Nardodipace, Loielo a valanga su Demasi: "Non puo ergersi a paladino della legalità"

"La replica del sindaco di Nardodipace Antonio Demasi all’articolo relativo ai disservizi scolastici a causa della neve apparso sui quotidiani a seguito del comunicato stampa sottoscritto da me e dal capogruppo di minoranza in Consiglio comunale Piero Tassone non ha né capo e né coda.

E’ difatti oramai consuetudine del sindaco Demasi sferrare attacchi velenosi e personali nei nostri confronti - e contro chi osa contraddirne in qualche modo l’operato – esulando dal tema del dibattito in corso, ritenendo che in tal modo possa da un lato metterci in cattiva luce e, dall’altro, fare bella figura. Ovviamente, il suo tentativo rimane vano, poiché i fatti lo smentiscono sempre!

Innanzitutto, esordire nella sua replica evidenziando che il Consiglio comunale da me presieduto in qualità di sindaco – di cui peraltro egli stesso faceva parte, seppur in seno alla minoranza – è stato sciolto per due volte per le cc.dd. “infiltrazioni mafiose” non appare in alcun modo pertinente alla questione di rilevante importanza, invece, trattata dall’articolo di stampa dell’altro ieri. Ricordo al sindaco Demasi che subire lo scioglimento del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 143 del Tuel non equivale ad essere dichiarato mafioso, circostanza che va invece acclarata in sede penale con apposita sentenza definitiva, e chi conosce me e i miei ex Consiglieri comunali è ben cosciente che siamo tutti distanti anni luce dagli ambienti mafiosi!

La procedura di scioglimento opera difatti esclusivamente nell’ambito amministrativo e, come a tutti noto, è molto discutibile sotto il profilo squisitamente democratico!

Tuttavia, visto che il Demasi ama trattare questo argomento ritenendosi un elevato paladino della legalità, prima di affrontare le strampalate contestazioni riportate nel suo articolo vorrei riportare alcuni fatti, assolutamente comprovati, alla memoria del sindaco che sotto questo aspetto appare alquanto flebile.

Rammenterà il sindaco Antonio Demasi che l’elemento principale e fondamentale dello scioglimento del Consiglio comunale da me guidato è stata la presenza, in qualità di consigliere ed assessore con la carica di vice sindaco, di Romolo Tassone, persona su cui peraltro, ancora oggi, sono pronto a mettere la mano sul fuoco per la sua irreprensibile condotta, principalmente in qualità di amministratore comunale, e sulla sua indiscutibile distanza dagli ambienti criminali. 

La contestazione nei nostri riguardi fondava la propria portata sul fatto che il padre è stato ritenuto giudizialmente appartenere ad ambienti controindicati, ragion per cui il Consiglio comunale di Nardodipace è stato quindi sciolto. Vane sono state le nostre opposizioni relative al fatto che Romolo Tassone viveva già all’epoca una vita propria, con una famiglia propria ed era soprattutto privo di qualsivoglia pregiudizio di natura mafiosa o criminale.

Detto ciò, però, passiamo subito ad evidenziare la sfacciata ipocrisia del nostro caro sindaco Antonio Demasi.

Rammenterà il primo cittadino di Nardodipace che l’esordio politico di Romolo Tassone veniva registrato in occasione delle elezioni comunali di Nardodipace del 1997, allorquando lo stesso era candidato nella lista guidata proprio dal nostro paladino della legalità Antonio Demasi! Le elezioni venivano allora vinte dalla lista di Antonio Demasi e Romolo Tassone veniva eletto, quindi, Consigliere comunale di maggioranza.

Nella lista di maggioranza capeggiata da Demasi figurava, peraltro, anche un suo stretto parente, nominato subito anche assessore comunale.

Romolo Tassone, inoltre, nel corso di quello stesso mandato elettorale veniva eletto dal gruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Nardodipace guidato da Antonio Demasi quale rappresentante del Consiglio della Comunità montana delle Serre Calabre, ove veniva poi nominato anche assessore.

Non ha nulla da dire al riguardo, dunque, il nostro caro paladino della giustizia e della legalità? Andava tutto bene, allora, quando chi per noi è stato ritenuto motivo di scioglimento dell’organo consiliare – peraltro senza alcun reale motivo – militava invece dalla sua parte? Chissà, forse all’epoca nessuno ha dedicato il proprio tempo ad ordire complotti e sferrare feroci attacchi contro chi è stato democraticamente eletto, come invece è accaduto nel caso delle mie amministrazioni!

