Serra, l’amministrazione comunale replica a “Liberamente”: “Minoranza allo sbando, chi non può fare il consigliere deve dimettersi”

“Il solito disco rotto di Liberamente torna a ronzare per tentare di marcare una presenza che i serresi da tempo non vedono”.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Tassone non ci sta a subire la pressione della minoranza e replica che “non basta qualche riga forzata e senza contenuti per poter contrastare la forza dei fatti”.

“Fatti – sostengono gli amministratori – che si possono facilmente notare circolando per la nostra cittadina, risultati che possono essere percepiti confrontando la situazione da cui siamo partiti con quella attuale. Dalla gestione dei rifiuti alla potabilità dell’acqua, dalla programmazione di attività volte all’aumento dell’occupazione al miglioramento della situazione degli impianti sportivi, tutto conferma un lavoro efficiente condotto da forze responsabili che parlano in maniera trasparente diversamente da chi è abituato a confondere le persone con il fumo del populismo”.

La maggioranza ribalta le accuse, invita la controparte a “fare autocritica” riconoscendo di “aver sostanzialmente abdicato al proprio ruolo e di essere allo sbando” ed afferma che “la gente sa valutare chi produce azioni concrete e chi fa solo parole”.

“Capiamo l’evidente preoccupazione che traspare dal documento diffuso dalla minoranza (per leggerlo clicca qui) – aggiungono gli amministratori – perché chi sa di perdere deve correre ai ripari. Ma, visto che qualcuno si sente dispensatore di consigli, suggeriamo di allentare questo nervosismo perché di tempo per riflettere e per calmare paura e gelosia ne avranno in abbondanza”.

Quanto alla richiesta di dimissioni, gli amministratori ribaltano i ruoli e invitano “qualche consigliere ‘fantasma’ che, non mantenendo le promesse fatte alla comunità, non ha più credibilità e non svolge il proprio compito a valutare tale proposta per se stesso lasciando spazio agli altri” aggiungendo che “prima di criticare gli altri bisognerebbe giudicare il proprio operato”.

La maggioranza annuncia infine “una grande manifestazione che avrà luogo nel mese di dicembre con la quale ci confronteremo con i cittadini spiegando le nostre proposte ed ascoltando i loro contributi. Lo faremo nella massima chiarezza e rispettando gli impegni che prenderemo”.

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Serra, Liberamente invoca il ritorno alle urne

