Opera nelle Serre una delle 4 aziende che producono mascherine in Calabria

"Ringrazio le quattro aziende calabresi che hanno deciso di aiutare la Calabria e i calabresi convertendo parte della loro attività, nella produzione di mascherine e compiendo una scelta etica, con una visione non solo per il presente ma anche per il futuro, perché il Covid - 19 non è stato ancora sconfitto e avere la mascherina come vicina di casa ci tranquillizza”.

Ha esordito così il vicepresidente della Giunta regionale Nino Spirlì, dopo aver portato i saluti del presidente della Regione Jole Santelli, assente per impegni istituzionali, alla conferenza stampa di presentazione delle aziende calabresi: “Gli artigiani del riposo” di Oriolo, “Alessandro Pagano” di Arena, “Moda Service”di Cittanova , “GLF” di Castrovillari che hanno ottenuto l’autorizzazione alla produzione e commercializzazione di mascherine di tipo chirurgico da parte dell’istituto Superiore di Sanità con la consulenza analitica del gruppo MaskTest Unical Team dell’Università della Calabria.

All’incontro con la stampa, che si è svolto nella sala verde della Cittadella di Germaneto-Catanzaro, sono intervenuti gli assessori regionali Sandra Savaglio (all’istruzione, Università, ricerca scientifica e innovazione), Gianluca Gallo (all’agricoltura e alle politiche sociali), il professor Vincenzo Pezzi, ordinario di biologia applicata all’Università della Calabria, e i rappresentanti delle aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione.

“Un processo – ha rimarcato il vicepresidente - reso possibile dalla sinergia tra istituzioni, Regione e Università della Calabria, e le Aziende. L’intervento della Regione sarà sempre preciso e risolutivo affinché, nel rispetto delle regole le imprese e tutti i calabresi possano ritornare alla normalità. Quello che sta succedendo in questi giorni  ci preoccupa più di quanto non ci abbia preoccupato prima. Quindi la necessità di proteggerci ci sarà ancora per un bel po' di tempo. La scelta etica, dunque, di queste aziende di riconvertire il loro lavoro è doppiamente apprezzabile".

Le quattro Aziende attualmente producono 200 mila mascherine al giorno e hanno anche assunto nuovo personale.

L’assessore Savaglio, invitando a non abbassare la guardia e a usare sempre la mascherina, ha parlato di “una iniziativa molto importante per la Calabria e l’Università perché si tratta di un’esperienza che ha messo in campo delle competenze che non coinvolgono solo le quattro aziende calabresi ma sono richieste anche da altre regioni d’Italia ed europee”.

“Questo – ha affermato l’assessore Gallo – è un bel messaggio che viene fuori dal questa regione di solito vituperata. Oggi come Amministrazione regionale presentiamo questa iniziativa con la presenza di molti assessori per trasmettere un messaggio in un momento difficile e per dare la dimensione di come la Regione con il presidente Santelli abbia lavorato per il contenimento del virus. Questa estate quindi usiamo tutti le mascherine calabresi”.

Il professor Pezzi ha poi raccontato l’esperienza per ottenere l’autorizzazione alla produzione e alla commercializzazione di mascherine di tipo chirurgico ed ha annunciato la creazione di un di un servizio di consulenza di tipo scientifico per le aziende.

I titolari delle aziende hanno posto l’accento sulla necessità di produrre anche la materia prima necessaria per la realizzazione delle mascherine.

Su questo Regione e Università continueranno a collaborare per trovare soluzioni idonee, puntando su materiale biodegradabile o riciclabile. 

Portano marijuana da Mileto ad Arena, due giovani in manette

I carabinieri della Stazione d'Arena (Vv), nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato Domenico Evolo, 22 anni, originario di Mileto e Mykola Vardaro, 23 anni, di nazionalità ucraina, ma domiciliato a Mileto.

I due sono accusati di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, dopo essere stati notati a parlare con una persona ad Arena, sono stati fermati per un controllo. Ne è scaturita una perquisizione, durante la quale, nella loro auto, i militari hanno rinvenuto, nascosti nel motore, 30 grammi di marijuana.

Pertanto, i carabinieri hanno esteso il controllo a casa dell'uomo d'Arena con il quale i due forestierie si stavano intrattenendo poco prima.

L'attività ha permesso di trovare altri sette grammi di marijuana.

Un'altra piccola quantità di droga è stata rinvenuta anche a Mileto, nell'abitazione di Evolo. 

Dopo aver ricostruito i ruoli dei 3 protagonisti della viceda ed in particolare degli spacciatori e dell’acquirente, i militari hanno arrestato e posto ai domiciliari i due giovani, accusati di spaccio di sostanza stupefacente.

L'uomo d'Arena e stato, invece, segnalato, quale assuntore, alla Prefettura di Vibo Valentia.