Si renderà certamente conto il nostro beneamato sindaco che sul punto dovrebbe starsene completamente zitto, dovrebbe evitare ogni minima parola, perché nulla avrebbe da dire proprio chi, nel segreto di una audizione prefettizia in occasione della commissione di accesso al Comune di Nardodipace, si affrettava a riferire i nomi di chi, a suo dire, sarebbero i boss mafiosi di Nardodipace, per poi nominare assessore comunale, non appena eletto sindaco nel 2017, proprio il fratello di uno di quei presunti capi bastone da egli stesso indicati ai membri della commissione prefettizia, peraltro risultato primo eletto della sua lista!          

Dico tutto ciò perché, naturalmente, esiste agli atti ampia documentazione, senza alcun timore di smentita!

Allora, mio caro Demasi, smettila una buona volta di sbandierare lo scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace con l’intento di gettare fango addosso a me ed ai miei consiglieri, perché tu sei proprio l’ultima persona che può permettersi di fare le prediche e di ergersi a paladino della legalità!

Detto ciò, mi dichiaro altresì ampiamente rammaricato di non aver preso parte a quella “pseudo manifestazione” organizzata, secondo Demasi, nel cortile della scuola di Nardodipace “con la premeditazione di oltraggiare la figura del sindaco”.

Credo, in effetti, che dopo le sue assurde affermazioni, dopo che addirittura riferisce di aver chiesto alla polizia locale di trasmettere una relazione alla Procura della Repubblica sulle giuste rimostranze della giornata dell’altro ieri da parte di genitori e personale scolastico, oramai il sindaco di Nardodipace abbia perso ogni contatto con la vita reale di Nardodipace e, essenzialmente, sui limiti del proprio mandato.

Ma cosa vorrebbe denunciare il sindaco Demasi alla Procura della Repubblica, forse il reato di lesa maestà? E’ forse diventata un’azione criminale protestare per la sicurezza dei propri figli, dei propri alunni e della propria vita?

Ma di quale retorica propagandistica parla il sindaco Demasi? A quale incompetenza del primo cittadino egli si riferisce? Si rende conto di essere, tra l’altro, autorità locale di protezione civile? Si rende conto che il maltempo di ieri avrebbe richiesto la chiusura del plesso scolastico quanto meno nel pomeriggio per evitare il rischio di incidenti stradali sia per gli insegnanti che dovevano fare rientro a casa che per gli alunni che dovevano essere accompagnati in autobus nelle frazioni? Nessuna retorica e nessuna propaganda, caro Demasi, e, soprattutto, nessuna pseudo manifestazione: quanto accaduto ieri è stata solo la spontanea e plateale reazione dei cittadini, dei genitori, i quali sono oramai stufi dell’insopportabile indifferenza dell’Amministrazione comunale di Nardodipace nei riguardi delle vere esigenze della intera collettività.

Comprendo la tua smaniosa voglia di replicare, di difenderti anche di fronte all’indifendibile, ma a volte, caro sindaco Antonio Demasi, il silenzio risulta essere la scelta migliore e tu, anche in questo caso, come sempre hai perso un’occasione d’oro!".

 E' quanto si legge in una nota vergata dall'ex sindaco e attuale responsabile del Movimento “Uniti per Nardodipace”,Romano Loielo.        

  • Published in Politica

Loielo e Tassone (Uniti per Nardodipace):"Inutili disagi provocati dalla mancata chiusura delle scuole"

"L’Amministrazione Comunale di Nardodipace, oramai completamente alla deriva, dimostra giorno per giorno di non essere più in grado di gestire nemmeno la banale ordinaria amministrazione.

Soprattutto nel settore scolastico, peraltro ambito lavorativo in cui il sindaco ha operato sino alla data del suo pensionamento, si registrano stranamente i più gravi disservizi, a scapito di una popolazione scolastica che già vive un estremo disagio dovuto alla provenienza di gran parte degli alunni dalle diverse e lontane frazioni del territorio.

Se non bastasse, infatti, il mancato avvio del servizio di mensa scolastica allorquando si è giunti oramai al mese di gennaio 2023, va anche evidenziato che tuttora non sono stati forniti agli alunni nemmeno i libri di testo, per non parlare del servizio di scuolabus urbano oramai assente da anni!

Una Amministrazione Comunale, dunque, totalmente latitante al riguardo, la quale sembra non avere minimamente a cuore la cura e la formazione delle nostre nuove generazioni.