"Ci ha messo veramente poco, il sindaco voluto da Censore e "salvato" da Salerno, ad elencare il “frutto” del suo operato, o meglio di ciò che è riconducibile a finanziamenti e progetti altrui. Non si accorge, però, che dopo tre anni e mezzo trascorsi sul palazzo comunale, il solito elenco fatto di annunci è ormai diventato monotono e privo di credibilità politica. Insomma, nell'ombra di una stanza e seduto dinnanzi a foglietti propagandistici pieni di “nelle prossime settimane “ e “nei prossimi mesi", il protagonista del video messaggio lanciato ai serresi, ha provato goffamente a distogliere l'attenzione dal trasformismo politico di cui Serra è ostaggio, ripetendo il ritornello classico che precede qualsiasi competizione elettorale. Con le regionali alle porte, infatti, non mancano gli impegni per il “futuro” e l'imminente creazione di posti di lavoro grazie al rilancio dell'economia locale; così come non mancano le accuse di demagogia e strumentalizzazione nei confronti di un’opposizione che, purtroppo per coloro che dirigono la scena, non ha intenzione di consentire che Serra venga accecata dal fumo di una maggioranza nata a tavolino e non dal vaglio degli elettori. Serve a poco, insomma, elogiare un dispendioso progetto di raccolta differenziata che demanda ai privati, non solo la gestione, ma anche gli introiti dell’impegno dei cittadini; serve a poco, gonfiarsi per una fontana e ricordare la manutenzione del campetto di Via Matteotti che, dopo essere rimasto inutilizzato per tutta l'estate, in questo periodo, forse andrebbe bene per una pista di pattinaggio, giusto per evitare che l’inverno rovini migliaia di euro di manto erboso senza che nessuno ci abbia messo piede. Questi i risultati portati tre anni e mezzo dopo l'insediamento di un sindaco che prometteva una “rinascita” e che, nel frattempo, ha iniziato anche a “volare in alto”. E chissà se dai motti utilizzati alle scorse elezioni comunali non venga fuori il nome della prossima lista con cui, coloro che per venti anni sono stati avversari, ora correranno nella vana speranza di dare ossigeno a carriere politiche sulla triste via del tramonto. Perché se c'è una considerazione politica da fare, non è certo quella inerente a chi per lavoro, come migliaia di altri giovani del territorio, prova l'esperienza dell'emigrazione sulla propria pelle pur dimostrando impegno civico e adoperandosi con sacrificio per il futuro dell'intera comunità. Proprio ciò rientra nella strumentalizzazione e mostra i limiti di chi non ha la nozione di cosa sia fare politica, non "sotto il dettato di un capo", ma a fianco di un gruppo di persone libere e disinteressate. L'analisi, piuttosto, va focalizzata sulla scelta obbligata di fare una lista unica per le prossime elezioni comunali con i ritrovati amici “salerniani”. Cosa avrebbero fatto altrimenti? I numeri parlano chiaro e parleranno anche in futuro senza lasciare dubbi e dissolvendo qualsiasi paura. Ribadiamo, dunque, quanto già detto in passato. Visto che ora, dopo sette mesi da “L'Accurduni” di Verona, e con un predissesto comunale dichiarato, la lista Salerno-Censore è ufficiale, non c'è più motivo di imporre ai serresi una maggioranza basata su un solo consigliere comunale e non legittimata dal voto. Per questo chiediamo un sussulto di dignità: la maggioranza, invece di autoincensarsi, si dimetta entro l'ultimo giorno utile per consentire le elezioni nella prossima primavera e si sottoponga al giudizio dei serresi. Noi saremo lì ad aspettare, per dimostrare chi ha paura e chi no. Come sempre, Liberamente".

È quanto si legge in una nota del Movimento civico "LiberaMente"

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Serra, LiberaMente: "Il Comune è sull'orlo del dissesto"

"Si scrive 'piano di riequilibrio finanziario pluriennale', si legge pre-dissesto.

È questa la soluzione che l'Amministrazione comunale, nata sotto il segno di Censore prima e salvata dall'intervento della componente 'salerniana' dopo, tira fuori dal cilindro a oltre tre anni dall'insediamento.

Tre anni. Un tempo molto lungo, nel quale abbiamo assistito ad annunci su annunci di questo o quel risultato, ma durante il quale non si è riusciti a fare una semplice ricognizione del contenzioso pendente (possibile fonte di milioni di debiti fuori bilancio), ad introitare le imposte comunali evase, né ad avere contezza della reale situazione finanziaria dell'ente.

Ma ci chiediamo: come mai questa impossibilità 'a fronteggiare lo squilibrio accumulato con i mezzi ordinari' rilevata dal revisore dei conti è emersa dopo tre anni dall'insediamento?  Forse la situazione debitoria comunale è stata aggravata dalle scelte successive al 2016? Ma i serresi non dovevano forse ringraziare  'l'Accurduni' che ci avrebbe salvato dal commissariamento e dal conseguente dissesto? Quello che appare chiaro è l'assoluta inadeguatezza dell'attuale classe dirigente e la mancanza di chiarezza nei confronti dei serresi.

La scelta del pre-dissesto avvia un lungo percorso di rientro pluriennale, fino a venti anni, che vincolerà anche le future amministrazioni ed in cui i tributi potranno lievitare fino al massimo delle aliquote e la contrazione di ulteriori mutui per risanare i debiti potrebbe aggravare ancor di più il futuro della cittadina.

