Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Sanità nel Vibonese, Tassone: “Mancano certezze e urge il rilancio, l’impegno non si può limitare solo ai vaccini”

I molteplici problemi della Sanità nel Vibonese saranno oggetto di una richiesta d’incontro che il consigliere regionale Luigi Tassone invierà al commissario per la sanità Guido Longo.

Infatti, secondo Tassone, “nonostante il recente atto aziendale voluto dall’intero management aziendale mantenga espressamente l’ospedale di montagna di Serra San Bruno e il presidio di Tropea, gli stessi stanno nei fatti subendo una lenta ma progressiva agonia”.

“Non si è provveduto nell’arco di un decennio – sostiene Tassone - a sostituire un solo medico andato in pensione ed i pochi rimasti, a breve, saranno anch’essi posti in quiescenza. I servizi languono, lo strumentario è vetusto e inservibile, gli ambulatori specialistici sono lasciati in stato abbandono senza badare agli utenti che provengono dalle zone più emarginate della provincia. In alcuni casi, i tempi di attesa relativi alle prenotazioni superano l’anno e, oltre al disservizio, c’è il danno economico per gli utenti che si trovano costretti a ricorrere al privato per potersi curare”.

Tassone rileva che “l’ex ospedale di Soriano, che sarebbe dovuto diventare anche un centro ambulatoriale territoriale per tutta la provincia, è rimasto un contenitore vuoto senza sostanziali servizi e senza offerta. Il tutto a dispetto delle continue rassicurazione dispensate dall’Azienda” e chiede “da subito un intervento immediato tendente ad attuare nei dettagli l’atto aziendale, ad iniziare dal rafforzamento dell’erogazione dei servizi dell’ospedale di Tropea e dalla realizzazione immediata di quanto l’atto aziendale prevede per l’ospedale di montagna di Serra Bruno (servizi di lungodegenza e riabilitazione) perché si diano certezze e prospettive allo stato mancanti. Lo stesso ospedale di Vibo va migliorato nella fornitura delle prestazioni sanitarie e rilanciato nelle more della costruzione del nuovo ospedale”.

Il consigliere regionale si fa interprete degli umori della comunità che “non si vede tutelata nei propri diritti e che anzi si sente danneggiata nel pagare un prezzo per una sanità pubblica dà quasi l’idea di non esistere”. “Gli stessi operatori turistici ed economici della provincia, dalla montagna al mare – aggiunge Tassone – temono, specie in questa fase di pandemia, che la mancanza di servizi sanitari possa costituire un deterrente allo sviluppo delle loro attività, vanificando gli sforzi imprenditoriali. Il rischio è che la sanità diventi in questo territorio appannaggio esclusivo del privato”.

In considerazione di queste preoccupazioni, Tassone chiama a raccolta tutti i cittadini dell’intera provincia, le istituzioni presenti sul territorio, il mondo dell’associazionismo e le organizzazioni sindacali “alla cui testa devono mettersi i sindaci, che sono i veri rappresentanti degli interessi collettivi e protagonisti delle scelte sanitarie quali autorità sanitarie locali. È certamente importante portare avanti con decisione la campagna vaccinale – conclude – ma è anche fondamentale concentrarsi su tutti gli altri aspetti della sanità”.

Ospedale di Serra, verifiche impiantistiche da parte dell'Arpacal

Nella giornata di ieri, il Servizio verifiche impiantistiche del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal ha partecipato con l’Ing. Aldo Tripicchio, dirigente del Servizio, ad alcune delicate ispezioni presso il nosocomio di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, effettuate dal Nas (Carabinieri per la Tutela della Salute di Catanzaro), volte a  constatare le condizioni igienico-sanitarie e tecnico-strutturali del presidio dell’Asp vibonese.

L’Ing. Tripicchio ha rivolto particolare attenzione alla sicurezza impiantistica, svolgendo un’approfondita valutazione delle condizioni dei tre ascensori esistenti, della centrale termica, della cabina elettrica, dell’impianto elettrico e di tutte le attrezzature ivi collegate, come l’apparecchiatura per la sterilizzazione e le altre strumentazioni elettromedicali.

“Nel porre in essere le osservazioni del caso, debitamente comunicate alla preposta Autorità - fanno sapere dal  Servizio verifiche impiantistiche -  si è evidenziata la necessità di mantenere regolarmente gli impianti in condizioni di perfetta funzionalità e sicurezza, essendo una condizione di primaria importanza negli ambiti pubblici e, ancor di più,  nei luoghi dove si deve garantire salute”. 

  • Published in Cronaca

Serra: blitz del Nas in ospedale, riscontrate carenze igienico strutturali

I carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Catanzaro (Nas) e della locale Compagnia, guidati rispettivamente dal sottotenente Domencio Pizzurro e dal comandante Marco Di Caprio, hanno effettuato un controllo straordinario presso l’ospedale di Serra San Bruno.

Durante i controlli, che hanno interessato l’intera struttura, sono state rilevate diverse carenze igienico strutturali.