Per ultimo, la giornata odierna si è caratterizzata per il profondo caos provocato dalla intensa grandinata – peraltro largamente preannunciata dal servizio meteo – che si è abbattuta sul territorio sin dalle prime luci dell’alba: nonostante, infatti, le condizioni metereologiche non davano alcun cenno di miglioramento, peggiorando anzi ulteriormente già nel primo pomeriggio, il sindaco non ha inteso emanare una opportuna ordinanza di chiusura dei plessi scolastici, circostanza che avrebbe consentito invece agli alunni ed al personale scolastico di fare rientro a casa in piena sicurezza. Vane si sono rivelate le sollecitazioni a tal riguardo da parte dei docenti, la maggior parte dei quali proveniente da fuori territorio e giustamente preoccupati delle condizioni stradali del valico di Monte Pecoraro (circa 1400 m slm) e delle varie arterie di collegamento tra il capoluogo e le frazioni Ragonà e San Todaro, poiché il Sindaco non ha adottato assolutamente il provvedimento richiesto. Va opportunamente riferito, a tal proposito, che il tratto di strada tra Nardodipace e Serra San Bruno è stato bloccato in più tratti e per diverso tempo nel corso della giornata odierna a causa di alcuni camion ed autobus rimasti fermi nella neve in attesa di assistenza.

Attesa la situazione, pertanto, presso il plesso scolastico di Ciano capoluogo di Nardodipace nel primo pomeriggio si è registrata una situazione di elevato malumore sia da parte dei genitori accorsi per accompagnare a casa i propri bambini che degli stessi insegnanti, tanto che vi è stato persino l’intervento dei militari della locale caserma dei Carabinieri impegnati a prestare soccorso ed alleviare il disagio manifestatosi.

Una situazione a dir poco surreale, facilmente evitabile se solamente si fosse adottato quel minimo di buonsenso richiesto dal caso. Sarebbe bastato, infatti, considerare adeguatamente le difficoltà di trasporto dovute al peggiorare della situazione metereologica nel corso della mattinata per prevenire prontamente il disordinato disservizio che si è invece venuto a creare, emanando una ordinanza sindacale d’urgenza per la chiusura dei plessi scolastici e l’accompagnamento anticipato a casa degli alunni.

Il sindaco, tuttavia, con una irragionevole presa di posizione non ha assolutamente inteso cedere dalle proprie convinzioni, costringendo quindi i genitori ed il personale scolastico a fronteggiare la situazione nel migliore dei modi per evitare di mettere a rischio la sicurezza di tutti gli interessati.

Continuiamo a non avere parole adeguate nei confronti di tanta insensibilità ed incompetenza, domandandoci seriamente se la condotta assunta dagli Amministratori Comunali derivi da una assoluta indifferenza nei riguardi della nostra Comunità o più semplicemente da un’evidente incapacità di svolgere il ruolo conferito loro con ampio consenso a suo tempo dalla cittadinanza.

Ci auguriamo, dunque, che il sindaco e l’Amministrazione Comunale di Nardodipace si sveglino finalmente dal loro lungo letargo, almeno in quest’ultimo scorcio di mandato elettorale, adoperandosi per predisporre un’adeguata organizzazione dei servizi scolastici ed un’appropriata gestione di tutti i compiti istituzionali demandati all’Ente, nell’interesse di tutti i cittadini che vivono quotidianamente in questo martoriato territorio che farebbero sicuramente a meno degli ulteriori disagi che l’Amministrazione Comunale continua instancabilmente a provocare".          

E' quanto scrivono in una nota, Piero Tassone e Romano Loielo, rispettivamente capogruppo di minoranza al Consiglio comunale di Nardodipiace e responsabile cittadino del movimento "Uniti per Nardodipace".

 

 

 

  • Published in Politica

Loielo e Tassone (Uniti per Nardodipace):"Denunciano la mancata attivazione della mensa scolastica"