Un percorso che non è neanche detto non si concluda con la dichiarazione di un vero e proprio dissesto finanziario e che anzi potrebbe esserne il preludio.

Insomma oggi proprio coloro che negli ultimi venti anni hanno amministrato direttamente o comunque condizionato in modo significativo le scelte delle diverse amministrazioni, si trovano insieme a decretare il fallimento della loro politica sulle spalle di noi cittadini. Motivi personali/di lavoro ci hanno impedito di partecipare al triste consiglio odierno, convocato ancora una volta in orari tali da impedire la partecipazione dei comuni cittadini, ma stiamo già verificando ogni dettaglio per ricostruire  le responsabilità di questa grave situazione, nel frattempo ringraziamo ancora una volta i 'nostri eroi' per averci salvati dal commissariamento".

E' quanto si legge in una nota del Movimento civico serrese LiberaMente

Serra, piccata replica dell'amministrazione a Liberamente: "Seguano un corso accelerato sul funzionamento degli enti" 

“Capiamo il nervosismo determinato dalla paura di restare a lungo all’opposizione, ma ci sembra alquanto stucchevole ripetere come un disco rotto sempre le stesse cose nella speranza di tenere vivo l’interesse di un elettorato ormai annoiato da esagerazioni e forzature e dunque sempre più lontano”.

L’amministrazione comunale replica a “Liberamente”(Per leggere la nota clicca qui) e ribadisce: “il nostro obiettivo è quello di dare risposte concrete alla collettività”.

“Diversamente da chi preferisce perdere tempo a parlare alla luna – sostengono i componenti dell’amministrazione comunale – noi ci concentriamo sui problemi reali e sulle possibili soluzioni. Le nostre risposte arriveranno già nell’arco del prossimo mese con importanti obiettivi che saranno centrati. Probabilmente, è proprio questo lo scopo della minoranza: distogliere l’attenzione della popolazione da quanto si sta realizzando impostando in pianta stabile una campagna elettorale basata sulla rissa verbale, sui tranelli, sull’odio e sulla gelosia. La minoranza – aggiungono - vuole evitare che la gente parli del distacco da Sorical del quartiere di Terravecchia, degli interventi che saranno effettuati sulla viabilità, della prossima apertura della nuova struttura sportiva adiacente la scuola media, dell’attenzione che stiamo rivolgendo alle opere che erano rimaste incompiute, delle costanti attività di manutenzione, della programmazione che si sta mettendo in campo e che produrrà benefici per la comunità a lungo termine”.

Quanto alle contestazioni sul Dup, l’amministrazione, dopo aver precisato che “la minoranza parla impropriamente di triennio precedente non sapendo che il Documento viene aggiornato annualmente”, asserisce che “l’opposizione conferma il carattere strumentale delle proprie ingannevoli affermazioni facendo finta di ignorare i provvedimenti previsti, che peraltro sono stati ripetutamente illustrati”.

“Nell’attesa che gli esponenti di ‘Liberamente’ provvedano a seguire un corso accelerato sul funzionamento degli enti – concludono gli amministratori – e che si rimettano in carreggiata nel processo di apprendimento della macchina amministrativa, noi continueremo a lavorare con passione e determinazione per realizzare programmi di sviluppo evitando che l’arte parolaia possa confondere le acque”.

