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Qualità della vita, Crotone fanalino di coda d’Italia. Male Vibo, Reggio Calabria e Catanzaro

Risultati sconfortanti per le province calabresi in relazione alla qualità della vita misurata attraverso la classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza di Roma che tiene conto di 9 dimensioni d’analisi (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), 21 sottodimensioni e 84 indicatori di base.

In testa c’è Mantova (che dopo 4 anni scalza Trento), mentre in coda si trova Crotone (che perde 24 posizioni). Questo dato è però da approfondire: l’area pitagorica vanta un discreto tenore di vita ed è addirittura considerata “virtuosa” nel rapporto criminalità/popolazione, ma crolla in riferimento agli altri parametri.

A parte Cosenza (che dal 91^ posto sale al 77^), vanno male gli altri territori calabresi. Reggio Calabria scende dal 90^ al 102^ gradino, Vibo Valentia dall’83^ al 98^, Catanzaro dall’80^ al 96^.

In generale, la qualità della vita è “scarsa” o “insufficiente” in 54 province su 110.

Serra. Stangata tassa sui rifiuti: fra doveri dei cittadini, insostenibilità e ingiustizia

Basta passare fra le vie della cittadina della Certosa per capire l’aria che si respira in seguito al caso rifiuti.

Le bollette giunte nelle case hanno sconvolto i fragili equilibri familiari sia per l’importo considerevole sia per “l’effetto sorpresa”: (quasi) nessuno aveva ipotizzato certe cifre e, di conseguenza, (quasi) nessuno aveva messo da parte quanto necessario per far fronte “all’’imprevisto”. Per rendersi conto di cosa si sta parlando facciamo un esempio pratico: un nucleo familiare composto da 4 persone (padre, madre e due figli) paga annualmente per un’abitazione di 70 mq la somma di 306 euro (131 in acconto e 175 a saldo) alla quale vanno aggiunti gli spiccioli per l’acquisto dei relativi sacchetti.

Uno dei punti da approfondire è la proporzionalità fra la qualità del servizio reso e l’importo corrisposto, un altro è certamente quello connesso alla sostenibilità per le famiglie, soprattutto in un frangente storico condizionato da un’acuta crisi economico-sociale e dalla perdurante assenza di occasioni lavorative. In sostanza, come fa un padre di famiglia, magari disoccupato, ad affrontare questa spesa? Premesso che è dovere dei cittadini pagare tasse e imposte, evitando elusioni e furberie, va specificato l’aspetto inerente all’ingiustizia subita da coloro che hanno differenziato con diligenza e che si trovano a versare la maggiorazione perché “la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal comune di Serra San Bruno è stata prossima allo zero”. Si deduce che questi cittadini si trovano a fare i conti con una stangata per “colpe” non loro e che, invece, fanno capo agli amministratori. Quali, quelli di oggi (che hanno dato esecuzione all’invio delle bollette), quelli di ieri (che hanno amministrato negli anni passati) o ancora il commissario prefettizio che ha provveduto alla determinazione delle tariffe? Il dibattito politico sta fornendo una serie di argomenti e sta permettendo a ognuno di farsi un’idea.

La magra consolazione per i cittadini-elettori è il potere sanzionatorio esercitabile con la matita nella cabina elettorale: il giudizio sui componenti della passata amministrazione è stato espresso dalle urne, quello sugli attuali amministratori sarà manifestato alla scadenza del mandato. Intanto, bisogna mettere mano al portafogli augurandosi che il Natale 2017 sia meno amaro rispetto a quello che vivremo fra un mese.

Rifiuti, Rosi al vetriolo su Tassone: “Sembra un clone, si assuma le sue responsabilità”