Riceviamo e pubblichiamo

"Siamo oramai giunti nell’anno del Signore 2023 ma del servizio di refezione scolastica presso i due plessi di Nardodipace capoluogo e della frazione Cassari si è persa completamente ogni traccia! Dopo l’avvio del corrente anno scolastico si rincorrevano vaghe voci circa una imminente “riorganizzazione” del servizio mensa da parte del Comune, della volontà dell’Amministrazione di Nardodipace di procedere all’adeguamento di alcuni nuovi locali da destinare a cucina nell’edificio scolastico del capoluogo e addirittura di voler gestire il servizio in proprio mediante l’impiego di alcuni genitori cui conferire l’incarico del confezionamento dei pasti. Tante le idee, dunque, condivisibili o meno, ma in quanto a fatti siamo ancora a zero! La realtà, in effetti, dimostra che a distanza di quasi quattro mesi dall’avvio dell’anno scolastico la messa a norma del nuovo locale cucina non è stata affatto ultimata, le attrezzature necessarie devono ancora essere acquistate, la gara per la fornitura dei prodotti alimentari e dei suppellettili vari non è stata ancora completata, mentre non si comprende ancora chi e come dovrà provvedere alla preparazione ed alla somministrazione dei pasti: sostanzialmente, quindi, gli alunni di Nardodipace sono ancora privi del servizio di refezione scolastica, nonostante il tempo pieno sia già iniziato dallo scorso mese di ottobre. Non era mai capitato, nemmeno durante le fasi di commissariamento, che il servizio di mensa scolastica fosse avviato oltre il mese di ottobre, non comprendendosi davvero per quale ragione quest’anno si sia creato tale gravissimo disservizio a discapito dei bambini e dei ragazzi di Nardodipace. Si pensi, peraltro, ai tanti alunni che arrivano dalle frazioni di Nardodipace, i quali devono pranzare ogni giorno con un panino freddo portato da casa! Eppure, non si chiede
certamente ai nostri illuminati amministratori di realizzare una funivia di collegamento tra Nardodipace e la costa ionica, oppure di affaticarsi oltre ogni possibilità umana nella realizzazione della famosa rotonda nella piazza centrale di Nardodipace capoluogo con al centro la “Madonna dell’Acqua”, ma di dedicare quel pizzico di tempo che basta per predisporre un semplicissimo servizio di mensa scolastica per i nostri bambini! Impresa ardua per voi, lo comprendiamo, ma assolutamente indispensabile per la salute ed il benessere dei nostri ragazzi, rammentandovi che siamo anche a Nardodipace oramai nel 2023! La triste realtà è che l’Amministrazione Comunale di Nardodipace, soprattutto nella fase finale del suo mandato, si trova completamente allo sbaraglio, assolutamente incapace di ascoltare e di soddisfare i fabbisogni primari della Comunità, ma in tutt’altro affaccendata, con una particolare
ed ineguagliabile propensione ad incentivare e diffondere malumori e veleni tra i consociati. Ci auguriamo vivamente che il Sindaco di Nardodipace ed i suoi fidi collaboratori, anziché continuare a perder tempo nel cimentarsi in improbabili investigatori oramai impegnati quotidianamente nella spasmodica ricerca, per di più vana, di fatti e circostanze in grado di danneggiare, anche solo politicamente, i loro predecessori, con speciale riferimento all’ex Sindaco
Romano Loielo ed agli ex assessori e consiglieri di maggioranza del suo mandato, profondano ogni loro sforzo possibile per creare invece condizioni di vera vivibilità nel nostro sventurato paese, oramai purtroppo destinato ad un’inarrestabile involuzione che condurrà in breve tempo, proprio a causa del loro intollerabile comportamento, ad un drastico e definitivo spopolamento. Nardodipace, difatti, stando le cose allo stato attuale, rischia di diventare un villaggio popolato solamente da pochissimi anziani, ma la assoluta cecità dei nostri amministratori, originata dall’incontenibile acerrimo rancore nei confronti della parte della Comunità da noi rappresentata, non gli consente di rendersene conto in alcun modo. Per fortuna, però, il mandato volge oramai al termine e, nonostante gli attuali governanti si scateneranno nei prossimi mesi in una verosimile e prevedibile intensa campagna acquisti, nella imminente primavera la Comunità di Nardodipace sarà chiamata a scegliere tra la libertà di crescere e vivere in serenità e pace il proprio futuro e la prospettiva di rimanere ancora
impantanata, invece, in questo oscuro baratro che sta risucchiando tutti nella più misera desolazione. Nardodipace, tuttavia, cari amministratori, sembra avere già scelto da un pezzo il proprio destino!".

Piero Tassone - Capogruppo di minoranza in Consiglio comunale

Romano Loielo - Responsabile Movimento Uniti per Nardodipace

Nardodipace, Loielo e Tassone: "Lunedì arriva il medico di base"

Riceviamo e pubblichiamo

“L’intero gruppo di minoranza del Consiglio comunale di Nardodipace guidato da Piero Tassone ed il segretario cittadino del Movimento politico “Uniti per Nardodipace”, Romano Loielo esprimono profonda soddisfazione per la proficua soluzione della problematica relativa alla mancanza della postazione medica di base che interessa Nardodipace capoluogo e le frazioni S. Todaro, Ragonà e Vecchio Abitato.