Serra, Liberamente: "Amministrazione calata dall'alto per mantenere il potere"

Riceviamo e pubblichiamo

"La responsabilità ha un termine: 24 febbraio 2020. Giova ribadirlo all'attuale amministrazione comunale e al sindaco del duo Salerno-Censore, il quale, come se nulla fosse accaduto, si cimenta in riflessioni di natura politico-rappresentativa dimenticando di avere calpestato il mandato elettorale conferitogli dagli elettori nel giugno del 2016. Mancano meno di 300 giorni, dunque, per rassegnare le dimissioni e dare nuovamente la parola ai cittadini serresi, gli unici detentori della sovranità della nostra cittadina, mettendo così in atto quanto stabilito dall'articolo 8 della legge 120 del 1999. Riteniamo che sia questa l'unica azione utile a ridare dignità politica all'istituzione comunale, una strada che, se intrapresa, darebbe significato al “senso di responsabilità” volto ad evitare il commissariamento dell'ente, ed a tutelare il “bene comune” di tutte le serresi ed i serresi. Senza il coinvolgimento dell'elettorato, infatti, l'operazione “accurduni” rimane confinata alla sfera di un accordo politico di interesse, del quale Serra non sa cosa farsene e che ha già determinato una profonda spaccatura all'interno della comunità. Se ne faccia una ragione l'attuale vice sindaco, presente in consiglio comunale grazie a una manciata di voti che le hanno permesso di conquistare un seggio di opposizione. Già, perché proprio tra i banchi dell'opposizione, per quasi tre anni, Jilenia Tucci ha più volte ribadito l'inadeguatezza delle scelte di chi, oggi, sostiene in una “nuova” maggioranza decisa a tavolino da capi politici mossi dal proprio egocentrismo. Nessun contributo è arrivato dal neo-vice sindaco, infatti, per le linee programmatiche stabilite dal Documento unico programmatico 2019-2021: nulla riguardo la gestione dei rifiuti, nulla per ciò che concerne la stabilizzazione degli Lsu/Lpu, nulla sul piano di distacco da Sorical. Addirittura, nella seduta dell'ultimo Consiglio comunale, nessuna parola è stata spesa per rivendicare progetti e finanziamenti lasciati in eredità dalla precedente amministrazione e, ad oggi, uniche opere utili all'attuale maggioranza per prendere meriti che non le appartengono. Eppure, tutti questi temi, sono stati gli argomenti prediletti della consigliera Tucci in qualità di consigliere di opposizione. Argomenti che oggi sembra avere dimenticato, approvando un bilancio di sostanziale continuità al triennio precedente. La parola “coerenza”, in questo contesto, suscita quantomeno ironia. Eppure, la speranza è che spinti da un senso di dignità politica, coloro che oggi permettono ad una maggioranza non eletta dal popolo sovrano di amministrare il bene comune di tutti, possano arrivare al termine del 24 febbraio 2020 con idee mutate e rispettose della normale vita democratica. Il nostro movimento civico continuerà a ricordarlo, contando i giorni e rimanendo fedele alla volontà espressa dagli elettori. Ad oggi, duole constatare, purtroppo, che chi rappresenta le istituzioni indossa la fascia tricolore come se fosse un elemento decorativo da sfoggiare in foto in posa, dando vita a consigli comunali dove viene imposto il silenzio al resto di consiglieri e assessori, invece di dare loro l'opportunità di relazionare sulle attività dell'ente. Insomma, non c'è più tempo per alibi ed astratti appelli al dovere verso la comunità: la fascia di sindaco appartiene al popolo sovrano. Lo stesso popolo che ha dato un mandato chiaro e che ora, invece, si ritrova ad essere rappresentato da un'amministrazione calata dall'alto e incentrata sul mantenimento del potere".

Movimento civico serrese LiberaMente

Serra, Liberamente: "Con il documento programmatico la maggioranza ha messo fine ad una misera sceneggiata"