Forti criticità sono state rilevate, inoltre, rispetto alla situazione degli ascensori risultati tutti fuori uso, ad eccezione di uno utilizzato sia dagli utenti che per l’espletamento dei servizi.

Criticità sono state riscontrate anche presso i locali del pronto soccorso e nella gestione delle specialità medicinali e dei presidi medico chirurgici all’interno dei vari reparti, tanto da indurre i militari ad effettuare il sequestro degli stessi. In particolare sono stati posti sotto sequestro amministrativo 4000 presidi medico chirurgici e 300 specialità medicinali, ad uso di stupefacenti, entrambi scaduti di validità.

I militari hanno, infine, accertato che i reparti di lunga degenza presenti all’interno del presidio ospedaliero sono in sufficienti condizioni generali.

A termine del controllo, verranno segnalati alle competenti Autorità alcuni dirigenti, funzionari e medici per le rispettive competenze.  Inoltre, saranno interessati i competenti Uffici Regionali e Provinciali per i provvedimenti di competenza e non ultimo per l’adeguamento delle strutture alle normative vigenti.

Nas all'ospedale di Serra San Bruno, il commento del Codacons

"Prendiamo atto, con soddisfazione, degli accertamenti in corso presso l’ospedale di Serra San Bruno da parte dei Nas dei Carabinieri. Ispezione che avevamo chiesto fin da subito e che confidiamo venga estesa a tutti le strutture ospedaliere Calabresi. Riteniamo sia un atto dovuto, alla luce dei dati forniti dal Ministero della Salute – si legge in una nota diffusa dal Codacons – dai quali emerge come la Regione Calabria non riesca a garantire un livello dignitoso di servizi sanitari, “con criticità ascrivibili in particolare ai servizi offerti agli anziani ed ai disabili”.


"Sollecitiamo i  Nas- prosegue la nota - a verificare l’impiego delle risorse messe a disposizione delle strutture per una corretta erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Il tutto nel rispetto dei principi di dignità della persona, dell’appropriatezza delle cure riguardo alle specifiche esigenze nonché dell’economia nell’impiego dei fondi pubblici".

  • Published in Cronaca

Ospedale di Serra, Tassone avverte Caligiuri: “Ritardi inaccettabili, si passi dalle parole ai fatti”

 Arriva una forte presa di posizione da parte del sindaco di Serra, Luigi Tassone, in merito ai ritardi nell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento del reparto di Lungodegenza e propedeutici all’apertura del reparto di Riabilitazione dell’ospedale “San Bruno”.

Il primo cittadino, ricordando “il preciso impegno preso dai vertici dell’Asp di Vibo Valentia in merito alle procedure d’appalto ribadito anche in occasione di incontri appositamente convocati”, sottolinea che “a distanza di mesi dall’approvazione dei progetti, le procedure non sono state avviate”.

“A dispetto delle rassicurazioni – rileva Tassone – ciò che abbiamo potuto notare sono solo inaccettabili ritardi che creano disagi e sfiducia nella popolazione del comprensorio. È pertanto indispensabile che l’Asp passi con solerzia dalle parole ai fatti, perché la comunità ha bisogno di risposte concrete ed immediate, specie in un settore particolarmente delicato, quale quello sanitario che riveste un’importanza vitale per un territorio già afflitto da un grave ritardo di sviluppo”.

Il richiamo è diretto al commissario Angela Caligiuri che “ben conosce la situazione dell’ospedale di Serra”.

“Non staremo più ad attendere – avverte Tassone – ma pretendiamo di conoscere subito la tempistica. In caso di temporeggiamento o di silenzio, non esiteremo a promuovere una grande mobilitazione chiamando a raccolta tutti i cittadini che vogliono vedere rispettato il loro sacrosanto diritto alla tutela della salute”.

  • Published in Politica

Serra. Manca la corrente elettrica, problemi per la prenotazione delle prestazioni sanitarie

La mancata regolarità della corrente elettrica è alla base dei disagi per i cittadini che devono effettuate delle visite mediche. 

In particolare, a non essere sostanzialmente disponibili sono i dispositivi attraverso i quali vengono inserite le prenotazioni: non potendo pagare il ticket, di fatto gli utenti sono impossibilitati ad usufruire delle prestazioni.

Il problema diventa assai spiacevole per chi è giunto a Serra partendo da altri paesi e che, dunque, dovrà ritentare nei prossimi giorni.

All’interno dell’ospedale “San Bruno”, le attrezzature sanitarie funzionano normalmente. Diverso il discorso per il settore amministrativo.

