Autolavaggio senza autorizzazione nel Vibonese, scatta il sequestro

Continua la campagna di controlli dei Carabinieri di Vibo Valentia per la prevenzione dei reati in materia ambientale in tutta la provincia.
 
Dopo la chiusura della lavanderia a Stefanaconi di qualche giorno fa, a seguito di un controllo congiunto dei militari della Stazione di Filandari, della Stazione forestale di Vibo Valentia e del Nucleo dell’ispettorato del lavoro è stato sequestrato un autolavaggio a Ionadi.
 
Gli uomini dell'Arma, oltre ad accertare l’assenza delle autorizzazioni previste per lo scarico delle acque reflue che venivano immesse direttamente nella rete fognaria attraverso una grata di scolo, hanno constatato la presenza di un allaccio alla rete idrica che consentiva di bypassare il contatore.
 
In ultimo è stata contestata l’inosservanza della normativa sulla sorveglianza sanitaria, atteso che sul posto è stato identificato un lavoratore al quale non era stata fatta eseguire la visita medica periodica prevista a tutela della salute dei lavoratori.
 
L’attività è stata quindi posta sotto sequestro in attesa di più approfonditi accertamenti per la quantificazione del danno provocato dalle violazioni della normativa volta a contenere l’inquinamento idrico, nonché dell’ammontare del prelievo abusivo di acqua dalla rete comunale.
 
Il titolare e gestore dell’attività sono stati quindi segnalati alla competente autorità giudiziaria.

 

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Casa e auto a fuoco nel Vibonese, intervengono i Vigili del fuoco

Incendio in abitazione intorno alle 16.45 di ieri in via Regina Elena, a Ionadi (Vv). Le fiamme - che hanno investito il tetto - sono state domate dai Vigili  del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia e del distaccamento di Vibo Marina.
 
Durante le operazioni di spegnimento, una squadra di pompieri è stata dirottata lungo la Ss 18, in prossimità del cimitero di Vena Superiore, dove  un'auto in transito era andata a fuoco.
 
In entrambe le situazioni non sono stati segnalati feriti.

 

 

 

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Autocisterna carica di gasolio si ribalta nel Vibonese

I Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Vibo Valentia sono intervenuti lungo la Ss 18 nel comune di Ionadi, in prossimità del bivio per San Costantino, dove un’autocisterna che trasportava circa 18 mila litri di gasolio, si è ribaltata su un fianco a causa del cedimento del terreno, dopo essersi fermata a bordo strada.

Giunti sul posto, i pompieri, dopo aver messo in sicurezza il mezzo e fatto evacuare a scopo precauzionale un'abitazione posta nelle vicinanze, hanno fornito assistenza tecnica al personale della ditta che ha effettuato il travaso del gasolio su un’altra autocisterna.

Al termine delle operazioni di travaso, una gru dei Vigili del fuoco ha rimesso in carreggiata il mezzo.

Il traffico sulla Ss 18 è stato interrotto e deviato su percorsi alternativi fino al termine delle operazioni.

 

 

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Incendia l’auto dell’ex compagna che lo ha lasciato, domiciliari per un 69enne del Vibonese

Minacce di morte, insulti, molestie sessuali, danneggiamenti, persino l’incendio dell’auto. Un vero e proprio incubo quello in cui è piombata una commercialista di Ionadi (Vv) perseguitata dal suo ex compagno che non si rassegnava alla fine della loro relazione. A “liberarla” dalle pressioni e dalle persecuzioni sono stati i Carabinieri della Stazione di Filandari che, al termine di un’attività investigativa portata avanti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sono riusciti a chiudere il cerchio delle indagini. Così il gip del Tribunale vibonese ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, un pensionato di 69 anni residente a Nicotera.