Riceviamo e pubblichiamo

"Ora che la “nuova amministrazione” ha presentato l'accordo programmatico con una nota stampa povera di contenuti ma ricca di ipocrisia, sembra che la sceneggiata, condita di “responsabilità” e “amore” per Serra, sia arrivata alla fine. Se non fosse però che si tratta di una fine misera: pochi obiettivi prefissati, frutto peraltro di finanziamenti già in atto; nulli gli impegni assunti su problematiche importanti, quale quella del destino degli LSU/LPU; vuote e ridondanti le parole spese per le altre questioni. Ma soprattutto, da quale urna è stato legittimato questo "nuovo" e "ricchissimo" programma? A chi è stato sottoposto? Non certo alla cittadinanza, a cui le criticità erano già chiare e che magari, vista la " professionalità" dei nuovi acquisti, si sarebbe aspettata a questo punto di trovarvi qualche risposta. E invece no! Ci troviamo di fronte all'ennesima presa in giro da parte di una maggioranza costruita a tavolino che preferisce la stampa per presentare le linee “programmatiche" perché sa che in consiglio sarebbe stata sbugiardata. Una maggioranza con un “sindaco” che omette di motivare al consiglio la revoca dei propri assessori in violazione della prassi istituzionale (art. 46, co. 4 d. Lgs. 267/2000), onde evitare qualsiasi discussione sulle vere ragioni delle "sue" scelte. Il tutto cercando di ostentare un'agibilità amministrativa che non c'è, perché ogni singolo consigliere, di fatto, è determinante più del sindaco e perché i numeri non consentono di stare tranquilli. Se da una parte, dunque, si delibera l' aumento delle tasse TARI e IMU, dall'altra si tace di fronte alle domande che i serresi si pongono. Domande che noi ribadiamo: se il fine principale fosse stato effettivamente quello di evitare un lungo commissariamento, perché non ci si impegna a dimettersi entro l'ultimo giorno utile a ridurre al minimo il commissariamento stesso e ridare ai serresi la possibilità di votare alla prima tornata utile? Perché, visto il grande senso di responsabilità che l'ha mossa, Jlenia Tucci non si è limitata a dare un appoggio esterno sui vari punti “programmatici” ed ha preteso invece il posto da Vice-sindaco ed un assessorato esterno con tanto di indennità e con l'obiettivo di mantenerli quanto più a lungo possibile? Non possiamo poi non ricordare alla nuova giunta, come nei lavori per il parziale distacco da Sorical, ci siano quelli legati ai finanziamenti lasciati dalla precedente amministrazione. Lavori che avrebbero dovuto essere completati da tempo e che - come la consigliera Tucci ha sempre sostenuto - non possono essere spesi per un manifesto che dovrebbe riguardare il “nuovo”. Lo stesso vale per gli interventi sulla viabilità, che hanno copertura in finanziamenti già in atto e per i contratti per i lavoratoti LSU/LPU, riguardo ai quali, non può essere presentato come "risultato" una mera presa d'atto di una circolare regionale. E cosa dire del PSC, che da anni aspetta la luce e per il quale i numeri risicati dell'attuale maggioranza potrebbero essere un ostacolo insormontabile? Insomma, la farsa continua con figure senza alcuna autorevolezza e vittime, ormai consapevoli, di quei giochi di potere che da anni soggiogano la nostra comunità. Ribadiamo, quindi, la nostra proposta: se l'unico intento che vi ha portato a stravolgere la volontà popolare è effettivamente quello di evitare 14 mesi di commissariamento, allora al “senso di responsabilità” e al “bene per Serra”, affiancate il voto degli elettori; insieme agli impegni assunti nelle linee programmatiche, insomma, assumete quello di dimettervi entro il prossimo febbraio, nel termine previsto dalla legge, per consentire ai cittadini di votare in primavera. Solo così si porrà in atto un'azione veramente responsabile, rispettosa della sovranità popolare e volta a riconsegnare, all'istituzione comunale, un minimo di dignità politica".