Grazie al determinante impegno profuso dal consigliere regionale On. Francesco DenisI, il quale ha sottoposto immediatamente la delicata questione al commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuliano, pochi minuti fa è giunta la notizia della soluzione, seppur temporanea, alla quale si è pervenuti a conclusione di un’apposita riunione tra i vertici dell’Asp ed alcuni medici aziendali potenzialmente interessati.

Il Commissario Giuliano ed il responsabile Bava hanno quest’oggi sottoscritto con un medico specialista attualmente in servizio presso il 118 aziendale un apposito contratto per garantire presso l’ambulatorio di Nardodipace capoluogo, a partire da lunedì prossimo, il servizio di medicina di base per undici ore settimanali, da ripartire, a seconda delle esigenze e dell’organizzazione ritenute più idonee da parte del nuovo medico incaricato, in due o tre giorni settimanali.

Il contratto prevede una durata di tre mesi di volta in volta rinnovabili, sino alla individuazione di un medico di base stabile da assegnare a Nardodipace, secondo le procedure previste dalla legge.

Siamo consapevoli che si tratta di una soluzione temporanea, ma ci riteniamo molto soddisfatti per il risultato sinora ottenuto, innanzitutto perché la figura individuata è un medico specialista del servizio 118, quindi competente ed addestrato ad intervenire in situazioni di emergenza – requisiti assolutamente indispensabili per la realtà di Nardodipace -, nonché per il fatto che i cittadini potranno essere comunque assistiti da un unico medico.

E’ evidente che Nardodipace, al pari delle altre comunità, continuerà a rivendicare con forza l’assegnazione di un medico di base stabile, e questo è un obiettivo che in maniera assidua il nostro gruppo continuerà a perseguire col l’aiuto del nostro rappresentante regionale, On. Denisi, tuttavia siamo consci delle numerose problematiche che il settore sanitario attraversa oramai da tempo, soprattutto nella nostra provincia, ragion per cui porgiamo il nostro più vivo ringraziamento al commissario dell’Asp, Giuliano, ed al responsabile del settore, Bava, per la sensibilità dimostrata e la determinatezza con cui è stata trovata una immediata soluzione.

Un fervido ringraziamento all’On. Francesco Denisi, il quale dimostra giorno per giorno il suo forte legame col nostro territorio ed i nostri concittadini.

Purtroppo, Nardodipace è una realtà colma di disagi e problematiche di varia natura e quando sul territorio c’è anche chi lavora instancabilmente addirittura per alimentarle, tutto diventa sempre più difficile!”.

Il Responsabile - Romano Loielo               

Il Capogruppo di minoranza – Piero Tassone

  • Published in Politica

Nardodipace, Loielo e Tassone:"Tasse rifiuti astronomiche frutto dell'irragionevole aumento voluto da Demasi"

"Al peggio non c’è mai fine, recita un anonimo aforisma, e per Nardodipace il destino avverso sembra proprio non dover finire mai!

Dopo oltre quattro anni di fallimentare gestione dell’Amministrazione comunale in carica – che era stata eletta, si rammenterà, per dare giusta soluzione alle annose problematiche che attanagliano la comunità, prima fra tutte la disoccupazione, con decine di assunzioni in forestale ed occupazioni delle più svariate -, si registra oggi un ennesimo capitolo di questa triste commedia consumata sulle spalle e sul futuro di un Comune che, in breve tempo, persistendo questo disastroso andazzo, rischierà di spopolarsi e scomparire definitivamente.

Il Comune di Nardodipace, di fatto, nel volgere di appena qualche anno è sceso ben al di sotto della soglia dei mille abitanti ed in alcune località, quali la frazione Vecchio Abitato - antica sede municipale -, si contano oramai solo poche unità residenti. Nel capoluogo Ciano, difatti, oggi abbiamo circa 360 cittadini residenti effettivi e l’altra frazione più popolosa, Cassari, sta anch’essa sprofondando nel baratro più oscuro, raggiungendo la soglia delle 400 anime, mentre nel Vecchio Abitato, compreso il rione Albani, risiedono appena 20 persone e nelle rimanenti due frazioni, S. Todaro e Ragonà, infine, la popolazione si aggira intorno a 60 abitanti per ciascuna.

Un vero e proprio disastro, dunque, la cui causa, seppur in parte addebitabile ad una inarrestabile tendenza nazionale verso lo spopolamento dei piccoli borghi interni, va sicuramente ricercata nell’inerzia e nella assoluta incapacità dell’Amministrazione comunale di lavorare in maniera seria ad un concreto progetto per la comunità, se non improntato sulla crescita e sullo sviluppo, quantomeno che sia in grado di mantenere le condizioni esistenti e di arrestare quel continuo stillicidio di definitive partenze.

