Comune calabrese espone il Tricolore della speranza

Covid-19 e il tricolore della speranza. Un drappo, lungo più di otto metri, simboleggiante i colori dell’Italia è stato esposto sulla parete della Delegazione comunale di Mirto. Rimarrà lì per tutta la durata dell’emergenza rappresentando per tutti la forza che in queste settimane difficili sta dimostrado il Paese, da Nord a Sud, nell’affrontare una guerra difficile contro un nemico invisibile.

 Quella dell’esposizione del tricolore sulla sede municipale di viale della Repubblica si è stata una vera e propria cerimonia, tenutasi ieri mattina (venerdì 10) e presieduta dal sindaco Antonio Russo. Ad accompagnare il Primo cittadino anche gli assessori Greco, Nigro ed Cinelli, il presidente del Consiglio comunale Francesco Russo ed il presidente di Federimprese Calabria C.L.A.A.I., Francesco Beraldi. Il drappo verde-bianco-rosso è stato issato dagli operai della squadra di manutenzione del comune e ad onorare i colori dell’Italia c’erano anche i carabinieri della locale stazione di Mirto, gli agenti della Polizia locale, i volontari della Croce rossa italiana – comitato di Mirto Crosia e i volontari Anta.

 «Esprimo sentito ringraziamento – dice il sindaco Russo – al presidente di Federimprese Calabria C.L.A.A.I. nonché nostro concittadino d’origine, Francesco Beraldi, che attraverso la sua associazione ha fornito nei giorni scorsi un quantitativo sufficiente di mascherine in dotazione agli uffici comunali e oggi anche questo imponente drappo tricolore che campeggerà sulla facciata della delegazione comunale e che vorrà essere per i cittadini un punto di riferimento di sicurezza e speranza. In questa battaglia contro il coronavirus non siamo soli».

 La grande bandiera è stata interamente cucita a mano da Sabina, sarta dell’azienda Karisma di Nicola Zicchillo. Sabina e Nicola Zicchillo, inoltre, sempre su commissione di Federimprese Calabria C.L.A.A.I. hanno contribuito alla creazione di ulteriori 250 mascherine che sono state consegnate ieri al Comune di Crosia.

 Intanto nella cittadina traentina la macchina della solidarietà continua a far registrare una partecipazione sorprendente. E non solo da parte dei singoli cittadini. Sono tantissime, infatti, le aziende del territorio che in queste ore stanno partecipando alla maratona di solidarietà, promossa dall’amministrazione comunale, e che stanno portando nelle dispense della Protezione civile tantissimi beni di prima necessità: dall’olio ai latticini, dall’acqua al pane per finire a tanti prodotti da scaffale, che saranno consegnati con i pacchi alimentari della spesa solidale. Non solo, nei giorni scorsi, la società Maiora Srl gestore dell’Interspar di Crosia Mirto ha donato al Comune 100 ticket dal valore complessivo di 500 euro che potranno essere spesi dai percettori del Bonus Spesa con un ulteriore 10% di sconto sulla merce acquistata; sconto, quest’ultimo, al quale hanno deciso di aderire i supermercati MD e Conad.

 A proposito del Bonus Spesa, proprio stamani i volontari della Croce rossa Italiana stanno completando la consegna alle famiglie di Crosia Mirto. I buoni potranno essere spesi subito per l’acquisto di beni di prima necessità nei supermercati del territorio che oggi (sabato 11) rimarranno aperti straordinariamente fino alle ore 20, considerata la chiusura totale delle attività commerciali (fatta eccezione per le farmacie) per le giornate di domenica e lunedì di Pasqua

Coronavirus: dalla Calabria l'iniziativa "Una bandiera sui balconi di tutte le case italiane"

Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo e l’amministrazione comunale della cittadina jonica, facendo appello all’orgoglio nazionale, lanciano un’iniziativa tesa a rafforzare il tessuto sociale del Paese, in un periodo in cui, a causa delle misure di emergenza adottate in risposta alla diffusione del Covid-19, è quasi impossibile vivere momenti di integrazione e comunità.

"Una bandiera sui balconi di tutte le case italiane per unire tutti i cittadini d’Italia". È questa l’iniziativa proposta dal primo cittadino di Trebisacce:

“In questo momento - ha dichiarato Mundo - viviamo rapporti distanti ma non distinti. Distanti da tutti coloro che, forti di un grande senso di responsabilità, scelgono di contribuire al debellamento del coronavirus, ma non distinti nel nostro vivere insieme questi giorni di crescita e difficoltà. Ne usciremo più forti ed uniti di sempre, ma per ora credo sia giusto testimoniare il nostro comune sentire con un gesto. Propongo di appendere fuori dai nostri balconi il simbolo del nostro appartenere alla stessa comunità, cioè la bandiera italiana. Il tricolore è simbolo dell'Italia nel mondo, il simbolo che ci unisce tutti e ci fa sentire una sola cosa: ci fa sentire fratelli, ci fa sentire orgogliosi di appartenere alla nazione più bella del mondo. Esponiamolo in segno di forza e di condivisione del sacrificio che stiamo vivendo, della passione e della speranza, ma soprattutto di essere italiani, popolo capace di superare ogni difficoltà. Ovviamente l’invito ad esporre il tricolore vale per tutti, anche per chi non ha nazionalità o origini italiane, perché in questo momento, siamo un solo popolo che lotta insieme per superare un momento difficile. Tutti insieme, con l’ esposizione della bandiera vogliamo condividere il sacrificio, le rinunce, la voglia di affrontare e combattere il virus.

Ogni bandiera appesa al balcone racconterà la storia di coloro che hanno scelto di restare in casa, di non uscire se non per motivi di necessità e urgenza, ogni bandiera sarà un messaggio di speranza, la testimonianza della scelta di #iorestoacasa, fonte di ispirazione perché tutti lo facciano.

La bandiera sul balcone vuole significare che chi vive in quella casa ha scelto di #restareacasa e che rispetta la legge, le indicazione dei medici e delle autorità locali e governative.

Inoltre vuole essere anche un ringraziamento a coloro che lavorano mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Iniziamo ora, esponendo le bandiere sui balconi”.

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