Alfredo Barillari, Rosanna Federico, Cosimo Polito. Consiglieri comunali del Movimento Civico Serrese LiberaMente 

Serra, Liberamente tuona contro "l'inganno dell'accurduni" Censore-Salerno

Riceviamo e pubblichiamo

"Ora che 'l'Accurduni' si è palesato in tutte le sue sfumature, riteniamo di dover intervenire per condannare duramente le scelleratezze politiche che hanno portato a questo patto che vedrà amministrare una maggioranza diversa dalla volontà elettorale emersa nel giugno 2016. Innanzitutto, ci teniamo ad evidenziare l’inganno che si è perpetrato nei confronti dei cittadini serresi e delle forze politiche “estranee”: con l'accordo in tasca siglato tra i “capi” a Verona, infatti, il “sindaco” e la sua futura alleata, recitando un copione già scritto, hanno messo in scena un valzer di appelli alla responsabilità, comunicati, finti tentennamenti, risposte, pur conoscendo in partenza quale sarebbe stato l'epilogo. La scena allestita, inoltre, tradisce la volontà degli elettori. Un elemento che vogliamo ribadire con forza, in quanto le serresi e i serresi, in molti casi spinti da un sentito senso di appartenenza politica, hanno scelto con chiarezza chi avrebbe dovuto essere in maggioranza e attuare un preciso programma amministrativo. Con il nuovo assetto, invece, chi avrebbe dovuto vigilare sull'attività della maggioranza passa ad essere una parte determinante della stessa. Infine, in un consiglio comunale in cui la maggioranza sarà rappresentata da soli 6 consiglieri comunali su 12, il “sindaco” risulta molto indebolito nelle sue funzioni di indirizzo politico e amministrativo dell'ente. È chiaro, infatti, che qualsiasi consigliere di maggioranza (compresa la nuova “adepta” e il suo mentore) conta più del primo cittadino, alterando, così, un sano equilibrio istituzionale: in pratica siamo di fronte alla stessa situazione di potenziale “ricatto” attribuita ai tre membri ex Pd defenestrati. Sulla base di questi numeri, appare evidente che Serra sarà rappresentata sui tavoli istituzionali da un sindaco senza alcun peso politico e privo di autorevolezza istituzionale. Insomma, con il patto siglato a Verona dai soliti “eroi", pronti a “salvare” Serra da un commissariamento che gli stessi protagonisti non hanno ritenuto così problematico quando si è trattato di staccare la spina alle amministrazioni Lo Iacono e Rosi, ci troviamo di fronte ad un’amministrazione priva di credibilità e incoerente alla volontà popolare, in cui l’agibilità amministrativa è fortemente a rischio; dove ogni singolo consigliere è determinante per la sua stessa tenuta e per qualunque scelta, con conseguenze che potrebbero rivelarsi devastanti ed in cui i problemi da risolvere non saranno acqua, sanità, psc, viabilità... bensì come sopravvivere. Queste osservazioni ci spingono perciò a chiedere al sindaco un vero atto di responsabilità nei confronti del paese: rassegnare le dimissioni. Crediamo che sia questo l'unico modo per mostrare rispetto nei confronti dell'intera comunità e offrire, così, l'opportunità alle cittadine e ai cittadini di ristabilire l'equilibrio istituzionale in accordo alla volontà popolare, unica e sola sovrana del futuro di Serra".

Movimento civico serrese LiberaMente 

Crisi al Comune di Serra, LiberaMente: "L'accordo Censore-Salerno è una vergogna senza precedenti"