La arcinota retorica del “Comune più povero d’Italia”, molto cara ai nostri attuali governanti, è stata sempre utilizzata in maniera altalenante, a convenienza, in base alle occasioni ed alle stagioni, per poi dimenticarsene, tuttavia, allorquando ci si trovi di fronte a scelte importanti per il futuro della cittadinanza.

Non è mancato, sinora, solamente il rispetto degli innumerevoli impegni assunti in campagna elettorale, ma l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Demasi ha dimostrato, altresì, di essere assolutamente priva di quel po’ di buon senso che ogni amministratore medio dovrebbe possedere, palesando assoluta noncuranza in ordine alle conseguenze sulla vita dei consociati derivante dalle scelte amministrative operate.

Nardodipace, in tema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, si era classificata verso la fine del decennio scorso al primo posto nella provincia di Vibo Valentia e tra i primi 25 Comuni dell’intera regione per i risultati ottenuti nella raccolta differenziata, attestandosi intorno al 70%. Ciò, inevitabilmente, ha consentito di non appesantire per anni il prelievo erariale dalle tasche dei cittadini per il mantenimento del servizio. Simili risultati, naturalmente, si raggiungono avendo ben chiaro come organizzare tale delicato servizio e come gestire adeguatamente ogni fase del processo.

Oggi, invece, non solo il Comune di Nardodipace si è allontanato anni luce da quei primati, ma come logica conseguenza dell’inefficiente organizzazione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti ci troviamo incredibilmente di fronte a delle astronomiche bollette i cui importi superano di gran lunga quelle pagate nelle più grandi città d’Italia!

Vi è, difatti, che per l’anno 2021 il Comune di Nardodipace ha fatto pervenire dei veri e propri salassi ai nostri concittadini, bollette relative alla tassa sui rifiuti che in alcuni casi raggiungono anche alcune migliaia di euro! Particolarmente vessate, oltretutto, le oramai esigue attività commerciali del territorio, ridotte solo a poche unità destinate alla erogazione di prodotti e servizi essenziali, nei confronti delle quali l’Amministrazione Demasi ha manifestato una straordinaria avversità, arrivando persino ad ingiungere il pagamento di circa 12 mila euro ad un piccolo esercizio pubblico che una cifra tale non la incassa nemmeno nel corso dell’intero anno!

La bolletta media per ogni abitazione, anche la più piccola ed in cui risiede una sola persona, persino per i non residenti che a stento tornano al paese in estate per quindici giorni, si aggira intorno a 300 euro, con punte anche di ben mille euro a famiglia!

Ciò che condanniamo dell’Amministrazione Demasi, oltre alla assoluta e manifesta incapacità politico-amministrativa, è la protervia e l’ostinazione con cui porta avanti iniziative insensate e prive della minima attinenza con la realtà e, soprattutto, coi fabbisogni della nostra comunità.

Più volte il sindaco Demasi era stato avvisato, anche da parte della minoranza, dell’eccessivo importo delle bollette scaturito dall’irragionevole aumento delle tariffe approvato, ma come un treno merci ha voluto proseguire comunque per la sua strada, facendo recapitare bollette che in pochi certamente pagheranno.

La cosa ridicola, più che buffa, è che ora, chiuso l’anno finanziario 2021 e sollevatesi le proteste dell’intera cittadinanza, il sindaco Demasi tenta in maniera alquanto impacciata di porre rimedio alla sua assurda pretesa impositoria, promettendo una curiosa riduzione di quelle tasse che egli stesso ha caparbiamente prima voluto, uno sgravio che il sindaco, invece, avrebbe potuto approvare ancor prima di spedire quelle salatissime bollette solo se avesse avuto l’umiltà di ascoltare chi, ben consapevole di quanto stava accadendo, per tempo glielo aveva anche suggerito. Per fortuna il suo mandato sta per concludersi e la comunità non dovrà più subire i danni incalcolabili sinora provocati, seppur sarebbe stato meglio aver gettato la spugna già da diverso tempo, dopo aver preso atto dell’enorme e palese fallimento del sacro impegno a suo tempo assunto dinnanzi al proprio popolo".

E' quanto si legge in una nota sottoscritta da Piero Tassone e Romano Loielo, rispettivamente Capogruppo di minoranza in Consiglio comunale e coordinatore cittadino del moviemnto civico "Uniti per Nardodipace".

