In auto con pistole e coltello, arrestato

Un 55enne è stato arrestato dalla polizia a Reggio Calabria, con l’accusa di ricettazione, porto e detenzione illegale di armi.

In particolare, l’uomo è stato fermato alla guida di un’auto e sottoposto a perquisizione. Nel veicolo, nascoste in un contenitore posto sotto un sedile, sono state rinvenute: una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e una rivoltella calibro 6 intestata ad un’altra persona. Inoltre, durante la perquisizione del mezzo, sono stati trovati anche un’ascia e un coltello.

Inevitabili, quindi, il sequestro delle armi e l’arresto dell’automobilista il quale, dopo le formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Reggio Calabria - Arghillà.

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Rissa scoppiata per futili motivi, sei arresti e una denuncia

I poliziotti della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato, nella flagranza del reato di rissa, sei cittadini romeni e denunciato una minorenne - anch'essa di nazionalità romena - accusata di aver partecipato attivamente alla rissa.

Gli arrestati, 3 uomini e 3 donne, di età compresa tra i 21 ed i 36 anni, tutti percettori del Reddito di cittadinanza - alcuni con precedenti per rissa ed uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla pg - sono stati individuati nei pressi di piazza Garibaldi da una volante impegnata in un servizio di controllo del territorio.

I poliziotti, ricevuto il supporto di altri colleghi, hanno sedato la rissa – scoppiata per futili motivi - e identificato i protagonisti, procedendo con gli arresti e la denuncia.

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Cittadino slovacco colpito da mandato d'arresto europeo catturato in Calabria

I carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso nell’agosto dello scorso anno dal Tribunale distrettuale di Bratislava, un 36enne slovacco, ritenuto nel proprio paese d’origine responsabile di reati economici e finanziari.

L’uomo è stato rintracciato in un affittacamere del capoluogo reggino presso il quale aveva preso alloggio.

In particolare, i militari dell’Arma, una volta identificato il ricercato lo hanno sottoposto alle  formalità di rito, al termine delle quali è stato trasferito in carcere.

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In auto con diverse dosi di marijuana, manette per un 19enne

Ieri notte, durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Reggio Calabria -Catona hanno arrestato, in flagranza di reato, un 19enne del luogo, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, i militari sono entrati in azione, dopo aver notato una Citroen C3 il cui conducente, alla loro vista, avrebbe cercato di darsi alla fuga. Una volta bloccato il veicolo, la pattuglia dell’Arma ha identificato l’automobilista ed effettuato una perquisizione, durante la quale, nel bagagliaio, sono state rinvenute oltre 30 dosi di marijuana.

Inevitabile, quindi, il sequestro della droga e l’arresto del giovane.

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Scoperta casa di cura abusiva per disabili mentali, scatta il sequestro

I carabinieri del Nas di Reggio Calabria hanno accertato la presenza, nella città dello Stretto, di una casa di cura per disabili mentali completamente abusiva e priva dei requisiti strutturali ed organizzativi necessari per l‘assistenza alle “persone deboli”.

In particolare, in una civile abitazione, i militari hanno riscontrato la presenza di nove persone affette da gravi patologie psichiatriche e bisognevoli di continua assistenza e cure farmacologiche. Inoltre, gli ospiti della struttura sarebbero stati ospitati in ambienti privi dei requisiti strutturali e senza la presenza delle previste figure sanitarie professionali.

Come se non bastasse, i militari, nel corso delle verifiche, avrebbero constato la presenza di alimenti  in cattivo stato di conservazione o scaduti.

Pertanto, la struttura e gli alimenti sono stati sequestrati.

Infine, i pazienti, con l’ausilio del personale dei servizi sociali del Comune di Reggio Calabria, sono stati affidati ai loro congiunti.

Cocaina e marijuana rinvenute in un edificio

Gli agenti della polizia di Stato dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico di Reggio Calabria hanno rinvenuto e sequestrato 45 grammi di cocaina e 636 grammi di marijuana.

In particolare, i poliziotti, nel corso di un servizio di controllo nel quartiere Santa Caterina, hanno trovato, nel sottoscala di un edificio, una busta di plastica con all’interno della marijuana.

Inoltre, grazie all’ausilio di due cani antidroga, hanno rinvenuto, nascoste nel vano dell’ascensore, due buste contenenti marijuana e cocaina.

Infine, nello stesso edificio, nelle adiacenze di una finestra, sono stati localizzati un bilancino di precisione e due pacchetti di sigarette, all’interno dei quali erano state occultate dosi di marijuana e cocaina.

Appalti e commesse controllati dalla 'ndrangheta, domiciliari per 3 imprenditori e un carabiniere

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinati dalla locale Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale reggino, nei confronti di 4 persone ritenute, a vario titolo, responsabili dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e turbata libertà degli incanti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Contestualmente, è stato eseguito il sequestro di 11 imprese attive nel settore edile, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro.

Le indagini, condotte dal Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria, avrebbero consentito di fare luce su una cordata di imprenditori edili, contigui alla ‘ndrangheta e facenti capo a un unico gruppo familiare, che, grazie a cointeressenze e corruttele di funzionari, sarebbero riusciti, in una trascorsa amministrazione cittadina, ad aggiudicarsi diverse commesse di edilizia pubblica.

In particolare, sarebbe stata accertata l’esistenza di un consolidato sistema illegale fondato su ripetuti favoritismi protratti nel tempo, a fronte di utilità corrisposte ai funzionari pubblici, in un consolidato rapporto di “do ut des”.

Dalle indagini sarebbero, inoltre, emerse gravi condotte perpetrate da un carabiniere, il quale avrebbe consentito a uno degli indagati, sottoposto agli arresti domiciliari, di disattendere sistematicamente le prescrizioni derivanti dalla misura cautelare. Oltre a ciò, il militare vavrebbe fornito mezzi e apparecchiature tecniche al fine di consentire a soggetti investigati di eludere, tramite vere e proprie “bonifiche” ambientali, eventuali attività di intercettazione condotte a loro carico.

L’esecuzione della misura degli arresti domiciliari nei confronti del militare è stata eseguita con il supporto del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia.

Continuano gli sbarchi d’immigrati in Calabria, fermati sette scafisti

Sette persone, ritenute responsabili di tre distinti sbarchi avvenuti nei giorni scorsi nei porti di Roccella Ionica (Rc) e Reggio Calabria, sono stati sottoposti a fermo dalla polizia e dalla guardia di finanza.

In particolare, le fiamme gialle e gli agenti del Commissariato di Siderno hanno fermato due uzbechi, ritenuti responsabili dello sbarco di 46 persone, avvenuto il 9 dicembre scorso e due siriani, ritenuti responsabili dello sbarco di 105 extracomunitari, avvenuto l’8 dicembre scorso.

Analoga attività è stata svolta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dalla guardia di finanza, che hanno sottoposto a fermo tre cittadini turchi, ritenuti responsabili dello sbarco di 86 immigrati, avvenuto il 6 dicembre scorso presso il porto della città dello Stretto.

Tutti gli immigranti clandestini sono stati denunciati per l’ingresso illegale nel territorio nazionale, mentre i fermati sono stati associati alle case circondariali di Locri e Reggio Calabria Arghillà.

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