Riceviamo e pubblichiamo

"Tutto cambia affinché nulla cambi. È questo il concetto che oggi avvolge la politica serrese, inevitabilmente legata a due personaggi che da venti anni tengono in ostaggio un futuro diverso e di reale cambiamento. Censore e Salerno si danno nuovamente la mano, questa volta per salvare il salvabile e calpestando la dignità di un'intera comunità che, da questo momento, sarà rappresentata da alleanze contrarie alla volontà dei propri cittadini e priva di qualsiasi credibilità politica agli occhi di un intero territorio. Servono a poco le parole di circostanza e gli appelli alla responsabilità. L'operazione politica è una vergogna senza precedenti nella storia politica della nostra cittadina. Serve a poco sbandierare “spauracchi” come il commissariamento, soprattuto se chi lo fa è lo stesso che all'ultimo commissario ha dato un encomio come primo atto della propria amministrazione (atto votato anche da tutte le opposizioni). È chiaro, invece, che gli interessi dei singoli hanno prevalso su quelli collettivi. Alla luce degli ultimi avvenimenti, insomma, ci saremmo aspettati una prova di maturità da parte di un sindaco che, dati di fatto alla mano, non ha alcun carisma politico e risulta essere un burattino sulla scena allestita dai soliti registi. Dopo l'abbandono del PD dei tre consiglieri comunali di maggioranza, infatti, il “sindaco” aveva dichiarato che avrebbe proseguito il cammino amministrativo senza alcun tentennamento, definendo la scelta dei compagni come “soggettiva” e “determinato e convinto a lavorare in sinergia, nell’interesse della comunità” guardando alla lista ‘La Serra rinasce’ come “la casa comune, nata sulla base dei valori del centrosinistra, una squadra in cui c’è il massimo rispetto per le sensibilità politiche di tutti”. Poche ore e l'intervento del capo ribalta la volontà espressa: il sindaco azzera la giunta e in pochi giorni risulta in balìa di un destino imposto dall'alto e comunicato sulle frequenze radio di RS98 da chi è in grado di garantirgli o meno la tanto agognata poltrona. La “casa comune” ora è in coabitazione con il centrodestra, coalizione che tramite alcuni esponenti locali, sempre a mezzo radio, si definiva “distante dall’Amministrazione comunale che è politicamente connotata e che fa riferimento al Pd”. Bastano pochi giorni per cambiare queste “pseudo coscienze” politiche e per mettere in atto la quintessenza della politica dell'arrivismo. Ecco entrare sulla scena un altro “burattino” presente in consiglio comunale: la consigliera di “In alto volare – Serra Pulita” Jilenia Tucci che, mossa dal proprio capo, corre in soccorso dell'alleato di convenienza. La maggioranza che si appresta ad amministrare Serra è figlia di questi avvenimenti, di pochi giorni convulsi che consegnano ad una comunità profondamente tradita uno scenario inverosimile. Alla ormai nulla credibilità del “Sindaco”, infatti, bisogna sommare un consiglio comunale in cui ciascuno dei sei membri della risicata maggioranza ha, di fatto, maggiore peso politico del sindaco stesso. Una situazione che ribalta i sani equilibri democratici dell'istituzione comunale. Ci domandiamo: con quale credibilità il sindaco potrà rappresentare Serra sui vari tavoli istituzionali? Come si può dare peso politico ad un “sindaco” che non ha alcun controllo del governo del paese? Perché si ribalta la volontà popolare pur di mantenere posizioni di potere? Crediamo che il vero “senso di responsabilità”, concetto rimpallato tra le parti in causa per avallare questa operazione, debba essere correlato solo ed esclusivamente al mandato espresso col voto delle cittadine e dei cittadini serresi nel giugno del 2016. Tutto il resto danneggia ancora di più la credibilità delle istituzioni e allontana la cittadinanza dalla politica vera, quella lontana dagli interessi personali e coerente alla volontà degli elettori. Dal canto nostro, abbiamo sempre sottolineato tutti gli elementi che in questi giorni, drammaticamente, Serra sta scoprendo nella sua essenza egoistica e personalistica. Domani, come ieri, continueremo ad essere fedeli al mandato dei nostri elettori, utilizzando tutti gli strumenti che un'opposizione seria e responsabile come la nostra ha a disposizione. La nostra coerenza, infatti, ci impone di fare tutto il possibile affinché questo teatrino finisca e Serra possa finalmente vivere un futuro di reale cambiamento. Un cambiamento da vivere liberamente".

Movimento civico serrese LiberaMente 

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