“Sin dal momento in cui era stata decretata la fine della consiliatura mi ero imposto di non rispondere agli svariati attacchi che riguardavano l'Amministrazione comunale che ho avuto l'onore di guidare per 59 mesi. Infatti, soprattutto durante tutta la campagna elettorale, ho assistito in religioso silenzio a tutto il fango che qualcuno ha cercato di buttarmi addosso pur di discreditare il mio operato e quello della mia Amministrazione; non ho risposto nemmeno quando c'è stato il goffo tentativo di mettere in cattiva luce l'operato della mia Amministrazione persino sul progetto relativo al sistema idrico (gara d'appalto ed aggiudicazione dei lavori espletati nel mese di febbraio 2016 a seguito di contratto di mutuo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti concesso solo grazie alla certificazione rilasciata dalla Regione Calabria con la quale confermava il finanziamento; senza tale certificazione il contratto di mutuo non si sarebbe potuto stipulare; evidentemente il sindaco e la sua Amministrazione non si erano adeguatamente documentati), ma a tutto c'è un limite e questo è stato superato quando l’attuale sindaco, pensando di nascondere la polvere sotto il tappeto, ha pensato bene di inviare una comunicazione ai cittadini con la quale si lava le mani e tenta di attribuire a me ed alla mia Amministrazione la colpa per l'aumento della tassa sui rifiuti”. È la lunga premessa della replica che l’ex primo cittadino Bruno Rosi rivolge al nuovo capo dell’Esecutivo Luigi Tassone. 

“Questa lettera – spiega Rosi -  da un lato evidenzia il fatto che l'allora candidato alla carica di sindaco, Luigi Tassone, non si era minimamente interessato del bilancio approvato dal commissario, e dall'altro lato mette in risalto l'assoluto disinteresse e la sottovalutazione (anche se a voler malignare potrebbe sembrare studiata a tavolino) da parte del sindaco e della sua Amministrazione, per un problema che oggi, purtroppo, si riflette sui cittadini. Infatti è vero che il bilancio è stato approvato dal commissario, ma è anche vero che un sindaco attento, anzichè crogiolarsi pensando di essere diventato il clone di qualcuno per il solo fatto di imitarne gesti e movenze, si sarebbe seduto con gli uffici competenti ed avrebbe avviato, da subito, una raccolta differenziata spinta che avrebbe avuto come risultato finale l'immediata e drastica diminuzione dei conferimenti in discarica con il dimezzamento dei costi e la conseguente variazione della previsione di spesa in diminuzione con l'abbassamento delle tariffe a carico dei cittadini.

Un sindaco attento – precisa - la lettera l'avrebbe inviata al momento del suo insediamento, avrebbe affrontato di petto il problema e l'avrebbe risolto ed oggi ne avrebbe potuto inviare un'altra mettendo in evidenza che, grazie al suo impegno, era riuscito ad ottenere una riduzione sostanziosa dei costi rispetto a quanto era stato preventivato in bilancio; tutto ciò però sarebbe stato lavoro per un sindaco che badasse alla sostanza e non all'apparenza. Allora sì che i cittadini gli sarebbero stati grati. Invece il sindaco e la sua Amministrazione hanno preferito nascondere tutto nei bustoni neri e, addirittura, regalare a terzi quel poco di differenziata che in ogni caso i cittadini continuano a fare”. La riflessione poi si allarga e investe una serie di settori, oltre che diverse situazioni politiche. 

“Dal momento dell'insediamento dell'attuale Amministrazione – continua Rosi - abbiamo assistito sempre alla solita litania che recita ‘l’Amministrazione Rosi ha lasciato solo debiti, non ha programmato nulla, ecc.’. Bene è giunto il momento di chiarire al sindaco ed alla sua Amministrazione quello che io e la mia Amministrazione abbiamo lasciato in eredità ed è un'eredità molto sostanziosa che va dalla ZTL (zona a traffico limitato), alla palestra polivalente a servizio della scuola media (150.000 euro con mutuo a tasso zero stipulato alla fine del 2015), all'appalto per l'implementazione del sistema idrico (250.000 euro con mutuo, gara di appalto ed aggiudicazione fine 2015 inizio 2016), all'avvio del museo-pinacoteca (ex carcere, oltre 800.000 euro di finanziamento), al completamento dell'ex centro polifunzionale o centro anziani destinato a casa del pellegrino (1.800.000 euro di finanziamento), al C.L.S. contratti locali di sicurezza con finanziamento di 450.000 euro (di cui 150.000 euro per la realizzazione del parco giochi di fronte la caserma carabinieri e 300.000 euro per la ristrutturazione di un immobile confiscato), all'intervento straordinario sulla scuola elementare di Terravecchia (680.000 euro di finanziamento, da realizzare nel 2017), all'intervento di miglioramento sismico della sala consiliare (50.000 euro di finanziamento),  al progetto per l'eliminazione del rischio idraulico e messa in sicurezza del territorio (6.500.000 euro, progetto esecutivo, a suo tempo molto osteggiato dal PD, con il quale si potrà eliminare l'allagamento di viale Aldo Moro, via Alfonso Scrivo, piazza Nenni, viale della Libertà ecc, la canalizzazione a cielo aperto del torrente Scorciatina, la realizzazione del ponte in località ‘La Prisa’ e tante altre opere), al progetto per interventi di ripristino delle opere a difesa del suolo (590.000 euro), al progetto lavori di ristrutturazione ex pretura (720.000 euro, ammesso a finanziamento), al residuo del Patto territoriale (3.600.000 euro, quarantaseiesimi in graduatoria), ai progetti di taglio dei lotti boschivi (oltre 2.000.000 di euro, ma stranamente fermi, mi domando in questo caso le amicizie in Regione non valgono ??), al progetto per il fiume Ancinale (2.000.000 di euro, finanziato) e potrei continuare ad elencare un altro paio di milioni di euro.

