Elezioni provinciali Vibo, Cgil: “Ora il cambio di passo”

“Le recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Vibo Valentia hanno in questi giorni riacceso, seppur brevemente, i riflettori su un Ente che solo negli ultimi anni si è reso protagonista di una grande ed intensa mobilitazione dei suoi dipendenti, per via di alcune evidenti difficoltà sia sul piano economico che politico. Come Cgil, non ci siamo mai sottratti dall’esprimerci anche su posizioni fortemente critiche nei confronti della politica e delle Istituzioni, ma sempre e solo nell’intento di stimolare sia sul piano dialettico che conflittuale le diverse questioni di interesse generale e territoriale”.

È quanto si legge in una nota diramata dalla segreteria provinciale di Vibo Valentia della Cgil che aggiunge: “nell’occasione di queste elezioni di metà mandato, come organizzazione sindacale, ci sentiamo di voler offrire ai neoeletti il nostro augurio di buon lavoro. Ma soprattutto l’augurio di un rinnovato impegno, capace di innalzare nuovamente la dignità di un territorio salvaguardando i bisogni dei suoi cittadini. Pur riconoscendo tutti i limiti oggettivi di quella scellerata riforma Delrio, che ha finito per svilire l’importanza di un presidio territoriale come le Province, non possiamo tacere gli altrettanti evidenti limiti di strategia e di azione politica nella gestione di Palazzo ex Enel. In questi anni di dura lotta e mobilitazione – rileva il sindacato - abbiamo potuto toccare con mano le difficoltà vissute dai lavoratori e dai cittadini di una provincia in perenne affanno. Il nostro augurio, dunque, è che questo nuovo passaggio elettore abbia ridisegnato, all'interno del palazzo provinciale, una geografia politica ed amministrativa consapevole e tale da poter esprimere un impegno serio e costante, rimettendosi da subito al lavoro per lenire efficacemente i disagi dei lavoratori, così come quelli dei cittadini che soffrono una mancanza evidente di servizi indispensabili come le scuole, il centro per l’impiego, e la viabilità.

Tutte questioni che interessano direttamente sia il piano del lavoro quanto quello dei diritti. Riponiamo fiducia su questo nuovo Consiglio provinciale – è la conclusione - affinché ci sia un significativo cambio di passo rispetto al passato, e che sappia affermarsi con volontà ed autorevolezza per il bene comune”.

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