Tutto è scaturito dall’incendio di un’auto avvenuto lo scorso mese di maggio. Il culmine di un’escalation di atti persecutori iniziati nel dicembre del 2019. A dare alle fiamme l’auto della donna sarebbe stato proprio l’ex compagno, accecato da una gelosia morbosa. Ad incastrarlo le telecamere di videosorveglianza e la testimonianza della donna che ha poi denunciato i fatti ai Carabinieri. Da qui sono iniziate le indagini che hanno permesso agli investigatori di ricostruire passo dopo passo mesi di persecuzioni avvenute attraverso continui messaggi su Facebook, chiamate telefoniche, appostamenti sotto casa e davanti lo studio della presunta vittima. Diversi gli episodi denunciati. Tra questi spicca anche il taglio di 18 alberi di limone piantati a suo tempo dall’ex coppia. Un chiaro messaggio intimidatorio secondo l’ipotesi accusatoria. L’ennesimo della serie che va ad aggiungersi alle minacce di morte: “Se mi lasci te la faccio pagare e ti ammazzo”. All’uomo viene contestata anche la tentata violenza sessuale, dal momento che durante i funerali del padre della presunta vittima avrebbe tentato di baciare la donna durante il corteo funebre. Al rifiuto l’avrebbe strattonata dai capelli e tirata per il braccio. Vessazioni fisiche ma anche psicologiche, perché il 69enne sarebbe stato così morbosamente geloso da pedinare la donna e presentarsi da lei in ogni colloquio di carattere professionale con soggetti di sesso maschile. Un’odissea terminata con l’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari

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In casa con un fucile a canne mozze, 32enne arrestato nel Vibonese

Ionadi - Un 32enne di Ionadi, nel Vibonese, è stato arrestato con le accuse di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione.

A stringere le manette attorno ai polsi dell'uomo sono stati i poliziotti della Questura di Vibo Valentia che, durante una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12 con entrambe le canne mozzate e privo di matricola.

L’arma è stata trovata con una cartuccia a palla singola inserita in una delle due canne.

Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale.

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Investe un ciclista e si dà alla fuga, automobilista denunciato nel Vibonese

I poliziotti della Squadra volante di Vibo Valentia sono intervenuti domenica scorsa sulla Ss18, nel comune di Ionadi, per soccorrere un ciclista di sessantasei anni, che, fermo a bordo strada, ha dichiarato di essere stato investito, mentre era in sella alla propria bicicletta, da un’autovettura che procedeva a velocità sostenuta e che, senza prestare soccorso, si era data alla fuga.

Il ciclista, dopo aver fornito agli agenti il modello del veicolo, è stato condotto nell'ospedale di Vibo Valentia, dove gli è sono state diagnosticate lesioni guaribili in 30 giorni.

Nel frattempo, i poliziotti hanno avviato le indagini e grazie alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e ad uno specchieto retrovisore rinvenuto sul luogo dell'impatto, sono riusciti ad identificare il conducente dell’auto pirata.

Per l'automobilista, cui è stata sequestrata la vettura e sospesa la patente di guida, è scattata la denuncia per i reati di lesioni colpose stradali ed omissione di soccorso.

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Violazioni in due negozi del Vibonese, scattano le sanzioni

Nell'ambito di una serie di controlli finalizzati al monitoraggio delle attività commerciali, i carabinieri della Stazione di Filandari ed i carabinieri forestali di Spilinga hanno sanzionato due negozianti di Ionadi.

In particolare, il titolare di un’attività commerciale attiva nel settore dell’agricoltura e dei mangimi è stato sanzionato con multe per circa duemila euro, per violazioni amministrative.

Sanzione da 500 euro, invece, per il proprietario di un ortofrutta nel quale è stato riscontrato il mancato rispetto di alcuni requisiti in materia di igiene.

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Migliaia di uova sequestrate nel Vibonese

Oltre quattromila uova fresche sono state sequestrate nel Vibonese dai carabinieri del Nas e della Stazione di Filandari.

Il sequestro è stato effettuato, di concerto con il servizio veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, durante un’ispezione igienico sanitaria condotta in un’azienda di confezionamento, deposito e commercializzazione di uova fresche, ubicata in località Baracconi di Ionadi.

Durante il controllo è emerso che l'attività veniva gestita da un ventinovenne di Mileto, in assenza di scia e dia.

Inoltre, le uova sarebbero state confezionate senza l’indicazione della classificazione, la stampigliatura e le indicazioni relative alla provenienza ed alla tipologia.

Alla luce delle irregolarità riscontrate, gli uomini dell'Arma hanno disposto la sospensione dell’attività ed il sequestro amministrativo di quattromila uova fresche di cui non è stato possibile stabilire la tracciabilità.

 

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