Il ‘disastro’ che io e la mia Amministrazione abbiamo lasciato in eredità al sindaco ed alla sua Amministrazione, come si può constatare, ammonta a circa 20.000.000 di euro di progetti cantierabili è finanziati; scusate se è poco, qualcuno potrebbe tranquillamente dire alla faccia del disastro (per non dirla in dialetto ‘alla facci di lu ...’).

Io e la mia Amministrazione nel 2011 abbiamo preso in mano un Comune che, a detta dei responsabili, non aveva capacità di indebitamento e abbiamo fatto sì che al 31 dicembre 2015, salvo modifiche entrate in vigore nel 2016, aveva una capacità di indebitamento ben oltre i 2.000.000 di euro. Abbiamo pagato debiti pregressi per oltre 2.000.000 di euro, ma non abbiamo mai addossato colpe ad altri o ci siamo lamentati.

Se il sindaco si fosse reso conto che la sua elezione, avvenuta il 6 giugno 2016, aveva effetti immediati e non decorrenza dal 2017, avrebbe subito realizzato i lavori relativi al progetto per il sistema idrico ed avrebbe ottenuto il duplice risultato di fornire ai cittadini acqua delle nostre sorgenti ed ottenere un risparmio già per il 2016 di circa 70.000 euro di mancati versamenti a favore della Sorical.

Il sindaco – è la nuova sferzata - mi sembra affetto da sindrome acuta di ‘Renzismo’, molto presente sui social per raccontare la sua verità, spesso e volentieri diversa dalla realtà dei fatti, e molto propenso ad attribuirsi meriti che ancora non gli competono; a volte mi sembra di rivedere il grande attore Gigi Proietti nella parodia comica di quell'avvocato (il sindaco) che rivolgendosi al suo cliente (i cittadini), quando ritiene di vincere (realizzazione di progetti già fatti finanziare da altri e, quindi, tentativo di attribuirsene i meriti) gli dice ‘qua te li inculo’, quando invece ritiene di perdere (vedi tassa rifiuti) gli dice ‘qua ti inculano’ (la colpa non è mia che non sono riuscito a fare nulla, ma dell'amministrazione Rosi)”. 

Infine, alcune note di biasimo: “Sindaco, la luna di miele è finita, cerchi di rendersi conto che  Le deve piacere il dolce e l'amaro ed ha già bruciato 1/10 del tempo a Sua disposizione, poggi i piedi per terra e si assuma le Sue responsabilità, anche se sono convinto che quando incomincerà a notare il consumo della suola delle scarpe proverà ad attribuirne la colpa a qualcuno, magari all'Amministrazione Rosi”.

Allerta meteo a Serra: il sindaco dispone la chiusura delle scuole

In conseguenza dell’allerta meteo diramata dalla Protezione civile dalle 17 di venerdì fino alle 17 di sabato, il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone ha emesso un’ordinanza disponendo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Contestualmente, con uno specifico avviso, ha invitato a porre particolare attenzione nelle zone esposte a rischio idraulico o a pericolo di frana.

Indicate inoltre alcune vie (via della Libertà, via De Gasperi, via Calcarella, Corso Umberto I, via Scrivo, zona chiesa Matrice) su cui bisognerà vigilare. Le raccomandazioni riguardano poi “i locali ed i terreni posti sotto il livello stradale, al piano terreno, nelle zone extraurbane e montane e nelle vicinanze delle aste fluviali”.

L’allerta è di livello rosso (elevata) nelle aree tirreniche e ioniche meridionali e arancione nelle aree ioniche centrali.

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