'Ndrangheta. Operazione "Tnt Coffee". Duro colpo ai clan: sequestrati beni per 35 milioni di euro

La Guardia di Finanza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una serie di decreti di sequestro emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale nei confronti di soggetti indiziati di appartenere al direttorio 'ndranghetistico "De Stefano - Condello - Tegano" e alle cosche "Araniti", "Rosmini" e "Serraino", responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di materiale esplosivo, intestazione fittizia di beni e rivelazione del segreto d’ufficio. Con i provvedimenti, in particolare, è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione del sequestro del patrimonio aziendale di diverse imprese e di quote societarie, nonché di beni immobili e mobili registrati e di rapporti finanziari e assicurativi aventi un valore complessivamente stimato in 35 milioni di euro. L’operazione "Tnt Coffee" rappresenta l’epilogo della complessa attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria - G.I.C.O. nei confronti dei soggetti che erano stati destinatari di misure cautelari nell’ambito dell’operazione "Sistema Reggio" condotta dalla Questura di Reggio Calabria lo scorso marzo; indagine, quest’ultima, che aveva avuto origine dal grave attentato del febbraio 2014 perpetrato, con l’esplosione di un ordigno, ai danni del Bar Malavenda, noto esercizio commerciale del quartiere Santa Caterina di Reggio Calabria. Dalle indagini era emerso che gli esponenti delle stesse cosche avevano costituito e gestito, direttamente o per interposta persona, una serie di attività economiche operanti in diversi settori imprenditoriali, attribuendone la titolarità formale a terzi soggetti, al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine e le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione. In esito ai risultati emersi in ambito penale, ed in ragione di apposita delega rilasciata dalla Procura reggina, i militari della Guardia di Finanza hanno svolto specifici approfondimenti finalizzati a individuare e a ricostruire l’origine e l’evoluzione delle ingenti ricchezze nella disponibilità dei "proposti", accertando altresì un’ingiustificata discordanza tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte sui  redditi e il patrimonio posseduto, direttamente o indirettamente, dai soggetti investigati e contigui o intranei alle medesime cosche. Alla luce della ricostruzione patrimoniale ed in esecuzione dei decreti emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria sono stati, quindi, sottoposti a sequestro i beni riconducibili alle seguenti persone fisiche: 

Roberto Franco, 56 anni: ditta individuale "Stazione di servizio Esso di Franco Lorena con luogo d’esercizio a Reggio Calabria, via Enotria 21; Ditta individuale "G.S. Motors" di Gioè Salvatore Primo, 47 anni, con luogo di esercizio a Reggio Calabria, via Manfroce 1/3/5 - Ponte Libertà, esercente l’attività di commercio di autovetture; immobile sito a Condofuri - frazione Marina; 2 immobili siti a Reggio Calabria, via Caserta Crocevia; autovettura Smart Fortwo Coupe MHD.

Angela Minniti, 45 anni: autovettura Mercedes Classe A 180 CDI; 

Antonino Nicolò, 61 anni: patrimonio aziendale, quote societarie e capitale sociale della società "Villa Arangea" di Martino Anna Rosa & Nicolò Alessandro S.n.c." con luogo di esercizio a Reggio Calabria, Piazza Chiesa Arangea nr. 97, esercente l’attività di bar; 3 immobili siti aReggio Calabria, Frazione Croce Valanidi; autovettura Nissa Qashqai;

Carmelo Salvatore Nucera, 57 anni: patrimonio aziendale (comprensivo dei conti correnti) della "Ditta individuale Maria Rita Nucera" ad insegna "Dolce far Dolci" avente sede a Reggio Calabria, via Santa Caterina 185; patrimonio aziendale (comprensivo dei conti correnti), quote societarie, capitale sociale della società "Ritrovo Libertà  S.a.s. di Nucera Ilaria & C." con luogo d’esercizio a Reggio Calabria, via Santa Caterina 154/160;

Domenico Stillittano, 54 anni: ditta individuale “Caffetteria Mediterranea di Saccà Saveria", con sede a Reggio Calabria, via Manfroce 77/I; quota del 50% del capitale sociale della "Costruzioni Elite S.a.s. di Francesco Ferrante", con sede a Reggio Calabria, via della Vittoria 16, esercente attività di costruzione edifici; fabbricato sito nel Comune di Reggio Calabria, via Comunale - Vito Inferiore;

Mario Vincenzo Stillittano, 50 anni: ditta individuale “Fashion Cafè di Minniti Angela", con luogo di esercizio a Reggio Calabria, via Argine Destro Annunziata 89; quota parte pari al 50% del patrimonio aziendale della "Ditta individuale Smeriglio Giuseppe", con domicilio fiscale a Reggio Calabria, viale Pio XI; quota parte pari al 50% delle quote societarie e del valore nominale del capitale sociale della "Delizie del mare S.r.l.", con domicilio fiscale a Reggio Calabria, via San Francesco da Paola 108/D; terreno sito a Reggio Calabria, Frazione Vito Superiore. Il Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione ha, altresì, disposto il "divieto di ottenere licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio, iscrizione nel registro delle imprese, di concludere contratti pubblici di lavori, etc.." nei confronti del 61enne Antonino Nicolò, del 57enne Carmelo Salvatore Nucera,del 54enne Domenico Stillittano, del 50enne Mario Vincenzo Stillittano e dei componenti i rispettivi nuclei familiari.

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