere una manifestazione composta da varie forze sociali, politiche ed anche rappresentanze istituzionali pronti ad opporsi. Alle forze politiche partecipanti si aggiungono Fratelli d'talia e Gioventù Nazionale che, attraverso il coordinatore Anthony Lo Bianco, spiega il motivo della decisione: "Vorrei prima di tutto precisare che il prefetto è un organo periferico dell'amministrazione statale con competenza generale e funzioni di rappresentanza governativa a livello provinciale; si occupa di vari settori come quelli socio-economici (osservazioni dei contesti di disagio e delle problematiche a livello locale),sicurezza(protezione civile,emergenze ambientali, ordine e sicurezza pubblica), istituzionale (come riferimento in periferia per i vari uffici statali, le autonomie locali, le altre istituzioni pubbliche e private). Molto importante il ruolo significativo svolto dal prefetto in materia immigrazione.  I criteri principali per la valutazione delle sedi da eliminare sono: densità di popolazione, criminalità, insediamenti produttivi e presenza di immigrazione, in particolare via mare. Cosa che non sembra essere rispettata visto che le zone a rischio, difficilmente verranno accorpate, mentre in quelle più tranquille la riduzione sarà automatica. Ma in un territorio come quello vibonese, dove si vive un momento di massima emergenza in materia di gestione dell'immigrazione e della sicurezza(territorio ad alto tasso di criminalità ) il Governo pensa di chiudere la prefettura". "Questo – spiega Lo Bianco - sarà l'ennesimo conflitto perso dalla nostra città . Una battaglia che non è stata fronteggiata da alcuna forza politica in passato e che tramite questa manifestazione del 21 novembre proveremo a cambiare le sorti del nostro territorio. Non rimane che fare un invito a tutte le varie forze politiche che non hanno ancora preso una decisone in merito ed anche ai cittadini, affinché non restino a guardare disinteressati come spesso accade nel nostro territorio ed in Italia , ma  che partecipino attivamente alla manifestazione, per dire un secco no all'accorpamento della Prefettura, un no al ridimensionamento della Questura e e del comando del Vigili del fuoco.

Soppressione Prefettura Vibo: al Viminale le RSU hanno chiesto lo stralcio del provvedimento

"Al Viminale si è svolta un'affollata assemblea nazionale dei lavoratori del Ministero dell'Interno chiamata a discutere la bozza del Decreto del Presidente della Repubblica che prevede - come ricorda una nota diffusa dalla Cisal - la soppressione, di 23 Province, delle Prefetture, oltre che delle Questure e dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco. Tra gli altri sono stati invitati tutte le rappresentanze RSU ed esponenti politici, eletti nei territori provinciali interessati". "Vibo Valentia, a conferma del suo forte e motivato interesse a difendere caparbiamente i legittimi interessi del proprio territorio, era rappresentata - si legge nella nota - da Salvatore Lafaci,  Michele Larobina e Rocco Gramuglia,  RSU della Prefettura di Vibo Valentia, iscritti ed eletti nella lista Cisal FPC che hanno offerto un interessante contributo all’esito dell’evento. Particolarmente apprezzato dall'assemblea dei lavoratori è stato l'intervento di Michele Larobina, che riveste, altresì,  la carica di coordinatore regionale della 'Cisal Interno' , il quale ha, tra l'altro, sottolineato che 'un vero risparmio di spesa da parte del Ministero dell'Interno non va effettuato ritirando la presenza dello Stato dai propri territori ma ottimizzando così come farebbe un 'buon padre di famiglia' le varie risorse finanziarie e patrimoniali, a disposizione dello stesso Dicastero'". "Michele Larobina - è scritto nel documento Cisal - ha svolto un’attenta ed accurata disamina sulla situazione, soprattutto socio ambientale,  esistente nel territorio vibonese e che merita più attenzione da parte dello Stato.   Da aggiungere, inoltre, che durante l'incontro una delegazione nazionale delle RSU   è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministro dell'Interno,  il quale ha confermato 'in toto' lo schema del D.P.R.  che  sarà sottoposto solo a 'degli approfondimenti', mettendo fine quindi alle varie voci che davano oramai per 'stralciato' il predetto provvedimento. Risposta che ha comportato la opportunità di fare in modo che la mobilitazione delle RSU 'Cisal Interno', unitamente agli altri colleghi della Prefettura Questura e Comando Provinciale di Vibo Valentia oltre che del personale della Scuola di Polizia, andrà avanti con maggiore convinzione e incisività, fino a quando il governo avrà emanato un atto ufficiale che stralci definitivamente il provvedimento in questione, la cui bozza è stata presentata alle organizzazioni sindacali lo scorso 9 settembre". "Infine, le Rsu della Prefettura di Vibo Valentia presenti all'assemblea, hanno ritenuto doveroso - conclude l'organizzazione sindacale - ringraziare il Presidente della Provincia di Vibo Valentia, dottor Andrea Niglia, unico esponente politico del territorio vibonese presente alla manifestazione, per la sua presenza e partecipazione".