Ospedale di Serra, il sindaco Tassone incontra i vertici dell'Asp di Vibo Valentia

Nella giornata di giovedì prossimo, 13 ottobre, alle ore 10, il primo cittadino di Serra San Bruno, Luigi Tassone, incontrerà i vertici dell'Azienda sanitaria provinciale per fare il punto della situazione sul piano di rientro e sul nuovo atto aziendale dell'Asp di Vibo che, in sostanza, recepisce proprio quanto previsto dai decreti Scura. In particolare, il direttore generale dell'azienda, Angela Caligiuri – accompagnata dai manager dell'Asp – visiteranno l'ospedale “San Bruno”, il consultorio familiare ed il distretto sanitario. Saranno presenti, inoltre, anche i sindaci del comprensorio, appositamente invitati dal primo cittadino di Serra San Bruno. Durante la visita verranno – tra le altre cose - rese note importanti novità riguardanti l'ospedale “San Bruno”. Tra queste la ristrutturazione interna di alcuni reparti - che permetteranno così l'allocazione dei nuovi posti letto previsti proprio dal decreto - e l'arrivo, al nosocomio serrese, di personale medico e paramedico. Inoltre, verrà fatto il punto rispetto ai concorsi che verranno banditi dall'Azienda sanitaria provinciale e agli impegni presi nei mesi scorsi per quel che riguarda la sanità dell'entroterra vibonese. “Si tratta – ha dichiarato il sindaco di Serra San Bruno – di un incontro che, personalmente, ho fortemente voluto alla presenza dei vertici dell'Asp per fare il punto della situazione sulla sanità nelle zone interne. Da parte nostra, vigileremo affinché quanto previsto dal decreto venga realmente attuato”.

  • Published in Politica

Adottato dall’Asp il nuovo Atto aziendale. Ecco il futuro dell’ospedale di Serra

Con l’adozione del nuovo Atto aziendale da parte dell’Asp di Vibo Valentia, diventa ancor più chiaro il destino dell’ospedale “San Bruno”. Al di là degli aspetti tecnici contenuti nel Decreto n. 64/2016 adottato dal Commissario per il Piano di rientro Massimo Scura, la terminologia usata in questo nuovo provvedimento sembra essere inequivocabile ed indica le funzioni riservate a ciascuna struttura ricadente nel territorio provinciale. “Le funzioni ospedaliere dell’emergenza-urgenza – viene specificato all’articolo 40 dell’Atto aziendale - sono articolate in:

• Funzioni di Ospedale Spoke – P.O. di Vibo Valentia: svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità, di osservazione breve intensiva e di medicina di urgenza e, ove necessario, trasferisce in continuità di assistenza al DEA di II Livello (Hub) per livello superiore di cura.

• Funzioni di Pronto Soccorso semplice nell’Ospedale Generale – P.O. di Tropea: effettua in emergenza-urgenza stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure trasferimento urgente al DEA di livello superiore di cura, in continuità di assistenza, secondo protocolli concordati per patologia (es. reti assistenziali ad alta complessità).

• Funzione di Ospedale di Zona Disagiata – Ospedale di Serra San Bruno: Pronto soccorso di base con interventi diagnostico terapeutici di stabilizzazione e cura del paziente, di ricovero o di trasferimento urgente al Centro SPOKE o HUB.

• Punto di Primo Intervento (h/12) – C.A.P.T. di Soriano Calabro affidato alla gestione diretta del SUEM 118. Per questa funzione sono necessari unicamente ambienti e dotazioni tecnologiche atti al trattamento delle urgenze minori e a una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità, al fine di consentirne il trasporto nel Pronto Soccorso più appropriato”.

Ciò è sufficiente per rendersi conto che il nosocomio serrese dovrà essere considerato come un qualcosa di diverso rispetto all’accezione corrente di ospedale ed il suo nuovo ruolo pare essere decisamente quello di una struttura secondaria adibita ai trattamenti successivi rispetto agli interventi effettuati nei presidi principali. Ed è l’articolo 41 a rendere palese questo intendimento. “La rete ospedaliera dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia – viene infatti puntualizzato - è articolata, in conformità al modello indicato nel D.C.A. n. 64 del 5.07.2016, su tre presidi ospedalieri come di seguito riportato.

• Presidio Ospedaliero di Vibo Valentia - Centro Spoke - Presidio ospedaliero con elevata presenza di specialità ad ampia diffusione sul territorio, sede di DEA di primo livello.

• Presidio Ospedaliero di Tropea - Ospedale generale - Presidio ospedaliero sede di pronto soccorso, con la presenza di un numero limitato di specialità e servizi di supporto.

• Presidio Ospedaliero di Serra San Bruno - Ospedale di Zona Disagiata – Presidio ospedaliero sede di pronto soccorso. Il P.O. garantisce, a livello aziendale, l’offerta pubblica dei posti letto per sub-acuzie (lungodegenza e riabilitazione intensiva)”. 

In altre parole, non è in discussione il mantenimento dell’ospedale in quanto edificio fisico dotato di personale. Ma se si parla dei compiti che dovranno essere svolti al suo interno, allora non si può dar torto a quanti, sin dai tempi della chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia, prefiguravano scenari poco rassicuranti per un comprensorio montano che, con il passare degli anni, ha subito un depauperamento di servizi devastante.

Subscribe to this RSS feed