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Regione, Gentile (Ncd) agita lo spettro del ritorno alle urne in Calabria

"La sentenza della Corte costituzionale, attesa a breve, sulla legge elettorale, potrebbe azzerare tutto in Calabria". L'ipotesi di uno scioglimento anticipato del Consiglio regionale resta sul tavolo ed a rilanciarla nel dibattito politico è una dichiarazione di Antonio Gentile, senatore del Nuovo Centrodestra,che ricorda l'imminente verdetto dei giudici costituzionali. "È opportuno parlarne, senza cadere nelle interpretazioni dietrologiche. Personalmente - assicura il membro di Palazzo Madama - non lo auspico, sapendo che Oliverio è stato legittimato dal voto popolare, ma ho un rispetto devozionistico per il giudice delle leggi. La questione non è l'ingresso di Wanda Ferro in Consiglio che mi sembra scontato, vista la giurisprudenza costituzionale, ma il ricorso incidentale della Dc che, da quanto ho potuto leggere sulla stampa, ha forti possibilità di essere accolto. Il Consiglio commise un grave errore, in tutte le sue componenti, allorquando legiferò in sede di vacatio legislativa: c'era l'impugnativa del Governo, è vero, ma a quel punto non bisognava fare niente. Nell'attesa di conoscere ciò che deciderà la Consulta, come Ncd continueremo a collaborare in sede programmatica, non certo inseguendo inciuci che non ci appartengono e che non ci converrebbero. Da Viscomi attendiamo risposte sulle proposte che gli abbiamo inviato in materia di personale. Speriamo che le nostre proposte, peraltro vagliate da un giuslavorista di notevole valore, possano essere accettate, perché - spiega Gentile - abbiamo a cuore le sorti della Calabria, a prescindere da ogni polemica".

 

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