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Pizzo, Carabinieri sventano una rapina: arrestato il responsabile

Nella serata di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Pizzo hanno tratto in arresto Eugeni Georgiev, bulgaro di 21 anni residente a Cotronei , in provincia di Crotone, accusato di rapina a mano armata. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, il giovane, alle ore 20.00 circa, travisato da una calzamaglia e cappellino  e armato di pistola, si sarebbe introdotto nell’esercizio commerciale e dietro la minaccia dell’arma, avrebbe intimato al titolare di consegnargli l’incasso giornaliero. Pochi istanti ed è scaturita una concitata colluttazione che ha visto coinvolti il titolare della tabaccheria ed il rapinatore. Il tutto sotto gli occhi di molti passanti che a quell’ora facevano ritorno a casa. Ed è stata proprio una telefonata di quei passanti, giunta alla Stazione Carabinieri di Pizzo, ad allertare i Carabinieri. Meno di qualche minuto e il Comandante della Stazione ed un militare sono giunti sul posto e dopo aver fatto irruzione nella tabaccheria hanno bloccato ed immobilizzato il rapinatore. Recuperata l’arma risultata essere poi una scacciacani priva di tappo rosso. Il giovane bulgaro è stato quindi condotto presso gli uffici del locale Comando Arma e successivamente tradotto presso la casa circondariale di Vibo Valentia dove attenderà le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria, innanzi alla quale dovrà rispondere del reato di rapina aggravata. 

 

Referendum Grecia: anche a Pizzo un seggio per sensibilizzare i cittadini

"Pensare un'Europa diversa, non è solo possibile. È doveroso". Così la presidente dell'assemblea regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nancy Valente, ha commentato gli esiti del referendum greco, che ha visto l'affermazione netta del No contro il nuovo accordo a base di tagli e austerity che la troika europea avrebbe voluto imporre. Un sostegno senza riserve quello che Sel ha riservato alla consultazione referendaria voluta dal premier Tsipras, tanto che ieri, proprio mentre in Grecia erano in corso le operazioni di voto, a Pizzo, in piazza della Repubblica, è stato allestito un seggio simbolico con tanto di urna elettorale, invitando i cittadini a votare Oxi-No per dimostrare vicinanza al popolo greco e condivisione delle motivazioni alla base del referendum.  "Con questa iniziativa - ha continuato Valente - abbiamo voluto dare un messaggio chiaro: continuiamo a credere nell'Europa, purché metta al centro delle proprie politiche i cittadini europei e non gli interessi economici. Questo è il sogno incarnato da Tsipras. Questo è il nostro stesso sogno". All'iniziativa di sensibilizzazione hanno partecipato, inoltre, il coordinatore del Circolo di Pizzo, Gianni Donato, Cristina Mazzei, assessore in quota Sel del Comune di Pizzo e l'ex sindaco di Lamezia, Gianni Speranza. Molti, inoltre, i militanti che hanno presieduto per tutta la giornata il seggio in piazza, spiegando le ragioni del No a chi si avvicinava, distribuendo materiale informativo e illustrando nel dettaglio le richieste del Governo greco, a cominciare dalla fine dell'austerity e dal recupero di sovranità popolare da parte degli Stati membri della Unione Europea, spesso schiacciati sotto il peso di politiche economiche orientate dal sistema bancario e dunque sottratte alle dinamiche democratiche.

Tunisi: c'erano anche 31 studenti di Pizzo

Sarebbe stata la decisione di visitare le rovine di Cartagine a salvare la vita agli studenti calabresi in gita scolastica in Tunisia. Gli alunni dell’Istituto “Fermi” di Catanzaro Lido, giunti a Tunisi, posti davanti alla possibilità di visitare Cartagine o il museo del Bardo, dove i terroristi hanno compiuto la strage, hanno optato per la prima soluzione. Una scelta che ha permesso ai ragazzi di scampare alla mattanza costata la vita a 23 persone. Stando a quanto riportato da alcuni organi d’informazione, sulla della nave Msc, insieme alla scolaresca catanzarese c’erano pure 31 studenti che frequentano un istituto scolastico di Pizzo. La comitiva napitina, però, sarebbe rimasta sulla nave perché impegnata in attività educative

  • Published in Cronaca

Intimidazione al sindaco di Stefanaconi: La solidarietà della Cisal e dei sindaci di Pizzo e Dinami

Tanti gli attestati di solidarietà nei confronti del sindaco di Stefanaconi, Salvatore Di Sì, dopo l’intimidazione subita stamattina con l’incendio della sua autovettura. Tra i primi ad esprimere la propria vicinanza, il segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro, per il quale “gli amministratori comunali della provincia di Vibo Valentia continuano a pagare un sempre più alto prezzo nel loro quotidiano impegno atto a migliorare la condizione di  vivibilità della popolazione amministrata. Quanto accaduto ad un sindaco di frontiera come Salvatore Di Sì, impegnato ogni giorno ad affrontare gravissimi problemi sociali e inquietanti sfide di legalità, la solidarietà non basta, il governo centrale deve puntare verso l’applicazione di misure più dure. La Cisal con i suoi iscritti è, ancor più di prima, al fianco di Salvatore Di Sì e degli altri rappresentanti delle istituzioni che seriamente e concretamente operano per la tutela e lo sviluppo del territorio vibonese”. Parole di dura condanna per quanto accaduto, anche da parte dei sindaci di Pizzo e Dinami, Gianluca Callipo e Maria Ventrice. Nell’esprimere la solidarietà di tutta la comunità napitina, Callipo ha evidenziato come, “l'ennesimo atto intimidatorio ai danni di un amministratore pubblico conferma che l'allarme criminalità nel Vibonese resta altissimo”. Vicinanza e solidarietà anche nella parole del sindaco di Dinami che giudica “la violenza, in qualsiasi forma di espressione, un attacco alla democrazia”. “Episodi come quello capitato al Sindaco di Stefanaconi – ha concluso Ventrice -  vanno condannati da tutti con fermezza e durezza. Siamo certi che le forze dell’ordine, impegnate nelle indagini, riusciranno ad individuare, al più presto, i responsabili”.

Pizzo aderisce alla campagna "M'illumino di meno"

Anche Pizzo, attraverso il Castello Murat, aderisce alla campagna "M'illumino di meno", promossa dalla trasmissione "Caterpillar" di Rai Radio 2, in occasione dell'undicesima giornata mondiale per il risparmio energetico. Questa sera, dunque, dopo l'orario di chiusura al pubblico (ore 19), le luci che solitamente illuminano l'antico maniero aragonese resteranno spente. Un gesto dal grande valore simbolico, promosso dalla cooperativa Kairos, che gestisce i servizi di accoglienza turistica e informazione del Castello, approvato senza riserve dal Comune, in linea con le finalità dell'iniziativa. Sono moltissimi i grandi monumenti, i palazzi storici e le istituzioni che hanno aderito alla campagna. A restare al buio questa sera, per fare qualche esempio, saranno anche la cupola di San Pietro in Vaticano e la facciata di Palazzo Chigi, sede del Governo italiano. Il tema del risparmio energetico è "molto avvertito" dall'amministrazione comunale guidata da Gianluca Callipo, che sta già lavorando a "un progetto molto ambizioso da realizzare nel corso del 2015 con il cofinanziamento di capitali privati: la sostituzione di tutta l'illuminazione pubblica sul territorio comunale con 1600 lampade a led, per un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro in 20 anni".

 

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