La Calabria e l'universo della birra artigianale

In Calabria non ha la tradizione, né la diffusione del vino, tuttavia si sta lentamente affermando. E’ la birra, o meglio la birra artigianale, quella prodotta da mastri birrai che elaborano le loro ricette nei microbirrifici. Si tratta di un’attività la cui storia è abbastanza recente. Prima del 1996, infatti, una serie di limitazioni di carattere normativo impediva ai privati di birrificare. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta, quindi, ha iniziato a trovare una certa diffusione la pratica della birra fatta in casa (homebrewing). Certo, anche alla luce dei consumi italiani, che in fatto di birra sono i più bassi d’Europa, si tratta di una pratica non particolarmente diffusa. In molti casi, però, il desiderio di trasformare la passione in un’attività produttiva ha preso il sopravvento. Sono nati così, nel corso degli ultimi vent’anni, decine di microbirrifici che operano in tutte le regioni d’Italia. Con il trascorrere del tempo la produzione ha trovato il favore del mercato tanto che, anche, la grande distribuzione si è ormai attrezzata per far trovare ai propri clienti alcune etichette di birra prodotta artigianalmente. L’assenza di una lunga e consolidata tradizione, più che un limite, per certi versi, ha rappresentato il punto di forza di molti microbirrifici italiani che hanno potuto dare libero sfogo alla fantasia dei loro mastri birrai. Sono nate così, birre aromatizzate o prodotte con ingredienti, altrove, mai sperimentati che, a partire dalla seconda metà degli anni Duemila, hanno permesso a molti produttori di ritagliarsi una discreta fetta di mercato, anche, a livello internazionale. Complessivamente, in Italia operano 922 birrifici artiginali. La regione in cui se ne contano di più è la Lombardia (157), quella in cui ce ne sono di meno è la Valle d’Aosta (4). Non tutti, però, possiedono un impianto di produzione, molti, infatti, per contenere i costi, operano come “beer firm”, ovvero producono in stabilimenti presi a noleggio. La Calabria, dove sono censiti 13 produttori, si segnala per essere stata una delle prime regioni in cui è stata avvita la produzione di birra artigianale. Nel 1996, quando, in Italia si contava solo una manciata di microbirrifici, apriva, infatti, a Lamezia Terme il “Titanic”, la cui  produzione risulta, allo stato, sospesa. Dei tredici birrifici in attività, quello che opera da più tempo è il Mida di Santa Sofia d’Epiro che ha iniziato la produzione nel 2006. Il più recente, invece, è il Birradzaro aperto, a Catanzaro, nel 2014. Per quanto riguarda le tipologie prodotte, l’offerta maggiore la propone A magara di Nocera Terinese che vanta un catalogo con 10 diverse birre. Ottimo, anche, l’assortimento del Giò Bi di San Lucido che ne produce 9 tipi. Si fermano rispettivamente, a 6 ed a 5, il Birra Zion di Quattromiglia ed il Gladium di Zagarise. Il birrificio Esperia, di Catanzaro, vanta un buon numero di Lager, la varietà più diffusa in Germania, mentre più legato alle english è il Limen di Siderno. A Strongoli Marina, nella terra del vino, Blandino ha orientato la sua produzione verso le birre belghe. Scelta autarchica, invece, per l’Olimpo di Castrovillari, che produce Demetra, una birra realizzata unicamente con cereali coltivati in Italia. Piuttosto originale, infine, la birra al bergamotto prodotta dalla Calabrewers di Reggio Calabria. Molto legate al contesto territoriale in cui operano, la Brasseria del Borgo di Palizzi Marina e la Cunegonda di Spilinga.

1 comment

  • Marco
    Marco Mercoledì, 11 Novembre 2015 16:05 Comment Link Report

    Salve sono un appassionato di birra e mi piacerebbe lavorare in qualche modo nel mondo della birra artigianale anche se non dispongono di fondi economici per aprire un birrificio mio,avete qualche consiglio a riguardo da darmi?
    Grazie

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