  • Published in Politica

Nardodipace, Loielo: “Risultato di Coraggio Italia frutto del nostro impegno. De Nisi e Miletta hanno sempre dimostrato attaccamento al nostro territorio”

"Esprimo, innanzitutto, vivo apprezzamento nei confronti della Comunità di Nardodipace per aver creduto ancora una volta nel progetto che il nostro Movimento porta avanti oramai da tempo nel pieno interesse dell’intera Collettività, attribuendo un diffuso consenso ai candidati della lista “Coraggio Italia” Francesco De Nisi e Teresa Miletta, tanto da consentire proprio a Francesco De Nisi di risultare il candidato più votato nel Comune di Nardodipace.

L’ambizioso risultato ottenuto, soprattutto da parte di un Movimento Politico che, allo stato, siede sui banchi della Minoranza, è evidentemente il frutto della serietà, non solo politica, e della costanza con cui giorno per giorno ci misuriamo con i mille problemi che attanagliano il nostro piccolo Comune, segno evidente che ancora oggi la buona politica, alla fine, ripaga!

Lo splendido esito elettorale è da ricercarsi, comunque, anche nella non comune personalità politica ed umana dei due candidati della lista, noti professionisti i quali, nei fatti e quotidianamente, hanno da sempre dimostrato attaccamento ed amore per il nostro territorio. Teresa Miletta, validissima insegnante, da anni, oramai, dedica parte della propria vita ad assistere le nostre giovani generazioni nel difficile periodo della loro infanzia, contribuendo sensibilmente alla loro formazione scolastica e di vita. Molti, magari, per i disagi che comporta dover lavorare a Nardodipace, farebbero di tutto per essere trasferiti altrove, mentre Teresa Miletta, anche per quest’anno, ha fatto di tutto per rimanere qui, per non recidere il profondo legame che ha instaurato con i suoi alunni e con la nostra Comunità.

Teresa Miletta non è stata eletta in Consiglio Regionale, ma ha contribuito non poco allo splendido risultato elettorale, ricevendo un gratificante riscontro anche a Nardodipace. Ringrazio, pertanto, Teresa Miletta per quanto ha fatto sinora, e per quanto intenderà ancora fare, per i nostri ragazzi, per la nostra Nardodipace e per quanto ha contribuito a fare, con la sua candidatura e il suo impegno, per il futuro della intera Calabria.

Un ringraziamento particolare ed un affettuoso augurio di buon lavoro voglio farlo, a nome dell’intera Comunità di Nardodipace, all’On. Francesco De Nisi, neo eletto al Consiglio Regionale della Calabria, oramai di fatto nostro cittadino onorario, il quale non necessita certamente di alcuna presentazione al cospetto della nostra gente. Lo splendido risultato elettorale che lo ha piazzato al primo posto tra i candidati votati nel nostro Comune è il segnale tangibile dell’amore e dell’affetto che Nardodipace gli porge, per tutto ciò che ha fatto sinora per i nostri concittadini e per quanto ancora avrà modo di fare. Sono estremamente certo, avendo l’onore di poter vantare un forte legame di amicizia, oltre che politico, con Francesco De Nisi, che egli non deluderà in alcun modo le aspettative del popolo di Nardodipace.

Ritengo, a ragion veduta, che la Calabria abbia bisogno, oggi più che mai, di persone oneste e pragmatiche come l’On. Francesco De Nisi, il quale, ne sono persuaso, saprà dimostrare competenza e capacità, oltre alla sua straordinaria passione politica, nell’imminente impegno nel governo regionale in cui il Presidente Roberto Oocchiuto nondimeno lo chiamerà a prendere parte, contribuendo col suo instancabile lavoro a far brillare quella “Calabria che l’Italia non si aspetta!”.

Auguri di buon lavoro, allora, caro amico mio! Auguri di buon lavoro, On. Francesco De Nisi: Nardodipace e la Calabria si aspettano grandi cose, ma primo fra tutti, un grande amore per i calabresi e per la nostra terra, indispensabile ingrediente in grado di garantire un lavoro onesto, leale e proficuo".

E' quando scrive in una nota il responsabile cittadino del Movimento politico "Uniti per Nardodipace", Romano Loielo.                      