Ovviamente tutti e tre sono stati sanzionati anche per aver violato le norme anticontagio.

 

Ad Arena la prima azienda calabrese “promossa” da Invitalia per produrre mascherine chirurgiche

Da impresa per la produzione di letti e sofà di pregio, a fabbrica di mascherine chirurgiche. Accade ad Arena, centro dell’entroterra vibonese, teatro di una storia al cui interno racchiude competenza e tanto coraggio. Una storia di innovazione, che fa emergere una Calabria geniale, operosa e capace di affrontare l’emergenza con audacia e valore.

Protagonista della vicenda che stiamo per raccontare è Alessandro Pagano, il titolare dell’omonima impresa specializzata nella produzione di letti e sofà di alto pregio con negozi dislocati in Calabria, Sicilia, Lombardia, Lazio e Svizzera, che già nei giorni scorsi aveva tanto fatto parlare di sé per un gesto di grande generosità: per settimane ha prodotto 700 mascherine al giorno, distribuite gratuitamente ad ospedali, forze dell’ordine, Prefettura, Avis e a tutti i Comuni che ne hanno fatto richiesta. Un gesto di grande generosità, ma non l’unico per una azienda che ha deciso di compiere un altro, decisivo passo: raccogliere l’accorato appello del Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che di recente aveva quantificato la necessità di 90 milioni di mascherine al mese.

E’ così che la Alessandro Pagano si ritrova adesso ad essere la prima azienda in Calabria, tra le ottanta in tutta Italia, vagliata da Invitalia, soggetto attuatore delle misure contenute nel Decreto legge “Cura Italia”, per la produzione di mascherine chirurgiche. 

«Il coronavirus ha avuto un impatto pesantissimo sull’economia e sulle nostre vite, l’adattamento della nostra attività è essenziale per la salvaguardia occupazionale e per cercare di dare un piccolo ma importante spiraglio di luce in un momento drammatico come quello attuale, stante il fatto che nell’immediato si presumono nuove assunzioni. Infatti - spiega il titolare Alessandro Pagano – la riconversione produttiva dell’azienda prevede la produzione di 15.000 mascherine chirurgiche al giorno. L’adattamento della nostra attività – conclude – scaturisce da un lato dalla necessità di garantire la continuità aziendale e, dall’altro, dalla volontà di dare un piccolo contributo per attutire i pesanti colpi di una pandemia che ha imposto dei cambiamenti al nostro modo di vivere e di lavorare».

Coronavirus, il Comune di Arena attiva un servizio di spesa a domicilio

Anche Arena si è fermata. I decreti e le ordinanza degli ultimi giorni e, dunque, i divieti stringenti per contrastare la diffusione del coronavirus stanno, inevitabilmente, facendo cambiare le abitudini di vita dei cittadini, che non senza fatica stanno recependo l’appello a restare a casa.

L’amministrazione comunale di Arena, ribadendo costantemente la necessità di limitare gli spostamenti e rivolgendo ininterrottamente alla comunità l’invito di ridurre le uscite dal proprio domicilio, ha inteso rivolgere un pensiero in particolar modo a favore di anziani o soggetti con fragilità: per questo motivo, coinvolgendo le attività commerciali del luogo, il Comune di Arena ha promosso un servizio di consegna a domicilio della spesa a favore di tutta la comunità.

«Le varie misure emesse e tese ad arginare il coronavirus contemplano la raccomandazione, categorica per tutte le persone anziane o fisicamente fragili, di restare a casa. E’ opportuno, insomma, limitare gli spostamenti, per questa ragione è stato pensato e organizzato un servizio di consegna gratuito della spesa, che è stato reso possibile grazie alla disponibilità degli esercenti locali che – spiega il sindaco Antonino Schinella – ringrazio pubblicamente per la sensibilità dimostrata in questo momento di grande emergenza nazionale».  

Gli esercenti che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Comune sono: Alimentari frutta e verdura di Demasi Giuseppe, Supermercato di Gentile Claudia, Alimentari di Altamura Patrizia e Macelleria di Pisano Michele.

Contestualmente, medici di Medicina generale operanti ad Arena, Vincenzo Greco e Vincenzo Grenci, hanno fornito all’amministrazione aomunale e a tutta la comunità la propria disponibilità ad implementare i servizi on line e la completa informatizzazione della tradizionale ricetta medica al fine di ridurre la possibilità di contagio da Coronavirus e per limitare le presenze di cittadini presso gli studi medici.

Coronavirus, Arena: rientrano dalla Lombardia ma si sottraggono alla quarantena, denunciate

Due donne sono state denunciate ad Arena (Vv), per l’inosservanza del decreto del governo e dell’ordinanza del presidente della Regione Calabria recanti le misure urgenti per la prevenzione e la gestione dell’emergenza da coronavirus.

