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Loielo sospeso da sindaco

NARDODIPACE – Come era prevedibile, Romano Loielo è stato sospeso da sindaco. La decisione, operata dal prefetto Giovanni Bruno, blocca le funzioni del primo cittadino che, quindi, subisce, la seconda sospensione dopo quella da tutti gli incarichi di partito adottata da Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale. A questo punto, non è esagerato ipotizzare l’invio di una nuova commissione d’accesso nel paese dei megaliti. L’amministrazione del piccolo centro interno del Vibonese, colpita duramente dalle indagini della magistratura, è nel caos, mentre la popolazione rimane scossa per il susseguirsi di eventi che, di certo, non giovano all’immagine cittadina. Al momento la gestione è affidata al vicesindaco Antonio Franzè, che deve fare i conti con una squadra sconquassata dall’inchiesta “Uniti per la truffa”. Intanto, dagli accertamenti è emerso che 8 fra ditte ed associazioni avevano partecipato allo stesso bando dichiarando di svolgere l’attività economica in quello che è conosciuto come il paese più povero d’Italia. Dato che evidentemente ha insospettito gli inquirenti inducendoli ad approfondire affari in cui erano coinvolti anche alcuni familiari degli indagati e che presentavano un quadro ripetitivo nelle diverse attività economiche.

Loielo sospeso da Fratelli d'Italia

NARDODIPACE - Il sindaco Romano Loielo - candidato non eletto alle recenti elezioni regionali - è stato
sospeso da ogni incarico di partito da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. A comunicarlo è il settore nazionale organizzazione della compagine di destra. "Auspichiamo - viene spiegato dal partito di Giorgia Meloni - che Romano Loielo sappia dimostrare la sua estraneità alle accuse che gli sono state rivolte. La sua appartenenza alla Guardia di Finanza è stata per noi garanzia di rettitudine. In attesa che la magistratura faccia il suo lavoro, comunichiamo la sospensione del sindaco Loielo da ogni incarico di partito». L'accusa nei confronti delle associazioni oggetto dell'indagine è quella di truffa all'Unione europea, allo Stato e alla Regione Calabria ed in particolare al primo cittadino del centro montano del Vibonese viene contestato di aver utilizzato il suo ruolo per avere un accesso speciale ad informazioni suoi bandi. La presunta truffa ammonterebbe a 97 mila euro e consisterebbe nel non aver svolto appositi corsi di formazione.

Arresto Loielo, 'Lista nuova': "Ora parta la ricostruzione"

NARDODIPACE - “Il nuovo gruppo politico legge i fatti spiacevoli accaduti nella comunità di Nardodipace profondamente dispiaciuto per l’immagine negativa che si ripercuote sull’intera comunità e per l’inevitabile dolore che simili fatti spiacevoli portano all’interno delle famiglie”. È la premessa della nota diffusa da ‘Lista nuova’ che commenta l’arresto del sindaco Romano Loielo volgendo lo sguardo anche alle ultime elezioni comunale. “Il nostro gruppo politico – spiega il movimento -  non ha scrupoli avendo fornito a tutti, parti e gruppi politici, come anche all’intera comunità, durante le consultazioni amministrative svolte un anno addietro, l’opportunità di seguire la via dell’ordine legislativo nel quadro istituzionale che il sistema democratico offre. Il popolo di Nardodipace consegnava alla nostra lista un esiguo consenso. Tuttavia, il nostro esiguo consenso dimostra che all’interno della comunità esistono elementi di estraneità del contesto che involge subculture oggi prevalenti. Se oggi ancora esiste un futuro della comunità  - aggiunge ‘Lista nuova’ - la speranza di una ricostruzione potrà poggiare soltanto sugli elementi estranei al contesto, anzitutto sui giovani che hanno dimostrato il desiderio di imboccare la via della legalità ad ogni costo, nonostante il costo che comportava la volontà di staccarsi dalla subcultura ostile al Diritto”. Il ragionamento si estende poi anche ad altre attività e si spinge fino a dettagli della vita quotidiana: “i giovani durante l’estate del 2014 – viene fatto notare - venivano apprezzati dalle forze dell’ordine come estraneI dal contesto culturale e meritevoli di svolgere le celebrazioni religiose che implicavano processioni liturgiche. La speranza di una rigenerazione culturale della comunità, dunque, è rappresentata da quei pochi giovani che hanno promosso l’idea del Diritto e della legge come uno strumento non di oppressione ma di libertà, in quanto garantisce equamente la tutela dei diritti sia ai ricchi sia ai poveri, figli di contadini come quelli esistenti nel comune di Nardodipace”. In conclusione, ‘Lista nuova’ allude a vecchie situazioni da approfondire e pensa al futuro specificando che “gli errori frequenti e numerosi che i magistrati compiono non possono inquinare il principio del Diritto” e sostenendo che “apparati dello Stato ed Istituzioni, gruppi politici e rappresentanti che spesso in passato hanno lasciato le persone estranee al contesto in posizione isolata, oggi possono ricostruire partendo dagli elementi estranei al contesto che hanno resistito alla subcultura di ostilità al Diritto, superando i dolorosi fenomeni nella speranza che questi ultimi possano trovare un chiarimento proprio nel Diritto”.

Arrestato il sindaco di Nardodipace Romano Loielo

NARDODIPACE – C’è anche il sindaco Romano Loielo fra i destinatari dell’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, agli ordini del capitano Stefano Esposito Vangone, in coordinamento con gli agenti della Guardia di Finanza di Vibo. A finire in manette, oltre al primo cittadino del paese noto come il più povero d’Italia, sono anche Bruno Rocco Tassone (già al centro di serrati dibattiti per altre vicende), Fabio Rullo e Mario Carrera (quest’ultimo sarebbe all’estero). Obbligo di firma alla Pg per altri 12 soggetti: Maurizio Maiolo, Graziella Tassone, Sonia Cavallaro, Immacolata Aloi, Claudia Ienco, Lucia Primerano, Marinella Iacopetta, Maurizio Maiolo, Rita Fazio, Valeria Demasi, Grazia Silipo e Sandro Randò. L’accusa sarebbe quella di truffa ai danni dell’Unione Europea, dello Stato e della Regione Calabria. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti in particolare alcune associazioni fittizie - fra cui una concernente il volontariato e nella quale sarebbe coinvolto il primo cittadino - e un pub.

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