 

Soppressione Prefettura Vibo, Pacilè (SEL): "Parlamentari vibonesi irrilevanti"

"Nelle scorse ore la città ed i cittadini di Vibo Valentia sono venuti a conoscenza, tramite i mezzi d’informazione, che il capo di Gabinetto del Ministero degli Interni ha confermato lo schema del DPR che prevede la soppressione di 23 prefetture tra le quali quella di Vibo Valentia". Lo dichiara in una nota Francesco Pacilè, esponente di Snistra Ecologia Libertà. "Tutto questo - secondo il rappresentante di SEL - porta inevitabilmente a trarre due conclusioni: la prima che il Ministro degli Interni Angelino Alfano  non è uomo di parola, la seconda che aldilà dei comunicati altisonanti i nostri rappresentanti nelle istituzioni nazionali contano come 'il due di coppe con briscola a mazze'. Come abbiamo avuto modo più volte di ribadire è inconcepibile che in un territorio di frontiera e di emergenza come Vibo Valentia si venga a sopprimere un istituzione come l’Ufficio Territoriale del Governo, la quale negli ultimi anni ha sopperito in più occasioni all’assenza ingiustificata della politica. Basti pensare alle varie emergenze occupazionali nonché al lavoro di coordinamento effettuato negli ultimi mesi per quanto riguarda gli sbarchi di profughi provenienti dall’Africa e dal vicino oriente nel porto di Vibo Marina". "Dunque - sottolinea Pacilè - a partire dal 2017 non solo non ci sarà più il Prefetto, ma neanche gli uffici della Prefettura con la consequenziale perdita del posto di lavoro da parte di decine di persone, cosa che sta già avvenendo per l’ente Provincia. Una domanda a questo punto sorge spontanea: una volta soppressa la Prefettura di Vibo Valentia, la super Prefettura Vibo - catanzarese lavorerà di concerto con due Questure, oppure ci sarà un ridimensionamento della Questura vibonese a semplice Commissariato di polizia? Stessa cosa dicasi per il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco: rischiamo di perdere anche quello? Spesso e volentieri sentiamo parlare di “Paese reale”, e ad oggi il 'Paese reale' della Provincia di Vibo Valentia viene svuotato senza alcun senso logico di tutte quelle istituzioni che nel bene o nel male hanno rappresentato in questi anni la presenza e la vicinanza dello Stato verso i cittadini vibonesi. Le scellerate scelte del governo nazionale, con la complicità di alcuni politici locali ascari che votano la qualunque per garantirsi la poltrona in vista delle prossime consultazioni elettorali, stanno facendo del territorio vibonese un deserto nel quale lo Stato abbandona i propri cittadini facendoli retrocede dalla serie B (i cittadini del Sud Italia non sono mai stati cittadini di serie A) alla serie C. Esempio dell’illogicità di suddette scelte politiche è l’inasprimento dei reati ambientali e la contemporanea soppressione delle Polizie Provinciali e del Corpo Forestale dello Stato, organi di pubblica sicurezza fino a poco tempo fa’ addetti alla repressione dei vari tipi di inquinamento (suolo, acqua e aria) e alla lotta all’ecomafie. E’ giunto il momento di dire basta ! Come Sinistra Ecologia Libertà siamo pronti a partecipare a qualsiasi forma di protesta e di mobilitazione a difesa della Prefettura e del territorio di Vibo Valentia, nella speranza che i cittadini, così come accadde nel 2012 quando si voleva accorpare nuovamente la nostra provincia a quella di Catanzaro, partecipino numerosi". "Là dove non arrivano i rappresentati - conclude Francesco Pacilè - devono arrivare i rappresentati detentori della sovranità popolare, così come stabilito dal primo articolo della nostra Costituzione. Come sosteneva Rosa Luxemburg 'le masse imparano il potere esercitandolo, non delegandolo ad altri'.

 

 

Francesco Pacilè

Sinistra Ecologia Libertà Vibo Valentia

 

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