Le signore, rientrate nel Vibonese dalla Lombardia, non hanno ottemperato alla quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva per tutti coloro che hanno fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni in Calabria dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico.

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Sorpreso a tagliare un faggio, denunciato 63enne di Fabrizia

Un 63, M.F., di Fabrizia è stato denunciato per tentato furto aggravato.

La denuncia è scattata dopo che i carabinieri forestali di Mongiana hanno sorpreso l’uomo intento a depezzare un faggio appena tagliato, in località “Via Grande-Spirricaso”, nella Riserva naturale “Marchesale”, nel comune di Arena.

Dopo aver bloccato l’uomo, cui è stata sequestrata la motosega utilizzata per effettuare il taglio, i militari hanno proceduto alla denuncia per tentato furto aggravato di legna, danneggiamento del bosco e violazione alla normativa paesaggistico-ambientale.

La legna oggetto del reato è stata presa in consegna dal Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana, che gestisce la riserva “Marchesale”.

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Controlli nelle Serre, denunciate 4 persone

Nel corso di una serie di posti di controllo effettuati nei comuni di Arena, Acquaro, Dasà e Dinami, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno hanno denunciato: L.P., 24 anni, di Gerocarne, perchè trovato in auto con un coltello di 25 centimetri di lunghezza; M.N., 40 anni di Torre di Ruggero, sorpreso con un coltello a serramanico; A.A., 35 anni, originario dell’Albania, per guida in stato di ebrezza e L.D., 39 anni, di Capistrano, perché trovato alla guida di un'auto, con patente sospesa.

Infine, un'altra persona, trovata in possesso di una modica quantità di droga, è stata segnalata alla Prefettura per assunzione di sostanze stupefacenti.

 

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Arena, in arrivo 150 mila euro per la realizzazione di un museo civico medievale

Dopo l’intesa con le Università di Siena e della Basilicata, con la supervisione della Soprintendenza ai beni archeologici della Calabria, ecco un nuovo, decisivo e importante passo verso la valorizzazione del castello d'Arena e la sua promozione. Il sindaco Antonino Schinella e il presidente della Regione Mario Oliverio hanno firmato, infatti, la convenzione attraverso cui la Regione Calabria ha concesso un importante finanziamento al Comune di Arena per la valorizzazione del Castello e la realizzazione di un museo civico medievale. Con la sottoscrizione, avvenuta nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, alla presenza, tra gli altri, del rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali, dell’assessore regionale alle Attività culturali, del Direttore Generale del Dipartimento regionale ai beni culturali Arch. Domenico Schiava, del vicesindaco Arch. Adriano Ienco e dell’assessore comunale Francesco Sorbara si conclude il percorso di un programma d’interventi per la realizzazione, ad Arena, di un museo, nell’ambito di un più complessivo progetto strategico sui beni culturali della Calabria definito con delibera di Giunta regionale n. 121 del 2 aprile 2019, e che, nella fattispecie, riguarda il ripristino, la tutela e il restauro delle aree archeologiche, la tutela dei castelli e delle fortificazioni militari.

«Da anni lavoriamo alacremente con l’intento di mettere in campo le azioni necessarie per attuare politiche di tutela e valorizzazione del prestigioso sito del Castello Normanno di Arena, la cui promozione costituisce un elemento primario rispetto al quale abbiamo l’obbligo di impegnarci in maniera efficace. Noi lo abbiamo voluto fare – ribadisce il sindaco Antonino Schinella - scostandoci dal campanilismo gestionale, creando delle reti, promuovendo accordi tra istituzioni diverse, nella convinzione che soltanto mettendo insieme le competenze e le funzioni di ciascun ente si possa valorizzare l’inestimabile patrimonio architettonico, storico e culturale che vanta Arena. Dopo il protocollo di intesa siglato con il Parco delle Serre per la gestione dell’area archeologica, dopo la collaborazione avviata recentemente con le Università di Siena e della Basilicata, oggi, grazie alla sensibilità del Governatore Oliverio e del consigliere regionale Michele Mirabello, che ringrazio per l’attenzione, compiamo un altro passo in avanti che ci permette di toccare concretamente con mano un altro risultato tangibile di questo “patto” tra istituzioni attraverso cui intendiamo arrivare a percorsi di valorizzazione finalmente all’altezza».

In particolare, con il finanziamento di 150 kila euro concesso dalla Regione, sarà realizzato un museo multimediale, «una sorta di macchina del tempo, un viaggio immersivo e multisensoriale negli aspetti della vita quotidiana del castello, un piccolo gioiello che attraverso l’utilizzo delle tecnologie conduca il visitatore alla scoperta della vita medievale, una proposta che esca dagli stretti confini della comunicazione specialistica rivolta a storici ed esperti per rivolgersi soprattutto al grande pubblico».

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