Superbonus, Tassone: “Più tempo e risorse per una misura che conduce allo sviluppo sostenibile”

"Soprattutto in un momento di crisi economica, vistosamente aggravata dall’emergenza Covid, è necessario individuare con obiettività i canali capaci di rilanciare la crescita ed, allo stesso tempo, garantire una spinta all’innovazione, all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e al cammino verso le tecniche che premiano la sostenibilità".

E' quanto scrive in una nota il consiglie reregionale, Luigi Tassone (Pd).

"Uno dei principali strumenti che sta fornendo risposte efficaci in questo senso è certamente il cosiddetto Superbonus, che - aggiunge Tassone - ha agevolato la ripartenza in piena coerenza con uno dei più importanti obiettivi strategici del programma Next Generation Eu, vale a dire il pilastro della transizione verde.
Si tratta di un percorso che non ha ancora dispiegato in tutto il suo potenziale vigore gli effetti auspicati a causa dei ritardi dovuti alla complessità di talune procedure, ma che è chiaramente la chiave per una rinascita che può consentire di mettersi al passo che le realtà europee più evolute. È dunque opportuna una proroga fino al 2023 per permettere il completo dispiegamento dei benefici.
Considerando che l’impostazione attuale del Pnrr prevede uno stanziamento di più di 18 miliardi, dei quali oltre 8 derivanti dal “fondo complementare” finanziato con risorse naturali, appare utile rimodulare la struttura del Piano nazionale di ripresa e resilienza incrementando le risorse destinate al Superbonus con contestuale riduzione di altri progetti. Questa implementazione delle risorse, abbinata ad una dilatazione della tempistica, deve essere cristallizzata al più presto nella prossima legge di bilancio, sigillando una scelta politica che va nella direzione dello sviluppo sostenibile.
Inoltre - conclude l'esponente dem - bisogna aggiornare le stime di costo del Superbonus prendendo atto del suo reale utilizzo su larga scala e calcolando il conseguente risparmio da impiegare poi nella proroga della misura.
Tutto ciò perché è imprescindibile volgere lo sguardo verso il futuro e proiettarsi verso una dimensione che trova nella transizione ecologica, e segnatamente nell’efficientamento energetico degli edifici, un mezzo che coniuga l’esigenza di ridurre gli sprechi di risorse e di energia con il rispetto del pianeta e una ripresa economica improntata sull’aumento dell’occupazione ed il conseguente incremento dei reddito e dell’inclusione sociale".

Superbonus 110%: M5s: “In Calabria non decolla a causa dell’inefficienza della piattaforma regionale"

«Mentre in gran parte del Paese, grazie al Super Bonus 110%, l’edilizia fa da traino ad una economia che riparte, in Calabria, lo stesso comparto è in forte sofferenza, bloccato da una burocrazia inefficiente».

Così in una nota i portavoce calabresi del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, Alessandro Melicchio, Elisa Scutellà, Anna Laura Orrico, Riccardo Tucci, Massimo Misiti e Giuseppe Fabio Auddino, Federica Dieni, Elisabetta Barbuto, Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito.

«Se in altre parti d’Italia, grazie al provvedimento introdotto nel Decreto Rilancio in favore dell’edilizia residenziale, è stato inserito il turbo, in Calabria, i professionisti del settore riscontrano, quotidianamente, non poche difficoltà – scrivono in una nota i pentastellati. Battuta d’arresto dovuta all’inefficienza del Sistema Telematico Calabria SUE, la piattaforma digitale ed integrata con il sistema regionale SISMI.CA, oltre che con altri sistemi regionali attraverso la quale gestire l’intero ciclo di vita delle pratiche edilizie pubbliche e private, di cui la Regione Calabria si è dotata lo scorso 29 settembre».

«Gli innumerevoli problemi manifestati dalla piattaforma sono ben noti al Dipartimento infrastrutture, lavori pubblici, mobilità. Diverse, infatti, le segnalazioni ufficiali di disservizio pervenute agli uffici di Catanzaro dalle categorie interessate. La Regione, in seguito alle numerose comunicazioni circa i disservizi e quindi ben cosciente delle carenze della piattaforma, anziché migliorarla e renderla funzionale emette un decreto dirigenziale che prevede un periodo transitorio, fino al 30 aprile, in cui l’invio delle pratiche, potrà avvenire con altre modalità. Alla faccia della digitalizzazione della Pubblica amministrazione, bisognerebbe aggiungere».

«Ci chiediamo quanto ancora devono aspettare i tecnici calabresi per poter lavorare in maniera dignitosa, senza impazzire di fronte ad una piattaforma che si blocca ad ogni piè sospinto. Il Superbonus si presenta come il più classico dei circoli virtuosi. Il privato cittadino ristruttura l’abitazione sostanzialmente a spese dello Stato, con l’unico obbligo di portarla almeno in due classi energetiche superiori (quindi con una netta riduzione di emissioni nell’atmosfera) oppure di migliorarne la sicurezza in chiave antisismica. Sono migliaia i cantieri avviati in Italia e sarebbero tantissimi anche in Calabria se solo non fosse, colpevolmente, rallentato il lavoro di tantissimi professionisti che ogni giorno si trovano a dover fronteggiare una pubblica amministrazione che non riesce ad offrire servizi digitali efficienti e snelli» concludono i parlamentari.

 

Subscribe to this RSS feed