'Ndrangheta: arrestato il presunto boss Domenico Cracolici, era nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia

È finita nella notte la latitanza di Domenico Cracolici.
 
L'uomo, ritenuto elemento di spicco dell'omonima ‘ndrina, è stato catturato in un casolare isolato nelle campagne di Maida.
 
A stringergli le manette attorno ai polsi sono stati i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”.
 
Sfuggito alla cattura il 19 dicembre 2019 in seguito ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, nell'ambito dell’operazione “Rinascita-Scott”, per associazione mafiosa - in quanto considerato promotore della struttura criminale attiva a Maierato a Filogaso - recentemente, in ragione del suo spessore criminale e della perdurante latitanza, era stato inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia.
 
Alla cattura, i carabiniri sono giunti grazie ad oltre un anno di meticolose indagini, svolte con il coordinamento della Dda di Catanzaro.
 
L'attività investigativa è stata resa difficoltosa dall’estrema mobilità di Cracolici che, muovendosi su un territorio a lui ben noto, è riuscito a confondere e coprire le sue tracce, impegnando gli investigatori in un’estenuante attività di ricerca.
 
La tenacia dei militari e del pool di magistrati antimafia, che nel corso degli ultimi mesi sono riusciti ad individuare l’area nella quale si riteneva probabile la sua presenza, ha permesso di stringere il cerchio intorno al latitante, fino alla sua individuazione che la scorsa notte ha portato al blitz conclusosi con la cattura, alla quale, sorpreso nel sonno, non ha opposto alcuna resistenza.
 
Durante la latitanza, Cracolici aveva evitato l'esecuzionne di un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’operazione "Imponimento”, eseguita dal Gico della guardia di finanza di Catanzaro il 21 luglio 2020.
 
Dopo l'arresto, Cracolici è rinchiuso nel carcere di Vibo Valentia.

 

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