  • Published in Politica

Emergenza covid, Uniti per Nardodipace chiede le dimissioni del sindaco

"L'interrogazione consiliare trasmessa stamattina al sindaco è stata condivisa dall'intero movimento politico "Uniti per Nardodipace" e si è resa necessaria a causa dell'assoluto stato di abbandono in cui sia i dipendenti comunali che l'intera comunità versano da quando è circolata voce di possibili casi di infezione da coronavirus Covid-19". È quanto scrive in una nota il responsabile del Movimento "Uniti per Nardodipace", Romano Loielo. "È assolutamente intollerabile - prosegue Loielo - che il sindaco, massima autorità locale in materia sanitaria e di protezione civile, in un momento così delicato ed importante per la sicurezza e l'incolumità pubblica sparisca senza lasciare traccia né impartire adeguate direttive, lasciando una intera cittadinanza nel panico e nello sconforto più dilagante. I dipendenti comunali sono rimasti privi di guida, anch'essi abbandonati in un incredibile stato di incertezza sia in ordine allo svolgimento o meno del servizio che alla regolare percezione della retribuzione, atteso che prima veniva chiusa all'improvviso la sede municipale per una intera settimana, impedendo così di fatto l'accesso agli uffici ed il corretto svolgimento dell'attività lavorativa, senza impartire alcuna direttiva in merito ai dipendenti, e poi veniva trasmessa loro, qualche giorno fa, una breve nota con la quale venivano invitati a porsi in quarantena volontaria, omettendo però di chiarire se le assenze dal lavoro sarebbero state giustificate e retribuite. Insomma, un vero e proprio caos al quale non solo il sindaco ma nemmeno gli altri amministratori hanno inteso porre fine, intervenendo attivamente per fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale in atto e infondere, inoltre, la necessaria fiducia ai cittadini. Inutile evidenziare che tale stato di indifferenza da parte delle autorità comunali ha certamente contribuito sia ad alimentare lo stato di allarme tra la comunità che il pericolo per la salute pubblica, non essendo stati adottati i dovuti provvedimenti necessari per scongiurare seriamente la diffusione del contagio. Il gruppo politico "Uniti per Nardodipace", facendo proprio il sentimento popolare che soprattutto in questi giorni è diffuso ampiamente nella comunità, chiede le immediate dimissioni del sindaco e degli amministratori comunali di maggioranza per assoluta e manifesta incapacità, avendo dimostrato con ogni evidenza sinora di non essere assolutamente in grado non solo di provvedere all'ordinaria amministrazione ma nemmeno di fronteggiare gravi situazioni di crisi come quella che allo stato anche la piccola comunità di Nardodipace sta vivendo".

  • Published in Politica

Difficoltà d'accesso alla rete per gli studenti di Nardodipace, la proposta di Loielo e Tassone

Il mondo della scuola si è dovuto repentinamente attrezzare al fine di affrontare l’emergenza coronavirus. In soccorso di docenti è studenti è arrivata la tecnologia informatica che ha consentito di portare avanti l’attività didattica.

Tuttavia, in alcuni casi, si registrato difficoltà legate all’impossibilità di accedere alla rete.

Una situazione segnalata, in una missiva indirizzata all’amministrazione comunale, da Romano Loielo e Piero Tassone, rispettivamente, segretario cittadino e capogruppo in Consiglio comunale  di “Uniti per Nardodipace”.

La problematica sarebbe stata sollevata “dai genitori degli alunni” che hanno difficoltà ad accedere ai “sistemi di collegamento internet”  indispensabili “per la piena fruibilità” dei servizi telematici.

Un problematica che “sta provocando e provocherà ulteriormente evidenti disparità tra gli alunni in possesso di idonei e celeri sistemi di collegamento internet e coloro i quali, invece, ne sono tuttora sprovvisti”.

Al fine di ridurre tale divario, Loielo e Tassone ritengono “ necessario attivarsi” per “provvedere all’attribuzione di apposito incarico ad un’impresa specializzata nel settore al fine di procedere alla installazione presso le abitazioni degli alunni del territorio comunale frequentanti le scuole di ogni ordine e grado di appositi dispositivi di collegamento internet veloce, onde consentire loro di seguire con profitto le lezioni che, quotidianamente, il corpo insegnanti continua a somministrare mediante”.

Per ovviare al problema, secondo Loielo e Tassone, nei “centri abitati di Cassari e Ciano capoluogo”  allo stato  “già dotati di una rete di diffusione del segnale internet veloce mediante sistema Wi-Fi”, basterebbe procedere alla “installazione di apposite antenne di ricezione direttamente presso le utenze collegate al trasmettitore centrale, mentre sarebbe cura del soggetto incaricato predisporre ogni necessario ulteriore intervento per consentire analoga soluzione anche nei restanti centri abitati”.

Pertanto, i rappresentanti di “Uniti per Nardodipace” invitano il Comune a “sostenere le spese necessarie per l’installazione delle antenne di ricezione del segnale Wi-Fi presso le abitazioni tuttora sprovviste e le spese per il pagamento delle tariffe di abbonamento mensile presso le utenze di tutti gli studenti, quanto meno sino alla chiusura del presente anno scolastico”.

Subscribe to this RSS feed